lunedì 10 agosto 2009

La canzone del culo

Le derelitte in questi giorni hanno un sacco di cose da fare: tanto che si sono messe a riflettere su una cosa. I cantanti italiani ci hanno regalato un sacco di canzoni d’amore: ma alcune sono francamente inquietanti per i loro testi. Ecco quindi la personale classifica delle canzoni che le derelitte non vorrebbero mai sentirsi dedicare: non parleremo di canzone del cuore, quindi, ma di canzone del culo. Buon divertimento.

1. Tiziano Ferro, Indietro.

Ecco lo stralcio di testo incriminato:
«Ti do questa notizia in conclusione:
notizia è l’anagramma del mio nome».

Ce l’abbiamo pure noi, l’anagramma, ma non lo diciamo in una canzone né ci pare notizia degna di nota da dare «in conclusione», che a una viene un colpo. Tizianone? Ma vaffanculo, va’.

2. Paolo Meneguzzi, Verofalso

«Vero che ti amo ancora
vero che ti ho tradita
falso è stato un gioco
falso io lì non c'ero
vero che sei la sola
vero che ti ho ingannata
falso se non mi credi
giuro sulla mia vita»

Qui non si capisce cosa è vero e cosa è falso: e spostando l’aggettivo all’affermazione precedente o successiva succede un disastro. Tu, orrido Meneguzzi, colto in castagna, cerchi di difenderti con l’arma della confusione. Ma noi, nonostante la bionda chioma, non siamo sceme e non ci caschiamo. Porco!

3. Pooh, Ti sposerei domani

«Ti sposerei domani
perchè sei tutto quel che ho
ti chiederei rimani
che senza te che senso ho
io per te faccio tutto
è per questo che ti lascerò»

E già una doveva farsi venire dei dubbi dall’uso del condizionale: ma all’udire il verbo «sposare» si sa che una donna innamorata non capisce più niente. In effetti, questa, caro Robyfacchinetti, è crudeltà mentale. Ti denunciamo ad Amnesty International: in confronto a te Bin Laden è una suora carmelitana scalza. Non si possono scrivere 5 righe di beatitudine e poi dare una mazzata finale così. Ma sei già stato punito con il figlio deficiente che ti ritrovi: forse possiamo soprassedere.


4. Vasco Rossi, Colpa del whisky

«Sarà colpa del whisky
O sarà colpa del caffè
Ma non mi ricordo più di te»

Guarda, Vasco, lo sai che le derelitte ti amano alla follia. Ma questa è una carognata: in questo modo incrini tutte le certezze di ogni donna, che passerà il tempo a interrogarsi sul perché e a cercare la sua seduttività persa chissà dove. Quindi non hai scuse: può essere colpa anche della Bagnacauda che ti sei mangiato, ma questo intro è da crepacuore. Mostro.

5. Eros Ramazzotti, Lei però

«Io con te ci sto anche bene
non mi posso lamentare no
senza lacci né catene
che pretendere più di così
non si può davvero
lei però... pero - ha qualcosa che non so...non so
non mi spiego- c'è qualcosa in più
che purtroppo non hai- non hai tu...che tu non hai.»

E anche qui si può parlare di cattiveria allo stato brado: altro che Amnesty International, per questa canzone si va direttamente all’ONU. Non ti puoi lamentare, caro Eros? Te lo diamo noi qualcosa di cui lamentarti: «lei» avrà anche qualcosa in più che non sai, ma quello che abbiamo noi lo conoscerai a breve. Una bella forca appuntita, tanto per cominciare, poi un randello in ciliegio e del purgante nel caffè. Felice?

E ora aspettiamo i vostri suggerimenti per la canzone del culo! Scatenatevi.

4 commenti:

  1. offro "tanta voglia di lei" dei pooh, ancora..."mi dispiace devo andare, il mio posto è là"...ma bravo, applauso! te la scopi, la tipa che magari è pure innamorata di te, poi la stronchi dicendole che devi tornare dalla tua compagna, grazie a te CORNUTA...io questi non so dove denunciarli, ma lobotomizzerei la parte dedicata alla stesura testi,ecco...

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  2. Pace all'anima sua ma pure il buon Alex Baroni ci ha messo del suo nelle canzoni del culo ...

    SEI TU O LEI
    tu mi sorridi e
    so che sei
    quello che voglio
    all'improvviso
    penso a lei
    quello che voglio
    voglio salire
    un po' di piu'
    voglio cadere
    un po' piu' giu'
    quello che voglio
    da lei e da te
    un po' di sesso
    senza amore
    quello che voglio
    ma forse l'affetto
    ed il calore
    quello che voglio
    lei mi sorprende
    tu pero'
    sei cosi' bella
    che non so
    quello che voglio
    quello che non vorrei
    da lei e da te
    sei tu o lei
    ma tutte e due vorrei
    sei tu o lei
    adesso non saprei
    quello che voglio
    ma non rinuncerei
    a lei o a te...

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  3. Robyfacchinetti ha 43 figli, quindi potrei sbagliare.
    Ma se mi attaccate Francesco, no, eh.
    Non si fa.
    E' un po' bambinone, un po' adulto, un po' come me, quindi forse è questione di affinità.

    Ma:
    1. "La canzone del capitano" mi ha fatto ballare un'estate intera;
    2. la sua storia è molto più interessante di quello che si può credere;
    3. è umano, ed è bravissimo a condurre, visto dal vero, perché riempie i vuoti con una scioltezza unica.

    Adorabile.
    Non fosse per il naso, me lo farei.
    Buone vacanze figliole!

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  4. dunque, secondo me una canzone degna di questo appellativo è "Mi sono innamorato di te" di Luigi Tenco, una delle canzoni che mia mamma adora canticchiare (non ho ancora ben capito perchè)... bastano leggere i primi versi:

    Mi sono innamorato di te
    perché
    non avevo niente da fare
    il giorno
    volevo qualcuno da incontrare
    la notte
    volevo qualcuno da sognare
    Mi sono innamorato di te
    perché
    non potevo più stare sola
    il giorno
    volevo parlare dei miei sogni
    la notte
    parlare d'amore
    Ed ora
    che avrei mille cose da fare
    io sento i miei sogni svanire
    ma non so più pensare
    a nient'altro che a te
    Mi sono innamorato di te
    e adesso
    non so neppure io cosa fare
    il giorno
    mi pento d'averti incontrato
    la notte
    ti vengo a cercare.

    crudele, non credete?
    trovarsi un hobby no? mah!

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