Manco se ve lo foste sentito. Sì, parlo con voi, cari lettori. Al post sui tentativi di abbordaggio telematici, qualcuno di voi aveva commentato con un “E se per caso arrivasse qualcosa di assolutamente attraente sotto qualunque punto di vista.. poi come la mettiamo..?? Rivalutereste la vostra posizione ? :)". Ovviamente a tutto ciò io avevo ribattuto facendo spallucce e dicendo tra me e me: “Ma quando mai ci potrà capitare?”. Ecco, il pianeta porco bastardo mi ha risposto nel giro di una settimana.
L’altro ieri, mentre di fretta come al solito buttavo un’occhiata a Facebook, ho trovato un singolare messaggio: “Buonasera dottoressa Callista, ma allora non sei sparita? Ti ricordi di me? Io scommetto che se ti sforzi un pochino non farai fatica a ricordare…”. Nome, o meglio, pseudonimo ignoto, e fotografia presa da lontano con tanto di parruccone carnevalesco. Mah. Decido di aprire la pagina del profilo: città di residenza? Roma. Visto che i neuroni funzionano ancora quasi completamente, il collegamento e la successiva verifica guardando da vicino la fotografia sono stati immediati. Dopo 5 anni ecco riemerso dal nulla Er bistecca.
Ora, mi domando e dico: cosa, cosa, COOOSAAAA ti spinge a venire a cercare la sottoscritta, che avrebbe passato la vita a leccarti gli addominali, e a chiederle se si ricorda ancora di te? Sì che mi ricordo, imbecille patentato, considerando che è merito tuo e di quell’altro imbecille pelato di cui si era “invaghita” la mia amica se ci siamo trasformate in Derelitte e abbiamo pure aperto un blog. Deficiente.
Ovviamente non potevo rispondere così: quindi ho recuperato immediatamente il mio proverbiale aplomb nordico. Mentre con una mano scrivevo un messaggino a Mafalda per informarla sui fatti, con l’altra ho risposto al cornutazzo: “Vediamo… Qualcosina mi pare di ricordare… Come stai, caro?”. Per la serie “asettico e pure un po’ acido ma comunque superiore”. Credo di essermi vista scuotere i capelli nella fotografia del profilo.
La risposta non si è fatta attendere: “Sì sì tutto bene certo che te sei na solaccia sei sparita senza dirmi nulla e hai pure cambiato numero di telefono ti ho cercato tanto ma mi dice numero inesistente chiamami se vuoi il mio numero è sempre 347 XXXXXXX”.
Uno: i cazzo di segni di punteggiatura dove li hai lasciatiiiiiiiiiiiiiiii?
Due: solaccia a chi?
Tre: ma sei deficiente? IO SONO SPARITA? Se l’ultima volta che ti sei fatto sentire mi hai detto che ti eri appena fidanzato con una orribile donnaccia locale che come minimo sarà stata la copia magra della sora Lella… Callista sa quando è il caso di battere in ritirata. Soprattutto quando rischia di venir uccisa da una coda alla vaccinara rotante.
Segue ovvio dialogo tra Callista e Mafalda.
C: Amicaaa, mi ha detto che sono una solaccia.
M: Che? Da ora in poi ti chiamerò così. Mi piace.
C: Ma ti rendi conto?
M: Si sarà mollato con la donna.
C: Ma figurati. Evidentemente voleva solo salutarmi.
M: Ah ah, certo. Tra quattro messaggi ti chiederà di vederlo, cara la mia solaccia...
L’altro ieri, mentre di fretta come al solito buttavo un’occhiata a Facebook, ho trovato un singolare messaggio: “Buonasera dottoressa Callista, ma allora non sei sparita? Ti ricordi di me? Io scommetto che se ti sforzi un pochino non farai fatica a ricordare…”. Nome, o meglio, pseudonimo ignoto, e fotografia presa da lontano con tanto di parruccone carnevalesco. Mah. Decido di aprire la pagina del profilo: città di residenza? Roma. Visto che i neuroni funzionano ancora quasi completamente, il collegamento e la successiva verifica guardando da vicino la fotografia sono stati immediati. Dopo 5 anni ecco riemerso dal nulla Er bistecca.
Ora, mi domando e dico: cosa, cosa, COOOSAAAA ti spinge a venire a cercare la sottoscritta, che avrebbe passato la vita a leccarti gli addominali, e a chiederle se si ricorda ancora di te? Sì che mi ricordo, imbecille patentato, considerando che è merito tuo e di quell’altro imbecille pelato di cui si era “invaghita” la mia amica se ci siamo trasformate in Derelitte e abbiamo pure aperto un blog. Deficiente.
Ovviamente non potevo rispondere così: quindi ho recuperato immediatamente il mio proverbiale aplomb nordico. Mentre con una mano scrivevo un messaggino a Mafalda per informarla sui fatti, con l’altra ho risposto al cornutazzo: “Vediamo… Qualcosina mi pare di ricordare… Come stai, caro?”. Per la serie “asettico e pure un po’ acido ma comunque superiore”. Credo di essermi vista scuotere i capelli nella fotografia del profilo.
La risposta non si è fatta attendere: “Sì sì tutto bene certo che te sei na solaccia sei sparita senza dirmi nulla e hai pure cambiato numero di telefono ti ho cercato tanto ma mi dice numero inesistente chiamami se vuoi il mio numero è sempre 347 XXXXXXX”.
Uno: i cazzo di segni di punteggiatura dove li hai lasciatiiiiiiiiiiiiiiii?
Due: solaccia a chi?
Tre: ma sei deficiente? IO SONO SPARITA? Se l’ultima volta che ti sei fatto sentire mi hai detto che ti eri appena fidanzato con una orribile donnaccia locale che come minimo sarà stata la copia magra della sora Lella… Callista sa quando è il caso di battere in ritirata. Soprattutto quando rischia di venir uccisa da una coda alla vaccinara rotante.
Segue ovvio dialogo tra Callista e Mafalda.
C: Amicaaa, mi ha detto che sono una solaccia.
M: Che? Da ora in poi ti chiamerò così. Mi piace.
C: Ma ti rendi conto?
M: Si sarà mollato con la donna.
C: Ma figurati. Evidentemente voleva solo salutarmi.
M: Ah ah, certo. Tra quattro messaggi ti chiederà di vederlo, cara la mia solaccia...
C: Piantala. Comunque ti sbagli.
Infatti si sbagliava: perché non sono serviti quattro messaggi, è bastata un’altra mail in FB. Ma il tutto vi verrà raccontato alla prossima puntata.
Infatti si sbagliava: perché non sono serviti quattro messaggi, è bastata un’altra mail in FB. Ma il tutto vi verrà raccontato alla prossima puntata.
8 commenti:
Nooo, l'archelogia sentimentale nooooo...scappa finchè sei in tempo!
A se ribaltassi i ruoli e stavolta tu ti comporti da meraviglia e lui da derelitto??.. Se tu te la tiri lui ti corre dietro di sicuro! Occhio però a mantenere le distanze di sicurezza, sennò poi finisci nei guai..
Volevo dire "E se tu ribaltassi.." non "A"..
Io quando vi avevo detto qualcosa di attraente sotto ogni punto di vista, non intendevo un burinazzo di siffatta specie eh.. ;) come fanno delle charmose donnine come voi a considerarlo tale un messaggio del genere.. ^___^
Magari lo mando io un messaggio come si deve alla più corrompibile delle 2..
(L'anomimo di quel " E se.." )
@Jane: non occorre scappare... se conosco bene il mio pollo, sparirà nel nulla prima di quanto crediamo! ;-)
@PCB: ehhh, la vendetta sarebbe un piatto gustosissimo, soprattutto perchè gelido... Ma preferisco scuotere i capelli!
@anonimo: sai che le derelitte hanno gusti strani riguardo le meraviglie... Comunque, se vuoi provare, Mafalda è una cavia perfetta, che io al momento ho il mio bel daffare!;-)
A presto con la seconda puntata...
Numero 1. Non rivelerò a nessuno la parola che google mi ha chiesto di nserire per commentare il tuo blog perché fa troppo ridere... (Callista era dedicata a te, sicuramente)
Numero 2. Il passato che ritorna è quanto di più malvagio esista perché il rio fato di noi si fa una pippa, ci indica e ride assieem alle sue compagne Sfiga e Pegola
Numero 3. Bisogna dedicarsi al sushi e tutto passa...-
AAAAAAAAAAHHHHHHHHH ma allora "a volte ritornano" anche da voi?!?!?
ahaha!
mal comune mezzo gaudio! ;-)
io sono l'esperta dei ritorni! ...se volete consigli, sono a disposizione, ma dubito ne abbiate bisogno!
Baci e ...ben tornate finalmente con la verve d'un tempo!
p.s.: ...Petit chocolat belge ...giusto perchè belga ti perdoniamo la consecutio temporum!!! :-)
Si però non puoi mica lasciarci così in sospeso...
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