venerdì 27 luglio 2007

Requiem per le meraviglie...




Due anni fa partivamo per il brevissimo soggiorno salentino che ci avrebbe riportato dalle meraviglie. Inutile tediarvi con i dettagli. Basti dire che tutt’ora quei giorni restano uno dei ricordi più belli della nostra derelitta esistenza. E non è un caso se negli ultimi post la presenza delle meraviglie si è intensificata.
Il tempo è passato, anche se siamo ancora qui a pensarci sopra… Il blog diventa quindi il nostro strumento per esorcizzare il rimpianto di questa giornata densa di nostalgia.

Callista
Grazie, Bistecca. Grazie per avermi chiamato coi nomignoli più dolci («’a vacca, ‘a troia»). Grazie per avermi fatto sentire intelligentissima («ma daje, che cazzo te studi a fa’?»). Grazie per avermi insegnato come si guida a Roma («Ahooo, dije che te faccia passà, non c’hai mica la freccia pe’ illuminà la macchina ch’è Nataleeee») e come si consulta il Tuttocittà («Se c’è scritto 39 è la tavola, non la pagina, rincoijonita…»). Grazie per la tua mamma così fragile e gentile («Mannaggia, senti che casino, questa è mamma che taja le bistecche co’ la mannaia»), per tuo padre che è comprensivo («Nun posso saltà er lavoro domani, papà me riduce a macinato») e per tuo fratello che ti vuole bene («Ma che cazzo de profumo c’ha er bagnoschiuma tuo? Pare de magnarse ‘na cosa… Se mi’ fratello stanotte me sente arrivà così, se sbaglia e me se incula»). Grazie per tutte le volte che mi hai fatto ridere fino alle lacrime… E anche per le lacrime senza risate.
E grazie per la meraviglia che sei stata. Grazie perché ti sei sforzato di essere galante, aiutandomi a togliere la giacca al ristorante, durante la nostra prima cena («Ah, aspetta, te aiuto, mannaggia, me dimentico, nun so’ bravo en queste cose…»). Grazie per avermi aperto mille volte la portiera della macchina («Ferma, piccolè, te apro io…»). Grazie per i messaggi dolci, per le carezze: per quando mi hai guardato dicendomi «Ahò, lo sai che me piaci… Anche se i complimenti nun li so’ fa’»). Per la tua bellezza da togliere il fiato. Perché non hai mai dormito senza tenermi per mano. Perché mi facevi ballare e se sbagliavo un passo perché mi perdevo a guardarti, ridevi e mi stringevi. Perché quella notte di due anni fa ti guardavo dormire, mentre il sole si alzava, e pensavo che averti nel mio letto era l’ultima cosa che avrei potuto mai desiderare: avevo avuto tutto. Mi sbagliavo, perché la vita continua. Altri amori, altre passioni, altre lacrime, altri sorrisi: ma tu avrai sempre un posto speciale dentro di me.
PS: grazie anche perché mi hai detto che quella deficiente della tua morosa è gelosa di me. Fa benissimo. No one but Callista.


Mafalda
Grazie Lex. Grazie per avermi tolto dieci anni di vita a causa della tua guida che definire sportiva è un eufemismo. Grazie anche per avermi fatto guidare la Lexmachine (la prima donna ad avere tale onore) e avermi fatto prendere mille stradine contromano. Grazie per aver dato il tuo cellulare a tuo padre senza dirmelo. Il fatto che lui abbia apprezzato i miei messaggi porno mi riempie di soddisfazione. Grazie perché mi hai fatto da cicerone nel tuo bel Salento e mi hai fatto apprezzare anche i vicoli più nascosti di Lecce, salvo poi scoprire che ci andavamo perché dovevi comperarti il fumo. Grazie perché mi hai mandato un messaggio dicendo che avevi trovato la ragazza ma che con il fatto che lei era di Milano saresti venuto a trovarmi più spesso. Grazie per aver fatto fare, a me e Callista, una figura orribile con tua madre. Festa del tuo paese … mille persone in piazza. Tu che cammini tronfio e sorridente in mezzo alle due trentine bionde, tirate a lucido e sbrulliccicanti. Ad un certo punto parti, di corsa, ti avvicini ad una signora che cammina cinque metri avanti a noi e le dai una manata sul sedere spostandoti poi di lato come un gatto. La signora si gira di scatto e vede le due derelitte che scuotono in capo per dire “non siamo state noi, giuriamo!”. Grazie per averci fatto conoscere tuo fratello che, con la scusa che abita e lavora vicino a noi, non perde occasione per provarci. Grazie per aver bevuto , alle sei di mattina, e dopo una serata di folle, la tisana relax assieme a me e Callista. (perché io sono uomo trasgressivo, vado ai mille all’ora in macchina, fumo, mi vesto in maniera sconveniente … ma bevo la tisana della buonanotte) Grazie per essere stato quello che sei; la mia meraviglia. Grazie per quegli sguardi, i tuoi sguardi … e i tuoi sorrisi. Grazie per quell’indimenticabile bacio in riva al mare dove mi hai sussurrato di volermi bene. Grazie perché hai dormito sempre abbracciato a me, perché quando ti alzi profumi di buono, perché te ne vai in giro per casa con solo un asciugamanino legato ai fianchi. Grazie perché mi hai fatto sentire la donna più bella del mondo. Grazie perché mi hai fatto sentire amata, anche se solo per poco, e nel tuo modo un po’ bislacco. Grazie perché nonostante la distanza, il tempo passato, e le mille complicazioni mi lasci un posticino nel tuo cuore. Ma grazie, soprattutto, per avermi insegnato a lasciarmi andare, a non agire sempre e solo sotto il controllo della razionalità ma lasciarmi guidare dall’istinto, dalla passione … Mi hai insegnato a pensare di pancia, come dici tu. Grazie perché le emozioni che ho provato con te saranno indimenticabili, magari non le più belle, magari non le più importanti, ma sicuramente indimenticabili.
Grazie, mia meraviglia!


… e, come dice Giulianone nostro, “… non senti che tremo mentre canto … è il segno di un’estate che vorrei potesse non finire mai … “

13 commenti:

Anonimo ha detto...

L'amore si serve di strani percorsi per giungere al cuore. Purtroppo a volte sbaglia strada e torna indietro, o non raggiunge mai destinazione, o si ferma in piazzola e non riparte.

In ogni caso... al di là delle mie elucubrazioni umorali, dovute a sbalzi di serotonina praticamente "premestruali", meglio il Bistecca di Lex, almeno a livello di sensazioni epidermiche. E lo scrive un pugliese trapiantato, che il Salento se lo porta nel DNA...

Giulianissima ha detto...

ahcomesoffro....!!!!!!
a me è trascorso appena un anno...12 mesi fa vivevo in simbiosi col cellulare, io e il livornese ci sentivamo anche per dirci cosa stavamo mangiando, telefonate lunghe ore e ore, trascorse a ridere...
UN ANNO CON GIULIANA:
gennaio: quanto mi manca
febbraio: quanto mi manca
marzo: mi mancaaaaa
aprile: ma se è capito che mi manca?
ecc.ecc.
fino al logorio di quanti mi conoscono.
ringraziarlo?nn saprei...

Callista ha detto...

@mostriciattolo: il nostro ha decisamente sbagliato strada. Peccato. Ma forse meglio così...
@giulianissima: è passato troppo poco tempo per ringraziare: un anno fa io del bistecca avrei fatto polpette! Ma il tempo serve anche per quello...

Anonimo ha detto...

INUTILI MEMORIE

Lascio prendere quel che c'era qui ancora di tuo
c'è un signore che si presenta qui in nome tuo
ne sa di nomi.
È con calma che sta insegnandomi cosa sei
confusioni che mai risolte qui porti a lui
mi dà un consiglio, se ne va.
Pace sia se fossi intelligente
pace sia per l'anima e la mente
libertà sei da recuperare
tempo fa l'avrei saputo fare.
Dalla mia la dignità violata
facile considerarti odiata
facile se fossi come ero
libero su libero sentiero.
Ma sui vetri rivolti a un dolce sole c'è
l'indistinta e sconfitta ombra di me e di te
m'interroga....
Al mio viso due mani un'anima noi qui io
trascinandomi oppure in corsa fui sempre io
che ne resta non lo so.
Rifiutai per darti il mio presente
ciò di me che forse era importante
e ascoltai per farti ritrovare
ciò di te che si lasciava andare.
Restano due strade da seguire
inutili memorie custodire
o di te che niente mi hai lasciato
fare si che niente sia esistito.
Possa estinguersi l'inquietante impressione che
lascio prendere insieme al resto anche il senso a me
di esistere.
Un uomo e non di più, ieri e sempre più sono io
tu lo voglia o no, tu ci creda o no io vivrò
tu esista o no.

Anonimo ha detto...

..da brivido le vostre due dichiarazioni d'amore..

Sara ha detto...

uao...che meraviglie!!
bisogna di certo ringraziare di averli incontrati!

ho aggiornato la lettura degli ultimi post! fra un paio d'ore parto...
buone vacanze e un bacio care!
a presto!

sara

Pappina ha detto...

Oooohhhhhh, mi è venuta nostalgia (canaglia)....

Unknown ha detto...

Derelitte... na na na.. bel post ma così non va .. dobbiamo parlare.. o è meglio che dico dovemo da parla' ? ;-)

blog_toscano ha detto...

Derelitte malinconiche mi sembra. Dai dai, la vita va avanti. Ne troverete altre di meraviglie.
buona serata

Callista ha detto...

Ogni tanto la nostalgia ci sta: ma le derelitte stanno benissimo! Non preoccupatevi...
Anzi, ora escono e si ubriacano, rimorchiando a casaccio. Tiè.

Sturm und Drang ha detto...

Sigh, sob, mi avete fatto commuovere! Complimenti a Callista per l'uso perfetto del romano (meglio di Belli e Trilussa)...per il resto...bè, ognuno ha un lex o bistecca nel cuore...
Io la bistecca preferisco però avercela nel piatto...
Ciao Derelitte!

Anonimo ha detto...

... di passaggio...

Giuro! Non mi è scapata la lacrimuccia, ma mi avete emozionato, come sempre!

Un abbraccio estivo,
Acca!

pOpale ha detto...

Bellissimi ricordi estivi, ma forse "vi siete date'na salvata" ;)

Vi auguro estati sempre migliori :)