venerdì 22 luglio 2011

Incontri bizzarri in aeroporto - parte seconda

Domenica.

Arrivo in aereporto alle 06.00 del mattino maledicendo in sascrito antico l'omino che ha programmato un volo ad un orario improponibile della domenica mattina. Sono talmente stanca che salto anche il rituale dell'aeroporto "non voglio partire no no no no no ... io resto qui" ed esco dalla macchina salutando con un ibrido tra un bacio e un grugnito.

Visto che "sono-una-ragazza-giovane-o-meglio-mi-accompagno-ad-un-meraviglioso-uomo-più-giovane-di-me-di-conseguenza-devo-mostrarmi-splendida-in-ogni-occasione" ieri sera siamo andati a ballare e abbiamo fatto tutto un dritto. Sono passata un secondino da casa solo per cambiarmi (viaggiare con un vestitino aderente e con la schiena tutta nuda era un pochino eccessivo anche per la Mafy, in effetti) ma il trucco è lo stesso di quando sono entrata in discoteca. (evviva il makeup che regge!!)
Ho l'ombretto alla "bambi flap flap" (rumore dello sbattito di ciglia) e il rossetto tonalià "te lo ciuccio".
Perchè, si sà, l'uomo lo devi un po' confondere!

Cerco di mascherare tutto con gli occhiali e mi avvio assonnata verso il ritorno al nord.
I controlli di sicurezza passano lisci. Sono le 6 di mattina pure per i poliziotti; probabilmente entrano in modalità "ti apro la borsa solo per darti noia anche se non suona" solo dalle 9 in poi.
Arrivo al gate e già c'è l'imbarco.
Fantastico. Forse posso evitare di addormentarmi su una sedia sella saletta d'aspetto.
Seguoi i miei compagni di viaggio e inn una fila ordinata e insolitamente silenziosa arriviamo all'autobus che ci porterà all'aereo.
Salgo e mi metto accanto a due ragazze. Una è agghindata inmaniera un po' strana. Ci saranno 25 gradi e ha giacchina trapuntata, cappello e foulard. (vabbè che vai al nord ... ma l'estate la portano anche da noi! mah!) Appoggio il bagaglio. E mi aggrappo tipo bradipo al sostegno dell'autobus.

"non sai quante medicine mi ha dato il ginecologo. non ne hai idea! Le ho portate tutte con me. Guarda!"
(... o stellina che sfiga!)
Con la coda dell'occhio vedo che la donna freddolosa, lamentandosi del suo medico, apre la borsa ed estrae una bustina trasparente piena di blister.
La signora accanto non ha nessuna reazione. Non risponde.
"ma che bello quell'uccello!!! E' quello che ci farà volare?"
(beh se sei solita urlare queste cose in pubblico poi non lamentarti che devi andare dal ginecologo!)
"ma io ho paura di volare! Mica è sicuro! E se cade?"
(evvabbè ... ma anche no, cavolo!!!)
La signora accanto le sorride per tranquillizzarla.
"sono stata al mare ma il sole mica l'ho preso. Faceva troppo caldo!"
(bastaaaaaaaaa ... è l'alba. Ho dormito 5 ore in 3 giorni ... ssssssssssssssilenzio!"

"ma continua a parlarmi, parlami, parlami, parlami ... altrimenti mi agito"
E nel pronunciare la frase appoggia la sua mano sul mio polso e comincia a scuoterlo.
(dice a me???)
La guardo e sorrido. (unica funzione non in stand by)
Mi giro verso la sua accompagnatrice in cerca di aiuto. Ma lei si gira, mi guarda con aria interrogativa e mi rivolge uno sguardo cortese ma della serie "cazzo vuoi?"
Solo ora mi accorgo che ha gli auricolari alle orecchie.
Quindi non ha sentito nulla.
Quindi, probailmente non è l'accompagnatrice della donna che parla agli uccelli.

Approfitto del contatto visivo ancora presente e le domando "Ma voi viaggiate assieme?"
La donna freddolosa ma logorroica anticipa la risposta di tutti e dice "no che non viaggio con lei ... io viaggio con lui"
E dicendo questo mi scansa e si avvicina ad un ignaro signore a qualche metro da me.
Lo prende a braccetto e lo fissa.
L'uomo dopo un iniziale balzello sorpreso si guarda attorno in attesa della comparsa della scritta "scherzi a parte".

Ho come l'impressione che sarà un viaggio moooooooolto movimentato.

O forse è solo un sogno e sono addormentata sulla poltroncina della sala d'aspetto con la testa ribaltata all'indietro e la bolla al naso stile cartone animato ...

mah ...

venerdì 8 luglio 2011

Incontri bizzarri in aeroporto - parte prima

Ufff e via con i controlli di sicurezza.
E togli la cintura ... e togli la giacca ... e togli le scarpe... e saltella felice con quegli orrrrrrrrrribili sacchettini di plastica blu ai piedi ... e togli dalla borse i liquidi ...
Controlli passati.

Appoggio tutta la mercanzia su un tavolino e cerco di ricompormi.
Dietro di me una voce stridula si lamenta: "...ma non ho nulla di proibito ... non so perchè la valigia continui a suonare ... se la apre attenzione ai biscotti"
Mi giro ed eccolo ... tra un gesticolamento infinito spuntano infradito, pantaloni pinocchietto bianchi e semitrasparenti, boxer taaaaaanto fucsia (correggo ... i pantaloni sono molto trasparenti), maglietta giallo evidenziatore, abbronzatura da "sono andato in piscina e mi sono ustionato" e occhiale viola in testa in mezzo a una massa di riccioli castani.

Lo so che questo ragazzo mi darà un sacco di soddisfazioni!

Controllo il monitor ... sono in antipo: l'imbarco è tra una mezz'ora.

Mi siedo nella saletta e comincio a messaggiare.
L'uomo cromaticamente fastidioso fa capolino poco dopo. Il suo trolley è incelofanato. Gli hanno lasciato soltanto uno zainettino giusto giusto per portare i documenti.
Si siede accanto a me.

E' al telefono e spiega la sua disavventura ad un'amica.
"Antoooo ... ma ti rendi conto??? devo viaggiare con questo zainetto ... avrà vent'anni ... è tutto moscio e con le spalline sottili ... e tu lo sai che io non amo nulla che sia moscio e sottile ..."
Evidentemente l'amica Antonella deve essere un tantinellido dura d'orecchio visto che le parole vengono pronunciate ad un volume decisamente alto.

La signora seduta difronte a me solleva lo sguardo dal libro come se una scossa elettrica le avesse incenerito le chiappe. Istintivamente guarda me.
In un primo momento vorrei dirle che sottoscrivo in pieno le parole del mio vicino di seduta. Ma mi limito ad un'alzata di spalle.
Lei lo guarda incenerendolo. Lui la guarda, le sorride e le manda un bacio.
In piena sorpresa la signora si gira verso il marito, ne attira l'attenzione con una gomitata e gli racconta l'accaduto.

La telefonata continua con lui che racconta tutta la vacanza passata nel nord Italia.
Riassumendo. E' un ballerino, ha un sacco di amici sparsi per la penisola e quando si sposta per lavoro poi ne approfitta per andarli a trovare e scroccare loro vitto e alloggio.
(nota 1: parole sue)
(nota 2: noooooooooooo ... io non mi faccio i fatti altrui... che pensate! è che il numero di cosmopolitan dava pochi spunti interessanti!)

Si salutano dopo buoni cinque minuti di chiacchiere.
La signora difronte a me tira un sospiro di sollievo.
Ma lui compone subito un nuovo numero.

"ciao amore mio" ...
poche parole e capisco che ha chiamato il fidanzato.
Cinque minuti passano in:
"oh si, Verona è bella ma vederla senza il mio Romeo non ne vale la pena" (cariiiiiiiiiiino)
"guarda non sai cosa mi è successo ai controlli di sicurezza ... mi hanno svuotato la valigia ... e per fortuna che non mi ero portato il vibratore" (ecco ...)
"ma quando mi vieni a prendere non fare caso ai miei capelli ... sono 5 giorni che non faccio la maschera idratante e sono crespissssimi " (e sono problemi ...)

Poi, improvvisamente, qualcosa incrina la conversazione.
"no, no ... non parlarmi con quel tono"
"guarda che adesso ti chiudo il telefono"
"gioia ... gioia ... abbassa quella voce"
"madoooo quando urli così ottieni lo stesso effetto di quando mi fai un pompino con i denti ... me lo fai cadere a terra!"

... vorrei far partire una ola ma sono per terra dal ridere ...
L'annuncio al citofono della signorina che informa dell'inizio imbarco riempre il silenzio creatosi nella saletta.
Mi alzo e diligentemente raggiungo la fila.

Poco dopo sono in aereo.
Toh! Non vedo la signora che era seduta difonte a me.
Sarà morta quando ha sentito la cosa dei denti.
Vabbè ... pazienza... si viaggerà più leggeri!