martedì 23 novembre 2010

... punti di vista

C: allora, amica ... avete parlato? Avete risolto?

M: oh si! ... ci siamo confrontati.

C: Finalmente!

M: ehhhhgggià!

C: e?

M: e cosa?

C: com'è andata? è uscito qualcosa?

M: oh, certo! Lui. Da casa. Sbattendo la porta.


ma non staremo mica a guardare le sottigliezze ... eh!

mercoledì 17 novembre 2010

Pronto ... Servizio clienti.

Avete mai avuto qualche problema con i gestori telefonici???

Ok… ammetto che è una domanda del cavolo … è una tappa della vita a cui siamo tutti destinati. Come la caduta dei denti da latte.

Ora vi racconto il fattaccio.

Verso fine agosto papà Mafaldi decide di cambiare operatore telefonico per la linea di casa. In effetti tutti i cellulari della famiglia erano con un unico gestore mentre il contratto del telefono fisso e di internet era con un altro. Allora perché non usufruire delle mirabolanti offerte che in estate ci hanno frantumato i cosiddetti (per essere eleganti) in tv, radio, cartelloni pubblicitari e chipiùnehapiùnemetta???

Mica siamo fessi, noi, che rimaniamo con un operatore solo perché siamo pigri. Ehhhhh no … nessuno ci frega … Aderiamo alla promozione che ci garantisce millemilatelefonate gratis e internet tutto il giorno ad una velocità mirabolante.

A inizio settembre, quindi, abbiamo disdetto il contratto vecchio e firmato quello nuovo.

Siamo tornati a casa felici e baldanzosi con la nuova station internet. Abbiamo fatto tutti i collegamenti, inserito il cd autoinstallante e con un sorrisone a 185 denti abbiamo aspettato che sul monitor comparisse la meravigliosa iconcina del mondo azzurro che ruota.

Un beep inquietante segnala un errore..

Ma come errore???

Smontiamo tutto. Rifacciamo i collegamenti e inseriamo nuovamente il cd.

Nulla. Ancora errore.

Fiduciosi chiamiamo il numero verde. Dopo comodi 10 minuti di attesa parliamo con una gentile signorina che ci chiede di avere pazienza e che il servizio verrà attivato in qualche giorno al massimo.

Ma siiii … Si sa che queste cose hanno sempre bisogno di un po’ di tempo.

Un po’ di tempo???

Bene … oggi siamo a metà novembre e della nostra connessione ADSL non c’è ancora traccia e, cosa più grave, siamo isolati con il telefono fisso. Non riceviamo e non possiamo effettuate telefonate. Una meraviglia.

In tutto questo tempo abbiamo fatto almeno 15 telefonate al call center e altrettante incursioni nel negozio di Trento dove fisicamente abbiamo firmato il contratto.

Cosa abbiamo ottenuto??? Nulla.

In compenso ho avuto la possibilità di parlare con Paolo, Francesca, Antonella, Sonia, Filippo e altri gentili ragazzi del call center che tutte le volte mi dicevano di aver segnalato il problema e di avere pazienza un paio di giorni.

Ieri, però, il fattaccio. Ho chiamato 8 volte e per 8 volte mi hanno risposto facendo finta di non sentirmi. Inutile dirvi che ero in un punto in cui la copertura del mio telefono era perfetta. Quando si chiama bisogna digitare il numero di linea fissa per la quale si chiede assistenza e, molto probabilmente, come inserisco i numeretti che si riferiscono al nostro contratto compare sul pc dei gioiosi fanciulli del call center una sfilza immensa di lamentele.

Ora, io capisco perfettamente che non sia il lavoro più bello del mondo e che spesso siano costretti a sentirsi delle cazziate terribili … ma far finta di non sentirmi nooo, dai è tristissimo! Ci mancava solo facessero le pernacchiette per rendere più veritiero il disturbo sulla linea. Non sapevo se ridere o piangere. Ovviamente ho optato per la prima opzione altrimenti con le lacrime mi si scioglieva il rimmel.

Oggi ho richiamato.

Al primo tentativo mi ha risposto Romina con una vocina estremamente flautata e gentile. Dopo aver controllato la situazione e avermi fatto ascoltare 28 minuti di canzoncina dello spot televisivo mi ha detto la solita cosa ovvero che non è colpa loro ma devono aspettare ancora l’autorizzazione del vecchio operatore. Cosa che “si dovrebbe risolvere in un paio di giorni, signorina Mafaldi”.

Seeee … paio di giorni un piffero. Sono due mesi che mi dite le stesse cose, gentile signorina Romina.

“ma guardi, Mafalda, le dico una cosa segreta”

Ussignur… un segreto? La cosa si fa interessante. “mi dica, Romina, mi illumini”

“La prossima volta che chiama dovrebbe dire una parolina magica in modo che i miei colleghi possano rendersi subito conto che ha già reclamato”

“Scusi, Romina, questa sarà la mia 15 telefonata … credo che compaia il fatto che ho chiamato”

“Certo, ma se lei dice la parolina magica vedrà che l’operatore darà maggiore importanza alla sua segnalazione”

Parolina magica??? Ma questa da dove arriva? Dal magico mondo di Cristina D’Avena “Vabbè … e cosa dovrei dire?”

“Dica “reclamo” “

Dopo qualche secondo di silenzio ho attaccato senza nemmeno salutare. Siiiii … sono maleducata!!! Oh.

Ritornando alla parolina magica … secondo me ce n’è una che funziona meglio … inizia per V e finisce con AFFANCULOOOOOOOO!

giovedì 11 novembre 2010

Quintessenza della convivenza

Ah, l’amour…
Ah, rientrare a casa e trovare qualcuno che ti aspetta. Anzi, aspettare qualcuno a casa, visto che sono sempre io a finire prima il lavoro. E a preparare la cena per due. Ma solo “Perché sei tanto brava a cucinare e ti piace, amore mio…”.
Ah, cercare di trovare uno spazio al contenuto di settantamila scatoloni trasportati in un eterno trasloco. Scoprire che i piattini con le bestiole - che tanto amavi nella tua casetta da single - vengono relegati da Fidanzato in un armadietto remoto del salotto con la sentenza “Sono roba da donne”.
Ah, andare a dormire insieme ogni sera. “Amore, io andrei a letto, sono stanca e domani mi alzo presto…”. “Ah, sì, tu avviati che io arrivo subito”. “ Ma topolino, mi sento molto sola se non ci sei…”. “Ma se tu vai a dormire come le galline, cosa posso farci?”.
Insomma, gioie e gioie: da quando io e Fidanzato viviamo insieme, sembriamo due piccioncini. E poi lui mi fa sempre un sacco di sorprese. Come l’altra sera, quando sono rientrata dalla palestra e l’ho trovato ai fornelli.
C: Amoreee, ciao, sono tornata.
F: Ciao, come è andata?
C: Mah, mi trema ogni muscolo, anche quello dei mignoli dei piedi. Tu che fai? Che profumo di pappa buona…
F: Preparo la cena. Anzi, ti ho preso una cosina… Visto che adesso viviamo insieme… Guarda, è lì di fuori sul mobiletto dell’ingresso.

Ussignur, il tanto sospirato solitario. E io sono tutta sudata e spettinata dopo un’ora di pilates. Vabbè, quello che conta è il momento, pazienza per l’aspetto. Vado a cercare: ma non vedo nessuna scatolina di velluto.

C: Amoreee, non vedo niente.
F: Guarda bene, è una cosa piccola.

Ah, non avrà mica eliminato la scatolina per aumentare la difficoltà della ricerca? Che uomo romantico! Dove sarà? Spetta che sposto le piante, le chiavi, il giornale… Madonna, quanta roba c’è su ‘sto mobile? E bisogna pure fare la polvere… Ma non distrarti, Cally, ferma alla meta, torniamo alla missione da compiere.
Niente.

C: Amore, rinuncio. Vieni tu?
F: Ma Cally, sei cieca?
C: Sì, ti amo anch’io.
F: Ecco qua.
E mi passa una tesserina tipo bancomat.
C: Ma cos’è? La carta vantaggi del supermercato?
F: Esatto: visto che ormai siamo una coppia, ti ho fatto il duplicato della mia carta. Così sommiamo i punti e possiamo prendere premi più belli!
C: …
F: Cally?
C: Ah, grazie, che pensiero carino!

E poveracce quelle che vogliono i diamanti! L’amore vero non si misura coi carati, ma con la card!

giovedì 4 novembre 2010

A mali estremi...

Come ben ricorderete, io, Callista, ho un problema con un merlo: ossia lo schifoso volatile che ha deciso di eleggere la mia macchina a sua personale latrina. Non so se sia il colore nero, scelto per il veicolo in quanto elegantissimo e smagrente, ad attirare la sua produzione, o il fatto che qualcuno lo nutra a becchime e Guttalax. Fatto sta che da più di un anno sono costretta a viaggiare con la macchina coperta di sterco di merlo, guano, cacca. A volte anche ramoscelli e foglioline polemicamente lanciati dall’orrida bestia.

Per questo, quando Fidanzato mi ha chiesto di andare a vivere insieme, sono stata particolarmente felice. Forse cambiando casa e parcheggio risolverò il problema della macchina maculata!