mercoledì 21 agosto 2013

Callista sogno di mezza estate

Ieri ero davvero di ottimo umore: mi sentivo un incrocio tra Vlad l’Impalatore, Attila, Gengis Khan e Dart Fener. Meraviglioso. Ma le faccende domestiche non guardano in faccia nessuno, meno che meno le lune o le paturnie… Quindi me ne sono andata con la mia sportina e la lista della spesa a fare incetta di cibi possibilmente poco calorici. 
Dopo aver spuntato tutte le voci del promemoria e aver ceduto alle Ecodosi Dash in offerta e alla nuova crema Dove Mandorle e Fiori di Ibisco (tutte cose profumose che piacciono a noi donne), mi dirigo alla cassa. E finisco dietro a una nonna con nipotina piagnucolosa di due anni infilata nel carrello.
Abbigliamento Callista: gonna bianca lunga fino ai piedi (moooolto gitana), canotta doratina, borsetta in paglia, sandalino etnico, capello biondo trattenuto da fiorellino di stoffa. Mi sento come Gwen Stefani nella foto vista stamattina, ma sembro probabilmente la copia sobria della zingara Cloris.
La bambina frigna, mentre la nonna cerca di placarla. A un certo punto, la gioiosa anziana esce con la genialata: “Amore, non piangere, guarda che questa bella signorina qui dietro ti sgrida”.
Io sfodero il sorriso di circostanza, più che altro per le due magiche paroline “bella” e “signorina”. La bambina mi guarda perplessa e tira su con il naso. Le faccio “ciao” con la manina.
La nonna è implacabile: “Hai visto che bella che è? È come la tua bambola! È una Barbie, solo che è vera! Hai visto?”
Tra me le la bambina, non so chi potesse avere lo sguardo più perplesso. Abbozzo un “Ma no, eh, signora, ne vengono fuori almeno due di Barbie in carne e ossa da me… Ah ah…”, ma in realtà gongolo. Barbie “Callista Sogno di Mezza Estate”, altro che Gwen Stefani…
Mi resta solo da trovare Ken. E che sia possibilmente dotato di pistolino.