giovedì 28 agosto 2008

Nuntiamus vobis gaudium magnum…

O meglio, il «gaudium magnum» è tutto per noi, visto che stasera alle ore 20 e poco più saremo su un aereo che ci depositerà direttamente in Puglia. Per due settimane abbondanti ci sollazzeremo sulle spiagge salentine. Alla faccia di chi ha già finito le ferie. Ah ah ah.


(Spazio per far sfogare i vostri insulti)

Ma siccome le derelitte sono buone, vi vogliono fare ancora un po’ di invidia coi dettagli della vacanza: soggiorneremo in uno splendido attico vista mare con terrazzone e ben tre camere che useremo per giocare a nascondino dopo esserci godute la spiaggia… Il tutto scivolando, perché avremo l’impacco di crema per fare i piedini morbidi. Che bellissima prospettiva. Vabbè, moriremo strafogandoci di mozzarelle e taralli.

Le vostre amichine di blog, però, non vi abbandoneranno manco in vacanza: essendo Mafalda provvista di portatile ultra-moderno, vi aggiorneremo sui disastri della trasferta salentina in tempo reale. Magari non con cadenza quotidiana (siamo pur sempre in ferie, no?), ma faremo del nostro meglio.

Se qualcuno, poi, dovesse transitare per il Salento da qui al 13 settembre, può provare a chiederci udienza contattando il nostro Segretario Particolare (roba che manco il Papa ha un’organizzazione così). Cercate di essere gentili, perché il segretario se ne resta a Trento e non è molto felice di questa scelta. Ma essendo lui di bronzo, ci risultava un po’ complicato farlo passare come bagaglio a mano al check-in. Avete indovinato di chi si tratta?





Contattatelo all’indirizzo sonoilnettunoecomemenoncenessuno@yahoo.it.

Qui derelitte in Salento… Passiamo e chiudiamo! BACI A TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!


mercoledì 27 agosto 2008

Chi cerca (ci trova) agosto 2008

Lo sappiamo ... siamo un po' in anticipo rispetto agli altri mesi ... ma siamo in fase di partenza e ci portiamo avanti con i lavori.

Agosto è stato un po' scarno di chiavi di ricerca bizzarre ... la gente è in ferie, le visite diminuiscono e, di conseguenza, anche i gioiosi navigatori che ci deliziano con delle ricerche ai confini dell'umano.

Niente sezioni, quindi ... soltanto qualche chicca.

- si può fare shopping in mutande? (ma ceeeeerto se ti fermano puoi dire che ti hanno rubato i pantaloni ... a chi non succede?)

- "e non sono nemmeno bionda" (ohhhhhhhhh ... ciccia ... cosa vorresti dire???)

- "pisellino piccolo" racconti uccello (cosa vuoi che racconti? Sono piccolo e nero e mi chiamano Calimero? ... no... piccolo e nero, in questo caso, dicono non sia altamente improbabile...)

- capricorno 2008 previsioni belle ma per me no (ma povera stella ... pure tu hai il pianeta porco bastardo che si mette in mezzo?)

- ciao bella. Sei molto bella! mi manchi =( telefonami più tardi. Ok? ok. ciao (vabbè ... hai fatto tutto tu)

- libro bimbi con casa strana, bagni nella tazza (io sapevo la canzoncina "c'era una casa molto carina senza soffitta e senza cucina ... non si poteva andarci dentro perchè non c'era il pavimento ... non si poteva fare pipì perchè non c'era vasino lì ... ma era bella bella davvero in via dei matti numero zero" ... ma di bagni nella tazza non ne ho mai sentito parlare)

- stasera mi vesto da troia e metto uno smalto rosso ai piedi (buon divertimento!)

IL PODIO
medaglia di bronzo
- sono tornata in ufficio dopo le ferie e sono affranta (amica ... hai trovato la compagnia giusta ... ti capiamo!)

medaglia d'argento
- come faccio a far volare una semplice scopa?
(prova con "salacadula magica bula bidibodibibu!")

medaglia d'oro
- io non ne posso più di questi cazzo di serpenti in questo cazzo di aereo (ti chiamo l'ufficio reclami?)

martedì 26 agosto 2008

Inconsolabili ...

Ieri sera verso mezzanotte me ne stavo sulla finestra della camera a godermi il fresco della notte trentina.

A un certo punto il silenzio è stato rotto da un pianto di un bambino. Si sentiva poco, ma abbastanza nitidamente vista l’assenza quasi surreale di rumore: non proveniva da casa mia, ma da un condominio dall’altra parte della strada. Povera creaturina, si sentiva singhiozzare, sembrava proprio disperato; chissà, forse un mal di pancia o un brutto sogno…

Così me ne sono stata ad ascoltare un po’, pensando a quanto sia universale il dolore umano: c’è a tutte le età e ogni volta ci sembra insuperabile.
Poi ho lasciato andare il pensiero a quando ero bambina pure io: e a quanti pianti mi sono fatta per cose che sembravano terribili e poi si risolvevano solo con un bacio della mamma o del papà. E infatti da lì a poco si è accesa una luce in una camera della casa di fronte: tempo un minuto e il pianto si è spento.

Sarebbe bello se anche adesso i nostri dolori si potessero cancellare rifugiandosi tra due braccia amorose.

Fossero muscolose sarebbe anche meglio.

lunedì 25 agosto 2008

Parole crociate

C: amicaaaa ... facciamo le parole crociate?
M: nooooo ... troppa fatica
C: ma se non stai facendo nulla ...
M: come no? mi sto abbronzando ... è una faticaccia!
C: dai, imbecilla, concentrati ...
M: ok, signor Mike, sono pronta ... voglio la busta numero 2
C: ma io come devo fare con te???

12 orrizzontale 8 lettere: musicista che divenne suocero di Wagner (Bayreuth)
M: ma chi cacchio lo sa ... è gia tanto che so il cognome di Giulianone
C: uff ... è vero ... e chi lo conosce il suocero di Wagner ?
M: manco sapevo si fosse sposato! mica esisteva la sezione gossip del Tgcom a quel tempo ... non possiamo saperlo!
C: ma poi ... pensa a lei. La figlia di questo "non-so-come-ti-chiami" ... si è fatta sposare. E da Wagner ... mica da uno a caso...
M: e noi sole ... sempre sole ... ufff!
C&M: ahhhcomesoffriamo!

6 verticale 2 lettere: esiste anche quel ... di gnocca (Po)
C: dai, amica, questo è facile ... la seconda lettera è una "o"
M: ... mmmm ... il "do"
C: amica??? sei scema??? il "do di gnocca"?
M: perchè no??? esiste il "do di petto" ... esisterà anche quello di gnocca ...
C: tu non sei mica tutta dritta ... è il "Po"
M: ahhhh ... in effetti suona molto meglio. Un "po di gnocca", grazie!
C: ma "Po" va scritto grande ...
M: ahhhh allora cambia tutto, in effetti ... un "Po di gnocca grande", grazie!
C: sei senza speranza ...

3 verticale 6 lettere: nella fase prima della vecchiaia (mature)
C: sei sicura siano 6 lettere?
M: ohhh ... qui dice così
C: strano ...
M: infatti ...
C: proviamo a contare ... de-re-lit-te
M: sono 9 ... cacchio non ci sta
C: ma com'è possibile???
M: secondo me si sono sbagliati quelli delle parole crociate
C: scriviamo una lettera di protesta

15 orrizzontale 8 lettere: guardati ben bene (fissati)
M: questa è facile
C: assolutamente
M: neanche chiederle certe cose
C: "culi maschili" ... amica, non ci sta!
M: ma come no?
C: no ... non c'è verso di farglielo stare
M: idea ... metti "culi sodi" ... che siano maschili o femminili quelli si guardano sempre
C: sei un genio, amica ...
M: lo so ...

18 verticale 6 lettere: una delle grazie (Aglaia)
C: ahaha ... ma che cacchio di domande sono??? Callista, ovvio
M: amica ... sono 8 lettere ...
C: togli le vocali ...
M: ceeeeerto ... metto il tuo codice fiscale ... cllst ... come no?
C: uff ... eppure ...
M: da dai ... la soluzione è Mafalda
C: guarda che manco tu ci stai ...
M: ma io solo per una lettera ... chiedo il condono per la M e ci sono ... ci sto!
C: andiamo bene ...
M: ufff ... questi inventori di parole crociate non capiscono una mazza!

5 verticale 3 lettere: succhia il nettare (ape)
M: ellamadonna ... pure le parole crociate porno?
C: ma questi sono dei porconi ... ma che definizioni sono?
M: ... sono quasi scandalizzata ... cosa devono ascoltare le mie pudiche orecchie ...
C: smettila! dai che questa è una delle poche che sappiamo ...
M: anche perchè stiamo facendo le facilitate e abbiamo sia la A che la E quindi ...
C&M: Vola, vola, vola vola, vola l’ape Maia ... gialla e nera nera e gialla, tanto gaia

2 orrizzontale 5 lettere: "amoretto" senza domani (flirt)
M: evvabbè ... ma allora ditelo ... ce l'hanno con le derelitte questi?
C: cosa c'è di brutto in un amore di questo genere?
M: ohhh ... quando uno è messo male si accontenta anche dell'"amoretto" e ringrazia pure di averlo ...
C: che cacchio ... diglielo, amica! Vabbè ... che ci scriviamo?
M: "matrimonio" ... ci sta???
C: scema ...

M: ufff ... non siamo mica tanto brave con le parole crociate
C: no ... abbiamo una serie di lettere che non si incastrano nemmeno a pagarle ...
M: noi facciamo le parole scontrate ... altro che crociate
C: vabbè ... è l'enigmistica creativa
M: giustooooo .... perchè noi siamo avanti!
C: ufff ... e adesso che facciamo?
M: mmmm
C: mmmmm
M: trovato! il Sudoku
C: giustooooooo ... vai, amica, comincia a dare i numeri ...

venerdì 22 agosto 2008

Senza giri di parole

Qualche giorno fa, casualmente, ho incontrato un ragazzo conosciuto un paio di anni fa ad una festa.
Ci siamo fermati a chiacchierare per un po’, abbiamo bevuto un aperitivo assieme e poi ci siamo salutati scambiandoci i numeri di telefono.

Ieri sera mi arriva un suo messaggio.
Biru Biru
“Ciao Mafy, come stai? Che fai di bello?”

Rispondo
“ma ciao! Io bene, grazie. Sono appena tornata da una sana corsetta e sto cercando coraggio e forze per gettarmi sotto la doccia. E dalle tue parti che si fa in un caldo mercoledì d’agosto?”

Biru biru
“ sono sdraiato sul divano”
Ahhhpperò ... seratona! Rispondo.
“behhh … serata movimentata anche la tua … “

Biru biru
“ … si … sono sdraiato sul divano … e pensavo che ho proprio voglia di scoparti!”

Ahhhhecco … quando si dice andrare ditti alla meta!
Dite che si è offeso se non gli ho risposto???

giovedì 21 agosto 2008

La sorella di Arsenio Lupin

Ieri.
Finisco di lavorare. E’ un po’ tardi e se ne sono già andati tutti.
Scendo e in reception, ovviamente, non c’è più nessuno e la porta principale è chiusa. Uff … devo usare l’uscita secondaria … la porticina di Alice ne paese delle meraviglie. Lascio la posta nel cestone di quella in partenza e via.
Appena il mio soave piedino varca la soglia dell’uscita un barlume di coscienza attraversa la mia stanca testolina “coglionazza … non hai timbrato!”
Ussignur ...e adesso?
Adesso si rientra e si passa il badge … che problema c’è?
Il problema è che, essendo il palazzo chiuso, è inserito l’allarme.
Non riesco nemmeno a toccare la maniglia che parte l’allarme

UIOUOI UIOUOI UIOUOI UIOUOI UIOUOI UIOUOI UIOUOI UIOUOI

Oddio … e adesso cosa faccio?
Scappo, ovvio.
E con l’agilità di un furetto me ne vado.
Stamattina.
Arrivo in ufficio.
Appoggio la borsa, accendo il pc e subito squilla il telefono.
E’ il capo della manutenzione (un omone grande e grosso sulla 60ina) che si occupa anche della sorveglianza del palazzo.
Oddio, oddio, oddio, oddio … ecco … avrò combinato un disastro. E adesso che faccio? Confesso chiedendo pietà … ovvio.

M: “Ciao CdM, buongiorno! Come stai?”
CdM: “Bene, grazie … e tu?”
M: “Bene … scusaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Sono stata io ma non volevo. Avevo dimenticato di timbrare e volevo rientrare ma non pensavo ci fosse già attaccato l’allarme ed ha cominciato a suonare …ahhhh … scusaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!”
CdM: “ ….”
M: “CdM … ci sei?”
CdM: “si, si … stavo solo ridendo! … ti avevo chiamato solo per dirti che oggi, finalmente, arriva il tecnico a mettere a posto la tua finestra”
M: “ahhhhhhhhh … solo per la finestra, capisco … allora fai finta di non aver sentito quello che ti ho detto, vero?”
CdM : Ahhh sei stata tu a far scattare tutto ieri?”
M: “siiiiii … ma non volevo!”
CdM: “pensa che ci ha chiamato il ragazzo della reception dell’altro stabile dicendo che ha sentito l’allarme e poi ha visto una ragazza bionda fuggire .. ahahahahaha”
M: “ehhh già … beccata!”
CdM: “Scolteme mi … te sei na bela putela ma de far la ladra no te sei bona. Lasa perder!”
(ascoltami … sei una bella ragazza ma non sei minimamente capace di fare la ladra … lascia perdere)

Ufff … una carriera stroncata sul nascere.

mercoledì 20 agosto 2008

Mission impossible

C: Amica, chiama i Caschi blu: devo rifarmi lo smalto e ho finito l’acetone.

M: No, amica, per queste cose interviene la Folgore. I Caschi blu solo se la limetta non lima più.

C: Ah, giusto: vabbè, vada per la Folgore. Devo rifare mani e piedi, richiedi l’intervento urgente.

M: Ok. Tu fatti la piega, intanto: che sono dei bei ragazzi, quelli della Folgore. Hai visto mai.

C: Provvedo subito. Missione speciale in corso! Passo e chiudo!

(Per la cronaca, trovare una boccetta di solvente per unghie la settimana dopo Ferragosto a Trento è stato un parto. Altro che Folgore…)

martedì 19 agosto 2008

Aracnofobia

Ma che bello andare in macchina la sera, che non c’è nessuno e puoi guidare seguendo i tuoi pensieri… Firuliii, firulaaa, adesso prendo la tangenziale.
Attenzione che qui ci sono i novanta, se supero il limite mi fanno un fuocherello con la patente…
Mah, già che ci sono, per non farmi mancare niente mi metto pure i Pooh e canto. Se avevo l’Alfa e un completo con colori a caso potevo essere Paolo Bitta, altro che Callista.

La prima volta l’amoreeee… Proprio quiiiii

Ma che cazzo ci fa un ragno sul parabrezza? Povera bestia, da dove sarà caduto?

A casa tuaaaaaa… Senza quasi conoscertiiiiiiiii…

Ma come fa a non volare via con l’aria?

Poi domandarti chi seiiii…

Adesso lo faccio volare via io con il tergicristallo. Che schifo i ragni.

Non lo sooooo nasceròòòòò… Tra un minuto con teeeeee…

Ma com’è che il ragno non viene manco sfiorato dal tergicristallo?
Semplice, non è all’esterno. È ALL’INTERNO!

(Visione dall’esterno: culo dell’auto di Callista che improvvisamente sbanda. All’interno: Callista che fa un urlo isterico e inizia la litania: «Ragno non muoverti, ragno non avvicinarti, ragno stai fermo, sennò andiamo fuori strada»).

Percorro il tratto di tangenziale senza manco una piazzola con l’occhio sbarrato dal terrore. Alla fine arrivo all’imbocco dell’autostrada dove c’è un parcheggio. Mi fiondo fuori dalla macchina urlando «Diocheschifodiocheschifo». Poi penso all’attacco. Di prendere la bestia e di depositarla fuori dalla macchina non se ne parla. Muoio di panico solo al pensiero. Ma non posso fare il viaggio, circa 40 minuti di auto, con un ragno che passeggia sul parabrezza. Se decide di zomparmi addosso, vado fuori dritta.
Attuo quindi il piano C. Cerco un qualcosa con cui eliminare il mostro. Nel vano portaoggetti recupero il libretto di istruzioni della macchina, il plico dell’assicurazione, una constatazione amichevole e la pelle di daino. Faccio una bomba e gliela scaglio addosso, ovviamente stando fuori dalla macchina (solo dopo ho pensato a cosa potessero credere gli altri passanti vedendo la scena…). L’orrido ragno si appallottola e cade verso i bocchettoni dell’aria condizionata. Rabbrividisco. Ci metto sopra tutto quello che trovo, compreso un ombrello: e ovviamente faccio il viaggio schiattando dal caldo, metti che accendendo l’aria mi si spara il ragno addosso…

Percorro Affi-Trento fatto volando, non canto manco i Pooh e tengo un occhio fisso al vetro. Mollo la macchina nel parcheggio dei miei, in qualche modo. Non tocco niente, lascio il disastro sul parabrezza, ma appena salita in casa metto un bigliettino sul tavolo al papà, con accanto le chiavi dell’auto: «Avevo un ragno in macchina, fai qualcosa».

Adesso capite perché mi serve un uomo? Per avere qualcuno che mi ammazzi le bestie immonde in caso di necessità. Mica per altro.

giovedì 14 agosto 2008

Buon Ferragosto a tutti ...

... il mondo blog è vuoto ... nessuno scrive
... l'ufficio sembra il deserto dei tartari ... c'è perfino l'eco
... la città è inquietantemente silente ...

Beh ... direi che ci siamo ... è ferragosto!!!


Buoni festeggiamente a tutti.
Noi lo passeremo a fare la lotta con i semini d'anguria!
Ohhh ... siamo campionesse. Peccato non lo abbiano ancora fatto diventare sport olimpico!
Baciiiiii

mercoledì 13 agosto 2008

Vita sociale al supermercato

Ieri derelitta Mafalda in missione supermercato.
Obiettivo: fare una spesa light e velocissima.
Obiettivo uno raggiunto facilmente, obiettivo due caduto miseramente in rovina non appena giungo alla cassa. L'unica aperta. Sei persone davanti a me, una delle quali deve aver sentito al tg dell'imminente scoppio della bomba nucleare vista la quantitù industriale di cibo che sborda al suo pienissimo carrello. Tutte cose che, evidentemente, si deve portare nel rifugio antiatomico.

Dietro di me arrivano due ragazzine.
Età 17 anni ... età dimostrata 22 abbondanti.
Mini che più mini non si può, canotta aderente che fa intravedere il costume e infradito.
Capelli lunghissimi per entrambe; biondo platinato (troppissimo) per una e nero corvino per l'altra. Tutte una mollettina luccicante e immancabili occhiali enormissimi.
Truccate come se dovessero andare a battere sul viale poco fuori città che la sera si popola di signorine dedite al rallegramento.

In mano hanno una spesa bizzarra. Lo spuntino del pomeriggio.
Due gelati magnum, due confezioni di kinder maxi due pacchetti di patatine e una bottiglietta d'acqua.
L'invidia per il metabolismo che permette loro di mangiare schifezze pur rimanendo magre si traforma in odio mentre guardo nel mio cestello dei cereali tristi, due jogurt magri e quattro foglie di insalata.
Che ingiustizia!

Le ragazzine cominciano a chiacchierare e io, ovviamente, ascolto.
R1: si, però l'altra sera si è comportato proprio male. (uomini ... ovvio che si comportino male!)
R2: eh si ... un vero maiale! (addirittura?)
R1: non doveva rotolarsi con quella olandese proprio davanti a te. (noooo ... con l'olandese noooo)
R2: hai ragione... ma a me MI piace! (ahhhhhhhhh ... dolore)
R1: lo so ... continui a ripeterlo ... dici che ti piace ma non te lo sei nemmeno trombato ... come fai a dire che ti piace? (ahhhppperò!)
R2: tu la fai facile (no ... probabilmente E' facile ... che è tutta un'altra storia)
R1: guarda, devi fare come ho fatto io con Tommy. Gli mandi un messaggio e gli dai un'appuntamento. Ti fai trovare un po' brilla e senza mutande. Te lo fai. E poi decidi se ti piace. (ohhhh mioooo dioooo)
R2: ehhh io non sono coraggiosa come te! (coraggiosa? io userei un altro aggettivo)
R1: e poi ... hai visto com'è diventato carino Tommy? (e mo chi è questo Tommy?)
R2: si, è un gran figo! (interessante!)
R1: beh ... poi da quando è uscito dalla clinica per disintossicarsi dall'alcool si è anche dimagrito. Tutta un'altra cosa, adesso. (ellamadonna ... nemmeno a O.C.)
R2: si, si ... molto più carino! anche suo fratello è proprio bello! (e te pareva se non spuntava anche un fratello!)
R1: e mi hanno detto che scopa anche un gran bene! se vuoi una sera organizziamo un'uscita a 4 (dove l'avrà letto? su TV Sorrisi e Canzoni?)


O mio dio!
Ma santo cielo benedetto! Hanno sedici anni e parlano già come Samantha di Sex and the City!
Paura!!!

E' il mio turno alla cassa.
Appoggio la mia spesa light-triste e do subitissimo la tessera fedeltà alla cassiera altrimenti mi tira il cazziatone.
Sono tentata di comprare una scatola di preservativi... sia mai che mi nasca una figlia come queste due ragazzine.
Ahhh no ... io sono al sicuro. Uso il metodo contracettivo più sicuro al mondo.
La pillola???
Noooo ... l'astinenza
Sob.

Ragazzina, scusa, che me lo presenteresti il fratello di Tommy?

martedì 12 agosto 2008

Scrivi alle derelitte: lettere sotto l'ombrellone.

Tutti sono in vacanza ma il "numero verde derelitta" è sempre attivo.
E' arrivata una lettera di un'amica che ci chiede aiuto.
Andiamo a leggere.


Piacere, sono una derelitta
C: ciao, cara, ciao!


si, di quelle giuste,
M: Oh mio Dio ... ho già paura!

mi spiego:
C: vai ... ti ascoltiamo ...

dopo 6 anni di storia con la mia prima meraviglia, convivenza.
Trattata da colf senza permesso di soggiorno sono scappata.

M: grande! Hai fatto bene a scappare! Meraviglia un cavolo... questo non si meritava nulla.
C: giusto!

Due anni di travaglio, un pò di psicologo, una tipa che mentre stava con lui mi voleva convincere del fatto che io e lui eravamo p-e-r-f-e-t-t-i assieme (e loro stanno tuttora assieme, ma è un'alltra storia)...
C: ussignur ... ma questa amica derelitta è circondata da pazzi.

secondo moroso.
Ottima storia, dura 5 anni.
Il mio migliore amico ci prova con me, io ubriaca non so nemmeno se ci sto o no... vengo piantata in tronco.
M: signor giudice ... mi oppongo!!!
C: che ti opponi?
M: daiii ... non vale. Non sa nemmeno se ci è stata o meno. E' stata piantata per un "forse tradimento" ... cavolo ... se devi venire piantata che almeno sia un tradimento con tutti i crismi. Manco si ricorda cos'è successo ... se fosse stato spettacolare se ne sarebbe ricordata ... quindi ...
C: amica ... dovevi fare l'avvocato! Ti vedrei bene come Perry Mason!
M: seeee ... con la barba e la pancia ... grazie!
C: andiamo avanti, va!

Ma era aprile, così Lui decide di pensarci tutta l'estate illudendomi che sia tutto come prima, tutto perfetto e attendendo la fine della stagione calda per darmi il ben servito.
Perfetto: decido che il mio amore per lui è sacro, gli costruisco un santuario nel mio petto e vivo parlando al vuoto (si, il concetto di moroso immaginario).
M: bello il concetto di moroso immaginario ... lo voglio adottare anch'io!
C: amica ... smettila!

unico lato positivo? convivendoci si hanno meno peli da aspirare in bagno. TUTTI gli uomini perdono peli.
M: vedi?
C: vedi cosa?
M: vedi perchè mi piacciono gli uomini rasati ... non perdono i peli ... ma mantengono tutti i vizi!
C: Mafyyy ... oggi sei più scema del solito. Concentrati che qui c'è un dramma in corso.

Dovete sapere che un mio collega per anni mi ha ossessionata con "Dai, vieni anche tu che ti presento XXXX. E' l'uomo per te". "Mannò, io ho il moroso e ci sto benissimo...".
Bene. Siamo a ottobre dell'anno scorso, io, il mio santuario e la tristezza cosmica.
Con delle amiche andiamo a prendere un regalo per una neomamma, venerdì sera, capello unto e occhio da triglia (male, molto male), piove, sono stanca, stanchissima e mi vedo brutta, bruttissima....
C: ehhhh nooooo ... anche se si è tristi il capello e l'occhio da triglia non ci devono essere.
M: accipicchia ... come si fanno a scuotere i capelli se sono unti??? no, no, no ...


poi raggiungiamo degli amici.
Entra XXXX. Nella stanza e nella mia vita. Un flash. Un boato. E' LUI. La meraviglia con tutte le lettere maiuscole.
C: Oddiooooooooooo ....
M: tranvata ... tranvata colossale!
C: che cosa romantica!


Il mio amico "allora, avevo ragione o no?""Si...."."Ah. peccato che è sposato e aspetta un bambino"."...""Ah.. dimenticavo, lui e sua moglie si sono conosciuti quella volta... ricordi? quella festa a cui ti avevo invitato...".
C&M: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Ecco. Ditemi voi.
M: e che ti dobbiamo dire, stella? E' sfiga ... ma tanta!
C: è il pianeta porco bastardo!!!


La cronaca -ormai storia- narra che anche per lui io sono stata immediatamente "la meraviglia" con tutte le lettere maiuscole.
M: tranvata pure lui?
C: ma è un'ingiustizia!


Ahhhhhhhhhhcomesoffro.
C&M: ehhhhhticrediamo


Però... fatti non fummo per vivere come bruti, ma per inseguire virtute e ... LUI... chi volete che io debba seguire se non lui? Sob... ho bisogno di conforto....
M: qui servirebbero delle parole razionali tipo "dimenticalo" oppure "non è l'uomo per te" o, ancora, "non era destino" ... ma siamo derelitte e in quanto tali la razionalità ci fa difetto
C: cara amica, noi faremmo esattamente come te ...
M: anche perchè, diciamocela tutta ... se per lui tu sei la meraviglia ... tanto bene non sta nemmeno lui!
C: ma ci sono in mezzo una moglie e, soprattutto, una cratura!
M: già ... vabbè ... visto che siamo delle chiaviche con i consigli ci buttiamo sul conforto!
C: esatto! Amica ... se vuoi ti aiutiamo a tirare le sassate al pianeta porco bastardo!
M: e ti aiutiamo anche a inventare tante nuove e colorite parolacce con le quali inveire contro il destino.
C: e, ovviamete, ti presentiamo Nettu.
M: non è molto "caldo" come uomo ma ci si può sempre appendere!
C: Mafyyyyyyyyyy!
M: oh ... io sono pratica!
C&M: un abbraccio.

lunedì 11 agosto 2008

Questione di gas

Era da un po' di tempo che la macchina mi segnalava, in maniera decisa con un beeeeeeeeeeeeeep fastidioso e una scritta minacciosa che avevo la "pressione pneumatioco anteriore sinistro insufficiente".
Dopo essere andata due volte al distributore e aver gonfiato un po' la gomma e aver continuato a riscontrare il problema, mi sono, finalmente, decisa di portare la macchina all'amico gommista Andrea.
Andrea ha verificato che non ci fossero problemi gravi e poi mi ha rassicurata dicendo che con il caldo, spesso, i pneumatici perdono un po' di pressione facendo diventare matti i sensori. Per risolvere la questione mi ha quindi suggerito di gonfiare le gomme con l'azoto.
A: "l'azoto non perde pressione, non hai problemi di sensori e i pneumatici si deteriorano meno"
M: "guarda ... io non ne capisco una cippa. Potresti gonfiarle anche a fiato e ti darei ragione"
A: "donne, donne ...."
Dopo mezz'ora me ne esco con i pneumatici azotati e con dei glamourissimi tappini rossi.
Prima di andare a casa passo a salutare i nonni.
Chiacchierando del più e del meno salta fuori la questione gomme.
Spiego al nonno che sono andata dal gommista e lui si convince che pure lui vuole l'azoto ai suoi pneumatici.
N: "ahhhh si, si ... domani gli porto la macchina"
M: "ma nonno ... per i chilometri che fai tu non ti conviene"
N: "no, no, no ... lo voglio anch'io! Faccio dieci chilometri al giorno ma voglio essere sicuro!"
M: "ohhh ... fai quel che vuoi ..."
Qualche giorno dopo.
Mattina ... mi suona il telefono.
Leggo il display. Nonno.
M: "Ciao nonno, buongiorno!"
N: "ciao Mafy. Volevo dirti che sono andato dal tuo amico gommista!"
M: "ahhh bravo ... tutto a posto?"
N: "si si ... lavoro fatto!"
M: "bene!"
N: "si, adesso anche le mie gomme sono gonfiate con l'elio."
M: "con l'elio? Ma no, nonno ... sono gonfiate ad azoto!"
N: "no ... ti ho detto elio. Sono gonfiate con l'elio!
M: "no, nonno, l'elio è quello che usano per i palloncini!"
N: "tasi, tasi ... sa vot capir ti de machine?" (taci, taci ... che ne vuoi capire di macchine?)
M: mafyyyy conta fino a 100 prima di rispondere ... "va bene ... hai ragione! Andrea è stato bravo?"
N: "si, si ... ti ho chiamato proprio per dirti che è stato bravo. Sa lavorare quel ragazzo. Grazie per avermi dato il nome!"
M: "di nulla ... ciao nonno, un bacio!"
N: "ciao Mafy"
Bene ... ora mio nonno già ha una macchina che, guardandola bene, sembra Snoopy (ha la micra bianca), adesso ha anche le gomme gonfiate ad elio.
Quindi sicuramente prenderà il volo come una mongolfiera e parlerà cone Paperino.
Vuoi vedere che me lo trovo sul prossimo numero del Corriere dei Piccoli?

venerdì 8 agosto 2008

Caffeinomani anonime ...

M: amica, se passo a prenderti tra mezz'ora e andiamo a berci un caffè freddo ... che dici? non è male come idea ...
C: si può fare. Mi piace.
M: Allora preparati per le 5 e 30 che arrivo.
C: Aggiudicato.

In città ci si scioglie come ghiaccioli quindi optiamo per l'aria condizionata di uno dei centri commerciali.
Andiamo al nostro preferito dove possiamo anche dedicarci ad uno dei nostri vizi ... il gioco d'azzardo! Ehhhhhggggià. Investiamo un euro in un gratta e vinci ... grattiamo grattiamo e, ovviamente, non vinciamo una mazza.
Andiamo a consolarci con la caffeina.
Ci sediamo al tavolino del bar e subito ci viene incontro il barista. Carino, faccia furba e occhio sveglio. Giovane, troppo giovane, maledettamente troppo giovane.
BMTG (Barista Maledettamente troppo giovane): ditemi ...
M: caffè freddo
C: anche per me
BMTG: allora 2?
MC: si, grazie. (sorridendo alla creatura con il capello più in piega del nostro)

Chiacchieriamo del più e del meno soffermandoci a leggere gli annunci personali di un giornalino locale e giungiamo alla conclusione che lamentarci dei creatori delle nostre chiavi di ricerca è un delitto. Le vere tragggggedie si trovano in questi trafiletti.
Stiamo sghignazzando allegramente quando arriva il barista e appoggia sul tavolino due bicchieri con del vino bianco bollicinante.
Callista non ha nemmeno la forza di replicare e fa "no, no, no" con il dito indice.
M: ops ... penso che ci siamo capiti male
BMTG: due prosecchi. Non è quello che avevate ordinato?
M: no ... due caffè freddi
BMTG: oddio ... scusate. Avevo capito male. Come li volete i caffè? Shakerati o frullati?
MC: ???
BMTG: frullati vengono più cremosi.
M: vada per il caffè frullato.
C: anche per me
BTMTG: allora 2 ... e scusatemi ancora.

Si allontana e noi derelitte ci scrutiamo per cercare di capire se, veramente, diamo l'idea di due ubriacone moleste che alle 5 e 30 del pomeriggio si tracannano due prosecchi come se niente fosse.
BMTG arriva con i nostri caffè freddi e li appoggia al tavolo.
MC: grazie!
BMTG: scusate ancora
MC: nessun problema, figurati!

BMTG si allontana sorridendo.

Noi ricambiamo il sorriso e, brandendo il nostro bicchiere di caffè frullato (praticamente tutta schiuma), intoniamo sottovoce "Ein Prosit, ein Prosit, der Gemuetlichkeit, Ein Prosit, ein Prosit, der Gemuetlichkeit, Ein...Zwei...Trei Gsuffer!"
Siamo pronte per l'Octoberfest ... dite che la fanno quella dedicata al caffè freddo???

giovedì 7 agosto 2008

Voooolare ... oh oh ...

Arrivo in aeroporto puntualissima.
Il mio check in è già attivo e, per giunta, senza fila. Mi avvicino e nel giro di 4 minuti ho già finito. Perfetto.
Saluto, abbracciandole forte forte perché voglio loro un bene dell’anima, una ragazza sbrilluccicante e una piccola donna (che d’ora in poi non riuscirò a non chiamare Cioccolatino) e mi avvio verso l’imbarco.

Supero in tranquillità i controlli, questa volta evitando anche di dovermi spogliare a causa di un paio di pantaloni con i bottoni suonanti, e ricevendo i complimenti per l’abbronzatura da un addetto alla sicurezza marpione che anziché guardarmi negli occhi ha brillantemente conversato con la mia scollatura.
Arrivo, fiduciosa, davanti al negozio di cose tipiche e … DELUSIONEEEEEEE … lo trovo chiuso. Sob.
E chi glielo dice a Cally che non sono riuscita a trovare le cose buone che le avevo promesso ma che non ho avuto il tempo e il modo di comprare? Le mie ultime speranze erano rivolte al negozio nell’aeroporto.
Penso di fingere un furto. Dite che regge?

“O le frise o la vita. Giovane bionda trentina derubata in aeroporto. I ladri ignorano soldi, cellulare e macchina fotografica e le portano via la borsa con i prodotti tipici. Scuotendo i capelli afferma “sono affranta!” … e aggiunge “leggete tutti il nostro blog …. www.diariodellederelitte.blogspot.com”

Ohhh … la pubblicità è l’animo del commercio.

Triste e sconsolata mi avvicino al gate. Imbarco previsto per le 21.50. Sono in orario perfetto. Grande Mafy.
Appena mi metto in fila arriva il giocoso annuncio che il mio volo è in ritardo. Un ritardo imprecisato. Uff.
Mi siedo in diligente attesa. Chiedendomi il perché in aeroporto debba sempre fare -20.
Mi metto la felpa e comincio a dialogare con il pinguino seduto accanto a me sperando non sia quello della pubblicità della Vigorsol . Temo che la mia seggiola venga trasformata in un iceberg con una sonora puzzetta. Eviterei volentieri l’esperienza.

Dopo un’ora e mezza abbondante di attesa e freddo la gioiosa vocina all’autoparlante annuncia che il mio volo è in partenza. Faccio la fila dell’imbarco con dietro una ragazza ansiosissima. E’ il suo primo volo e continua a fare domande a raffica. Considerando che davanti a noi c’è una coppia di francesi e dietro di noi una comitiva di ragazzi inglesi vi lascio immaginare chi era l’interlocutrice scelta dalla nostra novizia del volo.

NdV: ma l’aereo dov’è?
M: mah … presumo in pista
NdV: credevo di vederlo già adesso.
M: in sala d’aspetto???
NdV: ahhhhh

NdV: ma quante persone ci stanno sull’aereo? Io ho il posto 4725 … mi sembrano tantine.
M: no, stella, … quello è il numero del volo.
NdV: ahhhh

NdV: ma … se siamo in ritardo di due ore alla partenza … siamo in ritardo di due ore anche al ritorno?
M: nooooo … recuperiamo con il fuso orario
NdV: ma non c’è fuso orario … voliamo in Italia
M: appunto
M: ahhhhh

Finalmente ci imbarchiamo e vedo di trovare un posto assai lontano dalla donna “mille domande un solo neurone”. Volo perfetto. Dormito tutto il tempo.
Atterriamo e scatta un applauso mai sentito … manco alla finale dei Mondiali … ci mancava solo la voce del capitano che urlava “campioni del mondo … campioni del mondo”.

40 minuti di attesa perché, arrivando in ritardo, i servizi a terra non erano coordinati
Altri 20 minuti di attesa per le valigie.
Alle 4 di mattina sono bella e sognante nel mio lettuccio.
Alle 8 sono rimbambita alla mia scrivania, in ufficio.

La vostra Mafy è tornata. Abbronzantissima, rilassata e contenta.
Il mare ha effetti terapeutici.
Ho pure perso un chilo …

Cosa voglio di più?

Un lucano? Noooo … non mi piace … beach
Le ferie più lunghe? Arrivano … ancora un mese ma arrivano.
Un uomo che non faccia culo? Ma no … ormai ho smesso di credere alle favole … sono grande!

mercoledì 6 agosto 2008

Beata abbondanza

Ieri pomeriggio me ne sono andata a comprare tutto il ricamabile per il mio prossimo futuro nipote. Sono una zia premurosa e una derelitta, quindi ricamare fa parte del mio DNA.
Dopo aver scelto due lenzuolini da culla (su uno applicherò un bellissimo bordino con le bestiole tutto nei toni del beige e sull’altro dei gattini celesti che dormono, molto chic!), sono passata ai bavaglini. Uno bianco, uno beige, uno azzurro. Poi ho comprato i fili e mi sono fatta fare il conto.

La signora alla cassa mi ha guardato con occhio clinico: «Un maschietto?»
C: Eh, sì…
SaC: Ma che bello… Ricama lei?
C: Già.
SaC: Complimenti, è difficile trovare ragazze giovani che abbiano quest’hobby.
C: Forse perché hanno qualcosa di meglio da fare… Ah ah…
SaC: Ma mi dica, di quanti mesi è, signora? Non si vede ancora praticamente niente, solo un po’ di seno forse! Beata abbondanza!
C: Ehm… Veramente non sono io quella incinta… Io sono la zia.
SaC: Ah, eh, ecco… Pensavo, scusi... Sono 29 euro e 5 centesimi. Bancomat?

Forse è meglio che mi rimetta seriamente a dieta.

martedì 5 agosto 2008

Certe notti

Certe notti è troppo caldo per dormire, e continui a rotolarti nel letto cercando quel soffio d’aria che speri arrivi dalla finestra. Il materasso scotta, il lenzuolo si arrotola alle gambe. Ti addormenti scomposta, ti svegli e risvegli mille volte.

Ma poi, per fortuna, arriva il giorno, e tutto ritorna come prima.

Certe notti fai lo stesso identico sogno che ti accompagna ormai da quasi due anni: e tutte le volte sembra così vero che ti svegli piangendo di rabbia. Resti a guardare il soffitto asciugandoti gli occhi.

Ma poi, per fortuna, arriva il giorno, e tutto ritorna come prima.

Certe notti hai un pensiero che ti rimbalza in testa, e non riesci a mandarlo via. Forse se avessi fatto qualcosa diversamente, la situazione sarebbe cambiata. Forse avresti potuto giocarti meglio le carte che avevi. Forse, forse, forse…

Ma poi, per fortuna, arriva il giorno, e tutto ritorna come prima.

Certe notti pensi a chi non c’è più, e ti chiedi se sarà orgoglioso di te, di quello che hai fatto. Pensi a quello che non hai mai detto, e speri che si sia capito anche senza parole.

Ma poi, per fortuna, arriva il giorno, e tutto ritorna come prima.

Certe notti pensi a quelle risate così stupide, a quel far finta di niente per non mostrare che stai male. Pensi alla gelosia che ti morde, perchè non fai più parte di quello che credevi sarebbe durato per sempre.

Ma poi, per fortuna, arriva il giorno, e tutto ritorna come prima.

Certe notti ti chiedi dove sarà l’unica persona che hai mai amato veramente. Ti chiedi se lo sa che lo pensi a ogni respiro, nonostante tutto. Ti chiedi se tornerà. Ti chiedi se amerai mai qualcuno come hai amato lui, o se dovrai accontentarti di un amore diverso, più disilluso, meno totale.

Ma poi, per fortuna, arriva il giorno, e tutto ritorna come prima.

Certe notti senti qualcuno che respira accanto a te. Lo senti girarsi nel sonno, la sua mano che ti cerca, la sua bocca che ti bacia la schiena, tra le scapole. Lo senti riaddormentarsi piano. E allora pensi che quel momento sia così perfetto, così rotondo che vorresti fermare tutto.

Ma poi, purtroppo, arriva il giorno, e tutto ritorna come prima.

lunedì 4 agosto 2008

Questione di latitudine?

Oggi, cari amici delle derelitte, vogliamo sottoporvi un quesito fondamentale. Vi preghiamo di spremervi le meningi e di aiutarci a trovare una risposta fondata, perché noi per ora abbiamo potuto incolpare solo un’influenza astrale porca bastarda.

La domanda è: ma cosa cavolo combina la Puglia alle donne trentine?

Vi diamo subito i necessari dettagli.

Immaginiamo che quasi tutti quelli che ci leggono sappiano che le due derelitte sono diventate tali dopo una malaugurata vacanza in Salento, dove erano arrivate fidanzate e (pseudo) felici. Da lì le meraviglie compirono il loro lento disastro di logoramento: e il resto è storia.

Ma pensavamo che il Salento avesse causato il delirio solo per noi: che fosse stato solo un caso e che quello che è capitato potesse succedere in qualunque altra regione d’Italia. Ma ora iniziamo a sospettare che non sia così…

Partiamo dal caso numero 1, siorre e siorri. Una collega di Mafalda.

La donna in questione, che chiameremo per comodità «soggetto alfa», era fidanzata da anni. A maggio ha iniziato la convivenza con quello che credeva fosse il suo principe azzurro. Che a giugno, però, ha iniziato a diventare grigiolino, esponendo dubbi sulla loro storia. Il soggetto alfa ha così deciso di curare il suo cuoricino malato andando una settimana in vacanza con la sorella: e dove? Ovviamente in Salento, e ovviamente a cinque chilometri dalla meraviglia di Mafalda, il nostro Lex. Mafalda ha pensato bene, quindi, di dare alla collega un cd e un paio di foto da far recapitare alla meraviglia a sorpresa: idea romanticissima e dal grado di derelittaggine tendente all’infinito. Se la missione fosse andata a buon fine, la collega doveva spedire a Mafalda un sms: per permettere il perfezionamento della missione, la vostra derelitta segna a soggetto alfa il suo numero di telefono su un post-it.

Soggetto alfa arriva in Salento, passa dal posto in questione ben due volte, la ma prima troppo tardi e la seconda sotto il diluvio universale. Di Lex (che fa il bagnino, ve lo ricordiamo) non c’è traccia. Allora pensa bene di chiamare Mafalda per dirglielo. Ma fa il numero sbagliato: al posto dell’ultimo 7 mette un 1. Le risponde una sexissima voce maschia: non c’è nessuna Mafalda a quel numero, ma lui è Antonio ed è di Lecce.

Inutile dire che inizia un fitto scambio di sms e telefonate eccitantissime: i due non riescono a vedersi ma lei promette di ritornare a breve per incontrarlo. Rientrata a Trento, soggetto alfa mette definitivamente l’ex principe azzurro fuori di casa. Al momento stiamo aspettando risvolti, ma lei è al settimo cielo ed è tutto un luccicore. Altra derelitta al novero: per maggiori spiegazioni e per vedere se anche voi siete a rischio meraviglia, cliccate QUI.

Passiamo al secondo soggetto: una ex collega di Callista, che ovviamente chiameremo beta.

Soggetto beta ha un fidanzato storico, parlano di matrimonio da anni e da qualche mese convivono a casa di lei. Lui ad aprile cambia lavoro e per quest’estate non ha ferie: lei decide di andare in vacanza una settimana con l’amica del cuore. Ovviamente in Salento: qui viene tampinata dal bagnino per tutto il tempo, ma non cede (non si tratta di Lex, abbiamo verificato). Si fa comunque lasciare per sicurezza il numero di telefono, hai visto mai…

Al suo rientro a casa, trova le chiavi del fidanzato nella bussola, l’appartamento svuotato dalle cose di lui e un messaggio: l’imbecille ha provato il gusto della libertà e ha capito che non può più farne a meno, abbandonando il tetto «coniugale». Il soggetto beta trae immediatamente una morale dalla storia («Tanto valeva che mi scopassi il bagnino, tanto mi ha mollato lo stesso. Almeno mi vendicavo con le corna») e riparte per Brindisi il week end dopo.

Ora, ci chiediamo: quale nefasta influenza ha questa disgraziata regione sulle donne trentine? Ma soprattutto, funzionerà solo per quelle fidanzate? Perché se quest’anno torniamo in Salento e non combiniamo un casotto, tanto vale rimanere a casa.

Aiutateci.