giovedì 24 novembre 2011

La triologia della consapevolezza - parte terza

... bene ... anche il mio account fa "culo" ... quindi pubblico sotto mentite spoglie della Mafy ...



L’esperienza del ritorno alla palestra è stata traumatica. Ho convinto la Mafy a venire a farmi compagnia, ma in realtà la meno convinta delle due ero io… Ma tant’è: si fa di necessità virtù e si finge anche di divertirsi. Dopo aver ripassato in rassegna tutte le gym di Trento, la scelta è ricaduta sulla nostra palestra, quella in cui andavamo ai tempi di Pinocchio: “fanno anche i corsi di zumba, su, sarà divertentissimo!”.
Solamente la salita delle scale è stata devastante.


C: Amica, ma ci sono sempre state tutte queste scale?
M: Sì, non ti ricordi che dramma scenderle dopo la lezione ammazza cosce?
C: Aiuto. Troviamoci una palestra a piano terra.
M: Ma sono solo 20 scalini, su!


Entriamo e veniamo accolte da un tripudio di “ Bentornateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!” che ci lascia alquanto perplesse. Ma capiamo che il vil denaro funziona meglio di qualunque legame affettivo.
Dopo aver dato un’occhiata ai corsi (nomi improponibili che probabilmente nasconderanno torture medievali), agli orari (decisamente buoni), alle strutture rinnovate (quanto sarà bello morire in sauna), passiamo al lato economico.


C: C’erano anche gli abbonamenti plurimensili, vero?
RS (Receptionist sadica): Ceeeeeerto!
M: Infatti, noi l’ultima volta avevamo fatto quello “mi sveno subito anziché in comode rate mensili” che ci garantiva un anno intero.
RS: Ce l’abbiamo ancora. Se fate quello avete in omaggio il borsone, una visita sportiva e l’esame della massa grassa e magra con misurazione plicometrica.
C: Ahahah. No.
M: Ti puoi figurare se mi faccio pinzare la ciccia da uno che sarà magrissimo e tonico.
RS: Ma va’, Mafy, che sei dimagrita un sacco.
C: Infatti, ci ho pensato io a raccattare il suo grasso
RS: Allora te la facciamo fare, Cally: è la presa di coscienza, la consapevolezza per iniziare un nuovo percorso.


Ussignur. La situazione deve essere più grave di quello che sembra. Ma per voi lettori si prevedono tempi di grasse, ehm, morbide risate! Derelitte back to palestra!

mercoledì 2 novembre 2011

La trilogia della consapevolezza - parte seconda

La terza in ordine cronologico dei miei nipoti acquisiti ha appena compiuto due anni. È un amorino di bambina bionda bionda e con due fanali color cielo, sorride perennemente e mi chiama “gia Cally”. Roba da battere la testa sui muri da quanto è carina. E mi vuole bene: mi saluta al telefono urlando “pooooontooooo giaaaaaa” e mi dice “ciao a presto”. Amoruccio della zia.
Per il suo compleanno le ho regalato la culla del Cicciobello. Sarà per quello che mi nomina a ogni ora del giorno… E mi vede anche sui giornali: l’altro giorno la sua mamma mi ha raccontato che, sfogliando un catalogo di un negozio, davanti a una modella bionda ha esclamato “Ohhhh, gia Callyyyyy!”.

C: Ah, tua figlia sì che ha capito tutto. Mi paragona anche alle modelle.
MdN (Mamma della Nipo): Eh, ultimamente ha una passione per il catalogo della Prenatal.
C (con terrore): Prenatal?
MdN: Sì, perché?
C: Ma amicaaaa, ci sono le donne incinte sul catalogo del Prenatal!
MdN: E allora?
C: E allora tua figlia mi vede grassaaaaaaaaaaaa! Ha solo due anni, l’età dell’innocenza!
MdN: Ma smettila, era una bellissima modella, anche se era incinta. Quando ho chiesto alla Nipo “Ma com’è la zia Cally?” mi ha anche risposto “bellina”!
C: BELLINA?
MdN: Perché?
C: Perché di solito i bambini esagerano! Quindi vuol dire che sono un cesso, oltre che grassa.
MdN: Hai finito?

Giusto per stare tranquilla, oggi sono andata (con la Mafy) a riscrivermi in palestra: cerchiamo di salvare il salvabile.