domenica 2 maggio 2010

Lepulizie di primavera...

... E' primavera. svegliatevi bambine.
E' proprio vero, con l'arrivo dei prima caldi noi donne veniamo colte dal sacro fuoco della voglia di novità. Tutto ciò che ci ricorda l'inverno ci fa schifo.
I maglioni? Tutti lavati, stirati e impacchettati rigorosamente sottovuoto e relegati in soffitta o nelle profondità nell'armadio.
Gli stivali? Siamo così stufe di portarli che ci piacerebbe passare subito alle infradito già a marzo.
Le seratine a casa sul divano, sotto la coperta, davanti alla tv con una montagna di popcorn e una litrata di tisana bollente? Cose da anziani. Si esce e via agli aperitivi all'aria aperta.
Il fidanzato? Ah no ... Quello è quattro stagioni e ci tocca tenerlo (per le fortunate che lo hanno).
Questa voglia di trasformazione tocca anche l'aspetto fisico, infatti tutte le donne (tranne quelle antipatiche eerchè magre di costituzione) in questo periodo sono a dieta. Ma di questo drammatico aspetto abbiamo già ampiamente parlato e visto e considerato che tanto il ridotto apporto calorico non porta mai ai risultati sperati ci si butta puntualmente sul rinnovamento di casa.
Ora, non è che tutti possano permettersi, ad ogni cambio di stagione, di cambiare arredamento e suppellettili. Quindi ci si accontenta adi poco. Si compra una tovaglia colorata, un cactus per dare un tocco di verde al soggiorno, delle lenzuola nuove. Per il resto si va di grandi pulizie e "giramento" di mobili nonchè di palle dell'uomo di casa che è costretto (con il ricatto più antico del mondo) a sorbirsi il lavoro pesante.
Momento di outing: noi donne in questi frangenti ci trasformiamo in esseri riposseduti dall'anima di Mastro Lindo. Nel giro di due ore riusciamo a lavare tutte le tende di casa, sfoderare il divano, ammazzare tutti gli acari a colpi di potenti getti di vapore, accanirci contro lo sporco annidato nelle fughe delle piastrelle, smontare il forno e aspirare in tutti i pertugi. Il tutto, ovviamente, vestite in maniera agghiacciante.
Il povero compagno di vita (sempre per le fortunate di cui sopra) si troverà davanti ad una nuova eroina: "l'ammazza zozzo". Nei telefilm, però, la trasformazione è sempre in meglio mentre in questo caso si tratta di un processo involutivo senza più ritorno: pantaloni della tuta "slamegadi" (senza forma per i non trentini) con vistose macchie di candeggina, maglietta della Sagra della Luganega 1999, mollettone in testa con fascia, ciabatte tipo ortopedico, guanti in gomma gialla fino ai gomiti, scopettone in una mano e potentissimo spruzzino di sgrassatore nell'altra. Altro che bacchetta magica di quella dilettante della fata Turchina.
Dopo una giornata di lavoro il risultato è una casa scintillante da pubblicità e una donna distrutta dalla fatica e con un conturbante profumo di Wc-Net. L'uomo di cui sopra, nel frattempo, ha pensato bene di fuggire al bar con gli amici perchè non reggeva più il nostro umore da casalinga disperata e magari nel frattempo si è anche fatto l'amante.
L'unica speranza che ci resta è che il fedifrago, tornato a casa, vada sicuro a sedersi sul divano trovando al suo posto il cactus. E a quel punto possiamo dire che il cambio stagione è andato a buon fine.
E buona primavera a tutti!