mercoledì 30 aprile 2008

Chi cerca (ci) trova - aprile 2008

Signori e signore, bentrovati al consueto appuntamento di fine mese con le chiavi di ricerca delle derelitte. Stavolta abbiamo superato noi stesse nella quantità e nella qualità del prodotto… Accomodatevi, e buon divertimento!


Canta che ti passa


Dimmi quando tu verrai (dimmi quando quando quandooooo)

Nella vecchia fattoria in inglese (mmm… abbiamo problemi con la traduzione di «ia ia ooohhhh», ci dispiace)

Buon compleanno canzone bella («Io credo risorgeròòòò», molto allegra)

Cristina d’aveva doppi sensi (scoperto l’acqua calda, eh?)

Se telefonando (tanto «non rispondendo»)

“roma capoccia” significato (Mah… Venezia è bella, ma non ci vivrei)

bip bip tesoro canzone surf buona domenica (UOTS?)

cantare in grunt (e suonare in PROT, allora)

canzone da dedicare a una persona che ti ha ferito in amore (Bella stronzaaaa…)

canzone per strrep tease (Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin)

canzoni mona mur (Allon enfan de la patriiiiii le sgiur de glori es ariveeeeeeeeee)

canzoni: innamorata del fidanzato dell'amico (Dimmi che male c’è se ama un altro e non teeeee)

oh baby uuuuuuuuuuuuuuuuu musica (secondo noi fa «lalalllalala», vai sereno)


L’angolo della cucina


Peccati di culo (nel senso che mangi e ingrassi sul culo, no? Vero???)

Biscotti cuor di merda (gnam gnam)

cervo alla bigazzi ricetta (ussignur)

Penne alla porcona (e di secondo «saltinculo alla mignotta», no?)

Cercasi cuochi esperti (a noi lo chiedi? Che siamo a dieta?)


E so’ problemi…


Amplesso troppo lungo (vorremmo avere noi di questi problemi)

Si sta allontanando da me (partecipi del tuo dolore, le derelitte ti salutano)

Il mio ex istruttore di guida non risponde alle mie e-mail (che abbia cambiato «senso di marcia»?)

Quando lui mi vede mi guarda ma non mi saluta (eh, vabbè, potrebbe sempre insultarti, non lamentarti…)

ho un ammiratore segreto... ma non so chi sia.. cosa faccio? (cos’è un ammiratore? Un animale esotico? Mah)


Ve lo devo proprio dire…


Mi faccio una pippa (divertiti e pensa a noi…)

Amo gonfiare i palloncini (oddio, e dopo che ci fai?)

Al mio matrimonio ho fatto vedere la giarrettiera (meglio quella del culo)

joaquin phoenix è troppo bello non provate a insultarlo (no no, gli faremmo volentieri altro…)


Le derelitte rispondono


Allo starnuto si risponde salute? (no, prova con «vaffanculo»)

che buonanotte posso mandare a un ragazzo che mi piace (ciao – AMAMI - buonanotte –AMAMI - e sogni d’oro – TIPREGOAMAMIIIII)

che messaggio si può scrivere a uno che non ti vuole? (Non sai che ti perdi, stronzo. AHCOME SOFFRO)

ipertiroidismo muori? (certo, anche per una ciglia in un occhio)

sintomi dell'intossicazione da cozze (eh, una scienza ci vuole…)

cosa faccio quando ho tolto il perizoma (o te lo rimetti o trovi un’alternativa valida)

cosa rispondere agli sms a domanda ciao come stai (di merdaaaaaaaaaaaaa)

perche'pesi meno a fine allenamento (perché hai sudato, ma non illuderti, è solo acqua…)

perchè mi gratto (perché hai prurito)

perchè sono stitica (prova con le prugne)

sbagliare numero cosa vuol dire? (errare nella digitazione di una serie di cifre)


Dammi i tuoi baci, amor…


Baci e morsi perché? (Dracula, Dracula, dra, cha cha cha, vampiro dal nero mantello…)

Baciami i piedi profe (Ma anche no…)

Baci preferiti dagli uomini (Rotolando verso sud…)

Bacio al contrario (nooo, ci viene la nausea a testa in giù)

Bacio con lingua sul collo (e che è, un formichiere?)

Bacio con lingua senso della lingua (dare sempre precedenza a destra…)

Bacio lingua culo (punto nostro libera tutti… BANDUS!)

Bacio sul collo, orecchie (non soffiare che ci viene l’otite)

Bacio troppa saliva (bleah)


Chi cerca trova


A bologna cercasi moglie troia (un orgoglio presentarla ai parenti, eh?)

Aaa porche (AAAnche no…)

Aaa ragazza nettuno (siamo due, va bene uguale?)

Bellissime ragazze rigorosamente bionde dagli occhi azzurri (Mafy, ti cercano…)

blog bellissimissimissimi (Eccociiii!)

c&m ammortizzatori (Vabbè che siamo morbide, ma le ammortizzatrici no…)

Villaggio trasgressivo (Noi siamo state in Tunisia, ma non ne sappiamo niente, giurin giurella…)

Albero genealogico moroso Roberto (Precisa e puntuale, chissà perché non ha trovato quello che cercava…)

cerca porcone (non «porcini»? Che ci facevamo un risotto… Gusti strani!)

cerco alex ha un fratello barman (Siamo Callista e Mafalda e siamo figlie uniche… Va bene uguale?)

cerco gnocca in tunisia (ehm…)

cerco uomini single serio sordi di lecce (ma perché «sordi»? Perché?)

club delle tettone (Ella madonna…)


Derelitte, come faccio?


Come baciare dappertutto una donna (parti da un lato e vai avanti)

come capire se il miglior amico del proprio ragazzo ci prova (se ti mette la lingua in gola è un ottimo segno)

come catturare i volatili (Urlando «Uccelli, venite»?)

come coltivare i cocomeri (…)

come dire ad un amico che x lui provi attrazione («Ciao, ti ciuccio come una cozza, vuoi?»)

come faccio a comunicare con giuliano sangiorgi? (Quando lo scopri, facci sapere…)

come faccio a convincere mia moglie a essere inculata (Prova con «per favore»)

come fare il culo a una donna (no comment)

come fare la depilazione a cera illustrazione (adesso chiediamo a Saraminchia)

come fare malocchio (occhi di pipistrello…)

come fare una macumba (bava di ragno…)

come fare per stare tranquilli in un rapporto di coppia (abbi fede e prega molto)

come fare una proposta indecente una donna (Prepara un milione di dollari…)

come fare una scelta in amore (Facendo la conta?)

come farsi inculare senza soffrire (Metaforicamente o fisicamente? No, per sapere…)

come guarire l'influenza con tanto catarro e tanta tosse (Ma che orrore…)

come inserire gli smail badoo (i famosissimi «smail», eh…)

come lo famo (strano?)

come mai la torta non si alza con il lievito (hai provato con le autoreggenti?)

come organizzare il guardaroba (evitando i colori sconclusionati)

come organizzare un raduno tra amici (telefonando?)

come posso convincere mia cugina a farmi un pompino («Gentilmente, me lo succhieresti?»)

come posso fare a sbloccare il chakra (Con l’idraulico liquido)

come posso uccidermi (ussignur…)

come richiamare i volatili (cip cip cip…)

come sapere se è amore o una cotta (se è amore, tra due o tre anni starai ancora soffrendo, tranquilla)

come scrivere delle frasi dolci a mia suocera (non vogliamo sapere a cosa ti servono…)

come scrivere un sms minaccioso (Fanculotiodiotiammazzo… ma per favore amamiiii)

come si dice io ti amo in indiano (boh… Nel dubbio prova coi gesti. Tipo un dito medio…)

come si fa a svenire? (con grazia e una manina sulla fronte)

come si fa a vedere quando un pesce rosso e maschio o è femmina (prova a metterti davanti all’acquario con un paio di tacchi a spillo: se ti chiede dove li hai presi è femmina, se salta fuori dalla boccia è maschio, oltre che morto…)

come si fanno i legamenti d'amore (se lo sapessimo…)

come si preparano i canederli (pan vecio senza migole e en tok de formai gnek…)

come si tratta una morosa (come una regina, avevi dubbi?)

come si vive in trentino (benissimo, ci siamo noi…)

come sono le previsioni per l'estate 2008? (una bella merda, direi)

come tirarsi una pippa (oh madonnina…)

come tolgo il fermo macchina? (che cazzarola è? Speriamo non il freno a mano…)

come vedere se il partner ha soldi nascosti (prova sotto al materasso… Il secondo step sono le isole Caiman)



AAA aforisma cercasi

frasi fighe del dottor house (afta epizoica, lebbra, colera, diarrea… bastano?)

frasi libidinose (torta sacher con panna… No?)

frasi per un ammiratore segreto (ciao, chi cazzo sei?)

frasi piccole ma dolci (cioccolatino)

frasi porche da dire a un ragazzo (ti lecco come un calippo)

frasi porche per matrimonio (La sposa fa pompini agggratissss… Accorrere…)

frasi porche simpatiche (Ti faccio di tutto… Anzi, no, scherzavo!)

frasi romantiche che parlano di pioggia (Piove, governo ladro)

frasi simpatiche di auguri sulle civette portafortuna (le famosissime civette portafortuna…)

frasi sms eccitanti (ah, noi siamo specializzate… Leggi qui)

frasi tristissimi ma piccole (sob)


E per non vederti ancora mia, strapperò quella fotografia…


foto delle donne più porche che ci sono (qualcuno ha parlato di noi?)

foto donne mediterranee vergine pronte a sposarsi con telefono e indirizzo (uh, che peccato… non possiamo aiutarti, ma solo perché non siamo mediterranee, eh…)

foto pecora spaventata (perché, perché, perchèèèèèèè?)

foto porno inedite mai viste fiche cosi tanto pelose (oh madonnina)

foto supposta gigante (che paura)


And the winner are...


bravo bravissimo manca il primo uomo della vita me manchi tu papà nun so bugie (eh?)

culi al supermercato (prendi due e paghi uno)

fava controindicazioni (noi sappiamo solo le indicazioni terapeutiche, peccato…)

giochi on le mutande anche con il culo (eh, con uno solo dei due era triste)
homo della cacca
(l’anello mancante)

trombare 1 ragazza avente gli abiti sexy (questo si merita la top ten solo per l’uso raffinatissimo del participio presente)

video lavaggio accurato tette (car wash)

Avventure cacca (parente di «La cacca racconta» del mese scorso… Allora… C’era una volta…)

niente sintomi e sono incinta (Vabbè, speriamo tu ti sia accorta almeno del «prima»…)

non capisco il perchè delle spiegazioni delle formule del teorema di pitagora, ma la mia prof vuole che io lo sappia . help (studia, somara…)

martedì 29 aprile 2008

Cenerentola mi fa un baffo ...

C: ma che bella serata …
M: bellissima questa festa!
C: Evviva il party di inizio estate … !!!

Cally ed io siamo nell’ anti-bagno (immenso e con le piastrelle di un rosa antico elegantissimo) della villa che ospita la festa e ci controlliamo il trucco. La mia amichetta ha un bellissimo miniabito nero con la scollatura quadrata e io ho (finalmente) messo il mio abito rosso con le spalline sottili. E’ proprio bello … e mi fa pure più magra; che meraviglia.

Siamo proprio carine, oh!

Usciamo dal bagno e raggiungiamo i nostri accompagnatori; Pinocchio e
Lillo.

Ci aspettano accanto al tavolo del buffet, ci sorridono porgendoci un cocktail di frutta con tanto di ombrellino colorato.
Due uomini belli, simpatici ed educati … due veri gentiluomini e pure elegantissimi nei loro completi scuri; quasi un sogno.
Parte la musica. Dall’orchestra si levano le note di un ballo lento.
Pinocchio allunga la sua mano forte invitandomi a ballare mentre Lillo e Cally decidono di andare in terrazza a godersi il fresco.

Incredibile … Pinocchio, che odia ballare, mi sta facendo volteggiare in pista … e io non gli sto nemmeno pestando i piedi.
Lui mi tiene stretta stretta sussurrandomi parole dolci all’orecchio … e poi mi bacia.
Sembra tutto perfetto.

… quando …

Quando il gran cerimoniere, con il suo vestito verde fastidio, batte il bastone 2 volte per terra per attirare l’attenzione dei presenti ed annuncia “Miss Panzer e la matrona Granpanzer”

Un brivido di terrore mi percorre.

L’occhio di bue illumina l’ingresso e sulla porta di materializzano due inquietanti figure; la morosa e la suocera di Pinocchio avvolte in due vestitini di tulle color avorio; praticamente due bomboniere giganti.
Vedo Pinocchio rimanere immobile per qualche secondo. Poi si sveglia dal torpore e prendendomi per un braccio mi accompagna verso il bordo della pista da ballo. Dopo avermi detto qualche cosa di incomprensibile mi spinge verso un armadio … cercando di farmi entrare.

M: ma sei scemo??? Vuoi che entri nell’armadio?
P: ehhh siiii … è per la tua incolumità!
M: ma tu sei andato … non mi nascondo nell’armadio!
P: dai dai, veloce!
E prendendomi in braccio mi mette nell’armadio e chiude.

M: “Aiutooooo … Apritemi!”

Ma l’orchestra copre la mia richiesta di aiuto.

Dopo un tempo lunghissimo, durante il quale ho guardato fuori attraverso una minuscola fessura lasciata dall’antina, sento bussare sul retro del mobile.

Toc Toc Toc

Rispondo … Toc toc toc

C: "Mafyyyyy … stai tranquilla adesso Lillo viene a liberarti"

Dopo due minuti Lillo-Lupin apre il retro dell’armadio e mi fa uscire.
Con passo felpato (Lillo) e corsa fintamente aggraziata e vagamente mimetica (le derelitte munite di tacchi alti e gonna) scappiamo scendendo la lunghissima scalinata che porta al giardino della villa per andarcene dall’infausta festa.
Ci lasciamo alle spalle un sacco di gente vestita bene, l’orchestra che suona e Pinocchio che balla con la suocera.

Che bell’immagine.

Un campanellino attira la nostra attenzione … sarà quello del parcheggiatore che ci riporta l’auto?

M: "Ma perché non si vede l’auto?"

Forse perché il campanello, in realtà, è la sveglia … rimbambita di una Mafalda.

Ehhh già … era tutto un sogno!
Strano, direte voi … era tutto così credibile!!!
Eppure a me sembrava reale … sentivo pure la musica.

Certo qualche sospetto lo potevo anche avere; nella realtà, con il vestito rosso non sembro affatto più magra!

lunedì 28 aprile 2008

Googlememe

C&M: Nettunooooooooo!
N: Ussignur … buongiorno, ragazze, che c’è?
C: Sei pronto?
M: Sei caldo?
N: siete sceme???
C: uff … era per dare un po’ di enfasi … su
M: dobbiamo fare un meme … lo fai con noi, Nettu?
N: Uhhh … un meme … mi
piace!
C: Questo arriva direttamente dalla Sardegna … ce lo
manda
la coniglia
N: ma daiiiiiiiiii … la bela cunelota (per i non trentini: la bella coniglietta)… come sta?
M: bene, ti saluta …
N: cara lei! Ma ditemi … in cosa consiste il meme?
C: facile. Abbiamo una serie di domande. Diamo la risposta e la inseriamo in google immagini … vediamo
che succede prendendo in considerazione solo la prima foto.
N: Figoooooooooooo!
M: dai, partiamo.

1) L’età del tuo prossimo compleanno


N: 215 circa … ma voi che avete da confabulare?
C&M: niente, niente … ma vorremmo farti notare che nella tua foto c’è una piantagione di marijuana … è per quello che non dimostri i tuoi 215 anni?
N: smettetela subito … rispondete, piuttosto
M:

C:

N: siete spudorate …
C&M: firulì firulààààààà

2) il posto che vorresti visitare

C:
la romantica Parigi
M:
New York … New
… Yoooorkkkkk
C: hei, Liz
a Minelli de no altri??? La pianti?
N: mi piacerebbe andare a
Bologna a trovare Gigante, il mio cuginone!
C: vieni con noi al raduno, il 30!
M: siiiiiiiiiii … ti carichiamo nel baule e viaaaaaaaaa!!!

3) il tuo oggetto preferito
N:
non sapete quanto mi da fastidio la pioggia … se prendo l’acqua sono tutto un reumatismo.
C&M: Ne
ttu … sei una fontana!
N: e farvi i fatti vostri? Mai???
C:
la magia di un libro non ha paragon
i
M:
e vuoi mettere una bella doccia??? Ovviamente quella nella foto sono io .. . stessi capelli, stesso fisico …
N: guarda … sul f
isico e sui capelli potremmo anche fare a finta di cascarci … ma c’è un uomo … quindi sicuramente non sei tu!
M: Nettu … sta attento! Se continui ti tolgo la vestaglietta che ti copre … poi vedi come ridiamo
noi!!!








4) il tuo posto preferito
C:
il Vittoriale ... dal mio Gabry
M:
un bel letto comodo ... magari senza insonnia e con un bell'uomo dentro. Ma se c'è l'uomo chissene dell'insonnia ... eh!
N:
sono affezionato alla mia fontana … non la lascerei per nulla la mondo … mm
mm a pensarci bene la Fontana nella foto è moooooolto meglio
C: mica scemo questo Nettu

5) il tuo cibo preferito

C e M:
poleeeentaaaaaa!

N:
li rubo sempre c
on il forcone dai piatti dei turisti seduti ai tavolini della piazza
C&M: andiamo bene!!!

6) il tuo animale preferito?

M: Il cavallo!








C: il gatto, rigorosamente anallergico, però!








N: il piccione.
C&M: il piccione???
N: si, si …lo amo così tanto che lo farei santo … passando dal martirio, però!!! Ma scusate … hanno inventato il gatto anallergico … non potrebbero inventare il piccione stitico???








7) il tuo colore preferito

C: come il fuoco
M:
come il mare
N:
come g
li occhi della mia prima fidanzata ….

8-9 ) il posto dove sei nato e il posto dove vivi
N: questa è facile
M: una foto per tutti e tre
N: Trento
! E nella foto ci sono anch’iooooooooooo! E voi derelitte … niente! Oh!
M: Nett
u … oggi sei simpatico come un dito in un occhio … sappilo!




10) il nome dell’animale domestico che h
ai avuto
C: il mio gattino … si chiamava Min












M: … il mio cavallo … Tunis









N: il tritone della fontana … che si chiama Tritone. Io c’ho fantasia!









11) il tuo nick sul blog


M:Mi sa che questa Mafalda è molto più famosa di me.











C: ho il sospetto che anche questa Callista sia più famosa di me …
N: queste due non mi lasciano scriver sul blog. Quindi non ho un nick. Povero Net
tuno tapino…
C: la smetti di
lamentarti???








12) il tuo vero nome
C&M: una foto vale per due... E abbiamo scelto la seconda, perchè la prima era un po' troppo... ehm... "panoramica"...











N: il pianeta blu












13) il nome della tua nonna matern
a
C: molto nobile la mia nonna Agostina … anche nel quadro











M: … povera nonna Mary
N: passo …











14) il nome della tua nonna paterna
M: non sapevo che Pulcheria fosse una moneta





C: nonna Elvira dev’essere collega della nonna Mary di Mafy
N: uffff










15) una brutta abitudine
M: quando sono pessimista sono la regina delle menose












C: la pigrizia fatta persona











N: ...
C&M: ma che schifo, Nettu …
N: provate voi a soffiarvi il naso con in mano un forcone …





16) la tua vacanza preferita

C&M&N:
mare profumo di mareeeeeeeeee …
N: dai, avanti … lo so che non aspettate altro … ditelo
C&M: beh … se nel Salento … è meglio!!!

N: ci avrei scommesso … a proposito … quand’è che partite e vi togliete dalle scatole?
C&M: anche noi ti vogliamo bene, Nettu!




giovedì 24 aprile 2008

Quattro quarti

La mia maledetta cistite è tornata a fami visita: a poco è servita la cura con gli antibiotici da un chilo l’uno. Il germe porco bastardo (evidente parente del pianeta) cambia la resistenza ai farmaci come noi derelitte le scarpe. Così, armata dell’ennesimo esame (per cui ho pisciato in un vasetto), dell’ecografia e di mille mila referti, me ne sono tornata dall’urologo.

Il medico scuote la testolina, quasi sconsolato: «Signorina, lei ha il germe mutante…». Sono tentata di urlare «Alabarda spaziale», su suggerimento della Mafy, ma mi trattengo. Non riesco a tenermi un uomo, ma vedi come mi si affezionano i germi! Sono una donna fortunata. Ma torniamo a noi. Considerato che non posso pensare di passare un’altra settimana pisciando salnitro (bonjour finesse!), chiedo al dottore cosa posso prendere stavolta. Il medico mi enumera una serie di farmaci infinita: poi viene colto dal colpo di genio, mi alza la camicia e inizia a tirarmi dei pugnetti a metà schiena.
«Pugnetti» è ovviamente un eufemismo: diciamo che mi usa come un sacco da boxe. Poi mi pianta due dita aguzze e mi fa tirare un respiro: «Sente male?». A me per poco non scendono due lacrimoni. «Ah, ecco, l’infezione è salita al rene…». Uhm, allora quel fastidio non era un dolorino muscolare… «Bè, non c’è problema. Facciamo una bella cura di iniezioni, sono le uniche a cui il germe è sensibile e che arrivino fin lì».
Ah, dottore, se lo dice lei… Ma sorge un atroce problema.

«La prima gliela faccio io, poi per una settimana se le fa fare. C’è qualcuno che sia capace, in famiglia?».
Passo mentalmente in rassegna papà e mamma Callisti: il primo lo scarto a prescindere, la seconda me la vedo diventare tutta bianca al solo pensiero. Ma la seconda è meglio del primo, che con la forza che ha mi farebbe uscire la siringa dalla chiappa all’ombelico: «Forse mia madre, non so, è qui fuori, che mi ha accompagnato…».
Il dottore ha la brillante idea: facciamola entrare che le spiego tutto io.

E così, come in un film dell’orrore, mi ritrovo con i pantaloni alle ginocchia, messa a novanta su un lettino, con il medico che divide in quattro parti il mio gluteo destro usando una penna e mia madre che assiste.
D: Ecco, signora, vede, qui deve dividere il gluteo in quattro quarti…
C: Come i quarti di bue, dottore? Che brutta immagine…
MC: Zitta…
D: Ah ah, che simpatica… Ecco, questo quarto lo scarta perché c’è l’osso, questo no, questo no, questo invece dovrebbe andare bene ed è quello che non fa neanche male…
MC: Ah, va bene…
C: Mamma, memorizza bene…
D: Vede, qui, che c’è la ciccia… (S-CIAFF S-CIAFF, schiaffetto amichevole sulla chiappa di Callista, che rabbrividisce).
MC: Ok…
D: Poi infila l’ago, zac, aspira un attimo e poi preme.
C (mentalmente): Ahi ahi ahi ahi brucia.
D: Ecco fatto! (S-CIAFF)
C (se non la pianta di tirarmi sberle alla chiappa, lo infilzo con la siringa): Ah, grazie.
MC: Benissimo, ci penso io…

Ovviamente ieri e oggi me ne sono andata a farmi sforacchiare dalle infermiere… Ma se per il ponte c’è qualcuno che si offre come esperto punzecchiatore, accetto candidature…

AIUTATEMI!

mercoledì 23 aprile 2008

La trilogia del parcheggio, parte terza. Ossia la neve è bella ... ma anche no!

Derelitte al ritorno dalla cena/raduno di Parma.
E’ inizio gennaio e a Trento nevica … tanto.
Viaggio tranquillo, strade pulite e traffico contenuto (sembra il bollettino "viaggiare informati" dei TG) ma come mettono le ruote sulle strade cittadine … PANICO!!!

Raggiungono, a fatica e sculettando (la mia macchina sculetta, non scula … è femmina!) la casa di Callista.
E lì il dramma.
Ora … dovete sapere che la casa di Cally non è comodissima per il parcheggio. Ne ha uno molto grande a una cinquantina di metri e uno spazio per le soste brevi proprio sotto casa.
Il primo era pressoché improponibile in quanto troppo lontano; non avrei mai fatto fare alla mia amichetta tutta quella la strada sotto la neve con il rischio di scivolare e di rovinare il trolley con Winnie Pohh disegnato sopra. Il secondo è comodo perché molto vicino … MA … è in salita e vicino ad un’aiuola. Elementi di assoluto disinteresse in condizioni normali ma particolarmente funesti quando sul terreno ci sono tre centimetri di neve e si ha la macchina sportiva con le gomme larghe.

M: Amica, hai preso tutto? Vuoi una mano a portare su le cose?
C: Si, ho preso tutto … tu vai tranquilla! Ciao
M: Ciao

Metto la prima e vado
SFRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIITTTT
La gomme slittano sulla neve e la macchina comincia ad avvicinarsi all’aiuola.

C: Mafy … cosa fai???
M: io nulla … sta facendo tutto la macchina. E’ posseduta
C: Dai, riprova.

Metto la prima, accelero pianino pianino e lascio altrettanto dolcemente la frizione
SFRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIITTTTTTTTTTT

M: Demoooooooooone … esci da questa macchina!!!!
C: Amica, non fare la scema … pensa invece a come fare ad uscire di qui.
M: guarda … l’unica è andare in retro … che pare tenere … il problema è che siamo su una curva e ho mezzo metro per fare manovra …
C: nessun problema
M: eh??? Ma che fai?

Ora immaginatevi Cally che parte spedita in mezzo alla strada e con movenze da vigile si mette a fermare il traffico e a farmi ampi gesti per uscire dal parcheggio.
M: Cally spostati che sei in mezzo alla strada
C: non ti preoccupare … tu esci tranquilla … che fermo io tutti … non vedi che sto scuotendo i capelli?

Ussignur …
Dopo dodici manovre millimetriche riesco a mettere la macchina in strada, e ripartire … con somma gioia mia e pure della carrozzeria che era andata vicina, troppo vicina, all’aiuola.

Morale: la prossima volta che nevica io mi compro la slitta con le renne e le porto a cibarsi dell’aiuola sotto casa di Cally. Ohhh!

martedì 22 aprile 2008

La trilogia del parcheggio, parte seconda. Ossia del vecchiaccio contromano al centro commerciale

Prendete le due derelitte, mettetele nella vecchia panda 750 fire bianca di mamma Callisti e speditele a fare compere al centro commerciale. Essendo le derelitte due donnini estremamente scrupolosi nel parcheggiare, come si era intuito dal precedente post (…), ecco che Callista e Mafalda girano avanti e indietro per il piazzale del centro alla disperata ricerca di un posto libero: ovviamente seguendo con religiosa attenzione le frecce direzionali disegnate a terra, siamo mica bestie, buon Dio…

Su di qua, giù di là, niente da fare; disegna un gioioso serpentone avanti e indietro tra colonne di macchine: ancora nulla. Guarda in su, guarda il giù, dai un bacio a chi vuoi tu: zero. Callista inizia a meditare di parcheggiare il panda in bilico su un marciapiede o in verticale tra altre due macchine, ma Mafalda la dissuade: la convince a fare ancora un giro. Imbocca un vialetto con freccia che indica chiaramente una unica direzione di marcia (quella delle derelitte): e si trova davanti un vecchiaccio in una fiesta verdina del dodici avanti Cristo, piantato saldamente in senso vietato.

Parte la musica di mezzogiorno di fuoco: i due contendenti sono faccia a faccia. Callista prova a sfoderare l’arma numero uno, ossia il sorriso. Forse il nonno capisce e si leva dalle palle. Niente. Tiene saldamente il volante con due mani e non si sposta di un centimetro. Mafalda, la non belligerante, consiglia: «Cally, fai retro e lascialo passare, va’, sennò stiamo qui fino a domani». Callista, la testardaccia, non ne ha nessuna intenzione: «Manco morta, se è scemo ed è contromano, oltre che in mezzo alla strada, si sposta lui».

Passano venti, forse trenta interminabili secondi: Callista e il vecchio si guardano negli occhi con aria di sfida. Poi ecco che il pirata stradale fa un errore clamoroso, usando l’arma sbagliata: il clacson. Apriti cielo. Mafalda non fa neanche in tempo ad aprire bocca che Callista ha già calato il vetro del finestrino (a manovella, ovviamente, quindi mettete in sottofondo il «gnikgnikgnik» tipico del panda, con immagine di derelitta ballonzolante a ritmo con il braccio che abbassa il finestrino alla velocità della luce). Il nonno, di là, ha già il vetro abbassato e un braccio fuori, e tenta di dire un misero «Te spostet? (ti sposti?)». Ma Callista è più veloce con il suo insulto trifasico: «Uno, vedi di darti una regolata, due, sei pure contromano, e tre… ma vaffanculoooooooo».

Se sentite uno «splat», è la mano di Mafalda che si percuote la fronte in segno di disperazione.

Tempo trenta secondi e il vecchio ha fatto retromarcia e ha lasciato passare Callista, evidentemente (e a ragione) scambiata per una pazza omicida. La vittoria ha un sapore delizioso anche così.

D’altronde, come si dice per la famosa Euchessina, con la dolcezza si ottiene tutto.

lunedì 21 aprile 2008

La trilogia del parcheggio, parte prima. Ossia dell’importanza di orientarsi bene.

Una delle passioni delle derelitte è, a ragion veduta, lo shopping. E uno dei posti migliori dove scatenare questa insana passione è, ovviamente, il centro commerciale. E così, spinte dalla chimera del «tocco tutto in ogni negozio», un paio di anni fa Callista e Mafalda si sono spinte fino al famigerato Orio Center, vicino a Bergamo.
Baldanzose come due soldatini, hanno parcheggiato la macchina nel parcheggio sotterraneo, hanno memorizzato la letterina del settore corrispondente (F5) e sono salite nel regno della perversione.

Dopo una lunga, interminabile giornata di spese pazze, ecco che le vostre beniamine tornano nel parcheggio. Si ricordano anche la collocazione della macchina, F5: alla faccia dei minacciosi cartelli che ammoniscono a non dimenticarsi il settore in cui si è parcheggiato. Ma chi saranno quei deficienti a cui capita? Ah ah ah…

Ma al settore F5 la macchina non c’è.

Inizia la ricerca. Magari l’abbiamo messa nei dintorni di F5. Niente. Decidiamo di tornare all’ingresso e di ripercorrere mentalmente la direzione presa all’entrata. Nulla. Dopo mezz’ora di vagabondaggio, optiamo, tra le risate, per una soluzione scientifica: battere il parcheggio palmo a palmo. A metà del percorso, una orrenda scoperta: c’è un altro F5. O è lo stesso di prima a cui eravamo approdate? Chi lo sa. Fatto sta che la macchina non c’è manco lì. Torniamo indietro (e intanto se ne va un altro quarto d’ora) e ci accorgiamo che esistono davvero due F5. Uno rosso e uno giallo. Ma in nessuna delle due sezioni c’è il nostro bolide.

Ci ri-dirigiamo all’ingresso, ridendo come due disperate, ma vagamente preoccupate. Le guardie di sicurezza ci guardano con aria sospettosa: ma noi fingiamo indifferenza e scuotiamo i capelli. Sono passati più di sessanta minuti da quando siamo scese nel parcheggio.

Alle scale mobili ecco la terza scoperta. I settori di parcheggio sono quattro, ognuno contraddistinto da un colore: oltre a numero e lettera, dovevamo memorizzare anche la tinta del posto macchina. Vedi, a saperlo prima avremmo scelto sicuramente un colore che ci donava, che diamine! Comunque, visto che un piano e due colori li abbiamo già battuti, ci restano gli altri due. Ridiscendiamo, con le lacrime agli occhi e il mal di pancia a forza di ridere. Proviamo con il settore verde: ovviamente niente. Alla fine, dopo un’ora e mezza di peregrinare, troviamo la macchina. Settore F5 blu. Ma vaffanculo.

Da allora, quando torniamo all’Orio Center, ci scriviamo posto macchina e colore nel telefonino. La prudenza non è mai troppa…

venerdì 18 aprile 2008

Effetti collaterali

Ormai è cosa nota e risaputa che le derelitte ultimamente sono un po’ cagionevoli di salute. Callista, ad esempio, ha fatto tre tracheiti/mezze bronchiti con raffreddore annesso in quattro mesi, di cui uno culminato in una splendida sinusite. Il risultato è che ancora oggi, complice pure l’allergia, di notte mi trasformo in un cane carlino: stesso respiro aggraziato e per niente rumoroso. Probabilmente russo anche come uno scaricatore portuale, ma per fortuna non c’è nessuno a rinfacciarmelo. In compenso sbavo, perché sono costretta a respirare a bocca aperta (e su questa immagine della serie «Non troverai mai un uomo», sospendiamo momentaneamente le descrizioni).
Fatto sta che dopo settimane di agonia notturna, mi sono decisa ad andare in farmacia a chiedere aiuto. Datemi uno spray, del napalm, qualcosa. Ma fatemi respirare.

La farmacista, con l'aria complice della spacciatrice, mi appoggia sul banco una confezione verdina di decongestionante: «Uno spruzzo per narice prima di dormire, e vedrai, per me funziona benissimo». Esco felice dalla farmacia pregustando una notte intera di sonno ristoratore. Ma ecco che il bugiardino infrange i miei sogni di gloria: sconsigliato nei casi di ipertiroidismo (ehvabbè, ho pure quello, e allora?). Torno mesta al bancone. La farmacista scuote la testa sconsolata e mi porta un altro decongestionante; leggiamo insieme: «Controindicato per glaucoma (mi manca), malattie cardiache (mi manca), prostatite (mi manca, strano, eh?), ipertiroidismo (ce l’ho!)». Ripetete la scena per altri quattro o cinque spray: niente da fare. Per la mia tiroide ballerina sono costretta a morire soffocata o annegata dalla bava. Ma la farmacista ha l’asso nella manica: uno spray omeopatico. Quando uno è disperato, si attacca a tutto, e in effetti l’ho comprato, temendo fosse acqua sporca. Spray alla pulsatilla: mi sto infilando una collega blogger nel naso. Speriamo faccia qualcosa. Nel frattempo soffro.

Ma questo è niente se confrontato con le mie innumerevoli e recidive cistiti… Spinta dalla disperazione, dopo mesi di inutili tentativi col medico di base, sono andata dall’urologo. Passi il fatto che ho pagato 70 euro per fare pipì in un water finto computerizzato (e anche qui gli uomini arriveranno a frotte), che mi sono fatta fare un’imbarazzante ecografia addominale da un medico super sexy, e pure che per una settimana ho ingoiato pillole di antibiotico lunghe 2 cm. Ma anche qui ho avuto la malaugurata idea di leggere il bugiardino, lungo come l’elenco dei santi. Niente controindicazioni allarmanti. Ma ho avuto il piacere di constatare che l’antibiotico era utile anche nei casi di «antrace respiratorio», ad esempio. Bene, così se i terroristi attaccano Trento, sarò l’unica sopravvissuta. Ma la cosa migliore è stata la lettura degli effetti collaterali, tra cui figuravano «diarrea» e «stitichezza». Insieme? O a fasi alterne, cinque minuti l’una e cinque l’altra? Sono problemi grossi, eh…

giovedì 17 aprile 2008

E' un mondo difficile ...

Ormai sapete che le derelitte sono alle prese con la dieta primaverile, per eliminare i due-tre chili presi durante l’inverno. Insomma, noi viviamo in climi rigidi, abbiamo bisogno di proteggerci con un sottile strato di adipe, come le foche, gli orsi, i pinguini. Il fatto è che il maledetto adipe non lo smaltiamo manco a morire, forse perché viene costantemente incrementato a polenta e spezzatino… Quindi ci troviamo con l'acqua alla gola, a marzo, a cercare di eliminare lo straterello bastardo, annidato tra fianchi, pancia e cosce, maledendo gli stravizi del Trentino d’inverno (ma anche delle altre regioni, che mica ci formalizziamo…).

Bene, la dieta sarebbe anche fattibile se non avessimo dei genitori che attentano alla nostra integrità. In tutti i sensi. Mamma Mafaldi costringe la figlia a cucinare quintalate di mele in camicia da regalare a tutti. Papà Callisti prepara a cena la mozzarella in carrozza, dicendo «Ma è leggera, è solo formaggio!». Papà Mafaldi impasta candidamente tonnellate di canederli. Mamma Callisti chiede alla figliola di preparare tre torte in due giorni per amici vari. Ora, questa è tortura psicologica. È mobbing. È crimine contro l’umanità. Ed ecco uno stralcio di dialogo tra le due derelitte.

M: Bene, vado a casa a pranzo, va’… Chissà cosa mi avrà preparato mia mamma… Rognone fritto?
C: Oddio, c’è il pericolo rognone?
M: Sì, è brutto tempo, quando piove a mia mamma viene voglia di cucinare. Pericolo.
C: Io devo fare un’altra torta dopo.
M: Quale fai?
C: Quella con le noccioline dentro e la panna montata sopra. Ma senti, se lecco un ciuffetto di panna ogni tre è dietetico, vero?
M: Assolutamente, anzi, è prescritto. Io mi attacco direttamente al tubo spray, di solito. Puoi anche rovesciartela addosso e mangiartela tutta, mica vorrai andare in giro tutta sporca…
C: Ah, ecco, volevo ben dire. Tu vai di rognone, allora… Buon appetito.
M: Certo, rognone fritto con contorno di canederli. C’è dentro il prezzemolo, no? È verdura…
C: Esatto, esatto… E poi dicono che le diete sono difficili da seguire! Tzè…
M: Deboli di spirito, ecco cosa sono! Buon appetito, amica…
C: Anche a te… A dopo!

mercoledì 16 aprile 2008

Da grande farò l'investigatore

L’altro ieri Callista ha accompagnato un’amica a fare una banalissima denuncia di smarrimento. La formula matematica è semplice: prendete due giovani donzelle e mettetele in questura. Ne risulterà il delirio totale. Dopo che i poliziotti ci hanno offerto, nell’ordine, un caffè, due cioccolatini, una pastina, un biscottino (tutti rifiutati da Callista, che è a dieta, e tutti fagocitati dall’amica), veniamo accolte nell’ufficio dell’ispettore Glamour.

Immaginatevi un poliziotto, in borghese, di circa 35 anni: jeans alla moda, stivaletto lucido, camicina bianca e giacchetta avvitata nera. Capello sparato in aria. Zampette di gallina sexy attorno a due occhi grigi. Braccialetto cattivo e anello al pollice. Stranamente simpatico, disponibile, e pure competente. Prende i dati, scrive la denuncia senza nemmeno fare uno strafalcione grammaticale, stampa le copie e fa firmare la mia amica: «Bene, ragazze, se abbiamo notizie vi chiamiamo… Intanto…».

Ma l’ispettore non finisce la frase, perchè inizia a vibrare il suo cellulare. Lui si fruga le tasche, mentre parte la suoneria, ovviamente polifonica.

«Tumtumtutututututu tuuuuuu»

Io e la mia amica ci guardiamo. La musica ci ricorda qualcosa.

«Uuuuh, ah ah… Uh uh, uh uh».

L’ispettore Glamour risponde: «Capo? Ciao, dimmi tutto».

C (sottovoce): Amica? Ma sbaglio o…
A: No no, non sbagli, è la sigla di CSI…
C: Oh, madonna. Siamo in buone mani.
A: Se arriva Warrick, però, io quasi quasi ci torno a fare un’altra denuncia. Perdo pure la patente.
C: Se non mi porti con te, ti rinnego come amica!
A: Ok, perdi anche tu qualcosa, dai…
C: Ho già perso il peso ideale, ma lo sto cercando da sola. Dici che mi danno una mano a ritrovare anche quello?
A: Maleducata…

Intanto l’ispettore Glamour riattacca: «Bene, ragazze, allora facciamo degli accertamenti e poi vi contattiamo. Intanto, se vi viene in mente qualcosa da aggiungere, chiamatemi pure».

Non abbiamo avuto coraggio di fargli notare che era solo una denuncia di smarrimento, mica un omicidio. L’abbiamo assecondato. Che poi, sennò, ci manda Grissom per ripicca.

martedì 15 aprile 2008

Tutti a fare yoga ... ma anche no!

La settimana scorsa in palestra. Tisana post lezione massacrante in saletta relax. Protagonisti: le due derelitte e Pinocchio.

P: ragazze ho una proposta.
M: ahhhh andiamo bene!
C: io ho paura …
P: avete una fiducia immensa nei miei confronti, eh?
M: guarda … ci hai proposto di fare sport estremi e lezioni “muori subito” …
C: e pure il corso di sopravvivenza …
P: vabbè … stavolta è diverso.
M: spara …
P: vi va di accompagnarmi due giorni a Perugia?
C: a Perugia? A far che?
P: devo andare a vedere un centro di yoga … ho appuntamento con il capo spirituale del centro e con il tizio che si occupa del marketing …
C: tu??? Ma se per andare a fare la spesa ci vai in tenuta da guerra …
M: appunto … tu che suoni il campanello con una mossa di qualche antichissima arte marziale … che c’entri con lo yoga???
P: smettetela subito … è una cosa seria. Tra un po’ lanciamo dei nuovi corsi e devo andare a informarmi sugli istruttori qualificati e sull’atmosfera da creare in palestra.
C&M: ussignur!
P: allora … mi accompagnate??? Dai, si parte domenica e si rientra martedì. Andiamo, guardiamo il centro, parlo con sti tizi e il resto del tempo ci giriamo la città! Dai, dai, dai …
C: io passo, lavoro!
M: io pure, non vado d’accordo con le cose mistiche.
P: Daiiiii … ci divertiamo. Mafy … sicura?
M: a parte gli scherzi, non posso prendere ferie. E poi, veramente non mi piacciono tutte le cose yoga … invece che darmi tranquillità mi mettono ansia.
P: certo che sei un bel po’ strana tu, eh?
M: prrrrrr
P: vabbè, ci vado da solo. Ma secondo me ti saresti divertita! Vorrà dire che la sera mi farai almeno compagnia su msn …
M: dai per scontato che io non abbia niente di meglio da fare?
P: non è così?
M: mostro!


Domenica sera.
Birubiru. Messaggio. E’ Pinocchio

“Mafyyyyyy … tragggggedia, disastro … qui è come essere tornati a 30 anni fa. Niente radio, niente tv, niente prese per il pc. Devo usare il telefono di nascosto. La mia camera è 2x2 e il letto è troppo piccolo per me. Aiutoooooo!!!”

Ridacchio immaginandomi Pinocchio steso sul letto che avanza fuori con i piedi, e rispondo

“E tu mi volevi portare lì??? Pensi di sopravvivere a 48 ore senza aggeggi tecnologici?”

Birubiru

“Noooooo. Non ce la farò mai! Pensa che a cena mi hanno dato solo riso in bianco e verdurine lesse. Niente caffè … e non sai la più bella. Domani mattina meditazione … alle 7. Vieni a rapirmi, ti prego!”

Oddio che ridere … me lo immagino … a riso e verdurine lesse! E la meditazione alle 7??? Oddio … io sarei morta … per fortuna non ci sono andata

“Ma dovevi proprio fermarti lì a dormire??? Non esistono alberghi? Behhh … la meditazione alle 7 non è male … vedi l’alba ... è romantico!”

Birubiru

“Ecco … io sono disperatooooo e tu mi prendi in giro. Mostra! No, non c’è un albergo nel raggio di 30 chilometri. E non credevo fosse una prigione … ufff! Vabbè, buona notte … chiudo, altrimenti mi cazziano per il telefono!”

Ahahahah povero Pinocchio! E poi … da quando usa il termine Mostra??? Lo abbiamo contagiato!

“Senti, piaga d’Egitto! Sei stato nei corpi speciali dell’esercito … saprai ben sopravvivere ad una notte in un buncher di serenità, leggerezza, equilibrio e pace interiore … eh! Notte!”

Birubiru

“stronza … ;-)”

“anch’io ti voglio bene … notte!”



Lunedì mattina

Birubiru

Chi cazzazzo è? Che ore sono? Chi sono? Dove sono? Che cos’è questo rumore?
Ahhh … ok … sono a letto, è presto. E il rumore era il telefono.

Messaggio. Ore 06.22. Pinocchio.

“Sgrunt, cazz, sob, ufff … grrrrrrrrr!!! Ti rendi conto che ore sono??? Vedi come faccio meditazione … a forza di parolacce ... ho sonnooooooooooooooooooooooo! Buongiorno Mafy, buona giornata!”

… certo che com’è rilassante lo yoga … niente, eh??? Ommmmmmmmmmmmm ...

lunedì 14 aprile 2008

Il pollice verde di Mafalda

Un mesetto fa mamma Mafalda ha deciso che la casa della sua dolce figliola aveva bisogno di qualche tocco di colore e quindi mi ha regalato un vaso di fiori.

Ora ... nell'universo infinito di piante e piantine ha optato per un Hippestrum ovvero un grande bulbo dal quale crescono una 3-7 foglie e uno o due steli floreali che portano, ognuno, da 2 o sei fiori colorati di rosso, rosa, arancione, bianco o salmone.

Per semplificare tutto ecco una foto.


Mamma Mafaldi quando fa le cose le fa per bene e quindi ha preparato tre bei vasetti con tre bulbi diversi. Color salmone per lei, rosa per nonna Mafalda e rosso per la vostra Mafy.

L'Hippestrum per tutti!!!

Dovete sapere che questo fiore è volgarmente chiamato Amarillis ma in casa Mafaldi ha preso il nome Mandrillo a causa della forma vagamente fallica.

Dal momento in cui in cui il bulbo viene piantato a quello della fioritura passano, più o meno 35-40 giorni.

Bene ... ne sono passati 32 da quando la mia mamma mi ha consegnato il vaso.

Situazione dei tre bulbi.

Fiore mamma Mafalda: due steli ... uno alto 25 cm con 5 fiori enormi color salmone e uno stelo un po' più piccolo con la protuberanza floreale pronta a sbocciare.

Fiore nonna Mafalda: due steli, alti 20 cm, entrambi con 4 fiori rosa acceso ciascuno.

... ora ... mi spiegate perchè il mio Mandrillo è così???