giovedì 31 luglio 2008

chi cerca (ci) trova - luglio 2008

M: e anche luglio è finito
C: ahhhh come vola il tempo
M: ehhh già ... sembra ieri che postavamo le chiavi di giuno
C: invece è già passato un mese
M: d'altro canto ... non esistono più le mezze stagioni
C: e i tempi non sono più quelli di una volta
M: e, ovviamente, si stava meglio quando si stava peggio
C: una rondine non fa più primavera ... e manco estate
M: rosso di sera bel tempo si spera ... ieri era tutto rosso ... ed è arrivata una grandinata della madonna ... mi sa che sto giro Giuliacci lo licenziano
C: vabbè ... la smettiamo di dire cavolate?
M: noooo ... era così divertente. E poi siamo bravissime in questo.
C: dai, vai con le chiavi di ricerca, che i nostri amici le aspettano sempre con ansia.
M: ti credo ... abbiamo dei pazzi scatenati che atterrano sul nostro blog ... cercano le cose più strane
C: anche questo mese chiavi assurde?
M: peggio, amica ... molto peggio
C: ehhhh ... d'altronde ... al peggio non c'è mai fine.
M: ecco ... dopo questa perla di saggezze comincio che è meglio ....

CHIEDO ALLE DERELITTE
"nell'Iliade c'è quello telamonio" 8 orrizzontale, 5 lettere. Ti abbiamo beccato. Ti serve per le parole crociate. Comunque la soluzione è AIACE
"con chi è fidanzato Troy?" chi???? ma scusa ... ma ti pare che uno con un nome così è fidanzato e noi che abbiamo dei nomi così carini siamo sole e sconsolate? Ahcomesoffro!
"come coltivare angurie?" ma stella ... è il quarto mese che lo chiedi. Fosse da profare con i meloni? magari ti riesce meglio.
"come curare areofagia" ma daiiiiiiiii....
"come fare quando una ragazza ci prova con il proprio ragazzo?" ... prima di tutto si impara ad usare i pronomi ... poi la si uccide. Semplice
"come si chiama la canzone che cantano in discoteca?" ehhh ... dare qualche altro elemento pare brutto???
"come si pronuncia bastardo in francese?" bastarddddddd ... con la rrr un pochino moscia. E poi si tira una testata. Zidane docet.
"come e quando chiedere ad un uomo di sposarti?" non lo si chiede. Gli si da un appuntamento in chiesa e, casualmente, ci si fa trovare vestite di bianco. Semplice!
"come inculare il mio migliore amico" ma fisicamente o metaforicamente parlando?
"come faccio a convincere mia moglie a dare il culo?" ... già il fatto che tu lo chieda ad un pc ... la vedo durissima, caro!
"come faccio a convincere mia moglie alla trasgressione?" ... la prendi alla larga? meglio, va ... prima ti vedevo in difficoltà.
"eritema da pannolino la biochetasi fa bene?" ehhhh ... un casino!
"il cactus si mangia?" ... seee ... buono! Fa un po' di bruciore di stomaco ma è ottimo ... vai sciallo!
"lui mi dice c'è attrazione tra di noi ma non si pronta, cosa faccio?" scappa, stella, scappa. E' una scusa bella e buona.
"quanto dovrebbe durare una pippa?" ... almeno il tempo di aprire la lampo dei pantaloni ...
"sn mlt piacente e lui mi cerca smp ma nn mi scopa xchè?" ... perchè è scemo. E forse perchè schivi come un codice fiscale.


DEVO ASSOLUTAMENTE DIRVELO
"dal dentista senza mutande" va bene che è estate e su rete 4 fanno tutti i film sexy anni '80 ma questo non mi pare di averlo mai sentito.
"la cacca intorno" ... ceeeeerto ...
"ex indecisa io non ce la faccio più ti amo!" ok ... facciamo tutti outing.
"ho spellato il viso e continuo ad andare al mare" bravo ... così poi sembri La Pimpa ... tutto a chiazze.
"la mamma è in vacanza in trentino" ... buon divertimento!


TRENTO E DINTORNI
"accompagnatrici Nettuno" ... siamo noi ... sicuro. Occhio che siamo care
"Associazione Mafalda Trento" oddio ... sono famosa. Non sapevo di avere un'associazione. Chi sono i soci? Gli uomini che mi hanno fatto culo o i potenziali che potrebbero farlo?
"Calliste Trento" ... che è quel plurale??? Di Callista ce n' è una ... tutte le altre son nessuna (ohhhhhhhhhhhhh!)


L'ANGOLO DELL'AFFERMAZIONE PERENTORIA
"fammi vedere il pisello" ... ohhhh ... e chi se ne frega dei preliminari???
"io pauso, cazzo" ... e fai bene. Evviva la siesta!
"ma vaffancuore questo è il terribile" ... eh ... giusto!
"se ti bacia significa ke gli piaci se ti sorride ke gli interessi" e se ti scopa e poi fa culo?


TOP
"brufolo sul culo andiamo tutti a schiacciare Spagna" ma che schifoooooooooo ... ma poi ... perchè in Spagna? Viene meglio?
"come si stura la tazza del gabinetto?" ... ma ti sembriamo Super Mario Bros?
"i Moccia ho chi stanno alleanza" ...????... proprio quello che volevamo dire anche noi ...
"mezzanotte nel giardino del bene e del male patto il con diavolo my speace porco 10 marzo" elvis vive ... yeaaaa!
"piego le mazze sessuali!" ellamadonnaaaaaa
"sto in sala d'apetto con del rom se non li ammazzo prima io mi sa che faccio una brutta fine chiama studio aperto fai qualcosa" ... evvabbè ... chiama anche Lucignolo e Verissimo ... che non si sa mai.

mercoledì 30 luglio 2008

Cuore di zia ...


Mafalda al parco giochi con il niponastro (nipote + mostro = nipotastro)

N: "Mafyyyyyy corri che lì c'è lo scivolo"
M: "si, amore-mio-tesoro-dei-miei-occhi ... andiamo sullo scivolo"

N: "ohhhhhhhhhh il tappeto elastico andiamoooooo"
M: "ok, stella-cucciolo, corriamo al tappeto elastico"
N: "dai (boing) sali (boing) anche tu (boing)"
M: "no, io non posso, sono troppo grande"
N: "dai (boing) vieni (boing) vieni (boing) vieni (boing) è divertente (boing)"
M: "non posso ... ho i tacchi e mi pianto nell'elastico ... e poi sto a controllare che non ti spiaccichi da qualche parte saltando fuori"
N: "ma figurati (boing) io sono bravo (boing boing boing ... tunf)
M: "appunto"

N: "Mafyyyyy ... andiamo sulla giostra"
M: "ok, vada per la giostra"
N: "corriiiii"
M: "si amore-bello-tesoro" (ma perchè non sono stata a casa ... perchè?)"

Segue una comoda mezz'ora di altalena durante la quale ho dovuto spingerlo perchè alla veneranda età di sei anni e mezzo non ha ancora ben chiaro il meccanismo.
Mentre si va in avanti gambe distese, quando si torna indietro gambe piegate. Piccolo colpo di reni al culmine della spinta indietro (ma queste sono cose solo per i professionisti).
Nulla ... lui distende e piega le gambe a casaccio... continuamente e fuori tempo ... un disastro.

Accaldata mi metto in bandus e mi siedo su una panchina accanto ad una signora che si gode la frescura sotto l'albero e nel frattempo controllo il nipotastro.
Dopo qualche minuto questo si avvicina, mi salta in braccio chiendo da bere. Dallo zainetto (che chiamerei dispensa vista la quantità di cibo e bevande con cui lo ha riempito la mamma del cuccioloamoremiostellatesoro) prendo una bottiglietta di the e lascio che si disseti. Ovviamente tirandosi addosso metà del contenuto.
N: "quando vado dal papà devo dirgli che sono riuscito ad arrivare fino in cima alla torre fatta di corde"
M: "eh si ... devi proprio dirglielo"
N: "con lui ci vado poco al parco e non mi ha mai visto"
e ricacciandomi la bottiglietta in mano comincia a giocare con una delle millemila macchinine che si era portato (ovviamente nello zaino)

La signora accanto a noi attacca bottone.
S: "quanto ha?"
M: "sei anni e mezzo"
S: "bell'età ... poi mi sembra sveglio"
M: "si, si ... ti sfiniscono ma sono carini a quest'età"
S: "e poi deve essere difficile tirarlo su da sola"
M: ????? "eh? scusi?"
S: " si ... tirarlo su da sola ... ho sentito che il padre non è con voi ... il bimbo le ha detto "quando vado dal papà"... quindi, probabilmente, non state assieme!"
Ellamadonna ... nel giro di un minuto questa si è fatta il film della giovane (e bellissima, ovvio ... ) ragazza madre che deve tirare su una bestiolina (ops ... cucciolo) tutta da sola.
M: "no, no, no ... ha capito male ... lui è mio nipote. Lo tengo solo qualche pomeriggio ... i suoi sono assieme. Tutto regolare, non si preoccupi!"
S: "ohhhhhhhhh avevo capito male"
No, vecchia, ti eri fatta i cazzi nostri senza conoscerci ... è diverso!
M: "non si preoccupi!"
S: "no, sa ... è che vi assomigliate e pensavo fosse suo figlio!"
M: "ehhh no ..."

Nipotastro che ha osservato la scena ad un metro da noi decide di concludere il tutto dicendo "ma nooooo ... Mafy non è la mia mamma ... lei è la mia zia ... e poi non può essere la mia mamma ... lei è zitella!!!"

M: "amore-tesoro-stella-del-mio-cuore (piccolo-mostro-puzzone-e-appicicaticcio-da-the) vieni ... è ora di rientrare"

martedì 29 luglio 2008

Punti di (s)vista ...

Callista e LUI, in procinto di shopping, stanno pranzando insieme.


C: Ma senti, c’è qualche negozio di vestiti da donna un po’ carino, qui?

L: Sì, certo, c’è X.

C (masticando una forchettata di pasta): Ah, e com’è? Merita?

L: Sì, a me piace, ma ci sono quelle cose da modelle…

C: In che senso?

L: Quelle cose con taglie piccolissime…

C (impugnando la forchetta a mo’ di pugnale): Cosa vorresti dire?

L: Ma no, niente, figurati, non volevo dire che…

C: Adesso ti ammazzo a forchettate. Una morte lenta e dolorosa. Poi ti calpesto coi tacchi a spillo.

L: Ma no, Cally, non volevo dire che tu non sei magra… Solo che…

C: Ti ammazzo.

L: Ma no, sei bellissima… Vai benissimo…

C: E tu «vai» in bianco. Da oggi e per sempre.

lunedì 28 luglio 2008

Inseminator

Qualche giorno fa sono andata a fare la visita di controllo dal ginecologo. Il che, già di per sè, non mi riempiva di gioia immensa, visto e considerato che non è la massima aspirazione di una donna farsi scrutare il collo dell’utero, soprattutto di prima mattina.
(Apriamo una parentesi sul significato di «prima mattina» durante l’estate per la derelitta Callista. Visto che i professori sono forzatamente disoccupati (che dispiacere, ah ah ah), la vostra Cally non si alza mai prima delle dieci, mentre la sera fa le ore piccole, ovviamente ricamando e facendo le parole crociate. Quindi le nove sono orario assolutamente antelucano per trovarsi in un ospedale a farsi ravanare le ovaie.)

Mi trascino al banco dell’accettazione con l’impegnativa del medico e sorrido a un solerte impiegato: «Buongiorno, ho l’appuntamento per una visita ginecologica…».
SI: Bene. È in gravidanza?
C: Come?
SI: Chiedevo se è in gravidanza.
C: No.
SI: Ah, è un controllo. Pensavo che, vista l’età… Scusi, come non detto. Bene. Primo piano a sinistra.

Vista l’età cosa??? Sfigato, sono nel pieno della mia giovinezza.
Salgo le scale e mi accomodo in sala d’aspetto, vicino a due enormi orsi di peluches della Trudi. Sono in una posizione che sembra si stiano inculando, ma sorvolo sulla scelta bizzarra e spero che il mio nuovo ginecologo (quello vecchio è diventato primario e prende 150 euro a visita) sia simpatico. Cinque minuti dopo arriva un signore in camicia, jeans e scarpe da ginnastica: «signora Callisti?». Oddio, ho beccato l’equivalente trentino del dottor House. Speriamo bene. «Salve, sono il dottor XYZ. Si accomodi».

Entro nello studio e mi trovo luci soffuse, musica jazz, una poltrona al posto dell’osceno lettino. Un sogno.

D: Allora, che mi racconta? È in gravidanza?
C: No…
D: Allora ha partorito? O vuole farlo a breve?
C: No…
D: Come no? Guardi che adesso ha l’età perfetta.
C: Sì, ma mi manca la materia prima…
D: Si accomodi che la visito.
Il dottore è impeccabile, delicato, simpaticissimo. In meno di cinque minuti sono di nuovo seduta di fronte a lui.
D: Signorina, lei ha un collo dell’utero bellissimo.
C: Grazie, è il complimento migliore che ho mai ricevuto.
D: Ah ah ah… Comunque è tutto perfetto, come lei. Pronto per accogliere tanti bei bambini.
C: …
D: Allora, senta: lei ha fatto rosolia e toxoplasmosi?
C: La rosolia no, l’altra invece sì.
D: Allora le faccio le carte per vedere se è immune. Poi fa il vaccino per la rosolia. Si ricordi che nei tre mesi successivi non può entrare in gravidanza.
C: Sì, ma non è nei miei piani immediati…
D: E poi inizi a prendere l’acido folico che le fa bene. Sa cos’è?
C: Sì, dottore, ma vede, forse non ci siamo capiti…
D: E poi ci vediamo quando nella sua bella pancina ci sarà qualcosa. Arrivederci e in bocca al lupo!

Chissà se due etti di pastasciutta vanno bene come «qualcosa».

venerdì 25 luglio 2008

Le derelitte van via come il pane ...

Un paio di domeniche fa io e la mia fida amichetta abbiamo deciso di andare a fare due passi. Il tempo non permetteva di abbronzarsi e così, munite di scarpetta sportiva e felpa, ci siamo dirette poco lontanto da Trento dove c'è un lago molto carino con la possibilità di fare la passeggiata tutt'intorno.
Parcheggiamo il bolide e ci avviamo di buon passo chiacchierandocela alla grande.
Fatto nemmeno un chilometro comincia a piovere.
Ma non la pioggerellina leggera ... nooooo ... un temporale con gocce del diametro di un metro e mezzo.
Agili e feline corriamo fino al primo bar per riparaci.
Davanti a due caffè scecherati (che in questo posto, abbiamo scoperto, usano correggere con abbbbbbbondante bayliss) ci guardiamo attorno notando che il bar di paese, alle tre di una qualsiasi domenica di luglio, è popolato in maniera assai bizzarra.
Qualche turista che, vestito come se dovesse scalare il K2, maledice la nuvoletta di Fantozzi, alcune coppie di innamorati che si gustano il gelato scambiandosi baci e carezze (che rabbiaaaa ... basta amarvi!), alcuni anziani che giocano a carte e, immancabile, il gruppo dei ragazzi di paese.
Tra questi, su tutti, un ragazzo vestito come Renegade. Ugualeeee! Jeans strappato, stivaletto, giubbottino nero aperto sul petto e capelli al vento. Unica differenza dall'originale il capello riccio anzichè la lunga chioma liscia .
Le derelitte chiacchierano amabilmente cercando di pianificare gli ultimi dettagli delle ferie quando il Lorenzo Lamas della Valsugana si avvicina al tavolo.
Guardandomi dice:
"El me amico el te manda questa" (il mio amico ti manda questa)
e appoggia sul tavolo una sfera di plastica ... per intenderci, uno di quei contenitori rotondi che si prendono, inserendo l'eurino, alle macchinette e contengono, solitamente, le miniature di Winnie, dei personaggi Disney, and so on ...
imbarazzata rispondo "ohhhhh grazie!"
Callista, più spigliata, aggiunge "una palla ... le ha mandato una palla ... carino proprio!"
L'uomo riccioluto risponde, allontanandosi; "ma l'è da daverzer" (ma è da aprire...)
Derelitte sotto voce "grazieeeeeee non ci saremmo mai arrivate, altrimenti ...!"
Cominciamo a scrutare l'oggetto.
C: "daiii, aprilo!"
M: "non posso!"
C: "perchè?"
M: "lo so già ... ci sarà scritta una cosa con duemila errori di grammatica e noi scoppieremmo a ridere ... non si può!"
C: "ma non puoi nemmeno far finta di nulla ... su"
Sorridendo e guardandomi attorno apro il contenitore trasparente e trovo un biglietto con scritto:

"Ciao sei bella!
Se vuoi
(numero di telefono)
Son mez"


Alziamo gli occhi per vedere chi possa essere il mittende del romantico messaggio ma il gruppetto di giovinastri è sparito ...
Vabbè ... analizziamo il messaggio.

Ciao sei bella ... grazieeee, grazieeee ... in effetti in tuta, e con i capelli indemoniati causa pioggia faccio sempre la mia porca figura.

Se vuoi (numero) ... se voglio??? ma stella del nord sei fuggito come un ladro. Per quanto ne so potresti essere Johnny Deep come il gobbo di Notre Dame ... potresti avere 12 anni come 98 ... fatti almeno riconoscere, no?

Son mez ... immagino sia un soprannome. Tradotto "sono mezzo" il che mi da la quasi certezza che il mio nuovo spasimante sia molto più simile all'innamorato di Esmeralda che a Capitan Jack Sparrow.

C: "amica ... hai fatto colpo!"
M: "ehhhh ... guarda ... come colpisco io ... nessuno!"
C: "vai via come il pane"
M: "ceeeerto ... peccato sia il companatico a scarseggiare"
C: "in effetti ... salumi un po' scadenti!"
M: " e quelli buoni non voglio assolutamente finire tra su una fragrante e profumata fettina di pane come me!
C: "è una metafora inquietante, amica!"
M: "lo so ... però mi ha fatto venire fame"
C: "brioches e cappuccino?"
M: "ma figurati ... panino con il kebab!"
C: "ahhhh ecco!"

giovedì 24 luglio 2008

Mercoledì da leonesse,,, Roar...

Cronaca di una serata tra derelitte, ossia «cosa ti combino il mercoledì sera».

Si inizia bene con Mafalda che vuole convincere Callista ad uscire: la derelitta è restia e pigra. Cede solo alla promessa di una lauta e calorica cenetta: a quel punto decide addirittura di lavarsi e pettinarsi bene. Alla serata derelitta si unisce anche Coinquilino, ormai assunto a terzo membro derelitto ad honorem.

La cena vola, con Callista e Coinquilino che si scofanano rispettivamente due etti di pasta (alla faccia della dieta) e una pizza da 40 cm di diametro. Mafalda si limita a una casta insalatona.

Per smaltire il pasto, si decide di passeggiare lungo l’Adige fino a un posto dove d’estate si beve qualcosa affondando in un prato e facendosi mangiare dalle zanzare (per gli autoctoni, leggasi «Palazzo delle Albere»): praticamente il ritrovo estivo del mercoledì, l’unico, e che quindi raduna tutta Trento. Appena messo piede nel prato, Callista inaugura la serata alla grande urlando «Allora, quanti incontri balordi faremo stasera? Ehilà!» e si imbatte subito in un ex compagno di classe. Mafalda e Coinquilino si rotolano dalle risate. Spiegare al malcapitato che per «incontro balordo» si intendevano ex fidanzati, ammutinati, potenziali amori sposati con altre ecc. ecc., è stato inutile.

Dieci minuti dopo, Coinquilino mette in mano alle derelitte due caipiroske alla fragola. Inizia il cabaret. Le derelitte ne bevono una sorsata e immediatamente ridono alticce e urlano «Ciao, sono Callista/Mafalda e sono un alcolista». All’esclamazione «Ci basta uno spritz e la diamo via, siamo gravi?» Coinquilino, che è un uomo per bene, ci strappa di mano i cocktail. A quel punto, con ormai i globuli rossi che nuotano nell’alcool, ci spostiamo verso l’altra parte del prato, sprofondando nella terra a ogni passo.

Ci posizioniamo in punto strategico da dove avere visuale perfetta di ogni centimetro di prato: a un certo punto nell’annebbiato angolo ottico di Callista si materializza un ricciuto sbarbino dal viso noto. «Ma quello mi ha fatto oggi pomeriggio il preventivo della macchina, vado a salutarlo che magari mi fa lo sconto…», urla la vostra derelitta, e si avvia con Mafalda verso la creatura, che sta parlando con un amico. Il quale amico fissa insistentemente le derelitte. Le quali derelitte si avvicinano e sentono distintamente le parole «quella bionda là è venuta oggi a farsi fare un preventivo. Che due tette che ha…». L’amico si congela: Mafalda inizia a ridere e Callista batte col ditino sulla spalla del ricciuto amante delle rotondità. Che si gira e sgrana due occhi modello esorcista. Callista saluta con la mano, scuote la chioma e si allontana. Mafalda urla «Complimentoni, ottimi gusti!» e segue la sua amichetta. E sono soddisfazioni.

Mezz’ora dopo, ossia adesso, le derelitte e Coinquilino sono nei rispettivi lettucci con la tisana, sconsolati per la tristezza immensa della fauna maschile e femminile della Città del Concilio.

Quasi quasi espatriamo: chi ci accoglie?

martedì 22 luglio 2008

We are back!

Pensavate di esservi liberati di noi, eh? E invece no, le Derelitte sono tornate più derelitte che mai con questo nuovo zuccheroso layout che farà orrore a tutti gli uomini che ci leggono. E di questo siamo molto orgoglioNe.
Grazie a tutti quelli che ci hanno contattato in preda al terrore perchè il nostro sito risultava privato. Noi siamo donnini ordinati, non ci piace farci vedere mezze svestite... Solo ora che siamo di nuovo presentabili siamo tornate nella blogosfera.
Stiamo comunque ancora sistemando i link dei post e degli amici: verificate di esserci nella blogroll e che il vostro link funzioni. Altrimenti segnalatecelo in un commento, grazie.

Allora, vi piacciamo con il nostro nuovo estivo vestitino? Non si accettano commenti negativi visto che sono due giorni e una notte che ci lavoriamo. Adulateci.

Baci
Cally e Mafy

lunedì 21 luglio 2008

Work in progress


Blogger ha ripreso a farci culo e ci fa postare tutto sconclusionato.
Torneremo appena avremo capito come far fronte alla cosa.
Baci a tutti!

venerdì 18 luglio 2008

Derelitte S.p.A.

C: giorno! Ahhh quanta bella nanna!
M: sgrunt!
C: iniziata bene la giornata, eh!
M: ehhh … una figata … sono in ufficio da sole due ore e ho già avuto 4 istinti omicidi verso 4 persone diverse … sarò grave?
C: no … hai bisogno di ferie
M: o di cambiare lavoro
C: anche … bell’idea … dai, amica… apriamo una ditta di pulizie!
M: si, si, si … niente colleghi rompiballe o studenti ignoranti. Solo noi e gli scopettoni … che cosa romantica…
C: ok … andata … con una tutina fashion … io rosa e tu, ovviamente, azzurra … ci stai?
M: ovvio …
C: e ci chiameremo “DERELINDE”
M: bellooooooooo!
C: ok, dai, andata …
M: perfetto … vado a licenziami.
C: io a comprare scope e scopettoni …


... Ma le nostre testoline non si sono fermate qua … infatti durante la giornata abbiamo “aperto” altre mille attività.

Secondo voi quale suona meglio?

Glitter Text Generator




DERETOUR il tour operator per i viaggi dei tuoi sogni

DERELOTTE palestra specializzata in boxe

DERELARGHE centro dimagrimento

DERELATTE caseificio

DERELETTERATE biblioteca

DEREPITTATE truccatrici professioniste

DEREBOTTI enoteca … o, a scelta, fuochi d’artificio

DEREBLATTE disinfestazioni

DEREPIATTE chirurgia estetica

DERESLITTE impianto sciistico

DERELISCHE pescheria

DERELISCE salone di estetica (per fare concorrenza a Saraminchia!)




Avete qualche cosa di bello da suggerirci?

Oltre, ovviamente, di andarci a far vedere da uno bravo?



Ah … è sottinteso che vi invitiamo tutti all’inaugurazione
!

giovedì 17 luglio 2008

Lo famo strano (almeno a parole) parte terza

Cari amici delle derelitte, eccoci giunti a una nuova scabrosa puntata della seguitissima rubrica di Callista e Mafalda che raccoglie le cose peggiori mai sentite tra le lenzuola. Le puntate precedenti le trovate QUI e QUI.

L’otorino

Uomo sopra la derelitta, la sta baciando. A un certo punto le infila un dito in un orecchio. La derelitta prova a scostarsi, ma lui è implacabile. Le infila un dito anche nell’altro orecchio.

D: Scusa, cosa stai facendo?
U: Perché, non ti piace?

(E sullo scopo di questa cosa, sinceramente, ci stiamo interrogando da almeno due anni: era forse per far provare il senso di «riempimento» totale? A questo punto non vogliamo sapere cosa si sarebbe inventato per il naso)

Il colorito

Uomo e derelitta in fase di «avvicinamento».

U: Scusa, ti dà fastidio se ti parlo… Ehm, mentre…
D (scuotendo i capelli che fa molto donna di mondo): Ma no, figurati…
U: Ok…

Trenta secondi dopo.

U: Sììì, sei proprio un trXXone!
STONF (derelitta caduta dal letto a forza di ridere)
U: Oddio, ti sei offesa?

(No, ciccio, ma se mi canti «Osteria numero mille» ha lo stesso effetto erotico…)


Il norcino

U: Sììì, mi fai godere come un maiale…
D: …

(Considerando che l’orgasmo del maiale dura mezz’ora, lo consideriamo un complimento…)

martedì 15 luglio 2008

Orso maggiore ...

Ieri la mia amichetta è venuta a prendermi sotto casa: appena entrata nella Derecar, però, ho avvertito una presenza nuova e molesta.

C: Mafy, stai ferma, non muoverti: c’è una bestia in macchina.
M (immobilizzata dal terrore, ruotando solo l’occhietto ceruleo): DOVE?
C: Lì sotto il volante… Attaccato alla chiave.
M (tirando un sospiro di sollievo): Ma sei scema? È il mio nuovo portachiavi!

Ahpppperò, alla faccia dell’umiltà: il nuovo portachiavi della Mafy è un orsetto di peluches a grandezza naturale, praticamente. Quando guida le sta seduto su un ginocchio e probabilmente di notte va a sbranare le galline. Speriamo che prima o poi sbrani anche il cane autistico.

C: Ma scusa, Mafy, dov’è la palla di cristallo che ti ha regalato Coinquilino?
M: Si è staccata, mi è caduta…
C: Ah ecco, ti cadono anche le palle portachiavi oltre a quelle metaforiche. Brava. Ma che peccato, era così carina…
M: Ma non ti piace il mio orso? L’ho preso l’altro giorno quando sono stata a Spormaggiore con mio padre. Ha anche la magliettina con scritto «Parco di Spormaggiore, riserva orsi trentini».
C: Ah già: magliettina piccola. Peccato sia addosso a un botolo peloso e non a un uomo alto e profumato. Ma poi, amica, è più grande l’orso della chiave…
M: Senti chi parla, tu alle chiavi di casa hai attaccato un leone di peluches e un Winnie a cui si illuminano le guance.
C: Tu ce l’hai uguale. È colpa tua che me l’hai regalato. Ma l’orso è davvero inquietante. È quasi alla pari del gattino che canta sul telefonino: non è che la settimana prossima mi arrivi con quello? «Mi chiamo Virgola, sono un gattino, sono la stella del telefonino…».
M: Mostra: secondo me l’orso è bellissimo e piacerà a tutti i nostri amici blogger. Scommettiamo?

E sia: ecco la foto della bestia molesta (notare la perfezione della french manicure di una delle derelitte, a voi decidere quale).


Quanti di voi lo attaccherebbero alle proprie chiavi della macchina?

lunedì 14 luglio 2008

Mi sono GASata ...

L'altra sera ero beatamente sdraiata sul mio letto quando ho sentito imprecare in cucina. Mi trascino dall'altra parte della casa e trovo Coinquilino a prendere a parolacce una pentola.

M: Cosa diavolo stai facendo?
C: non funziona. Non riesco ad accendere il fuoco.
M: dai, uomo delle caverne, spostati che ci provo io.

Premo il tastino dell'accendigas, giro la manopola e... niente
Provo a girare la maniglia generale del gas e ... niente
Provo anche a controllare l'elettrovalvola e ... niente.
Colpo di genio! Provo ad accendere l'acqua calda e ... niente. Esce freddissima

Oddio ... ci hanno tagliato il gas!!!

Controllo le bollette pagate. E' tutto a posto, come diavolo è possibile?

La mattina seguente mi armo di tutta la pazienza del mondo e chiamo la società fornitrice. Dopo due squilli parte la musichetta e una vocina registrata mi invita a schiacciare un numeretto dopo avermi fatto un elenco immenso di tutte le possibili motivazioni per le quali un utente potrebbe telefonare. Schiaccio il numerino e aspetto.
Ancora musichetta, diversa dalla prima, e poi, dopo un immancabile elenco, premo il numeretto per parlare con l'operatore.
Aspetto una decina di minuti e poi, finalmente, mi risponde la signora Luisa.

M: Buongiorno, Luisa, sono Mafalda Mafaldi e ho un "piccolo" problema con la mia fornitura di gas
L: quale problema?
M: semplicemente non funziona! Non arriva il gas.
L: ah ... capisco. Mi può dare il numero di contratto?
M: certo (e le fornisco i millemila numeri che compongono il codice del contratto)
L: ora controllo
M: grazie ...

...

L: ehhh, signorina, le abbiamo tagliato il gas perchè lei è morosa
M: no, guardi, mi fanno culo tutti gli uomini ... non sono la morosa di nessuno
L: prego?
M: ... niente ... dicevo ... guardi che a me risulta di aver pagato tutte le bollette.
L: dal terminale vedo che ci sono 32 euro di debito sul contratto di xvz

M: no, guardi ... quello è il nome della mia ex coinquilina ... ho fatto il cambio contratto a inizio gennaio.
L: non è possibile che ci siano due contratti sullo stesso contatore ...
M: guardi ... io non lo so ... so solo che le mie bollette le ho tutte pagate
L: oh, ha ragione ... abbiamo sbagliato noi ... abbiamo aperto due contratti sullo stesso contatore.
M: quindi?
L: quindi le mando in giornata il tecnico per togliere i sigilli.
M: grazie, gentilissima. Io devo fare qualcosa di particolare?
L: no. Si troverà 80 euro dell'intervento addebitati sulla prossima bolletta.
M: cooooooooooooooooooosa???
L: L'intervento del tecnico ... la chiusura del contatore e il togliere i sigilli ... costa 80 euro
M: no, no, no ... scusi. Vi siete sbagliati ad aprire due contratti sullo stesso contatore, mi avete lasciata senza gas per due giorni, senza la possibilità di farmi una doccia calda o di cucinare qualche cosa, per giunta senza avvertirmi ... e io dovrei pagare 80 euro???
L: no, beh ... non si scaldi!
M: certo che mi scaldo ... eccome!
L: beh, in effetti ... questo è un caso particolare ... parlerò con il mio capo e poi la richiamo. Vediamo cosa fare
M: guardi ... le anticipo già che io quegli 80 euro non li pago per principio. Non esiste.
L: la capisco. Mi informo e la ricontatto!
M: grazie, aspetto una sua telefonata altrimenti in giornata la cerco io.
L: salve
M: arrivederci (saludeme to sorela)


Come faceva la pubblicità?
Il metano ti da una mano ... ceeerto e io gli faccio pure il dito medio. Ohhhh!

venerdì 11 luglio 2008

La vittoria è nostra!!!

M: Cally ... ho trovato un “concorso” al quale possiamo iscriverci. Abbiamo già vinto, praticamente.
C: miss glamour e miss capelli spendenti 2008?
M: ma nooooooo ... banale!
C: dai, spara ... a cosa dobbiamo iscriverci?
M: scolta qua ... stavo bigghellonando in internet e ho trovato una specie di concorso.
C: ohhh mamma ... che tipo? Lo sai che miss maglietta bagnata non lo faccio ... poi prendo freddo e mi viene la cistite
M: smettila ... è rivolto solo alle ragazze
C: e noi siamo ragazze
M: giovani
C: e noi siamo giovani
M: perfetto! Dobbiamo solo realizzare un breve scritto sulla donna di oggi, a commento di una frase famosa.
C: mmm ... non mi sembra particolarmente esaltante!
M: aspetta ... apetta ... donna di poca fede
C: dai ... vai avanti
M: il premio è una borsa di studio ... ma non è quello che ci interessa!
C: ah no?
M: no ... perchè in concomitanza a questo premio ci sarà anche un'elezione ...
C: uhhhhhhhh dobbiamo fare una propaganda per farci votare?
M: no, no ... non serve. Ci iscriviamo, lasciamo l'indirizzo del blog e abbiamo vinto.
C: ???
M: si, si ... perchè il premio è, trascrivo fedelmente dal bando, per “la donna dell'ano”
C: nooooooo ... han scritto così sul bando?
M: puoi giurarci ...
C: beh ... ma se è così abbiamo già corona in testa e scettro in mano (e non fate i maliziosi)
M: eh già ... a noi fanno tutti culo ... più donne dell'ano di noi ... non c'è nessuno
C&M: e sono soddisfazioni!!!

giovedì 10 luglio 2008

Dimmi cosa hai fatto con il greco sulla spiaggia...

Mafalda e Callista a cena insieme.

M: Allora, amica, confessa, dai:cosa hai combinato a Creta? Non vorrai mica farmi credere quello che hai scritto sul blog…

C: …

M: Senti, sei tornata col collo incriccato. È quello che succede a scopare in spiaggia, no? Sei scomoda, sulla sabbia, c'è umidità…

C: Ehm, in realtà credo sia stata l’aria condizionata…

M: Ma no, fai pena. E l’accenno di cistite?

C: In aeroporto c’erano 14 gradi…

M: E quell’ematoma sul fianco cos’è? Il segno di una mano focosa che ti ha preso per la vita?

C: No. Ho sbattuto contro una canoa.

M: Ma…

C: Ti anticipo io: no, questi segni non sono escoriazioni d’amore. Questo me lo sono fatta sui sassi della spiaggia, questo girandomi sul lettino, questo sbattendo nel gradino.

M: E poi parli male dei tuoi? Tzè… Ma cosa sei andata in vacanza a fare?

C: A riposare! Ero stanca…

M: Hai imparato qualcosa in greco, almeno?

C: Sì.

M: Ah, bene: come si dice «come stai»?

C: Non lo so.

M: Come non lo sai? E cosa sai, allora?

C: Come si dice «ciao».

M: E come si dice?

C: Jassau!

M: Salute!

C: No, «jassau» vuol dire «ciao».

M: Che lingua strana… E «buongiorno»?

C: Kalimera.

M: La sorella di Calimero, no? La pulcina piccola e nera?

C: Esatto!

M: E poi sentiamo, luminare delle lingue, cosa hai imparato?

C: Acqua, che si dice «nero» e osteria, che si dice «taberna».

M: Ahhhppperòòòò…

C: Poi so dire grazie e prego: «efcharistos» e «parakalo».

M: Attenzione… Se sbagli una vocale sei fregato e diventi un «parakulo».

C: Ma dai, mostra…

M: Però hai imparato cose utili: puoi dire «prego, vorrei dell’acqua in osteria».

C: Non so dire né «vorrei» né «in»…

M: Vabbè, dici «Prego acqua osteria». Il resto lo fai a gesti.

C: Te lo faccio io, il gesto.

M: Amica volgarona...

C: Va' che se mi fai arrabbiare ti ballo il sirtaki, eh...

M: Ho paura, soprattutto visto lo stato delle tue articolazioni. Ti parte una rotula e mi ammazzi. Se ti offro un caffè sotto il Nettuno e facciamo pace?

C: Ok, tu parti, che io ti zoppico dietro...

mercoledì 9 luglio 2008

Trento - Creta andata e ritorno

Cari amici,

la vostra Callista è tornata: ha un bellissimo color Oro Saiwa e i capelli dorati dal sole e dalla salsedine. In compenso, in una settimana si è mangiata tutto il mangiabile e non ha ancora avuto il coraggio di salire sulla bilancia: prega che la premiata ditta “iodio+lunghe passeggiate” (a rischio di morte, visto che la spiaggia su cui si trovava era di ciottoli) abbia compiuto il miracolo contro l’anonima “moussaka+dolcini greci+feta”. Vi saprò dire.

Solo per voi, intanto, ecco la cronaca di una settimana di vacanza coi genitori.

Martedì 1 luglio

Si parte. Il telepass di Callista si ammutina: cominciamo bene. Prendiamo il bigliettino e via. Il viaggio scorre tranquillo finché papà Callisti, all’uscita, chiude per sbaglio il finestrino sul naso del casellante, che bussa sul vetro per dargli il resto: una scena pietosa. Papà Callisti, in preda all’agitazione, abbassa tutti e quattro i finestrini e ripartiamo col vento tra i capelli e mamma che si lamenta. In preda alla fregola, il padre infila due uscite sbagliate di seguito: io inizio a temere per il resto della vacanza, ma faccio finta di niente. Miracolosamente, arriviamo in aeroporto e in men che non si dica siamo a Creta in uno splendido villaggio.

Mercoledì 2 luglio

Mamma Callisti si spalma la crema solare in maniera balorda e la sera è un tripudio di strisce paonazze. Papà Callisti, a cena, riesce a farsi rimanere in mano il rubinetto della botticella di ouzo che troneggia fuori dalla sala ristorante e inonda mezzo pavimento. Io mi mimetizzo con la colonna dorica che adorna la hall del villaggio. Sono passate solo 24 ore.

Giovedì 3 luglio

Passeggiare in spiaggia è impossibile per via dei ciottoli dolorosissimi che adornano il bagnasciuga. È un impresa da fachiri anche con le scarpette di gomma. Alla fine cediamo e ci compriamo delle oscene calzature in tela con la suola: del mio numero esistono solo color fucsia fastidio con finiture blu e gialle. Inutile dire che prima di arrivare alla spiaggia del villaggio le facevo sparire e soffrivo come un cane: meglio apparire zoppa che priva di gusto.

Venerdì 4 luglio

Papà Callisti e mamma Callisti si ribaltano in rapida successione dalla sdraio causa errato posizionamento. Io mi nascondo nella base nautica e inizio a capire che i geni casinisti che mi ritrovo hanno un’origine ben precisa. Probabilmente per punizione, a mezzogiorno mi inciampo con l’infradito nell’inesistente scalino che porta al bar della piscina, restando in piedi con un colpo di reni che manco Zorba il greco. Alla sera ho un dito come un melone, ma lo ingabbio nei sandali e scuoto i capelli, riuscendo perfino a ballare. La sofferenza fortifica l’animo.

Sabato 5 luglio

Serata greca. Il padre cammina distratto per la sala ristorante e mi tampona mentre porto due bicchieri d’acqua. Me ne rovescio addosso metà e mi inondo i sandali: per tutta la sera slitterò fuori dai miei preziosi calzari tacco 10 rischiando di spelarmi le dita (per altro già compromesse) sul selciato. Ma a che cazzo servono gli animatori? Assumete la famiglia Callisti.

Domenica 6 luglio

Mi viene il cagotto.

Lunedì 7 luglio

Ultimo giorno: mi rosolo in spiaggia come un calamaro. Mentre leggo uno dei miei innumerevoli libri, mi si avvicina l’animatore broccolone (e francamente orrendo) che mi sussurra in un orecchio: «Senti, ti va di fare una passeggiata stasera?». Io alzo appena l’occhio dalla pagina e rispondo garbatamente: «Fai prima a chiedermi se mi va di farmi dare due colpi, no?». Lui resta a bocca spalancata e io mi giro per abbronzarmi le chiappe. Callista uno – broccolone zero.

Martedì 8 luglio

Si riparte. L’animatore broccolone mi gira al largo come se fossi appestata: in compenso mi ritrovo in mano la mail di un altro. Ora, la domanda è questa: MA SEI LESO DI CERVELLO? Cosa me ne faccio della mail? Ti scrivo romantiche lettere quando in tutta la settimana ti sei tenuto a debita distanza che manco fossi la madonna di Pompei? Non facevi prima a rimorchiarmi a inizio vacanza che almeno (forse) mi divertivo e poi avevo qualcosa da scriverti? Se qualcuno ha la soluzione a questo enigma, è pregato di aiutarmi.

Callista è tornata, più abbronzata che mai. E ora scusate, devo spalmarmi il doposole per evitare di squamarmi prematuramente.

martedì 8 luglio 2008

Corri, Mafy, corri ....

Abbandonata la palestra causa aria condizionata inesistente, le derelitte si sono date alla corsa. O meglio, Mafalda si è data alla corsa, visto che Cally è languidamente distesa su un lettino sulla spiaggia di Creta.
Ieri pomeriggio mi sono preparata, ho caricato l'i-pod con le sigle dei cartoni animati (ohhhh ... niente commenti ... ognuno corre con quello che vuole) e ho infilato le scarpe.
Sono andata in macchina vicino alla pista ciclabile,che corre vicino al fiume, e via.

Un cannoniere ed un portiere
determinati e scatenati
hanno la classe dei fuoriclasse
Holly e Benji


Evviva la New Team
Toh ... senti che bella arietta qui lungo il fiume ...

Pollon, Pollon combinaguai
su nell'Olimpo felice tu stai,
la beniamina di tutti gli dei sei tu

uoh uoh uoh ... Pollon ...
madonna quanto odio correre

Lady Oscar si è proprio nascosta
nella grande stanza del Re
Con scatto felino ed abile mossa
colpirà tutti e tre


scatto felino? Con il male agli stinchi che mi trovo il mio scatto sarebbe quello di un bradipo con l'artrite ...altro che felino

Solitario nella notte va,
se lo incontri gran paura fa,
il suo volto ha la maschera,

Tigre Tiger man
Tigre Tiger man
Tigre Tiger man

E' l'uomo Tigre che lotta contro il male ... TOC
combatte solo la malvagità ... TOC TOC
non ha paura, si batte con furore ... TOC

ma che cazzo! Piove ...
Ohhhh ... e pure tanto.
Corri, Mafyyyyy, corrriiiiiiii

Georgie che corre felice sui prati ... fosse qui sotto l'acqua col cavolo che correrebbe felice
nel suo bel mondo che pare fatato ... qui piove sempre di più, cavolo
...
Georgie felice con due bei fratelli ... e sari felice pure io con quei fratelli lì
affezionati, vivace e monelli ... fanculo anche a Georgie

Belle è un cagnolone delicato
ma la gente spesso non lo sa
... ecco il ponte ... un tetto per coprirmi
Sebatien un giorno l'ha incontrato
più nessuno li dividerà


Canta con noi Trrrrrrrrrrrrrrrr
Meglio che puoi Trrrrrrrrrrrrrrrrr

Arrivata al riparo. Bagnata come un pulcino.
Maledetti temporali estivi.
Sotto il ponte, assieme a me, altri cinque disperati sorpresi dalla pioggia.
Tutti super tecnologici con i pantaloncini corti aderenti e le canotte in materiali inventati direttamente dalla nasa. C'è chi saltella per non abbassare la frequenza cardiaca, chi fa stretching ...
Io, con i pantaloni della tuta lunghi e la mia canotta nera con le bestie disegnate sopra, sono appoggiata al muro che cerco disperatamente, ma con dignità, di recuperare fiato.

La pioggia, finalmente, smette.
I mie compagni di sosta ripartono a mille.
Io, invece, mi trascino verso la macchina cercando di portare con me polmoni e gambe che sarebbero rimaste volentieri sotto il ponte.

Ora sono a letto ... con gli stinchi in fiamme ... la settimana scorsa erano i polpacci ... oggi gli stinchi. Si accettano scommesse per la prossima parte che deciderà di ribellarsi al mio corpo causa corsa.

Ovviamente, non contena, mi sono beccata anche il raffreddore ed è tutta la sera che vado di simpatici starnuti.
Ma siccome sono derelitta doc ho una canzoncina adatta anche per questa occasione.
Vediamo se qualcuno di voi la riconosce .

... cambia le carrozze in carrozzine, Etccì
con le stelle fabbrica lampadine, Etcciù
Sbuccia senza mani le noccioline, Etccì
Alì, aule, tulilem blem blu.

lunedì 7 luglio 2008

L'amore non è bello se non è litigarello ... ma ...

L'altra sera sono andata al cinema con Coinquilino.
Dopo aver guardato le pellicole disponibili nelle sale di Trento ed esserci depressi, abbiamo optato per il film della Jolie: "Wonted".

Arriviamo e ci mettiamo diligentemente in fila. Davanti a noi una ventina di persone.
Mentre cerco di staccare Coinquilino dalla gigantografia della bella Angelina che troneggia all'entrata, la ragazza davanti a noi, sbuffa rumorosamente volgendo lo sguardo dietro di noi.
Dal nulla spunta un ragazzo alle nostre spalle.

"Cazzo hai da guardare con quella faccia lì"

Oddio ... dirà a noi? Conquilino ed io ci guardiamo con aria perplessa.

"No, dico ... la smetti di fare quella faccia da culo? Guardati ... sei una persona patetica"

A Coinquilino comincia a montare la rabbia. Tra un attimo gli salta addosso. Ma subito la situazione ci diventa più chiara.

La ragazza davanti a noi replica: "io sarò patetica ma tu sei il solito coglione!"

Lui: "ma che cazzo vuoi? Vuoi guardare le ultime chiamate? Stavo chiamando mia madre. Mia madre. Capito? M A D R E (scandendo le lettere) ... forse se parlo così capisci!"
Lei: "certo, certo ... tua madre. Ma vaffanculo va!"
Lui: "non parlami in questo modo, sai? Guarda che ci metto un attimo ad andare fuori dalle palle"

Coinquilino ed io, a sguardo basso, proseguiamo la fila mentre questi due continuano ad insultarsi. Come lei arriva davanti alla cassa gli animi, magicamente, si placano. Lei prende i biglietti e assieme si dirigono in sala.
Noi prendiamo i nostri biglietti e, non prima di esserci dotati di mega porzione di pop corn, andiamo alla ricerca del nostro posto.
Ci sediamo. Mi guardo attorno e ... toh ... proprio dietro di noi la coppia litigiosa.
Lei tutta sulle sue, braccia conserte e sguardo cattivo, lui svaccato sulla poltrona, cellulare in mano a messaggiare (molto probabilmente con la mamma)

Inizia il film.
Dopo una quarantina di minuti noiosisssssimi la Jolie esce nuda da una vasca. Tatuaggi e fisico fastidiosamente perfetto fanno bella mostra di loro a tutto schermo.
Da dietro.

Lui: "michia che pezzo di gnocca immenso"
Lei: "sei il solito porco"
Lui: "e tu sei la solita trituramaroni"

... e via ... parte il secondo round.
Il resto del film Coinquilino ed io l'abbiamo passato ad ascoltare le diattribe dei due innamorati. E' vero che la nostra propensione a farci i cazzi nostri rasenta lo zero assoluto ... MA ... il tono di voce utilizzato da "Romeo e Giulietta" sovrastava quello della pellicola.

Riassumendo.
Lei è troppo gelosa. Lui fa troppo una vita solitaria.
Lei gli sta con il fiato sul collo. Lui è sempre a giocare a calcio
A lui non piace come veste lei (e non ha tutti i torti). Lei odia lo stile di guida di lui.
Lei vuole andare in vacanza al mare. Lui vuole andare in campeggio, in montagna. (brrrrr ... )

Insomma ... un disastro!

Noi e le tre file avanti e dietro ci chiedevamo "ma lasciarsi? par brutto?"

E invece no, signore e signori, il colpo di scena era dietro l'angolo. E non solo metaforicamente parlando.
Infatti, a film finito, mentre tornavamo alla macchina, io e Coinquilino abbiamo rischiato di travolgere i due innamorati che stavano limonando alla grande dietro un angolo.

L'amore non è bello se non è litigarello, per carità, ... ma stare a casa e non rompere i maroni agli altri? Par brutto?

venerdì 4 luglio 2008

C'è un pelo di troppo

L’altro giorno mi stavo sistemando allo specchio le sopracciglia: notizia di vitale importanza, di cui voi tutti dovevate essere messi a conoscenza.

Mentre strappavo gli indocili peletti, canticchiavo dietro a una canzone della Giannona nostra:

Nasce l’alba su di me… (STIC!)
Mi lascio andare al tuo respiro… (Cazzo, che maleeeee…)
E mi accompagno con i ritmi tuoi… (Ma i peli che non ho sulle gambe, proprio sugli occhi mi dovevano crescere?)
Ti sento in giro ma dove sei (Bè, meglio lì che sui baffi…)
Con tutte quelle essenze che ti dai (Oh, Gianna, meglio che puzzare, via… STIC!)
Non so chi sei, non sudi mai, sei sempre più lontano (Che doloreeee, per fortuna ho quasi finito)
Voglio il tuo profumo (OH, CAZZO!)
Voglio il tuo profumo (ODDIO, COSA VEDO…)



A questo punto mi sono dimenticata di cantare: perché quello che avevo visto era sufficientemente terribile da distrarmi.

Sul sopracciglio di destra avevo un pelo bianco. Completamente.

Prima reazione: oddio, sono vecchia.

Seconda reazione: scrivo alla Mafy. «Amica, ho un pelo bianco sul sopracciglio. Sono vecchia». Risposta: «La dentiera a quando?». Amica maleducata.

Terza reazione: lo estirpo subito, il porco. E non ditemi che per ogni pelo bianco tolto ne crescono tre. Se così sarà, resterò come Niki Lauda: meglio senza sopracciglia che con le medesime canute.

Mentre rimiro con un occhio tra il terrorizzato e il trionfante il pelo intrappolato tra i denti della pinzetta, suona il telefono: LUI.



C: Pronto…

L: Ciao Cally! Come va?

C: Ho appena scoperto di avere un pelo bianco nel sopracciglio.

L: Ma va’, non è bianco… Secondo me è soltanto molto biondo.



E adesso chiedetemi ancora perché voglio sposarlo.



Cally (direttamente dalla spiaggia)

giovedì 3 luglio 2008

Scrivi alle derelitte: we are back!

Care derelitte,
aiuto!
sono tornata al lavoro oggi dopo 10 giorni in Canada... dove ho conosciuto una meraviglia!
ora, il vostro blog mi piace un sacco e mi aiuta a sorridere, ma manca l'indicazione fondamentale:
COME SI SOPRAVVIVE?????
non abbandonatemi...




C: Amica, abbiamo un’emergenza.
M: Che è successo? Ti si è scheggiata un’unghia? Hai rotto un altro tacco?
C: Molto peggio.
M: Ti si è smosciata la piega? Con questo caldo…
C: No! Abbiamo una sorella che è entrata nel club e ci ha scritto.
M: Oddio: ha conosciuto una meraviglia?
C: Ebbene si: ci chiede come si sopravvive alla cosa.
M: Che battutona. Ha fatto un corso di cabarettismo?
C: Può darsi. Ma ha bisogno di noi.
M: Bene, mettiamo il mantello da Super Derelitte.
C: Amica, non lo abbiamo. La magliettina Salento 12 che abbiamo comprato uguale va bene lo stesso?
M: Fatta: derelitte in azione.


Cara amica disperata,

ci chiedi la cosa più difficile del mondo. Ma nella tua domanda c’è già la risposta: dopo l’incontro con la meraviglia non si vive, si sopravvive. Perché la meraviglia è sfuggente per sua natura, e quindi ti fa volare o precipitare al suolo con una sola parola.

Il nostro consiglio spassionato è: goditela, finché dura. Inizia a guardare i voli per tornare a trovarlo (tanto lo avrai già fatto ottocentomila volte). Controlla tutte le offerte di lavoro in Canada: se hai due lauree o sei in procinto di ottenerle, pensi che anche fare la sciampista andrebbe benissimo, pur di stare vicino a lui. Anzi, sei proprio stufa di studiare…

Il nostro consiglio nasce da un preciso dato di fatto: se hai deciso di provare a dimenticarlo, stai tranquilla che non ci riuscirai; alla tv vedrai solo documentari sul Canada o pubblicità coi canadesi; in agenzia di viaggi promuoveranno splendidi tour naturalistici sulle tracce degli alci; le tue amiche ti regaleranno bottiglioni di sciroppo d’acero.

Noi, naturalmente, ti auguriamo che non faccia mai culo: anzi, che ti raggiunga in Italia e che insieme possiate procreare tanti cuccioli italo-canadesi (ovviamente, la tua prima figlia femmina si chiamerà come le derelitte, che tanto hanno lo stesso nome, ad eterna memoria).

Se invece dovesse farlo, bè, sei in buona compagnia: a quel punto soffrirai come un cane, ma poi anche quel dolore se ne andrà. E ti rimarrà il sorriso dolce-amaro per il ricordo di un’esperienza che non tutti possono vivere. Lui, intanto, si starà chiedendo se quel sasso che gli ha sfondato il lunotto anteriore con scritto sopra «Greetings from Italy – Le derelitte» voglia dire qualcosa tra le righe.

Abbracci affettuosi

Cally e Mafy.

mercoledì 2 luglio 2008

C'è chi resta ... e c'è chi parte

Cari amici vicini e lontani,

la vostra Callista è in partenza. Anzi, è partita: quando leggerete queste righe, infatti, una delle due derelitte sarà spaparanzata al sole del Mediterraneo, convinta da una irrinunciabile proposta dei genitori: «Cally, dai, prenota una settimana di vacanza da qualche parte e vieni con noi, che sennò non ti vediamo mai… Te la regaliamo!». Potevo forse rifiutare? Assolutamente no.

Ora, so che siete curiosi: che meta avrà scelto la nostra Callista? Presto detto: in onore al nostro status di derelitte, ho pensato di andare in pellegrinaggio nella patria della nostra sorella ante litteram: ossia a Creta.

Come dite? Non cogliete il collegamento?

Naturalmente sto parlando della povera Arianna, figura notissima della mitologia greca. È la nostra antesignana. Questa se ne stava felice sulla sua isoletta con il padre e la madre. Oddio, in effetti il padre era un po’ una palla, povero Minosse. E la mamma aveva dei gusti un po’ strani in campo sessuale: si era innamorata di un toro e dalla loro unione ad Arianna era nato un fratellino, il Minotauro. Certo, era un po’ strano come fratello, ogni anno voleva un sacrificio umano per starsene bravino. Ma i figli so’ piezz’ ‘e core, si sa, e così mamma e papà gli avevano pure regalato la villetta al mare, il Labirinto, fatta progettare dal famoso architetto Dedalo.

Un bel giorno Arianna disse alla mamma e al papà che quel giorno se ne sarebbe andata in spiaggia con le amiche: «Va bene, ma attenta, e non dare retta agli sconosciuti…», rispose la mamma. «Mamma, ti ricordo che ti sei accoppiata con un toro, non sei la persona più adatta per fare raccomandazioni, eh…», disse Arianna. E se ne andò al mare.

Ma ecco che dal nulla apparve la meraviglia di turno, un certo Teseo, che arrivava direttamente dalla Grecia.
Arianna se ne invaghì mostruosamente.

Questo Teseo era in effetti un gran bel figo e se la tirava mica poco: camminava avanti e indietro sulla spiaggia dicendo di aver ucciso la scrofa di Crommione, il brigante Scirone e pure il toro di Maratona. Aveva gli occhiali da sole e degli addominali scolpitissimi. Arianna gli cadde ai piedi come uno zerbino.
Il buon Teseo sembrava pure innamorato, all’inizio: le scriveva un sacco di messaggini e le telefonava pure quando usciva con gli amici a bere una birra. Arianna sospirava e dimagriva (effetto cornutazzo). Quando Teseo propose ad Arianna di uccidere il fratello mostro (per fregarsi la sua parte di dote, probabilmente) e di tornarsene con lui in Grecia, la derelitta non ci pensò due volte. Rise ebete e felice. Gli diede addirittura un gomitolo di filo da srotolare nel Labirinto per non perdersi (alla faccia dell’amore fraterno). Gli avrebbe tracciato la via con la lingua, se avesse potuto. E quando l’eroe uscì vittorioso dal palazzo, Arianna lo seguì via mare, immaginandosi già sposata con un manipolo di figli belli come il padre. Ma aveva fatto i conti senza il pianeta porco bastardo. Infatti dopo qualche ora di navigazione, Teseo fece culo. Ma culissimo proprio: abbandonò la povera Arianna addormentata sull’isola di Nasso.

Ora, immaginatevi la povera derelitta al risveglio: è già un miracolo se, con tutte le maledizioni tirate, quella merdaccia di Teseo sia arrivata sana e salva in patria.

Quindi, amiche derelitte, andrò a rendere omaggio alla nostra sorella maggiore. Visto che poi lei si è consolata con Bacco, che era pure un dio, chissà che non porti bene anche a me…

Quest'è Bacco e quest’Arianna,
belli, e l'un dell'altro ardenti:
perché 'l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Baci marittimi a tutti.


martedì 1 luglio 2008

chi cerca (ci) trova - giugno 2008

Ed eccoci arrivati a fine mese (o meglio, è già l'inizio ma ieri mi sono dimenticata di salvare il post... abbiate pietà di me è un periodo difficile) ... e quindi?
Cosa vi aspetta lo sapete ... le chiavi di ricerca!!!
Ogni mese sempre più incredibili ...

Iniezioni culetto (prendi la mira, lanci e se fai centro guadagni 100 punti!)
io sento le campane (din don dan ... din don dannn ... fra martino campanarooo)
catene porche da mandare via sms (al posto delle catene di S. Antonio ora le catene di S. Rocco)
che bello e quando una persona ti ama con il cuore (di solito a noi amano un po' più basso)
come catturare le vespe (ma noi ci chiediamo ... ma perchè????)
come posso piantare lo stelo di una rosa che prima era in un vaso d'acqua (guarda ... provaci ... ma io la vedo un tantinellino dura che sopravviva)
concerto negroamari (beh, giusto, sono 6 ... quindi negroamari)
contro il malocchio bollire mutande (magari contro il malocchio non funziona ... ma almeno le metti pulite)
cosa fare nel caso di una amica stronza (inizierei con l'evitare di chiamarla amica)
Faceva contare come le pecore blog (una pecora blog, due pecore blog, tre pecore blog ... ronfffff)
fare una buona cacca (grazie, anche a te)
fingere di aver mandato un sms (a quale scopo?)
genealogia tutankamon (utilissima! Come sopravvivere senza saperlo?)
il sushi puzza? (si ... puzza da morire ... bleach)
Io ti amo ma tu no (uhhh ... è la mia storia ...)
la traviata norma ovvero vaffanculo ... ebbene si! (ummm ... è la versione di borgata della traviata ... figooo!)
Mamma mia come bruciano queste supposte (ussignur!)
non c'è trippa per gatti in inglese maccheronico (ma perchè, mi chiedo io ... perchè???)
non prendete per il culo mi - ca voli economicissimi (oddio ... questa è la coniglia ... non fatela arrabbiare che diventa la coniglia mannara )
non riesco a trovare delle emoticon con i gabinetti, mi aiutate? (ma a cosa ti servono, di grazia?)
posso andare al mare con la tracheite? (si, si ... al limite muori!)
Se un capricorno non risponde ai messaggi sta usando una tattica? (no ... è perchè fa culo)
Tatatata ta ta musica dance (eppure ti chiamerò trottolino amoroso tudu dadada)
tobia il cane psicopatico (sarà amico del cane dei miei padroni di casa ... billy il cane autistico)
un ragazzo mi ha detto che sono acida che vuol dire? (che rompi le palle ...)
Vado a fare la cera al petto e l'estetista mi mette le mani nelle mutande (se non ti fa pagare il supplemento ... di che ti lamenti?)

TOP 5
sono brutta faccio sesso (beata te ... noi siamo anche carucce ... ma non battiamo chiodo)
chi ti ama ti richiama (e chi non ti richiama fa CULOOOOO)
ehi uè sms (uotssss???)
i nomi delle cacche (o mio diooooooo)
Pompini fenomenali (grazie, caro!)