venerdì 18 dicembre 2009

Punto della situazione

Come detto dalla Mafy, le derelitte non sono morte. Ma una credeva comunque di spirare.
Infatti, mentre la mia collega si godeva un meraviglioso week-end londinese, la sottoscritta Callista faceva nuove amicizie: ad esempio, con la tazza del gabinetto, alla quale sono rimasta abbracciata per un odioso virus che mi ha steso tra atroci dolori. Dopo due giorni di forzata immobilità, poi, sono stata rallegrata pure da una sinusite che mi ha fatto navigare tra le nuvole rosa dell'antidolorifico per una settimana circa. Quando si dice la fortuna. Capirete, ahimè, che la voglia di accendere un pc e comunicare col mondo era pari allo zero assoluto (dudurudurududdu).
Ma si sa, le derelitte hanno la pellaccia dura: e sono sopravvissuta. In questi giorni di malattia, però, ho scoperto nuove fantastiche cose sulla programmazione televisiva post passaggio al digitale terrestre, che ci fa vedere malissimo le cose che prima vedevamo benone ma ci rallegra con delle amenità incredibili.
1. Su uno dei mille canali dedicati ai cartoni animati, la sera verso le sette e mezza rimandano "Georgie". Esatto, il cartone della ragazzina finta santa che concupisce i fratellastri e chiunque incontri. 'Sta maiala.
2. I Teletubbies uniti all'effetto della Tachipirina creano un trip mentale che manco il migliore degli acidi. Taaaaante coccole...
3. Onore a Rai qualche cosa che trasmette i film italiani degli anni Ottanta. Passare il venerdì pomeriggio tra Pozzetto e Villaggio è una delle cose migliori che possano esistere.
4. Voglio uccidere uno dei tizi delle telepromozioni di Mediashopping. Quello che dice "pròdòtti" con le "o" più aperte dell'universo. Ha una faccia da secchione nerd e la parlata del Supertelegattone. Odioso.
5. Il mio programma preferito di tutto il mondo, "La prova del cuoco", visto con gli occhi di una che vomita anche l'acqua, non è affatto la stessa cosa.

Per il resto, siamo di nuovo qui, e in versione natalizia.
Tremate, tremate, le derelitte sono tornate...

lunedì 14 dicembre 2009

London ...

Toc toc... c'è nessuno???
Ok, ok ... avete ragione! Chiediamo pietà ... due settimane senza scrivere nulla è una cosa imperdonabile.
Cammineremo anche in ginocchio sui ceci ma abbiamo le gonne e ci si smaglierebbero le calze. Va bene essere pentite... ma siamo pur sempre donnini glamour!
Perchè questa nostra lunga assenza???
Mah ... siamo persone impegnate... facciamo cose, vediamo gente ...
Non regge, eh? Ok... svuotiamo il sacco. Callista è presissima dal lavoro. Oltre a tenere quelle "bestiacce" di studenti ha pure fatto una svalangata di udienze e sta preparando lo spettacolo di fine anno (sì sì ... fine anno scolastico, a giugno... siamo trentini e ci prendiamo per tempo!).
Io, invece, tento di dimenticarmi del lavoro e di tutte le scadenze che mi aspettano da qui alla fine dell'anno e me ne sono andata in quel di Londra per il ponte dell'Immacolata.
Ehhhhhgià ... sono andata a trovare Cugino!
E con chi potevo potevo andare in trasferta Oltremanica??? Bravi!!! Con quella meraviglia di UABPAS.
Nota per la prosecuzione della lettura del blog. Ho deciso che d'ora in pois UABPAS lo chiamerò "Incanto". Mi spiace continuare a chiamarlo con un acronimo che ricorda il verso di un cane rauco e chiamarlo "Meraviglia" non mi pare proprio il caso visti i precedenti. Fine nota.
Antefatto.
Cugino da quando è a Londra è un tantinellino fissato con la linea. In effetti con le schifezze che si mangiano da quelle parti mettere dieci chili in mezza giornata non è così difficile. Così, ogni volta che ci vediamo, parte la domanda di rito: "che dici, Mafy, mi vedi ingrassato?"
E anche stavolta il copione non ha subito alcuna variazione.
Dopo essere atterrati a Stansted e aver preso il gioiosissimo trenino, due glamourissimi ragazzi italiani arrivano alla stazione di Tottenham. Sulla banchina li sta aspettando un uomo con una terribile sciarpa a pois (Cugino lo so che mi leggi e odi quando insulto la tua sciarpa!) che li raggiunge, li abbraccia, chiede loro come è andato il viaggio e poi ...
"che dici, Mafy, mi vedi ingrassato?" ... mettendosi in posa.
Frontale.
Profilo destro.
Profilo sinistro.
Lato B.
M: "no, cugino mio adorato, non sei ingrassato! Sei in gran forma, fidati!"
E così per almeno 5 volte.
No... non è che siamo andati da Stansted a Tottenham 5 volte... anche voi, cosa andate a pensare?
Le 5 volte erano riferite alle domande sulla forma fisica poste da Cugino e altrettante risposte date dalla sottoscritta con sguardo e sorriso d'intesa con Incanto.
Domenica pomeriggio a poche ore dal ritorno in Italia. Fermata della metropolitana.
Chiacchieriamo amabilmente dei progetti per Capodanno quando Cugino, dal nulla, se ne esce con un:
"che dici, Mafy, mi vedi ingrassato?"
Guardo Incanto e ci mettiamo a ridere.
Con tutta la serietà del mondo mi rivolgo a Cugino dicendogli: "tesorino ... ascolta la Mafy. La linea va benissimo, credimi! Il problema sta nella memoria. Mi ti stai rimbambendo un pochino. Sarà la decima volta che mi fai questa domanda. BASTAAAAAAAAA!"
C: "Veramente? Te l'ho già chiesto?"
M: "Stai scherzando, vero? ... "
C: "no, no ... non me ne sono mica accorto!"
M: "oh madoooo... giuro... me l'hai chiesto mille volte. Vero, Incanto?"
Cugino e io ci giriamo con occhio e faccina interrogativa verso l'uomo meraviglioso che si sta gustando il battibecco.
Momento di silenzio ...
Con occhio angelico e sorriso sornione: "ahhh ... io non ho sentito!"
Risata complice tra i due uomini.
Mmmm ... forse al posto di Incanto dovrei chiamarlo Paraculo... che dite???