giovedì 31 gennaio 2008

Chi cerca (ci) trova - gennaio 2008

Ed eccoci a fine mesi, amici. E sapete cosa vuol dire fine mese, vero? Ma siiiiii … le chiavi di ricerca! Pensavamo che il 2008 portasse un po’ di morigeratezza tra i naviganti … invece cercano sempre le cose più bizzarre. Meglio così, noi ci divertiamo un sacco.
A voi le perle …

CANTA CHE TI PASSA
- Aggiungi un posto a tavola (che c’è un amico in più … occhio che siamo a dieta, però … non è che se magna più di tanto)
- Annibali ricordati vai piano che gli elefanti sbandano (Annibali??? Era più d’uno? I famosissimi fratelli Annibali)
- Chi ha cantato the final countdown? (quei capelloni degli Europe … dear!)
- E nell’aria ancora il tuo profumo dolce candido vasco (candido???? Da quando il profumo è candido? … guarda cosa mi tocca sentire … giù le mani dalle canzoni di vasco… grrrr)
- Titolo e nell’aria ancora il tuo profumo dolce alto morbido come questa sera (ma allora sei rimbambito! Alto???? Un profumo alto??? … occhio che te lo scrivo giusto e vedi di ricordartelo … “E’ nell’aria ancora il tuo profumo dolce caldo morbido come questa sera… ahhh che poesia!)
- Guarda che al mondo c’è titolo di una canzone? Chi la canta (passo … non ne ho ideea)
- La canzone di mina che fa eeee (qualche suggerimento in più? Pare brutto?
- Mi manchi, mi manchi, mi manca tutto quello ke canzone (o mamma … testo intensissimo! Se la trovi girami il testo, mi raccomando)

CARE DERELITTE ... CHIEDO A VOI
- sono stitica (vai di prugne, amica!)
- baci film con senza lingua (se l’attore è un bel figaccione assolutamente con)
- come fare la cacca in un bosco (ti giriamo la mail di due nostri amici e poi chiedi a loro)
- A una ragazza magra si vedono le costole? (e lo chiedi a noi??? Manco sappiamo se ce le abbiamo le costole sotto la ciccia!)
- Parcheggio scambisti bologna (noi conosciamo solo quello di Parma … bolognocche aiutatelo voiiii!)
- Quanto costa il biglietto del concerto dei Pooh la casa del sole? (ma cercalo su ticket one pare brutto? Callyyyyyy … quanto paghi per andare a vedere le quattro cariatidi?)
- Va bene rispondere al telefono dicendo pronto (mah … prova con “a stronzooooo” magari funziona meglio)
- Significato onirico picchiare sorella con ciabatta (non sono esperta di sogni … ma tanto simpatica tua sorella non ti deve stare!)

A.A.A. CERCASI
- Cerco delle frasi porche da dedicare (già che ci sei preparati anche due cerotti … metti che non vengano apprezzate)
- Immagini di sandra milo che seduce (o mamma mia …)
- Le mutande di sandra milo (sei lo stesso di prima … tu mi fai paura, amico!)
- Foto insegnanti porcone senza mutandine (Cally … pensi dicano a te?)
- Libretto istruzioni opel corsa sostituzioni fusibili (sorry … ho una peugeot!)
- Zampognari dove siete? (oh … cazzo … li abbiamo persi?)

GIULIANO WE LOVE YOU
- Giuliano Sangiorgi (un gran figo)
- Cerchietto ali negramaro (ce l’abbiamo … autografato … e messo in un quadretto!)
- Foto Giuliano Sangiorgi con la fidanzata (ma noooo … siamo solo amici!)
- Giuliano Sangiorgi matrimonio (uhh … che emozione, l’avete saputo? È un matrimonio a tre … )
- Magliette indossate da Giuliano Sangiorgi (non sono magliette … ma degli straccetti attentatori d’ormoni… uff che caldo!)

VE LO DEVO PROPRIO DIRE
- ciao porche (ciao, caro!)
- ho scopato mia nuora (e com’è andata?)
- ho strombazzato col clacson (notiziona … non potevo vivere senza!)
- a mia suocera piace essere inculata (tu sei quello della nuora? … spero di no … altrimenti sai che casino ai pranzi tra parenti?)
- amò, uffi mi manchi (tesò, cazzo, pure tu)
- Hanno ritrovato babbo natale (e dov’era sparito, pover’uomo?)
- I pooh a buona domenica (lo dico subito a cally)
- Io direi che ti amo (ti stimo anch’io …)
- Le ragazze bionde ce l’hanno profumata (l’alito… che avevate capito?)
- Mi sono messa i collant sotto i jeans (mamma mia che scomodità)
- Mia madre e mia moglie e mia cognata ci piace farsi inculare (complimenti per la famigliola … e pure per l’italiano )

L'ANGOLO CULTURALE
- chi uccise achille? (Paride … lo sanno anche i sassi)
- Achille e patroclo amanti (anvediiii … altro che cugini come nel film)
- L’ira di achille prosa (era incazzoso e ha fatto guerra a tutti)
- L’insulto di achille e la maledizione ad Agamennone (qui chiamo la prof che ti spiega meglio)
- Lettera elena a menelao illiade (caro il mio maritino Menelao, sei cornuto. Me la faccio con quel gran figaccione di Paride. Con eterno amore Elena la Troia … ehmm … di Troia)
- Mi serve la parafrasi de: la morte di Patroclo (beccato!!!! Tu sei sempre lo stesso … da sei mesi! Mi mancavi!)
- Imbrunire pascoli parafrasi (Amica??? Questo è campo tuo!)

UOTS???
- Confusa, innamorato, collega (eh?)
- Abbassare macchina lavata finestrini in corsa (ma i finestrini li abbassi mentre lavi la macchina? Chiamami che non voglio perdermi la scena)
- All’arembaggio nudo (beh … una meraviglia, proprio!)
- Assime pacc chiangaredd (proprio quello che pensavo anch’io!)
- Blog diario erotico di noi, blog diario erotico, blog diario erotico (che tipo di diario cerchi?)
- Cane verme piedi leccare collega schiavo (ellamadonna…)
- Dolore fianco destro singhiozzo aerofagia mal di schiena (io chiamerei il medico … poi fai te!)


TOP FIVE:
- Vai a lavorare tu vecchiaccia hai la pelle dura io sono una creatura non posso lavorà (parole sante … noi siamo creature … dobbiamo divertirci … il vecchiaccia non era rivolto a me, vero?)
- La vita è così … ti aspetti il miele e ti ritrovi un casino … (e qui le perle di saggezza si sprecano)
- se fossi un uomo me lo succhierei (vabbè … che dirti? )
- Antonello Venditti m’hai proprio rotto er cazzo (ma povero Antonellone nazionale!)
- La cacca racconta (oddio … cos’avrà mai da dire?)


alla prossima puntata

mercoledì 30 gennaio 2008

Omeopatia? Proviamoci ...

Convinte dallo stato penoso delle nostre vie respiratorie e digerenti, nonché dall’imminente festa del Mof di sabato, ci siamo trascinate in una farmacia specializzata in omeopatia. Ormai le medicine tradizionali non ci fanno più niente, i nostri bacilli se le fagocitano inzuppandole nel latte. Fiduciose nei metodi alternativi e sbattendocene del parere del medico, siamo andate a fare scorta di granulini miracolosi. Entriamo in farmacia con passo baldanzoso. Ci accoglie una giovanissima farmacista, con aria simpatica.

C e M: Buonasera.
F: Buonasera, ragazze. Posso aiutarvi?
C: Ehm, sì, grazie, ecco, io ho avuto una tracheite molto forte, e ho ancora tosse e abbassamenti improvvisi di voce.
F: Capisco. Hai tosse secca o catarro?
C (guardandosi in giro con circospezione): Bè, ecco, tutte e due.
F: Ma se tossisci ti vien su qualcosa o è solo tosse?
C (ammirando di sottecchi la faccia schifata del signore in coda): Eh, no, nel senso che… Insomma, ho tutti i bronchi infiammati.
F: Bene, tosse con catarro e abbassamento della voce. Di notte tossici?
C: Sì, ma tanto non disturbo nessuno, ah ah ah…

Il signore si gira dall’altra. La farmacista annuisce vigorosamente e se ne va di là. Torna con tre tubetti.

F: Allora, tanto per cominciare ti do della Belladonna…
C: Ah, grazie, anche se sono qui un po’ sciupata…
M: Amica, la Belladonna è un farmaco.
C: Ho capito, era per sdrammatizzare.
F: Allora, dicevo, questa per il mal di gola e la voce. Poi ti do l’antimonium per la tosse e la drosera da prendere di notte. Te lo segno?
C: No, me lo ricordo, grazie. Poi «drosera» per la sera, no? Sennò si chiamava «drogiorno»…
M: La scusi, farmacista, la mia amica quando non sta bene fa delle battute orrende.
C: Senti, spiritosona, raccontale del tuo stomaco.
M: Eh, io penso di avere una mezza influenza. Nel senso che ho nausea e se mangio qualcosa mi vengono delle fitte tremende alla pancia.
F: Ok, ti do qualcosa per togliere il fastidio e poi la Nux Vomica che va benissimo per la nausea e i dolori di stomaco.
M: Ma perché a te dà della Belladonna e a me della roba Vomica, lì?
C: Perché io ho la tosse, è più nobile… Hai mai sentito le eroine tragiche della letteratura morire di vomito? No, si consumano di tisi…
M: Vaffanculo. Ah, guarda amica, l’anello vibrante!
C: Fico, lo compriamo?
M: E con chi lo usiamo? Con lo spirito santo?
C: Non si sa mai nella vita…
M: Guarda, già l’abbiamo fatta con i preservativi in Salento, la figura di merda, vorrei evitare di ripetere nella farmacia a 300 metri da casa.
C: Uff…
F: Ecco qui, ragazze, sono 30 euro. E buona guarigione!

Sorvolando sul fatto che ci abbiamo aperto le confezioni coi denti e ci abbiamo messo venti minuti a capire come far uscire le pastigliette, se entro sabato non siamo come nuove, ci resta solo Lourdes.

martedì 29 gennaio 2008

Padre ... ho peccato

Venerdì sera, alle otto, ero già nel mio bel lettino sotto due coperte e con accanto un litro di tisana... evviva la vita! Dopo una settimana di lavoro intenso, dopo una giornata passata tra ufficio e palestra, appurato che la mia amichetta era a casa a tossire pezzettini di polmone per la casa, mi sono lasciata vincere, senza nemmeno combattere, dal senso di sgnas e buona buonina mi sono sdraiata al caldo.

Verso le dieci, nel bel mezzo di un sonnellino pre nanna seria, arriva un messaggio.
BIB BIB
Con un occhietto aperto ed uno chiuso guardo il display convinta di trovare la buona notte di Cally ... invece...
Messaggio di Azzurro : "Ciao Mafy! Sei di serata? E' da un bel po' che non ci vediamo ... come stai?"
Ussignur ... Azzurro ... e adesso? Beh, piuttosto che dirgli che sono a casa, a letto, da sola alle 10 di un venerdì serà mi taglio i capelli a zero ...
M: "Hola ... chi si sente! Ma ciao! Io tutto bene, grazie. Sono a cena a casa di amici ... e tu? Seratona, immagino! ... ehhh già ... è da tanto che non ci si vede!"
Dopo qualche minuto BIP BIP
A: "Sono ad una festa di laurea ... niente di che... tra un po' torno a casa. Aspetta ... adesso esco e ti chiamo ... quì c'è troppo casino!"
Come mi chiama? Oddio ... e adesso? Si sente che sono a casa da sola ... cazzazzazzo!
Accendo la tv e alzo il volume in modo che faccia da sottofondo chiacchiere e ... DRIIN DRINN
MI alzo dal letto e rispondo
M: "Ma ciaoooo! Aspetta un secondo che mi sposto anch'io altrimenti non ti sento" andando verso il soggiorno
A: "Ciao Mafy, ma che bello sentirti ... tutto bene?"
... quattro chiacchiere di circostanza ...
A: "Senti ... ma tu finisci tardi la tua cena? Io tra un attimo me ne vado e in un'oretta sono a Trento ... che dici? Ci vediamo?"
M: "Stasera? (oddioooooo ... sono in pigiama e probabilmente puzzo ... come faccio a prepararmi???) Mah, si ... si potrebbe ... che fai? Passi a casa mia? Io torno a casa e ti aspetto la?"
A: "ehhh ... c'è un problemino ... sono senza macchina. Ora sono con un amico ... mi porta lui a casa ... passi tu da me? Magari andiamo a bere qualche cosa. Ti aspetto sotto casa mia?"
M: "(porca vacca, vacca, vacca ... io e le mie idee balorde ... ora mi tocca pure uscire al freddo) Ok, ottima idea! Tra quanto facciamo? Verso le undici e mezza?"
A: "Perfetto!"

Sfido il senso di sgnaus che mi sta attanagliando lo stomaco e in meno di un'ora mi doccio, mi trucco, mi vesto fintamente casuale e mi presento sotto casa sua. Sale in macchina e ci avviamo verso qualche locale per andare a bere qualche cosa e fare due chiacchiere in tranquillità. Ovviamente a quell'ora tutti i locali sono in chiusura ... quindi ci troviamo a fare un giro turistico di tutta la città e prima periferia ... assistiamo ad una rissa con tanto di intervento della polizia, passiamo davanti a tutte le prostitute di Trento e veniamo fermati anche da un posto di blocco ... una cosa romanticissima, insomma. Nel frattempo parliamo di tutto un po' e lui è bastardamente carino, mi tiene la mano, mi accarezza i capelli, mi riempie di complimenti ... ma d'altronde ormai il mio pollo lo conosco. Lui è così ... meraviglioso quando lo vedo e poi puff ... sparisce! (chi cacchio è Houdini?)

Ritorniamo verso casa sua. Ci fermiamo nel suo parcheggio. Parte il momento ormone assassino. Ma la mia macchina, tanto carina e tanto bella permette pochissimi margini di manovra. Idea dell'anno di Azzurro.
A: "saliamo da me"
M: "ma anche no! Figurati se adesso salgo a casa tua con tutta la famiglia!"
A: "ma nooo ... i miei non ci sono, sono via. A casa c'è solo mio fratello. Ma starà sicuramente dormendo a quest'ora!"
M: "ma voi dormite nella stessa stanza"
A: "Tu sali e non preoccuparti ..."

Entriamo in casa e nel buio più completo seguo Azzurro fino ad una porta, la apre e io spero non sia la camera condivisa con il fratello. Ci troviamo, invece, in quella che scoprirò essere la camera degli ospiti. Una camera grande tutta arredata in bianco. Molto carina. In un nanosecondo mi ritrovo sul letto ... evviva evviva!
Nel bel mezzo delle "tattiche di avvicinamento" giro la testa e distrattamente butto un occhio sul comodino ... Terrore... C'è una statuetta di Padre Pio alto almeno venti centimetri. O santa pazienza .... non posso fare sesso con Padre Pio che mi guarda scuotendo il capo e facendosi il segno della croce (l'ho visto distintamente mentre si muoveva ... altro che lacrime di sangue dalle madonnine) Non posso proprio.
Soluzioni:
a) fermare Azzurro e chiedergli "Ti dispiacerebbe riporre la statuina del gentile Padre da Pietralcina nel cassetto? Sai ... mi inquieta" con il rischio di venir colpita con la statuina stessa
b)cercare di fare ricorso agli insegnamenti di stretching estremo ed allungare la mano, rischiando l'incolumità della spalla, atterrando la statua
c)optare per un piano diversivo. Coprire il santo tirandogli addosso qualche cosa ...
Dopo aver chiesto l'aiuto del pubbblico opto per l'opzione c e l'accendo.

... Mafalda si avvicina alla riga dei tre punti, prende la mira e lancia.... canestrooooo ... i boxer di azzurro coprono la statuetta! Ovazione del palazzetto!
Rimango immobile per qualche secondo aspettando di essere colpita da un fulmine divino ... ma non succede nulla ... Salva! Posso dedicarmi al mio profumato amico tanto carino quanto complicato e dal comportamento bizzarro.

... tempo trascorso felicemente ...

Ci ritroviamo abbracciati sotto un piumone che fa concorrenza al mio da quanto ciccione e caldo è.
A: "Mafyyyyyy ... mi fai un massaggino alla schiena?"
M: "ma si, dai ... per questa volta ... ma solo perchè ti sei comportato bene!"
A: "antipatica!"
M: "guarda che non te lo faccio più?"
A: "scusa, scusa, scusa ... anzi ... potresti fermarti a dormire quì, stanotte ... domani ci svegliamo assieme ... io vado a lavorare e tu vai a casa. Così non prendi freddo ad uscire adesso"
M: "mah, potrebbe essere un'idea ... quasi quasi ... intanto ti faccio il massaggio"

Dopo una mezz'oretta di massaggini, coccole e chiacchiere mi sdraio accanto a lui. Lui si avvicina, mi abbraccia e mi dice "Sai, Mafy ... sei proprio brava a fare i massaggi? Hai delle manine d'oro ... mi sono quasi addormentato"
M: "ahhhh grazie ... sono proprio soddisfazioni! Domani mattina vado a casa e lo scrivo sul diario ... ho delle mani che fanno addormentare un uomo"
A: "Ma daiiii ... non volevo dire quello ...!"
M: "Mostro!!!"
A: "Dai ... vieni quì, fatti abbracciare. Lo sai che era un apprezzamento! Buonanotte!"
M: "Buonanotte" (spero almeno di averti contagiato con lo sgnaus ... ohhhh!!!)

lunedì 28 gennaio 2008

Pronto soccorso derelitte


Giovedì scorso. Le derelitte sono due disastri deambulanti, hanno dolori dappertutto, sono mezze malate, grasse, mollicce, probabilmente puzzano anche, ma tanto sono raffreddate e non se ne accorgono.

C: Ahhhhcomesoffro, amica, ho una tosse che muoio.
M: Io ho due palle al posto delle tonsille.
C: Etciù!
M: Salutee eee… eee… etciuuuuuu!
C: Coff, coff…
M: Prrrrrr (naso soffiato).







N: Qualcuno ha bisogno di me?
M: Nettuno, cosa cavolo fai? Vabbè che è carnevale, ma…
C: Ma ti sei vestito da Dottor House? Sei impazzito?
N: Zitte, zitte, disgrazie con due gambe… Non state male? Eccomi qua, pronto per intervenire. Ragguagliatemi sulle pazienti, infermieri…
M: (Oddio, amica, è andato)
C: (Io scappo)





N: Cominciamo con la paziente Callista. Donna, anni…
C: VENTIQUATTRO
N: Eh, certo, 24… Non diciamo quando, però… Vabbè, dicevo, donna, 24 anni, bionda, peso…
C: NON DIRLO O TI AMMAZZO!
N: Peso… ehm, non pervenuto, altezza 169 cm
C: Sono molto orgogliosa del 69, in effetti…
N: Misure novant…
C: Nettu, è una visita medica o Miss Italia?
N: Oh, era per aiutarvi a trovare un uomo, eh… Lasciami proseguire: la paziente lamenta tosse insistente e fastidiosa e dolore acuto in zona toracica, accompagnato da voce da transessuale e gocciolamento nasale: diagnosi? Mah, avrà l’ebola, probabilmente. Amputiamo!
C: Nettu…
N: Dottor Nettu, per favore.
C: Oh, madonna… Ok, senta, DOTTOR Nettu, gentilmente, non è che sia una bronchite, una tracheite, qualcosa di umano…
N: Una bronchite, sicuro: anzi, forse una polmonite virale geneticamente modificata: signorina Callista, lei sta morendo, probabilmente. Per sicurezza antibiotici e week end a casa.
C: NOOOOO, non questo week end, Nettu, è l’unico week end in cui avevo un impegno culturalmente interessante con plausibili intriganti risvolti. CAZZO.
N: Pace e bene. Se la prenda con il pianeta porco bastardo, signorina. La mia è scienza. Vediamo il resto. Pancetta da pandoro, presente, ginocchio zifolino, presente, piedino con dolori diffusi, presente…
C: Eh, è che a fare la ballerina succede, sono disturbi del mestiere…
N: La pancetta, soprattutto, vero? A dieta, subito.
C: (Fanculo) Ok, va bene…
N: Altro da segnalare?
C: Bè, ultimamente mi si rompono tutte le unghie…
N: AMPUTIAMO!
C: Oh madonna…
N: Quadro completo, è chiaro: lei soffre di afta epizoica contaminata con cimurro e artrite deformante. Le restano sei ore di vita. Ma forse curandola con una dose di diserbante per erbacce e topicida se la cava…
C: Senti, Nettu, fai una bella cosa, passa alla Mafy, va…


M: Ma anche no, dai…
N: Femmina, non si dicono gli anni, il peso neanche sennò non sopravvivo, lamenta dolori alla gola e sgnaus diffuso.
M: Eh, non sto bene…
N: Apra la bocca e dica «TRENTATRE»
M: Trentini, entrarono a Trento tutti e trentatre trotterellando…
N: Mmmmh, signorina Mafalda… Lei ha due palle in gola…
M: Se è per quello le ho anche più sotto, e girano vorticosamente…
N: No no, ha delle tonsille molto infiammate…
M: Grazie a Dio non l’ho detto a mister Suppostone, sennò sai che cura che mi suggeriva per il mal di gola? Paura…
N: Poi che cosa si sente?
M: Ho un problemino con la bilancia… Nel senso che non mangio e questa bastarda sale invece che scendere.
N: Lei soffre di un chiaro disturbo che si chiama «Anomalia del peso specifico». O probabilmente sta implodendo, il peso aumenta e si arriva al collasso. Lei è una supernova, signorina, e presto degenererà in buco nero.
M: Benissimo, il nero sfina… Basta che sia rapido, perché ora mi sento una balena bianca, invece…
N: E lo sgnaus? Evidente sintomo di encefalite equina venezuelana.
M: Guardi, DOTTOR Nettuno, io credo sia una semplice influenza.
N: SILENZIO! Il dottore sono io. Amputiamo!
M: Ma cosa? Un po’ di chiappe, se vuoi, quelle ne avanzo…
C: Uhhh, a me la pancia, si può?
N: ZITTE!
M: Guardi, dottore, allora ho anche del mal di testa diffuso, quando faccio palestra mi si crampizza il polpaccio destro e ho sempre i piedini freddi. Morirò?
N: Tra atroci dolori. Lei ha la dracunculosi.
M: Ma dove cavolo li trova certi nomi?
N: Su Wikipedia, ovvio…
C: Insomma, Nettu, scherzi a parte… Vedi che stiamo cadendo a pezzi? Come facciamo?
N: Ragazze, vi serve un uomo, è l’unica.
M: Ha scoperto l’acqua calda…
C: Io intanto mi faccio l’aerosol, va’…
N: Fare sesso fa bene alla pelle, ai capelli, ai dolori… E aumenta anche la quantità di anticorpi, è provato…
M: Nettu, vuoi darci una mano? Sei pure di bronzo…
N: Io vi voglio bene, ragazze, ma…
C: Ma ci fai culo, chiaro. Amica, amiamoci tra noi.
M: Preferisco morire, cara… Senza offesa.

Come vedete, l’anno delle derelitte è iniziato in maniera spumeggiante, soprattutto per la salute. Prevediamo di disintegrarci prima di Pasqua, o di appenderci da qualche parte per le compromissioni della nostra vita sociale (per altro già inesistente).

Baci germinosi a tutti.

venerdì 25 gennaio 2008

Cheese ... sorridi

Ieri.Ore 17.30. Trento Centro.

Ho appena finito un corso d’aggiornamento e cammino lesta lesta verso la macchina …
Con il mio tailleur very professional, (ero l’unica al di sotto dei 50 anni e dovevo dare almeno la parvenza di quella seria), gli stivali con il tacco, i capelli svolazzanti, impegnata in un fitto scambio di sms con callista attraverso saltellando piazza Duomo cercando di non lasciare tacco e caviglia nelle fughe tra un sampietrino (da noi chiamati bolognini) e l’altro.
Passo sotto il Nettuno e lo saluto … lui ricambia facendomi l’occhiolino. (era al cellulare con il cugino di Bologna)
Sono alla fine della piazza quando si avvicinano due ragazzi … uno mi si piazza davanti bloccandomi la strada e con un sorriso a milleduecentoquarantasettedenti mi dice “scusa, posso chiederti un favore? Faresti una foto?”
“Ma certo, ragazzo carino con un sorriso contagioso, come faccio a dirti di no?”
Mi avvicino, allungo la mano per prendere la macchina digitale e fotografare i due turisti ansiosi di farsi immortalare con alle spalle il Nettuno e il duomo ma non faccio in tempo a muovermi che il secondo ragazzo mi mette una mano sul fianco e mi “trascina” verso il centro piazza.
“La foto la vogliamo fare con te … mica noi due … così immortaliamo le bellezze di Trento”
Sorriso ebete della sottoscritta ... mi ripiglio in fretta e sfoggio subito lo sguardo "tu-si-che-hai-capito-tutto-dalla-vita-buongustaio"
Facciamo le foto, scherziamo un attimo, rifiuto a malincuore la proposta di andare a bere un caffè con i due bei ragazzuoli (sono in ritardo superfotonico … la lezione calcio-pugno-calcio-insulto mi aspetta in palestra) e scappo verso la macchina.

M: Cally … sono appena stata fermata in Piazza Duomo da due ragazzi … mi hanno chiesto di fare una foto ma invece che farla io a loro ne hanno fatta una per uno assieme a me sotto il nettuno. Ovviamente lui, Nettu, rideva come un pazzo!
C: Evviva, amica! Erano carini almeno?
M: Si, molto! Giovani, simpaticissimi, vestiti molto bene e meridionali. Dieci a uno che sono militari.
C: Niente di più probabile. Beh, dai … gli fai fare bella figura.
M: … come no!
C: Andranno a casa e gli chiederanno: "cosa avete visto di Trento?" e loro "il duomo, la fontana del Nettuno, abbiamo mangiato i crauti e i canederli, e abbiamo conosciuto una derelitta ..."
M: ehhh che bello! … con la fortuna che ho questi fanno un fotomontaggio e domani comparirà una mia foto in internet mentre faccio un pompino al Nettuno …
C: uhhh … bello. Ricordami che cerco la foto e la metto sul blog!
M: beh … così facciamo pubblicità anche al Trentino… no?
C: giustoooo … altro che la Melinda …
M: che dici? Chiediamo a mamma Provincia di darci il marchio DOC?
C: figooooo … bello bello … Derelitte Origine Controllata?
M: no … Drelitte Onoris Causa … suona meglio …

giovedì 24 gennaio 2008

Outing - parte seconda

Direttamente dalla famosissima serie "quando eravamo derelitte inesperte"
C: AHHHHHHHHHHHHHHHHH, amica, voglio morire. Non mi scrive da ieri.
M: Stai calma, magari sta lavorando.
C: NO NO NO. È che non mi vuole più vedere, lo so, ma non ha il coraggio di dirmelo.
M: Ma piantala, l’hai sentito ieri e miagolava.
C: Avrà incontrato un’altra. Mi sta scaricando senza dirmelo. Non ha le palle.
M: ALORA? Smettila! Guarda che non è dal numero di telefonate o messaggi che si valuta il rapporto con un uomo.
C: Senti da che pulpito! Se hai già pronto in memoria il messaggio per Lex se dovesse iniziare a fare culo!
M: Vabbè, meglio prevenire…
C: Ah, ma adesso io lo messaggio: gli scrivo che se non vuole più sentirmi deve essere uomo e dirmelo in faccia.
M: Ma sei impazzita?
C: Sì, sì, che abbia le palle per farlo… Che cazzo…
M: Tu quando sei menosa non ragioni più. Non puoi scrivere un messaggio del genere, uno ti sputa in un occhio… Sempre non chiami prima la sanità mentale per farti internare.
C: Fanculo, adesso scrivo…

BIRIBI

M: Era il tuo telefono?
C: Sì: chi è che mi scrive, visto che tu sei qui con me? Incredibile… Sarà la vodafone che mi fa qualche offerta…
M: Se è quello che penso, inizia a scappare perché ti meno.
C: Leggo. Oddio, è la meraviglia… «Ciao piccolè, ce stanno facendo ammazzà de lavoro. Un bacio forte». Oh che romantico…
M: Romantico?
C: Vabbè, tutta invidia.
M: No, odio profondo. Corri, amica, perché se ti becco vedi che fine fa il tuo telefono…

mercoledì 23 gennaio 2008

Buonanotte, buonanotte ... meraviglia ...

Le derelitte fanno outing.
No, no ... piano ... non l'outing che pensate voi.
Confessiamo: anche noi siamo state delle derelitte insicure, indecise, impacciate ... insomma ... delle "derelitte pivelle".
E questa condizione è, ovviamente, coincisa con il momento più drammatico della nostra onorata carriera da derelitte; il momento in cui nella nostra orbita gravitavano (sorrette dal pianeta porco bastardo) le nostre meraviglie.
Avendo noi la tranvata micidiale ed essendo loro fisicamente lontani la nostra mission consisteva nel tenere vivo il loro interesse... e quindi via di sms. Ma mica è facile mandare un messaggio ad un uomo che ti piace ... anziii ... è un'impresa titanica. Ecco spiegata l'assoluta necessità di una consultazione prima dell'invio del messaggio ...
M: E se gli mandassi la buonanotte, amica? Che dici? Troppo?
C: Noooo, mandagliela, è una cosa carina!
M: E cosa gli scrivo?
C: Una cosa tipo «Ciao, buonanotte, mille baci?»
M: MA SEI IMPAZZITAAAAAA? Così crede che sono qui a pensarlo sempre.
C: Perché non è vero?
M: Sì, ma lui non deve saperlo! Vada per il messaggio, ma deve apparire totalmente casuale. Tipo «ti scrivo la buonanotte perché mi sei venuto in mente per una circostanza assolutamente fortuita e accidentale, altrimenti non lo avrei mai fatto. Ho una vita sociale intensa e ben altro a cui pensare, CULO».
C: Ok. Vediamo… «Mi sei venuto in mente perché ti amo alla follia e vorrei sposarti domani… Buonanotte, amore mio». Funziona?
M: Funziona, funziona… Ma se posso fingere di mantenere una dignità, preferirei farlo…
C: Eh, vabbè, sei pretenziosa.
M: Scusa, ma tu alla meraviglia avresti scritto una cosa così?
C: No! Ma tu sei tu, io sono io…
M: Amica stronza! Allora, vediamo… Trovami un appiglio per il quale io possa aver pensato a lui!
C: Guarda, amica, diciamocelo chiaro. Qualsiasi scusa troviamo, faremo sempre la figura di quelle che hanno cercato un misero appiglio. Tanto vale smutandarsi subito e mettere le carte in tavola.
M: Ma brava… Adesso gli scrivo «Buonanotte» da solo. Così mi gioco immediatamente quel minimo di credibilità che mi è rimasta. Non se ne parla.
C: Allora scrivigli «Stavo ricamando triste e sola e mi sei venuto in mente, quindi ho pensato di scriverti la buonanotte». Un figurone, proprio.
M: ...
C: Allora ... gli hai scritto?
M: No
C: ma come no??? Perchè
M: perchè sono furbisssssima; niente buonanotte che è banale, scontata ... gli mando il buongiorno domani mattina!
C: ahhhhhhhecco ... moooolto meglio, in effetti!
M: no, eh?
C: no
M: ufffff ... capito ... un sempreverde "Elvis Vive" ... e via
C: molto meglio

martedì 22 gennaio 2008

Per un pugno di libri

L’altra sera Mafalda mi ha trascinato fuori. Nel senso che in questo periodo la mia voglia di fare vita sociale è più meno quella di un gasteropode… Una ciprea lurida, tipo, che tanto piace a me e alla mia amichetta di blog. Ma tant’è, alla fine ho ceduto e ci siamo avviate per un aperitivo in centro. Voglia di socializzare meno mille. Piega moscia e occhio spento. L’unico miraggio della serata era il buffet da millemilioni di calorie, che almeno avrebbe rallegrato la vista e l’olfatto (la dieta persiste ostinata).

Entriamo nel locale, poggiamo i cappotti, le dodici maglie, le sciarpe e i cani da slitta. La pelle d’orso decido di tenerla sulle spalle, probabilmente un sentore dell’influenza che stava arrivando.

Saluta a destra, saluta a sinistra: alla fine Trento è proprio piccola. Io spargo inconsapevole germi qua e là (perdonatemi, amici, sono io l’untrice, ma non lo sapevooooo), poi mi appollaio con la mia amichetta su un alto sgabello. E inizia il delirio. Perché in due minuti veniamo raggiunte da un mio ex collega con un amico. L’ex collega attacca bottone alla Mafy e l’amico inizia a parlare con me. Bel ragazzo, non c’è che dire: pure simpatico. Ma l’insidia era in agguato sotto forma di clamorosa zappata sui piedi.

BRPS (Bel Ragazzo Pure Simpatico): Ah, quindi insegni… Leggerai un sacco…

C: Eh, sì, mi piace.

BRPS: Anche a me, ma non ho tempo.

C: Bè, il tempo te lo crei, alla fine. Magari preferisci fare qualcos’altro.

BRPS: No, è che poi mi metto lì a leggere e mi viene sonno.

Ora: ti ho chiesto io quanti libri leggi? Se ti piace? NO! E allora, perché imbarcarti in un discorso sul filo del rasoio? Perché tagliarti le palle da solo? Perché fare la figura del deficiente scavandoti la fossa con le tue curatissime mani? Non riesco a darmi una risposta. Vuoi fare colpo dandoti delle arie da lettore? Male! Non peso le persone in base a quanto leggono. Se possiamo condividere una passione sono felice, ma non è necessario: possiamo parlare del tempo, di quanto deve cuocere la polenta, di capelli. Invece no, tu presunto lettore perseveri: ed ecco la continuazione del lento declino…

C: Ah, bè, ma allora non ti piace leggere… Se ti viene sonno…

BRPS: No no, mi piace, leggo un sacco.

C: Mmmmh…

BRPSMS (bel ragazzo pure simpatico ma scemo): Ho letto tantissimo quando ero piccolo.

C: Ah.

BRPSMSEA (bel ragazzo pure simpatico ma scemo e autolesionista): Tipo alle medie ho letto «L’isola del tesoro».

C: Io non l’ho mai letto…

BRPSMSEA: Anche «Cuore», ho letto.

C: Quello anch’io, alle elementari… Poi il tuo amore per la lettura si è interrotto? Ah ah ah… (pietoso tentativo di sviare il discorso)

BRPSMSEANR (bel ragazzo pure simpatico ma scemo e autolesionista nonché rincoglionito): No, alle superiori con i punti del formaggio «Camoscio d’Oro» mi hanno regalato «L’albero degli zoccoli».

C (pensando «Almeno non ha letto la versione al femminile»): Ah, ma dai…

BRPSMSEANR: Bellissimo. Ho visto anche il film.

C: Sempre al maschile, vero?

BRPSMSEANR: Come?

C: No, niente, dicevo che io il film non l’ho visto.

BRPSMSEANR: Ma nooo, devi vederlo!

C: Vabbè, ho letto il libro da piccina…

BRPSMSEANR: Sì, ma il film è tutta un’altra cosa…

C: Appunto. Mafy? Non è tardi? Uff…

BRPSMSEANR: Ma no, dai, stavamo chiacchierando così bene… Dai, sentiamo, qual è l’ultimo libro che hai letto?

Allora sei completamente andato.

C: Bè, a dire il vero ho finito un saggio storico…

BRPSMSEANR: Ah, una cosa seria. Io ho letto la storia dei mondiali di calcio. Una figata.

Vabbè, ma allora ditelo. Spero almeno di averlo infettato.



PS: Le derelitte volevano segnalare una simpatica iniziativa lanciata da quella psicopatica della Vipera. Siccome è Carnevale e ogni scherzo vale e siccome apprezziamo particolarmente l'ironia femminile, andate a leggere QUI. Noi l'abbiamo fatto a mente, perchè siamo signorine educate, e vi avvisiamo che NON funziona solo coi blogger ed è assai terapeutico... Buon divertimento!

lunedì 21 gennaio 2008

Aboliamo il lunedì?

Conversazione tra derelitte, una al lavoro (Mafalda), l'altra a casa con un'influenza da far pietà ai sassi (Callista).

M: Ciao, amica! Come va la trachea oggi?

C: Senti la mia voce, sembro la brutta copia di Fausto Leali... Quindi mica tanto bene...

M: Spero non ti telefoni nessun uomo interessante, che se ti sente così cancella immediatamente il tuo numero... Allora, hai fatto le analisi del sangue stamattina?

C: Sì, cara…

M: E come è andata? Te lo hanno succhiato tutto?

C: No, sono ancora viva: in compenso ho assistito a una splendida scena con l’infermiera che, in mezzo alla sala d’aspetto, urlava a un vecchietto mezzo sordo «VUOLE LASCIARE QUIII LE URINEEEEEE?». Sono soddisfazioni. Se il buon giorno si vede dal mattino, potevo tornare a dormire subito.

M: Dici?

C: Sì. Dopo al bar sono riuscita a ribaltare un vaso con dentro un’orchidea. Per fortuna non ho rotto niente…

M: Evviva… Tu quando ti alzi presto sei pericolosa…

C: Aspetta, mica è finita! Quando mi sono alzata dal tavolino per andare a pagare, sono scivolata davanti alla cassa. Sono rimasta in piedi grazie a un miracoloso colpo di reni e ho finto indifferenza dicendo «Attenzione, qui è bagnato e si scivola». Che cazzo…

M: Chiamo l’esorcista?

C: Poi ho iniziato a correggere le prove di storia... Una studentessa di quinta mi ha detto che il partito popolare è stato fondato da don Luigi STRUZZO e che dopo la marcia su Roma dei fascisti il papa si dichiarò prigioniero politico.

M: Urlando «BANDUS»!

C: «Tana per Benito! E ora cambiamo gioco, facciamo RIALZO! Io vado sur cuppolone e ve frego tutti, ahoooooooo...»

M: Che disperazione…

C: Ma dai, ha solo confuso i bersaglieri con le camicie nere…

M: Bè, è già tanto che non abbia fatto cantare a qualcuno «Tengo la camisa negra».

C: Non credo manchi molto… Apsetta, questa mi ha scritto che il fascismo prese piede in Italia dopo la rivoluzione bolscevica...

M: Ma certo: Lenin abitava in periferia di Milano e Stalin era di Vipiteno, invece... "Arcipelago Gulag" parla chiaramente delle isole Eolie, non lo sapevi?

C: Se facevo l’ENAIP era molto meglio...



Chi aderisce alla nostra petizione? Creiamo la domenica bis?

venerdì 18 gennaio 2008

Oroscopando ... le previsioni per il 2008

... e per la serie "vediamo cosa si inventa il pianeta porco bastardo per il 2008" ... ecco a voi come si prospetta il nuovo anno della vostra Mafalda preferita.


GEMELLI

Indubbiamente il 2008 sarà un anno in salita (e c’erano dubbi?), d'altra parte le salite anche impervie spesso rendono più dolce e appagante la discesa (sempre che uno ci arrivi alla cima della salita … e non schiatti prima). Mettiti in mente che la fatica di oggi è un importante tassello per il successo di domani (quello che ha scritto l’oroscopo è mooooolto Gianni!): anche se non ti sembra di vedere la luce in fondo al tunnel (e io sono fuuuurba e mi prendo una pila e vado avanti cantando "sono fuori dal tunnel nel nel nel), mantieni salda la convinzione che prima o poi le difficoltà finiscono (della serie “credici agli UFO”). Gli scogli maggiori sembrano concentrarsi sul fronte domestico e familiare (ma che novità), con Saturno in Vergine (ma se Saturno è in Vergine … Vergine non è poi così Vergine), dove si trova il tuo quarto campo solare (e non oso nemmeno chiedere dove si trovano il mio primo, secondo e terzo campi solari … mah) . La tua pazienza sarà messa a dura prova e qualche volta sentirai il desiderio di prendere il volo e allontanarti da tutto e da tutti (un modo carino per dire che mi verrà voglia di mandare tutto e tutti affanculooooo!). Tutto servirà, invece, a dare slancio alla tua evoluzione interiore. (ceeeeeerto … come no?)

Amore
Il tuo settimo campo solare è insidiato da Plutone (ma cavolo … posso avere il campo solare insediato da un pianeta che ha un nome da cane? È umiliante … ufff), da giugno a novembre, al quale si aggiunge anche la presenza della Luna nera che entra in Sagittario il 10 aprile. (beh, sempre meglio la luna nera … che la merda secca … ve la ricordate la Litizzetto???) Nel rapporto di coppia ci sono delle zone poco chiare (anche perché non c’è un rapporto di coppia, quindi), dei lati oscuri che creano un senso di disagio: puoi essere tentato dal desiderio di manipolare il partner (ellamadonna … e chi sono? Mata Ari?) o la situazione in cui vi trovate, specie in marzo, agosto e ottobre con Venere negativa (statemi lontani in quei mesi … sono pericolosa).
Dire bugie è qualche cosa che ti viene facilmente (un casino, proprio … ma se non me le ricordo!), ma in questo periodo è meglio se ti contieni, il partner può decidere di vedere il tuo bluff. (ma se sono cos’ brava come dice l’illustre oroscoporolo non c’è problema. Vinco a prescindere!)
Andare d'accordo con il partner in questi mesi non sarà la cosa più facile del mondo, soprattutto se non ti sforzi nemmeno un po' di farlo... (beh … è facile parlare senza sapere le cose … ohhhh … mica è così facile andare d’accordo con un orso di peluches?) come può succedere tra luglio e agosto e poi a fine anno, con Marte disarmonico. (Marte disarmonico mi fa paura)
A questo punto può avere buon gioco Nettuno (evvaiiii … siiiii … arriva il buon Nettunoooo! Nettu – Nettu – Nettu ) che, leggero come una piuma (ma se è un tocco di marmo!), riempie di romanticismo (io romantica? Ah, ah, ah … bella questa) e di sogni (il che vuol dire che farò tanta nanna … vabbè, meglio di nulla!) il tuo nono campo (ecco che me ne sono perso per strada altri … dov’è finito l’ottavo???) invitandoti all'evasione, aiutato come sarà dai tre anelli di sosta che Mercurio compie quest'anno proprio nei segni d'Aria. (oddio … era stanco Mercurio che deve fare tre soste con degli anelli? Mahhhh) Poiché la fedeltà in amore non è certo la maggiore delle tue virtù (spione, spione, spione che non sei altro!), il gusto dell'avventura può anche prevalere su ogni altra considerazione... se per te è necessario trovare una qualche giustificazione! (uots???? Non ho mica capito bene sta cosa … che me la rispieghi???)


Vabbè, ho capito … il solito anno di schifo! Se poi consideriamo che anno bisesto, anno funesto … beh, c’è da stare allegri.

E voi? Volete sapere come sarà il vostro anno? Non siate timidi ... ve lo spiega la vostra BrancaMafalda ...

giovedì 17 gennaio 2008

Chi trova una morosa, trova un tesoro (?)

Un amico delle derelitte ha trovato la morosa. Da un po’, qualche mese, diciamo. E da qualche mese ci sta sfinendo perché vuole che conosciamo la donna in questione.

Ora, diciamocela tutta: il fatto che anche questo single disperato si sia accasato ci sta un po’ sulle palle. Tutti si amano, tranne noi (non contando l’amore ineffabile che ci lega l’un l’altra, beninteso). Abbiamo rimandato per un po’ l’incontro, ma avevamo finito le scuse, e così ci è toccata la cenetta nel «nido d’amore», ossia la casa di lui. Fino all’altro ieri era una specie di porcile: ora si è trasformata improvvisamente nel «buen retiro». Nauseante.

Chiediamo all’amico cosa possiamo portare: del vino, un dolce, un liquore? Lui risponde «Niente, fa tutto la mia ragazza… Mi raccomando, ragazze, mangiate, sennò si offende». E come no, figuriamoci, noi siamo due trinciaforaggi da competizione. Ci vestiamo amichevoli, tipo «vecchie amiche da cui non devi temere nulla – il tuo uomo non ci piace» e andiamo.

Ci ritroviamo in sei: noi due, la coppia dell’anno e altri due amici, maschi, di lui. Un tragico tentativo di appuntamento al buio, bloccato sul nascere da Mafalda che alla domanda «Siete fidanzate, ragazze?» risponde «No, grazie al cielo!».

La morosa in questione è molto graziosa: mora, ben fatta, con degli occhialini da brava ragazza. Ci stringe la mano con vigore e con apparente simpatia. Partiamo col piede giusto, almeno finché la creatura amata non apre bocca. Una tragedia. La fanciulla, Biancaneve del 2008, parla come uno scaricatore di porto: dialetto brutto brutto, infarcito da variopinte parolacce. Il nostro amico si è fidanzato con la bambina dell’esorcista cresciuta: aspetto innocuo e turpiloquio libero.

Ci sediamo a tavola. Miss Bon Ton, amichevolmente soprannominata Galatea, serve la pasta, scodellando porzioni da caserma con la grazia di un SS: io e la Mafy iniziamo a capire perché il nostro amico ci ha raccomandato di mangiare. La pasta è una cosa informe e orrenda, tutta appiccicaticcia. All’invito di non fare complimenti, perché per dopo ha fatto solo il tiramisù, veniamo colte dal terrore. Moriremo a causa di savoiardi troppo imbevuti di caffè o secchi da tirarli nei muri? O forse per il botulino nel mascarpone? Per fortuna amiamo il rischio…
Facciamo comunque buon viso a cattivo gioco (siamo brave amiche, tutto sommato) e ingoiamo palle di spaghetti, parlando del più e del meno.
Fino all’intervento dell’amico numero 1:

A1: Allora, Galatea, come va con quest’uomo? È bravo?
G: Ah, vara… No ve digo cossa che ghe combino… (Ah, guarda, non vi dico cosa gli combino)
A2: In che senso?

Callista e Mafalda ruminano gli spaghetti.

G: Ieri sera… Gh’ho fat passar mi la voia per en pezzot. G’ho dat soto, chi, su ‘sta tavola… (Ieri sera, gli ho fatto passare la voglia per un po’. Ci ho dato dentro, qui, su questo tavolo…).

Momento di panico delle derelitte: bolo alimentare in bocca e mandibola penzoloni. Scena orrenda e scenario ancora peggiore, visto che sul tavolo del peccato ci stavamo mangiando…

C: Mafy, vuoi un po’ di pane?
M: Evviva le tovagliette all’americana… Sob…

Ma Galatea non aveva ancora terminato.

G: Amoreeeee, anzi, faghe veder cossa che t’ho fat… (Amore, anzi, fai vedere cosa ti ho fatto).

Il povero moroso caccia le mani da sotto il tavolo: mostrando delle unghie tagliate talmente corte da far impressione. Carne viva.

C: Oddio, ma cosa hai fatto?
M: Stai imparando a fare l’estetista?
G: Noooooo… L’è perché senò quando che el me meteva le man en te le mudande, el me sgriffava su tut! Son nada en giro ‘na stimana con le piaghe (no, è perché sennò quando mi metteva le mani nelle mutande mi graffiava tutta. Sono andata in giro una settimana con le piaghe).

E lei ha un uomo, signori.

mercoledì 16 gennaio 2008

Sondaggione, che passione!

Interno studio televisivo. Enrico Mentana entra trafelato.

Voce fuori campo: Forza Enrico, che c’è già la sigla in onda…
EM: Ragazzi, però, con ‘ste edizioni straordinarie… Bisogna avvertire prima, che devo mettere il fissatore sui ricci…
VFC: Tre, due, uno, in onda!

EM: Buonasera gentili telespettatori, e benvenuti a questa edizione straordinaria. Abbiamo finalmente i risultati della consultazione che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso per tanto tempo. Non parliamo delle primarie USA, robetta da dilettanti: questa sera daremo gli esiti del sondaggio «Come ti sembra il nuovo blog delle derelitte». Per l’occasione, abbiamo in studio con noi due ospiti d’eccezione, che entrano ora con le proiezioni dei voti: Callista e Mafalda!





C: Buonasera, pubblico!
M: Baci a tuttiiii…
EM: Ehm, ragazze, che mise interessante avete scelto per stasera…
C: Eh, Enricuzzo nostro, sai com’è… Tutte ‘ste letterine, schedine... Non volevamo essere da meno.
M: Giusto: siamo pur sempre in TV, vorrai mica che ci vadano le donne vestite!
EM: Regia, possiamo assumere le derelitte come portatrici ufficiali di cartelli? No? Dalla regia dicono di no. Peccato. Allora, derelitte, volete commentare voi i risultati?
C: Grazie, Enrico. Allora, prima di tutto farei un applauso a Mafalda che ha sapientemente costruito il grafico a torta che vedete nel cartello. Pregherei di notare i colori pastello, molto derelitt’s style.
M: E la finezza della scelta del grafico a torta dove la mettiamo? Siccome non possiamo mangiarne, che siamo a dieta, abbiamo pensato di sopperire così alla nostra voglia di dolce.
EM: Ehm… Sì, bellissimo, in effetti. Ma vogliamo parlare dei risultati?
C: Certo! Enrico, vedi, il 32% dei votanti dice che il nostro blog è molto meglio ora.
M: Considerando che è abominevole per ogni maschio pensante, tutto rosa e fiorelloso, dobbiamo dedurre che questa è opera delle lettrici sorelle derelitte. Vi amiamo.
C: Poi, come noterai, un 16% ha votato «molto meglio prima». Tutta invidia.
M: Esatto: perché loro hanno il template brutto.
EM: O forse sono gli uomini pensanti di cui sopra?
M: Può essere, in effetti…
C: Ma questo ci dimostrerebbe che esistono ben pochi uomini pensanti… Comunque proseguiamo. Abbiamo un 5% che ha votato «odio le derelitte».
M: Ben quattro persone ci odiano.
C: Ma noi siamo contente: come diceva chi sappiamo noi, «tanti nemici, tanto onore».
M: Oppure «che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli».
C: Esatto… Noi scuotiamo i capelli.
M: Ora però dobbiamo andare di là a piangere qualche minuto…
C: Buahhhh… Cattivi mostri, perché non ci amate?
M: Ahcomesoffriamo…
EM: Ehm, ragazze… Riprendetevi… Vogliamo parlare del risultato più eclatante? Ossia la maggioranza schiacciante: il 44 % ha votato «CULO».
M: Ovvio: la rimanenza degli uomini. Quelli con buon gusto hanno scelto «molto meglio prima». Gli altri «CULO».
C: Ma noi ne siamo orgogliose, eh… Siamo un teorema matematico, ormai. «Data una derelitta e un uomo mediamente interessante, l’uomo è destinato a fare culo nel giro di pochissimo». Il sondaggio ne è la dimostrazione.
M: Anzi, secondo me lo fanno pure le donne, ormai…
EM: Bene, ragazze, dopo aver commentato i risultati, mandiamo un po’ di pubblicità e rientriamo con qualche orrendo fattaccio di cronaca sanguinolento. Grazie, derelitte.
M: Eh, ovvio, vedi? Abbiamo iniziato un discorso serio e ci fai culo pure tu, Mentana…
C: La prossima volta andiamo da Vespa….
EM: Ehm… Buona serata, ragazze. Pubblicità!

Al prossimo sondaggio…

martedì 15 gennaio 2008

PA ... come ...

Sabato sera. Dialogo via sms tra derelitte

C: ti invito a cena: insalata scondita con contorno d'aria ... ti va?
M: ma sei fuori? hai visto come piove? Io non mi muovo di casa. Vieni tu sei vuoi.
C: nooooooo ... non vale. Ti ho invitata prima io.
M: e quindi?
C: quindi punto mio ... tocca a te contare.
M: ahhhh ... io ero in bandus ... non vale!
C: quindi stiamo a casa a ricamare e andiamo a dormire alle otto?
M: uhhh si, che bello! Guarda ... con questa pioggia non esco nemmeno sotto tortura.
C: in effetti fa un po' schifo, oggi!
M: e ringraziamo che non si è messo a nevicare
C: ahhhh tranquilla ... la neve arriverà sicuramente quando dovremo andare a Parma
M: Parma??? ... amica ... noi dobbiamo andare a Pavia ... non a Parma
C: Parma, Pavia ... come sei puntigliosa ... sempre con PA inizia
M: promettimi che non andrai MAI a insegnare geografia ... giura!
C: prrrrrrr ...
M: beh ... già che ci siamo potremmo andare a PAlermo ... almeno fa più caldo!
C: uhhh, giusto! E perchè non a PArigi?
M: splendido ... ma poi Jury non ci parla più!
C: allora no ... non si può fare. PAdova?
M: no ... è umida ... PAlma di Maiorca
C: PAstrengo; così andiamo allo zoo-safari
M: PAdergnone.
C: Pade ... che?
M: è un paese della Valle dei laghi.
C: ahhh ... e io rilancio con PAestum; il dittongo latino ... tiè
M: PAperopoli ... il dittongo fumettistico. Che non è un dittongo ma fa figo dirlo.
C: PA ... ufff ... non me ne vengono in mente altre
M: ... neanche a me ...
C: pari-patta???
M: direi di sì
C: Altro gioco: nomi, cose, fiori, città, animali, colori ... scegli una lettera?
M: ma sei fuori??? no, no ... io vado a dormire
C: paura della sfida, eh?
M: no ... sonno!
C: associale!
M: notteeeeee!

... ahhh che vita sociale intensa e mirabolante!!!

lunedì 14 gennaio 2008

Ussignur non sono glamour

Dramma, amici … dramma!
Io che mi credevo un donnino moderatamente alla moda … mi devo, tristemente, ricredere. Secondo il Times sono una schiappa. Come farò a sopravvivere a questa notizia terribile?

L’altra mattina mi sono imbattuta in un articolo che stilava una classifica: i 30 oggetti irrinunciabili per ogni donna. Ovvero una sorta di kit di sopravvivenza che ogni ragazza dovrebbe avere nel proprio armadio.

Proviamo a scorrere l’elenco:

1. Una pochette. Perfetta per la stagione dei primi party: ce l’ho! Piccolina, carina … il problema è che a Trento di party … manco l’ombra. Ma sorvoliamo.
2. I guanti in pelle. Sofisticati, aggiungono un tono di luminosità all'abbigliamento invernale: oddio … a me i guanti in pelle fanno freddo. Io preferisco quelli in lana … e poi … i guanti in pelle mi fanno tanto Psyco
3. La scatola dei gioielli; ahhhh … ce l’ho … yeaaaa. Peccato che i miei gioielli siano sparsi in maniera assolutamente casuale su tutta la mensola. Va bene uguale?
4. Un'ampia cintura in vernice. Trasforma un capo d'abbigliamento. Meglio se nera, color ciliegia o prugna. Color ciliegia (potremmo chiedere a Lillo, che “ama” spassionatamente i colori associati a fiori e frutti … di illustrarci la nuance del color ciliegia?) … ma ti pare che prendo una cintura del genere? … poi mi metto le scarpe con la punta tonda e sembro minnie.
5. Un paio di pantaloni di sartoria. Vita non troppo bassa e ampi, adatti ad ogni trend; ne ho un paio fatto da mia nonna … faceva la sarta … vale?
6. Mascara voluminizzante. Da tenere sempre in borsetta, per i momenti di emergenza. Beh, certo … vuoi che manchi??? Quando si è in crisi ciglia ... si urla "la stiamo perdendo ... la stiamo perdendo" ... si estrae il mascara e con un "liberaaaaaa!" si applica un nuovo strato di rimmel ... altro che E.R.
7. Sottoveste in seta. Risolve molti problemi di "crisi da guardaroba", perfetta in ogni occasione, di giorno, sotto un cardigan, per risultare elegante e casual al tempo stesso, di sera, e di notte, per indossare qualcosa di estramente sensuale. Ora … la sottoveste c’è … il problema è che metterla per uscire è francamente inquietante. Sta in mezzo ovunque. Altro che spogliarello da “nove settimane e mezzo” … a me si incastra tra le calze, fa lo sbuffo sotto la gonna, fa scivolare il maglioncino … insomma … un dramma!
8. Una spilla vintage, per ravvivare ogni tipo di abbigliamento: ma per piacere!!!
9. Pantofole in seta. Sembrano un po' decadenti ma ci sono modelli in "oriental style" molto carine e incredibilmente confortevoli. Pantofole in seta??? Ma sono fredde, cavolo. E, francamente, non è bello indossarle se ai piedi ho tre paia di calzini.
10. Un ombrello. Non uno semplice naturalmente. Ispiratevi a Mary Poppins, per lunghezza e stile. Meglio però se non è nero, preferite stampe floreali. Un ornamento e un accessorio al tempo stesso. Certo…. Come no? E poi vado in giro cantando “con un poco di zucchero la pillola va giùùùùùùùùù”
11. Un berretto. Il cappello di stagione. In bianco, color marinaretto o nero. Odio i berretti … non mi piacciono, non li so portare e poi mi appiattiscono i capelli …
12. Tubino nero. Ce l’ho … anzi … ne ho due… vale doppio?
13. Grosso anello da cocktail. Decadente, ma molto trendy. Vanno bene in rosso rubino, verde smeraldo...a seconda del party e dell'abito. Ecco … altro problema. Non ho l’anello da cocktail ma non vado mai a nessuna festa da cocktail. Sono drammi!
14. Un bolero ornato di lustrini. Salva l'abbigliamento dando un tocco di glamour … no, il bolero no … nun me piace … ma fa trooooppo zingara! Su …
15. Anello di diamanti. Anche se non siete "fidanzate o sposate"... Certo … e adesso mi autoregalo il brillocco solo per essere alla moda. Tristissssssimoooo … molto meglio non averlo perché nessuno me l’ha regalato (ahhhhcomesoffrooooo!)
16. Ampio maglione di cashmere . Cache … che???
17. Un paio di slip contenitivi. Non sono belli ma potrebbero essere i vostri migliori amici... specie se avete esagerato un po' con cene e aperitivi. Alla Bridget Jones… una meraviglia …
18. Un reggiseno ad ampia collatura senza cuciture. Ampia collatura??? A sto punto metto delle fasce contenitive e faccio prima, no?
19. Stivali bassi e neri, da usare sempre e con qualsiasi abbigliamento. Yeaaaaaaaaaa … Altro punto, li ho ma non li metto mai perché mi piacciono di più quelli con il tacco … vabbè … ma il punto ce l’ho!
20. Un paio di semplici e classiche decolleté. Pure queste ci sono … le ho anche rosse .. mi segno due punti?
21. Una collana. Da associare anche ad una semplice t-shirt, può cambiare il look. Ok, ci siamo … qualche collanina carina c’è … sempre sparsa sulla mensolina e rigorosamente attorcigliata ad altre tre … ma c’è!
22. Jeans. Una donna ne deve possedere almeno due paia. Scuri e attillati vanno bene per il dopo cena. Casual per il week end. Uh … qui andiamo bene, nel mio armadio ce ne sono parecchi …
23. Fermacapelli. Mi piacciono … ma poi mi sembro una scema ad andare in giro con forcine sbrillucicanti e mollettoni dai colori inquietanti. Il massimo della trasgressione al capello liscio è la coda …
24. Smalto rosso per le unghie. Con le unghie laccate in vermiglio persino un semplice paio di jeans e una maglietta possono risplendere di glamour. Sono anni che faccio solo la franch … mi viene ansia ad avere le unghie laccate di rosso, anche se ammetto che sono moooolto sexy.
25. Una giacca sportiva blazer. E' ormai parte integrante del guardaroba femminile. Per dare un tocco, che non guasta mai, di mascolinità al vostro guardaroba. Ufff … no, mi manca. Ma se avessi un uomo potrei rubarla a lui. Mannaggia … ad essere single non si guadagna nulla … uff…
26. Cappotto per l'inverno. Vabbè … chi non lo ha? Forse chi abita alle Maldive.
27. Costume per l'estate. Che sia un bikini o un costume intero non può mancare tra i must del guardaroba di un donna. E anche qui … un po’ pirla come punto … chi non ha almeno un costume? Vabbè, le derelitte ne hanno mille di millemilacolori … ma non fa testo.
28. Un buon asciugacapelli. la bellezza delle vostre chiome dipende anche da questo. E come potremmo scuotere i capelli senza il phon? L’asciugatura a fiato è un po’ lunghina.
29. Sottoveste e lingerie in seta. Non dimenticate mai l'importanza di sentirsi sexy sotto le lenzuola. Ancora sta sottoveste??? Uff ...
30. Una camicia bianca. Sbottonata sul decolleté rende sexy ogni donna. ... ma se una non ha un decolleté prorompente la camicia bianca fa tavola da surf! uff ...

… ecco … sono una fallita modaiola. Sono stata rimandata, anzi bocciata.
Ora ho un problema enorme. Come mi vesto per andare ad appendermi al Nettuno? Secondo voi metto il bolero a fiori o direttamente la sottoveste in seta con le pantofoline in pandan???
Ehhh … so problemi!

venerdì 11 gennaio 2008

Saraminchia 3. La vendetta

Per festeggiare il nostro ritorno on line con la nuova veste modaiola, abbiamo pensato di darvi nuovamente notizie della consulente di bellezza delle derelitte, ossia la tremenda Saraminchia. Gioite, lettrici e lettori…
Settimana scorsa. La ceretta urge. Entro baldanzosa nel salone della diserbatrice pilifera.

S: TATINAAAAAAAAAAAAAA… Ciao, bella gnocaaaaaaaaaaaa…
C: Ehi, ciao! Come va?
S: Pasa zò, cavete fora che te torturo (vai nella sala in fondo, spogliati che ti torturo).

Cominciamo bene… Mi posiziono sul lettino, arriva Nostra signora della sgambatura, e (strap strap strap) sistema le mie gambette tornite dai pandori e dai torroni.
Arriva all’inguine.

S: Stà li ferma, sat?
Spalm spalm spalm
C (Ahhh… e chi si muove?): Sì sì, tranquilla…
S: Che va a finir come l’altro dì (che va a finire come l’altro giorno)
C: EH?

Straaaaaap. (Evviva lo strappo unico)

S: L’altro dì… A una g’ho mes su la zera e entant che me son voltada, l’ha respondù al cellulare (L’altro giorno… A una ragazza ho spalmato la cera e intanto che mi sono girata ha risposto al cellulare).
C: E allora?

Spalm spalm spalm.

S: E alora la s’ha tacada su tuta! (E allora si è attaccata tutta)

Brivido di terrore. Questa povera disgraziata, per essere chiari, ha chiuso la coscia per prendere il cellulare. Attaccandosi tutto l’attaccabile.

C: Oddio. E come hai fatto?

Straaaaaaaaaaaaaaap. (Ahiahiahaiaiiaaaa)

S: Ah, l’è sta n’atimo. G’ho dat su n’altra man de zera e zac! Via tut! (ah, è stato un attimo. Le ho passato un’altra mano di cera e zac! Via tutto!)
C: Madonna…
S: Così la ‘mpara. Comunque el so moross l’era felize come ‘na pasqua… (comuneque il suo fidanzato era felice come una Pasqua)

No comment!

giovedì 10 gennaio 2008

Ritorno alla norma

Siamo tornate. Visto l'anno nuovo, abbiamo pensato anche di osare un vestitino un po' più glamour, con quel tocco floreale che non guasta mai.
Ringraziamo prima di tutto l'amica Vipera, che ci ha dato un aiuto fondamentale. Se ci fosse una patrona delle Blogger, noi voteremmo per lei. Vipera, santa subito! (Alla faccia di chi dice che tra gli autori di blog c'è invidia: noi abbiamo trovato tanti amici, e siamo orgogliose di annoverare la nostra Viperuzza tra questi. Grazie, cara!)
Poi ringraziamo la Pazienza di Callista, che ha giocato un ruolo primario.
Ringraziamo l'irruenza della Mafy, che ha minacciato Blogger.
Chiediamo scusa per i problemi della settimana scorsa: a quanto pare siamo di nuovo on line in maniera ragionevole.
Speriamo non sia solo una cosa temporanea...
Baci dalle vostre Derelitte con il nuovo layout.

PS: se siete spariti dalla colonna dei link o se il collegamento non dovesse funzionare, segnalatecelo subito!

HELPPPPPPPP!

Amici .... aiutateci!




Siamo in balia della pazzia di blogger ... fa quello che vuole; elimina gli elenchi, mette dei caratteri incomprensibili, rimpicciolisce tutto.

Le opzioni sono due:
- o blogger è donna ed è invidiosa delle nostre folte chiome bionde
- oppure è uomo e sta facendo super culo alato. (molto più probabile!)

Abbiamo già mandato numerose mail all'asistenza, provato a modificare l'intero layout e a ingrandire tutti i post ... ma niente.

Così siamo passate al piano B. Abbiamo tentato di convincere blogger con il dialogo e l'adulazione (daiii, sei così carino ... ti vogliamo bene ... torna normale), poi con le minacce (se non torni ad una visualizzazione umani ti strappiamo tutti i tastini con la pinzetta) ... i due passi sucessivi ve li risparmiamo. (L'immagine di noi due che picchiamo e insultiamo un pc potrebbe essere deleteria per la nostra reputazione)

Ora abbiamo pure contattato un esorcista ... ma siccome siamo moooooolto avanti ... nel frattempo abbiamo cosparso tutto con abbondante acqua santa ... si sta alzando un fumo bianco dal pc ... dite che sta funzionando???

mercoledì 9 gennaio 2008

Mister suppostone 3 - il ritorno

Qualche giorno fa; derelitte in libera uscita.
Siamo sedute sugli sgabelli (che fa moooooooooolto Parietti) di un bar in centro a sorseggiare l'aperitivo e scofanarci di stuzzichini sfiziosi (si sa, dopo le feste arriva la dieta ... meglio far scorta!) quando una figura si avvicina a noi, attira la mia attenzione battendomi sulla spalla ed esclama: "Mafyyyy, bella tosa, ... ma ciao!
M: (ossignorebenedetto ... mister suppostone ... cacchio ci fa quì?) Ma ciaoooo ... come stai? Tutto bene? Che fai da queste parti?
MS: sono a fare la settimana bianca in AltoAdige ...
M: (e che sei finito a Trento a fare?) ... ma dai ... che bello!
C: (chi cavolo è questo moro??? mi dice qualche cosa ma non mi ricordo ... boh!)
M: ti ricordi di Cally? C'era anche lei la sera dell'addio al nubilato ...
MS: ahhh, certo (guardando spudoratamente il petto di Cally) me la ricordo
C: (adesso ti ammazzo!) Ahhh, ciao, Mister Suppostone ... come stai?
...
un po' di chiacchiere inutili durante le quali le derelitte ripetono ogni tre per due "Ehhhh???" "Come?" "scusa c'è casino non ho capito" perchè il modo di parlare del fanciullo è francamente inquiestante. Tra velocità e accento non si capisce una cippa.
...
MS: scusami, Mafy, se sono sparito ... ma ho avuto un sacco di lavoro, però quando torno a casa dalle vacanze potremmo uscire assieme, no?
M: (manco morta) ... beh, vedremo, dai ... (curiosità curiosità curiosità) ... ma spiegami ... mi hai parlato di un lavoro serale. Ma dimmi ... che fai?
C: (è vero, cavolo, il lavoro serale ... curiosità, curiosità, curiosità) si, dai, dicci ... ci interessa.
MS: mah, niente di particolare ...
M: (intrattenitore serale per adulti ... seee ... niente di interessante) ... non essere timido, su ...
C: dai, dai ... racconta
MS: allora ... avete presente quelle macchinette che ci sono nei bar e nei pub ... quelle per giocare ... che ne so? a tetris, a chi vuol essere milionario ... ecc ...
M: (oddio, ci si spoglia sopra) sì, ho presente
MS: ecco ...
C: (che farà ... tenta di stabilire il record giocando nudo?) ecco ... cosa?
MS: io le porto in giro e le installo!
M: ....
C: ...
MS: capito?
M: (ma sei scemo??? mi dici intrattenitore serale per adulti e alla fine porti in giro le macchinette?) si, si ... capito ... ma pensavo a qualche cosa di diverso!
MS: che pensavate? credevate andassi in giro a ballare sui tavoli nei locali per adulti?
M: (a dire la verità io pensavo facessi lo spogliarellista) nooooo, io? certo che no ...
C: (io pensavo facessi l'accopagnatore e ti prostituissi) ma figurati, no!
MS: vabbè, c'e da dire che se il tavolo fosse occupato da due belle ragazze come voi, un bel balletto sul tavolo lo potrei anche fare.
M: certo, e noi ti mettiamo le banconote finte nelle mutande...
C: ... leopardate.
MS: beh, si potrebbe fare ... stasera tipo? (sculettando un po' e sbottonandosi il primo bottone della camicia)
M: (manco morta) ohhhh che peccato ... dobbiamo proprio andare ... ci aspettano!
MS: e che dovete fare?
M: (scappare da te, tipo?) cinema
C: ristorante cinese
MS: ???
M: (due geni, proprio ... ma che figura di merda!) ... prima ristorante cinese e poi cinema, eh!
MS: ahhh! Beh, buona serata, allora! Ma ci si vede, vero? Dai, quando torno dalle vacanze ti chiamo!
M:(e io non ti rispondo) ... vedremo, vedremo ... intanto buona settimana bianca, divertiti.
MS: Grazie Maffy! ... e ciao Cally, dai che quando salgo la prossima volta porto un amico e usciamo in quattro ... e poi rientriamo anche in quattro ... ah, ah, ah
C: (questo lo ammazzo!) ... ah, ah ... come no (non c'è un cazzo da ridere!)
M: (o mamma, andiamocene!) ciao, ciao ... è tardi, ciao ... tante belle cose ... (ADDIOOOOOO)

martedì 8 gennaio 2008

Piange il telefono

Tardo pomeriggio. Callista è in macchina con un uomo. E voi state già esultando, cari lettori, e fischiettando sottovoce la marcia nuziale. No, trattenetevi. L’uomo in questione è un amico, che (ammettiamolo) forse a Callista farebbe volentieri la festa. Ma si contiene. E lei finge di non accorgersene. Penoso, ne conveniamo, ma a volte necessario («la regola dell’amico non sbaglia maiiiii…»).
Ma torniamo a noi…
Dicevamo che Callista sta rientrando a casa. L’uomo la riaccompagna. A un certo punto suona il maschio cellulare. «Ah, guarda, è Marco», sentenzia lui. Callista annuisce fintamente entusiasta: in realtà non si ricorda minimamente chi sia questo Marco e non gliene può fregare di meno. Sta pensando se sul divano starebbero meglio i cuscini panna o a righette, sono problemoni.
L’uomo risponde in vivavoce, e Callista assiste alle conversazione.
U: Pronto?
M: Ciao, mona… Endò set? (Ciao, amico mio del cuore… Dove sei?)
U: Sono in macchina. Dimmi tutto.
M: No, niente, volevo solo confermarti che per la cena allora ho prenotato.
U: Bene, spiegami.
E l’amico ragguaglia l’uomo sui dettagli. Callista intanto inizia a pensare in quale ripiano dell’armadio mettere le lenzuola che ha stirato il giorno prima. Forse in alto è meglio, stanno in piano e non si stropicciano.
M: Ok, allora confermo che ci sei anche tu.
U: Sì, Marco, allora di sentiamo domani.
M: Ma dove sei? Ancora a Trento?
U: Sì, sto riaccompagnando la Cally a casa.
M: Ah, ecco. Te piass lustrar, sì? Bravo, bravo, daghe soto… (tradotto «Ti piace lustrare, eh? Bravo, dagli dentro…» E sul significato metaforico del verbo «lustrare», cari lettori, lasciamo fare alla vostra fervida immaginazione).

Attimo di panico: non so se ridere per la figura di merda di Marco o per la goccia di sudore gelido che imperla la fronte del mio accompagnatore. Decido di unire le due cose e scoppio in una risata da mal di pancia.

U: Eh, Marco, eri in vivavoce…
C: Ciao Marco!
M: … … …
U: Marco?
M: Ma va ‘n mona! Ciao Cally, come stai?

Morale della favola: o vi fidate ciecamente dei vostri amici o avvertite sempre del vivavoce. Tranne quando in macchina ci sono le derelitte: che così ci fornite materiale per il blog…

lunedì 7 gennaio 2008

Cronaca di un raduno tra blogger

Venerdì pomeriggio, incuranti della neve, le derelitte partono verso quel di Parma.

Ore 15.30 Sotto casa Callista. Si parte (ok, ok, visto che il ritrovo è alle 20.00 magari è un po’ presto … ma le derelitte si prendono con tempo. Odiano arrivare in ritardo)

Ore 15.31. Callista si sente scomoda sul sedile. E’ troppo indietro. Decide quindi di avvicinarsi al cruscotto. Ovviamente opera la manovra proprio mentre la derecar percorre una salita. Si ritrova praticamente nel baule. Iniziamo bene

Ore 15.40. Le derelitte sono sotto casa Mafalda. La rimbambita ha preparato il trolley in maniera bizzarra prendendo due stivali diversi; il destro con il tacco a spillo e cuoricini sparsi ovunque e il sinistro elasticizzato e tacco grosso. Fino all’ultimo è tentata di indossarli spaiati e lanciare una nuova moda, ma alla fine rinuncia e torna a casa per rimediare al danno.

Ore 16.00 (altezza Rovereto sud) Le derelitte vengono colte da un terribile dubbio esistenziale al quale neppure la supremissima professora Callista sa rispondere. Ovvero “qual è la prima persona plurale presente del verbo sopraffare?”.
- soprafacciamo
- sopraffiamo
- sopraffummo
- sopra … qualcosa???
Quasi quasi apriamo un sondaggio… e in ogni caso non useremo mai più questo verbo.

Ore 17.30 (altezza Modena sud). Dialogo tratto direttamente dal famoso reality show “voglio essere una blog star”

M: “… ma secondo te … il nostro blog piace anche agli uomini? Saremo mica troppo menose?”
C: “… penso possa piacere, qualcuno nei commenti ci ha scritto che forniamo interessanti spunti di riflessione …”


M: “ si, per delle pippe clamorose, probabilmente!”

Ore 18.30 Le derelitte arrivano a Parma. E iniziano la ricerca dell’hotel. Siccome sono donnine previdenti hanno stampato le schede di 5 alberghi nelle vicinanze dell’uscita dell’autostrada e nel tragitto hanno telefonato per prenotare una stanza. Nei primi cento metri del violone principale incontrano 4 dei sopraccitati hotel. Ovviamente quello che hanno prenotato non è tra questi. Inizia la ricerca. Dopo un quarto d’ora di strade e stradelle (che tu mi fai far… cara Rosina, cara Rosina … ed ecco a voi l’angolo del coro alpino tridentino!) giungono a destinazione. Si fermano sotto il cartello della via nella quale è situato l’albergo. Ordunque … dove potevano essere alloggiate le vostre Cally e Mafy. In via Garibarldi? In via della Libertà? In via Roma? Ma noooo … eccole ospiti di un bellissimo hotel in via Mazzacavallo. … questa sì che è sciccheria.

Varcano la soglia della reception ed inizia un rapporto intenso con la ragazza addetta al chech in. Prima di tutto consegna loro la tessera sbagliata per aprire la porta facendole rimanere cinque minuti davanti alla stanza tentando invano di inserire la tessera in ogni modo e in ogni verso. Una volta sostituita la tessera finalmente le derelitte possono prendere possesso della camera. O meglio, della loro sauna.
Entrano e il condizionatore spara aria a 80 gradi … sembra un phon gigante. Cercano il modo per abbassare la temperatura ma notano, sentendosi molto due ragioniere Fantozze, che tutto il termostato è sradicato dal muro con tanto di fili penzolanti. L’ ormai amica receptionist cambia loro camera e finalmente possono docciarsi e prepararsi.

Ore 20.05 (cacchio di stradine) arrivano all’appuntamento al noto parcheggio di scambisti all’uscita dell’autostrada. Notano la macchina di Lillo. Sfarando e suonando il clacson gli parcheggiano accanto. E lui, con la tipica ospitalità romagnola, si chiude in macchina urlando “no, no, no… grazie, non compro nulla!”
Salgono tutti in macchina e chiacchierando come vecchi amici (infatti sono i più anziani del gruppo) aspettano l’arrivo degli altri. Arriva la telefonata di Bdp. Le due bolognocche sono parcheggiate a 25 metri ma non vedono la macchina di Lillo. Lui, da gran signore, va a raggiungerle e le scorta fino al parcheggio giusto. Arriva anche la Vale. Dopo dieci minuti ci si avvia al locale, giusto per evitare l’ibernazione.
E lì arrivano anche GG e, con un po’ di ritardo (entrando tra applausi e ola … ma solo perché tutti avevano una gran fame), lo Stupido.

Vi chiederete. Ma come sono questi amici blogger? … che cronaca sarebbe senza una descrizione dei partecipanti? Eccola.
La Vale; è simpaticissima e mooolto carina, con un sorriso contagioso. Ha anche un taglio di capelli fighissimo e una piega che ha tenuto splendidamente anche sotto la pioggia parmense. Per questo le derelitte la odiano … .
Patty e bdp; non tradiscono la loro fama di bolognocche.
Patty ha sfoggiato, con un altissimo tocco di glamour, il pon pon legato al cellulare della stessa tonalità delle tovaglie del ristorante. Se questa non è classe, signori!
Mentre bdp, sotto l’aria da ragazza dolce e una chioma di capelli scuri, nascondeva due orecchini da “sorella rock”. Fantastica! Dall’altra sera, per le derelitte, il nick Bdp ha un nuovo significato, ossia, Bona Da Paura!
Certo, mancava la terza bolognocca, ma ci sarà tempo e modo per conoscerla.
GG; le derelitte non lo conoscevano molto ma d’ora in poi lo leggeranno sempre (oddio … suona come una minaccia … anzi, in effetti, è una minaccia) perché ha l’aria di chi sa come godersi la vita. E, signorine che leggete il blog, il ragazzo ha una voce bellissima. Vabbè, sono emerse delle cose terribili del suo passato … ma quelle ve le racconterà Lillo… si parla di lettere scritte e mai spedite ... mah!
Lillo; beh … è esattamente come lo leggete; fantastico! Non ci sono altri aggettivi. E’ brillante, divertente, ironico e ha una risata che ti fa piegare in due … splendido!
Lo stupido; come avete avuto modo di capire leggendo il suo blog, il suo nick è una copertura. Lo staresti ad ascoltare per ore nei suoi discorsi contorti ma allo stesso tempo chiarissimi e ha due occhi furbi che la sanno lunga. Ha dichiarato che non era in gran forma. Alle derelitte è parso il contrario ma a questo punto sono curiose di vedere Jury quando è scatenato.

La serata è trascorsa veloce tra chiacchiere, risate, cibo unto unto ma buonissimo, bottiglie di vino, e dolci caloricissimi.
Dopo la cena, passeggiata per il centro di Parma e approdo ad un locale dove, in una salata completamente deserta si è giocato al gioco delle sedie. Ognuno si è impossessato di un tavolino e al segnale “cambioooooo” si correva per accaparrarsi un altro posto. Coinvolti anche cameriera e un’avventore del locale che è tornato un paio di volte nella sala per vedere si giocava anche a “nascondino” o a “strega comanda color”.

Alle tre, dopo aver salutato la Vale che la mattina seguente avrebbe dovuto svegliarsi presto e dopo un giro turistico per la città alla ricerca di un locale aperto (missione tristemente fallita) ritorno al parcheggio scambisti per i saluti finali.

Il giorno seguenti le derelitte hanno fatto un giro diurno per Parma. Sono entrate in TUTTI i negozi e hanno toccato TUTTO quello che era in vendita. Ma sono state bravissime e non hanno comprato nulla.
Volevano fare un presente a Lillo, una clessidra tenuta sospesa tra la bocca di due giraffe (oggettino sobrio ed elegante della cui rara bellezza e raffinatezza può raccontarvi anche Jury) ma, scorgendo che il prezzo di vendita era pari a 2.800,00 euro, hanno deciso che era troppo modesto come regalo.

Il rientro in quel di Trento è stato tranquillo, caratterizzato da pioggia e dalle canzoni di Raffaella Carrà. Mentre ballavano il tuca tuca hanno rischiato un incontro ravvicinato con il guard rail … ma tutto sotto controllo.

In conclusione…
A quando il prossimo raduno? Vi aspettiamo tutti a Trento?

venerdì 4 gennaio 2008

Missione casa? Compiuta!

Seconda parte della missione «Arreda casa Callisti».

Ed ecco le derelitte in splendida forma all’ingresso dell’Ikea: si muniscono di carrello, di piantina, di metro in carta, foglietto e matitina, Callista estrae dalla borsa la lista della spesa lunga quanto un requiem. Siamo pronte.
Tralasciando i gridolini isterici di gioia e il fatto che abbiamo toccato TUTTO quello che c’era in esposizione, ecco i fatti rilevanti della giornata.

COSE CHE CALLISTA VOLEVA MA MAFALDA HA DETTO NO

Un tappeto a striscie rosa e rosse con paperella disegnata («Sta benissimo in bagno» «Sì, perché fa cagare, stimola…»)
Una fila di lampadine a forma di stella da applicare non si sa dove («Amica, le voglio» «E dove le metti? Sopra il letto così puoi dire “Amore, vedo le stelle” anche se sei da sola?»)
Un abat-jour a forma di fantasmino che si illuminava a premergli la testa («Se ti svegli la notte fa paura, ti piglia un coccolone…»)

COSE CHE CALLISTA HA COMPRATO UGUALMENTE ANCHE SE MAFALDA SCUOTEVA LA TESTA

Un tappetino per il bagno a forma di cuore rosso («OH»)

COSE TOTALMENTE INUTILI MA BELLISSIME

Non pervenute

COSE UTILI

Due pentole, bicchieri di ogni Foggia (e pure di ogni Brindisi, ah ah ah… Umorismo pugliese), coltelli, kit con chiave inglese, cacciavite, martello, lenzuola, asciugamani ecc ecc ecc.

COSE RITENUTE UTILI MA UNA VOLTA POSIZIONATE SI SONO DIMOSTRATE OSCENE (ossia «acquisti implulsivi in preda a temporaneo annebbiamento del gusto»)

Un telo copridivano a strisce che vanno dal bianco al rosso, che appena poggiato sul divano incriminato ci ha fatto urlare «Moda mare Salento 2008». La Mafy ci si è distesa sopra e ha urlato «BAGNINOOOO» sperando nell’arrivo di Lex.
Per la cronaca, l’orrido telo è stato ridotto a pezze per la polvere.

FIGURE LESBO IN SEDE IKEA

Callista guarda gli asciugamani estatica; al suo fianco un fidanzato abbandonato dalla compagna in preda all’eccitazione da tappetini per il bagno. Dopo tre minuti il disgraziato attacca bottone: «Belli gli asciugamani così…». Callista: «Sì, infatti». Uomo (guardando il carrello con aria terrorizzata): «Ma è tutta roba tua?». Callista (pensando «No, sto portando le cose di tre avventori diversi, idiota»): «Eh, sì». «Ma ti sposi?». «Ehm, no, veramente…»
Arriva in quel mentre Mafalda sventolando con aria ebete due federe per cuscini: «Guarda queste, Cally, stanno benissimo con le lenzuola rosse!». Bava alla bocca del fidanzato abbandonato che in due secondi avrà immaginato le derelitte impegnate in faccende orizzontali, tutte bionde tra lenzuola scarlatte.

FIGURE LESBO IN AUTOGRILL

Callista pulisce con un buffetto uno sbafino di zucchero a velo dalla guancia di Mafalda dopo una brioches. Ovazione dei camionisti.

STATO DEL CONTO IN BANCA

Subisce grave colpo, le sue condizioni rimangono gravi. La prognosi è ancora riservata.

GIOIA EFFERVESCENTE E SUBITANEA

Incommensurabile: Callista è in piedi all’una di notte di domenica a lavare e stirare tutti gli acquisti, ad asciugare stoviglie di ogni forma, a posizionare suppellettili, con l’ansia di quella che vuole usare tutto.

Detto questo, se non moriamo seppellite dalla neve, ci si vede al blog raduno di Parma questa sera. Noi saremo quelle coi tacchi a spillo, che scivoleranno con eleganza sul ghiaccio. Per apparire, bisogna soffrire.

mercoledì 2 gennaio 2008

Anno nuovo, casa nuova (parte 1)

Ma dove sarà finita Callista nella settimana tra Natale e Capodanno? In vacanza? In crociera? In un beauty farm a farsi rimettere a nuovo?
Niente di tutto questo, cari lettori. Era solo impegnata a cercare di ultimare il trasloco lasciato a metà.
Ma non solo: infatti, mentre appoggiava con gioia gli asciugamani rosa derelitto in bagno, la vostra Cally è stata colta da una verità insindacabile. Ossia che la casa nuova è completamente priva di tutte quelle cose totalmente inutili che sono vitali per una donna: candele, vasetti, cornici, foto appese dappertutto, umidificatori a forma di Titti, tappetini colorati, piatti di ogni foggia per servirci i torroncini, le noccioline, le olivette, bicchieri con Winnie the pooh, frullino per fare il cappuccino e quant’altro.
Esigenza irrinunciabile: e chi potevo coinvolgere nell’impresa?

C: Mafy, mi accompagni a fare shopping per la casa?
M: Ma se non hai manco iniziato a viverci…
C: Appunto, se non compro qualcosa per arredarla un po’, non ci posso manco pensare. E poi mi serve un copridivano: mi hanno messo il divano blu, mi fa orrore.
M: Ok, ma non ti conviene andare all’Ikea?
C: Sì, più avanti… Vuoi che non trovi niente qui?
M: Ok, andiamo…

Per la cronaca: il giorno seguente siamo andate all’Ikea, ma questa è un’altra storia… Oggi vi racconterò la disfatta dello shopping casalingo trentino.
Primo passo: un magazzinone dove, a sentire un’amica «trovi lenzuola bellissimeeeee».
Siamo scappate dopo tre minuti netti, un po’ per le commesse orrende, un po’ per l’uomo con la tuta in pile viola che si aggirava ai casalinghi, un po’ per un letto che somigliava troppo a una bara, un po’ per la qualità della merce, francamente inquietante. Nonostante tutto, nella disperazione generale, la sottoscritta è riuscita a comprare un portaposate da cassetto, due strofinacci da cucina di cotone rosa che verranno decorati con bordino a punto croce, i feltrini per le sedie, così i vicini del piano di sotto non mi maledicono ogni volta che mi siedo.

Secondo passo: un negozio «Ikea style» a nord di Trento. Cose molto belle, in effetti… Ma carissime. Appena entrate, addocchiamo subito uno scaffale di portacandele.

M: Callyyy, guarda questi!
C: Ne voglio almeno tre.
M: Costano 5 euro l’uno…
C: COSA? Ma sono grandi 3 cm e sono di vetraccio… Scusa, quelli grandi quanto costano?
M: 20 euro. Ma sono ben 7 cm…
C: Non mi piacciono più… Uhhh, guarda, la striscia in lino per il tavolo… MIAMIAMIA!
M: Bella, la prendo pure io… 30 EURO?
C: La faccio io a mano, con 30 euro me ne escono almeno 5… Sono impazziti???
M: Amica, le tovagliette all’americana costano 12 euro l’una.
C: Mettile giù, che se si sporcano poi piango. Amica, scappiamo da qua. Cerco solo se c’è un copridivano, che è fondamentale… Guarda, una commessa, chiedo. Scusi, signora…

CCFDC (commessa con faccia da culo): Sì?
C: Buonasera… Senta, avete dei copridivano?
CCFDC: No.
C: Ehm… Neanche teli grandi?
CCFDC: Abbiamo del foulard tipo etnico… Li trova là.
C: Ok, grazie. Vieni, Mafy?

M: Amica? Ha detto etnici… Non vorrai mica una cosa con gli elefanti sul divano?
C: Magari sono belli… andiamo a vedere!
M: Belli?
C: Ok, fanno cagare. E costano 40 euro???
M: Te li compro dal senegalese che vende gli accendini, va’… Almeno risparmi.
C: Madonna, questo ha su i pesci tropicali e delle bestie strane.
M: Sono scimmie…
C: E cosa ci fanno coi pesci??? Sono animali acquatici?

Morale della favola: sono riuscita a comprare ugualmente qualcosa… Un portapane molto minimal chic e delle lenzuola rosso scarlatto con seconda federa in cotone ecrù (non solo orsetti a casa derelitte) che a dire il vero volevo grigione ma non c’erano, allora forse castagna stanno meglio col letto, e se le prendo panna? No, ne ho già un paio, CALLY MUOVITI SENNO’ TI MOLLO QUI ok, le prendo rosse.
Ridendo come due matte ce ne siamo uscite dal negozio.

C: Amica, voglio morire.
M: Dai, domani ti porto a sperperare lo stipendio all’Ikea, sei contenta?
C: E me lo chiedi? Se legalizzano i matrimoni omosessuali ti sposo…
M: Non sei il mio tipo, hai troppe tette…
C: Mostra…

To be continued (all’Ikea, naturalmente…)