Callista is back: e con lei, amici vicini e lontani, la nuova beniamina del blog, ovvero Barbie Cuor di Cipresso! Pensavamo di essercene liberate: avevamo cantato vittoria troppo presto.
Sabato sera: io e Mafy siamo in uno dei soliti locali. A un certo punto mi imbatto in Peluz, un ex compagno di liceo, soprannominato così da me e Ubi per via dell’insana abitudine di portare camicie aperte fino a mezza panza con tre peli di fuori. Osceno. Adesso fa il giovane imprenditore rampante, ma è osceno peggio di allora: troppo profumo, troppi bottoni slacciati, petto completamente glabro ( e qui dire che il lupo perde il pelo ma non il vizio è assolutamente appropriato) e troppe lampade e/o autoabbronzante. Tende all’arancione (ed è poco caritatevolmente definito «uomo forattino» da uno degli amici che è con noi) e sospettiamo che abbia il segno dell’abbronzatura a V, che segue lo scollo della camicia. Brrr...
Una volta liberatami dalla piaga, mi dirigo con passo spedito verso Mafy, che mi dà di gomito: poco distante da noi c’è Barbie, che, assieme a due amiche, lancia degli immotivati urletti misti a risate sforzatissime: minigonna di jeans, stivali bianchi, maglietta bianca tutta tempestata di merletti, trine, fiocchetti e veli e il solito trucco fastidioso, stavolta azzurro. Daisy Duke tascabile.
Io dico a Mafalda di spostarci, onde evitare altri possibili inviti ad accoppiarci con tutti gli amici del fidanzato; ma lei pronuncia le parole magiche: «Ma figurati se ci vede e se si ricorda di noi!». Silvan? Ci fai una pippa: tempo 5 secondi e Barbie si gira, ci inquadra e si lancia verso di noi gridando «CIAAAAAAOOOOO!!!!!! DA QUANTO NON CI SI VEDEEEEEEE???????». Troppo poco, dear: ma tant’è. Ci genuflettiamo per assecondare il bacino che vuole a tutti i costi darci (urla «BACIOBACIOBACIO», ma coi tacchi ci arriva appena alla spalla) e aspettiamo la proposta indecente: io sono già pronta a sfoderare la scusa da manuale («non possiamo, stiamo morendo di tisi e io sono pure contagiosa, coff coff coff») quando Barbie, urlando, ci dà la notizia: «SAPETEEEEEE, NON SONO PIU’ FIDANZATA… NONONO, BASTA, DEVO GODERMI LA VITAAAAA… ADESSO ESCO TUTTE LE SERE, BEVO E SCOPO, SCOPO E BEVO, CHE FIGATAAAAA!!!».
Eh, una meraviglia proprio. Sento tutti gli occhi del locale puntati su di noi, mi vengono i sudorini. E in quella passa Peluz che ci lancia uno sguardo torbido. Io gli dico: «Peluz, hai perso un paio di bottoni?», lui si allontana e Barbie si fa misteriosa, mettendo una mano davanti alla bocca (unghie rigorosamente finte e riempite di brillantini, che ve lo dico a fa’?): «Lo vedete quello?». Sì, Barbie, lo conosciamo da quindici anni e l’ho appena insultato. «È l’imprenditore, eh, lo conoscete?». Sììììììììì, ci stavamo parlando fino a tre minuti fa, sei scema o cosa? «Bè, magari dopo ve lo presento». Facciamo finta di niente. A questo punto è meglio. Ma lei è implacabile: «No, perché è simpatico, eh? Ci sono uscita l’altra sera… (e il tono della voce si alza) E me lo sono fatto. Ma fatto fatto, eh! Cioè, me lo sono scopato, così, via!». Mafalda la guarda con gli occhi sbarrati, io riempio il colossale baratro di imbarazzo con un «Ahhh, ecco, ma dai… Ma pensa che storia, eh, cioè, tu e Peluz, ah ah ah…», poi mi rendo conto dell’orrendo connubio e mi vengono i brividi. Immagini di congiungimenti carnali mi si parano davanti agli occhi: lui con l’abbronzatura a V e lei senza mutande, perennemente. Ma con le calze autoreggenti.
Fortunatamente qualche altro sfortunato entra nel campo visivo di miss Cuor di Cipresso e lei ci saluta frettolosamente, lanciandosi verso un nuovo grande amico: «CIAAAAAOOOOO!!!! DA QUANTO TEMPO NON CI SI VEDEEEEEE???».
Che bella serata: abbiamo saputo che Barbie Cuor di Cipresso e l’uomo Forattino copulano. Speriamo non abbiano la malsana idea di riprodursi: Skipper Autoabbronzante sarebbe troppo anche per noi.