martedì 13 marzo 2007

Lady in the water


L’avvicinarsi a passi da gigante della prova bikini ha spinto le derelitte alla piscina: basta palestra, basta finte corsette, basta camminate in «montagna». La piscina è la soluzione. E così eccoci baldanzose ad affrontare il freddo e l’umidità per ben due volte la settimana.

Ora, la fauna della piscina è quantomeno singolare: tre quarti della vasca sono affollati da uomini e donne mollicci, con costumi approssimativi (perché non si mette il costume buono per nuotare) e accessori bizzarri. Solo oggi ho contato una cuffia rossa con occhialini verde acido (l’uomo daltonico), un costume celeste con cuffia viola e occhialini lilla (il teletubbies), una cuffia a righe bianche e blu con mascherone arancione e baffi a manubrio (il tricheco). E poco più in là, divisi da una misera linea di boe, i due ragazzi agonisti che si allenano esattamente quando noi annaspiamo: inarrivabili, nei loro microscopici costumi pennellati addosso, cuffie scintillanti, muscoli scolpiti. Belli, fastidiosamente belli, e veloci, perfettamente a loro agio nell’acqua, mentre io faccio fatica a coordinare braccia e gambe. L’unica donna che in vasca diventa scoordinata: io. Vent’anni di danza buttati nel gabinetto: in acqua io perdo il controllo di una gamba, respiro al momento sbagliato, sbatto i piedi nei bordi. Faccio pena. E poi so solo fare rana, con la testa rigorosamente fuori dall’acqua: rana è lusinghiero, sono un rospo, praticamente.

E quindi via, con le mie vasche a rospo (obiettivo quaranta) assieme a Mafalda, che forte della sua gioventù da ondina mi viaggia a fianco. Prime dieci vasche: pausa. Lei: «Dai siamo a un quarto dell’opera». Io, ansimando: «Ev-anf-vi-anf-va». Lei, in preda all’ottimismo che è il profumo della vita: «Meglio a un quarto che a un decimo…» e riparte a stile libero. Venti vasche. Burp. Ho digerito l’insalata, meno male, anche stavolta sono salva. «Metà strada, su…» e avanti. Trenta: «Facciamo trentuno, anzi, quaranta, no?» dico con un sorriso che somiglia a un ghigno. Tricheco sputazza acqua accanto a me, e un uomo di cento chili minaccia un tuffo dal bordo. Riprendo la penosa processione avanti e indietro, mentre i due bagnini percorrono per l’ennesima volta il perimetro della vasca: mi fanno venire in mente due carabinieri, ma in costume e ciabatte. Adesso mi arrestano per eccessiva scoordinazione, penso, ma per fortuna le vasche sono finite.
Aspetto Mafalda al bordo e osservo la creatura innaturale che sta nuotando al di là delle boe: che rabbia… «Guardalo, maledizione, lo odio…». Lei arriva, toglie gli occhialini, lo controlla: «Ehi, magari quando esce, due colpi… però lo odiamo, già…».

5 commenti:

Anonimo ha detto...

A dirti la verità, Cally, se sei scoordinata, tu fai molta più fatica degli altri e, quindi, bruci molto di più degli altri a parità di vasche.. ;-)

PiKky_p ha detto...

hai descritto proprio me... pari pari... nonostante innumerevoli anni di danza alla seconda o terza vasca sono riuscita addirittura a stirarmi una gamba... ovviamente dopo aver subito un paio di contusioni nell'abbracciare le boe nel vago tentativo di imitare lo stile libero(IMPOSSIBILE!)...
nn mettero mai piu piede in una piscina!

Callista ha detto...

@petit: mi consoli, domani ci riprovo...
@pikky: and the winners are... callista and pikky_p! Complimenti!

musa capricciosa ha detto...

La piscina è un luogo triste: i trotterellanti trentini che sbatacchiano arti in acqua, bianchicci nei loro costumi dell'anno passato, sono decisamente troppo per me.

Voi due derelitte siete davvero coraggiose. Affrontare il bianchiccio altrui, per di più bagnato e clorato, è fuori dalla mia portata.

Mafalda ha detto...

@petit ... dici che funziona cosi??? domani mi lego un braccio dietro la schiena ... vediamo se non dimagrisco ....

@Pikky_p ... non ci credo ... più scoordinata di Cally è impossibile ... :-)

@musa ... non è coraggio ... è necessità! ...e, a dire la verità, in palestra non è che sia andata molto meglio in fatto di arti sbattacchiati in maniera scoordinata, pelle bianchiccia e abbigliamento bizzarro ...