venerdì 18 febbraio 2011

Real time ... una droga!

Vi pregooooooooooooo ... Aiutateci!!!
Le derelitte sono drogate! Si, si, si, amici; siamo gravi.
Siamo dipendenti dal canale Real Time.
Da quando hanno cominciato a trasmetterlo per noi il telecomando non esiste più. E' relegato in un angolino e accumula polvere accanto ai suppellettili inutili ma mooooooolto glamour che teniamo in casa (ognuna nella sua, ovviamente!)
Abbiamo cominciato in maniera soft seguendo i programmi di quel gran figaccione di Alessandro Borghese. Ci siamo raccontate, per un po', che lo facevamo solo per imparare delle nuove ricette da poter proporre ai nostri amati ... qualche spunto, qualche idea per la nostra cucina.
Balle.
Dopo poco ci siamo ritrovate a scriverci messaggi dal tono "madoooooooooo ... hai visto come impasta!" ... "ussignur... come mescola lui il risotto... nessuno!" ... e così via.
Abbiamo poi continuato dandoci al filone crime: donne mortali. Sia mai che ci serva qualche illuminazione. Nella vita non si può mai sapere ... qualche fidanzato che si comporta male oppure qualche troietta (la nostra eleganza non la smentiamo mai) che allunga un po' troppo lo sguardo, le mani o anche solo il pensiero. Bisogna sempre essere pronte!
Successivamente è stata la volta del magico Roy De Vita. Vedendo il culo di Nancy Brilli lui deve essere proprio un mago. Ed effettivamente fa delle cose al limite del miracoloso. Ho pensato di scrivergli e chiedergli un consulto. Ma se io mi faccio togliere un po' di sedere e quello che tolgono me lo mettono nelle tette ... secondo voi pago un po' meno??? In fondo è sempre tutta roba mia, no?
Vabbè, sorvoliamo su bisturi, protesi e nasi rifatti.
Parliamo della perla del canale. Il progamma dei programmi: "Paint your life". Una tizia con la vitalità di un bradipo in letargo ci insegna come modificare la nostra casa. E nel promo crede di essere molto invitante dicendoci: "la vostra casa è come un catalogo d'arredamento?".
La risposta logica sarebbe: "si, donna dal caschetto che pure quello della Carrà è più moderno, e ho pure speso un occhio e un orecchio perchè sia così!"
E invece no, ci si fissa a guardare questa tizia che costruisce cose improbabili tipo delle lampade con delle taniche, delle mensole con degli skateboard, degli anelli con delle palline rimbalzine, una libreria con i salvagenti colorati fatti a serpente o dei portabiti con delle spatole americane. Oppure, non contenta, si cimenta a cambiare colore ai mobili, a tutte le stanze e ambienti il tutto con un solo motto "non esistono colori brutti ma solo combinazione sbagliate!" ... e lei, in effetti, ce ne da sempre ampia dimostrazione ... di quanto riesca a sbagliarle!
Il fucsia con il giallo, il blu con l'arancio giubbotto degli anziani che aiutano ad attraversare le strade i bambini quando escono dalla scuola (una nuova tonalità), il rosso con il verde evidenziatore. Il tutto con un'approssimazione da brivido.
"Avete sbavato lo stencil??? non vi preoccupate, darà un'aria di vissuto!" Noooooooooo ... darà solo una sensazione di imprecisione.
"Avete messo troppa colla a caldo??? nessun problema, tanto una volta asciugata diventa trasparente!" Ma balle ... è vero che diventa trasparente ma non è che si smaterializza. Rimane comunque un enorme palla di colla a caldo.
Il programma è talmente trash che è quasi bello. Ogni volta che c'è una puntata nuova parte una girandola di messaggi tra le derelitte e l'amico PP che condivide con me e Callista la passione/odio per l'artattack dei grandi.
Per fortuna c'è "ma come ti vesti?" che ci fa sbellicare dalle risate. Enzo è semplicemente meraviglioso nei suoi completi dai colori più disparati e lei, la divina Carla, è una spremuta di eleganza. Ovviamente la odiamo perchè è magra, indossa dei vestiti e delle scarpe per i quali daremmo un rene e, soprattutto, perchè è più bionda di noi.
Insomma ... capite che con tutto questo ben di dio di programmazione la nostra vita sociale, che già era pari allo zero, ormai si è annullata definitivamente.
Siamo totalmente in balia di Real Time.
Ma stamattina ho visto una cosa che mi ha turbata.
C'è un programma nuovo, una cosa del tipo "Il cibo ti fa bella". Un'americanata totale dove una tizia magrissima entra in casa della povera disgraziata di turno e le svuota il frigo facendola sentire una depravata totale perchè mangia schifezze. L'obiettivo è quello di farle ritrovare la forma in 8 settimane.
La cosa orribile è che l'arpia di turno dà dei consigli su tutto; da cosa mangiare, a quando, a cosa comprare, come cucinarlo e, udite udite, come andare in bagno. Si, si ... ho scritto bene, la tizia spiega alla povera disgraziata grassa e pure costipata che quando va in bagno deve sedersi sulla tazza e appoggiare i piedi su uno sgabellino.
M: "amica... è grave! Stiamo guardando un programma dove una tizia insegna ad un'altra come fare la cacca!"
C: "non scrivere cacca! non è elegante!"
M: "ok, non sono educata. Ma a me sembra una cosa molto sana guardare un'arpia con un naso orrido che isegna ad una ragazza come evacuare il proprio intestino (così va meglio?)"
C: "si, molto meglio. No, non è sano ... ma ora parla dei frullati da bere il mattino!"
M: "amicaaaaaaaaaaaaaa ... ma come puoi ascoltare una che fa lezioni su come andare in bagno??? daiiiiiiiiiiiii!"
C: "sssssssssssssssssssss.... zitta. Che da la ricetta del beverone!"
M: "sob"

Amici, aiutateci! Siamo messe male. Vogliamo tornare a guardare la Clerici e C.S.I. Mandateci a disintossicarciiiiiiiiiiiiiiiiii!!!

giovedì 10 febbraio 2011

Calamari ripieni

Cari lettori, eccoci arrivati alla ripresa della nostra fortunata rubrica “Le ricette di Suor Derelitta”. Oggi, per voi, direttamente dalla cucina di Callista, un’idea rapida e saporita per fare bella figura con il vostro uomo del cuore.

Ingredienti per 4 persone:
• 600 gr di calamari freschi puliti
• 40 gr di mollica di pane
• Uno spicchio d’aglio
• 5-6 olive nere
• Un cucchiaio di capperi sotto sale
• 300 gr di pomodorini ciliegia
• 2 cucchiai di vino bianco
• Un uovo
• Origano, finocchietto selvatico, olio, sale, pepe
• Un uomo perdutamente innamorato di voi

Procedimento

Prendete Callista e mettetela ai fornelli, desiderosa di fare bella figura con Fidanzato e allo stesso tempo di creare un piatto leggero per la sua dieta perenne. Fatele lavare e pulire i calamari e tritare finemente i tentacoli. Fate transitare Fidanzato dietro le sue spalle: “Amore, cosa fai di buono? Queste robe con tante zampacce?”. “Sì, topolino mio, i calamari ripieni. Vedrai che buoni che sono”.
I tentacoli vanno poi passati in padella con un pochino d’olio e lo spicchio d’aglio intero (da eliminare a cottura ultimata) e lasciati rosolare per 3 o 4 minuti, mescolando spesso; vanno poi sfumati con il vino.

F: Ma a me fanno un po’ impressione queste bestie qua.
C: Amore, mica le devi guardare, basta mangiarle.

Callista trita poi la mollica di pane e la mescola con i tentacoli cotti, le olive spezzettate, i capperi lasciati a bagno e strizzati, l’uovo e poco origano. Inizia a farcire i calamari con questo ripieno, chiudendoli con uno stecchino.

F: Ma gli riempi la pancia?
C: Sì, se sono ripieni… Ma cosa c’è, amore, non ti piacciono i calamari?
F: No no, a me piace tutto.

La vostra derelitta scalda poi la padella usata per cuocere i tentacoli e cuoce i calamari a fiamma vivace circa 3 minuti per parte. Aggiunge poi i pomodorini tagliati a metà, il finocchietto, un po’ di sale e una bella macinata di pepe e cuoce il tutto per 5 minuti circa. Impiatta con tanto amore e mangia con Fidanzato, soddisfatta della sua maestria. Antonella Clerici sei una dilettante.

A fine cena, però, Fidanzato depone il tovagliolo ed esordisce così:
F: Amore, non le fai più, vero, queste robe?
C: Ma perché? Non mi hai detto che ti piacevano?
F: Sì, ma non mi ricordavo più che invece non mi piacevano. Cioè, erano buoni, ma mi fanno venire la nausea.
C: Ma li hai mangiati tutti! Dovevi lasciarli lì!
F: Sì, ma ci hai messo tanto a prepararli…

Io e te, se non è amore allora che cos’è?

domenica 6 febbraio 2011

ma ancoraaaaaa?????

No, beh ... ma che diavolazzo succede???
Pensavate che sgrammaticone si fermasse alle due disperate mail del post scorso? Ebbene, io sì... o almeno ci speravo moltissimo.
E invece il pianeta porco bastardo ha pensato bene di metterci lo zampino. E se guardate in alto, dietro la luna, vedrete un astro che saltella ... noooo, tranquilli... Non è la fine del mondo in anticipo. E' soltato il ppb che se la sta ridendo alla grande.
Riassumiamo.
Lo sgrammaticone chiede l'amicizia alle derelitte via fb allegando due mail che definire surreali è un eufemismo. Cally ed io, che siamo donne di cuore, la accettiamo.


Ecco che rapida arriva la seconda mail.


"Weeeeeeee Mafy ma non sai che o combinato. Ti o scritto una frase carina ma lo mandata all'amica tua. Che figuraccia mannaggiaaaaaaaaaaaaaaaaaa hiiiiiiiiiiiiiiiiiiii"


Nooooooooo ... la risata equina noooooooooooo! E sorvolo sul resto.
Avviso subito Callista. Come farà a sopravvivere a questo colpo???


M: "Amica, siediti! Ho una terribile notizia da darti. Sei pronta?"
C: "Oddio... hanno tolto dal mercato l'ombretto che ci piace tanto?"
M: "No, santo cielo! E non dirlo nemmeno!"
C: "ah, per fortuna. Dimmi tutto"
M: "Sgrammaticone si è sbagliato. Il messaggio delle rose era per me. Ma si è confuso con i nomi. Sai... probabilmente ha fatto tutto mentre ci "penzava" l'altra mattina"
C: "ma daiiiiiiiiiiii ... che immagine orribile! E comunque ... ahahahahahahaha. Sgrammaticone è tutto tuo. Specchio riflette. Chiusa"
M: "Ha ragione l'amico PP. Sei una donna orribile"
C: "lo so. Buahahahahahahaha!"


Decido di rispondere all'uomo che litiga costantemente con l'italiano.


"Ma non ti preoccupare! Nessuna figuraccia! Cally ed io siamo intercambiabili con i complimenti. Non siamo gelose :-). Ma racconta, tu come stai? Che combini?"


Carina, gentile e distaccata il giusto.


L'uomo risponde immediatamente.


"ma tu lo sai che quando ero su e venivi a trovarmi mi sarei lanciato a baciarti ... e lampu non lo mai fatto mannaggiaaaaaa"


Coooosa???
"... Quando venivi a trovarmi?" Ma se sono passata una sola volta dal paese dove stava lavorando e abbiamo bevuto un caffè al bar. Sembra che fossi a casa sua un giorno sì e l'altro pure.
"... Lanciato a baciarti?" E dove si lancia, la creatura, fuori dalla finestra?
Ma, soprattutto ... "e lampu". Cosa vuol dire, di grazia???


Giro tutto a Callista che dice di invidiare molto il mio corteggiatore.


Arriva un altro messaggio.
"niente di che. Si lavora e si va a passeggio"


Ah, si è ricordato di rispondere alla mia domanda. Carinoooo ... Va a passeggio. Beato lui. Qui si muore di freddo e ci si accoppia con il caminetto. Altro che andare a passeggio. Sgrunt!


Altro messaggio. Ma allora???
"e ogni tanto ti penzo"


ma nooooooooooooooo ... basta con questo penzo. Ti prego.


Altro messaggio. Ma qualcuno gli avrà detto che può scrivere mail più lunghe di un pensiero e non serve che faccia invio ogni volta che va a capo?


"ei tesoro se vengo su ti regalo una rosa e ti corteggio sempre se non ai il tifo"


Ehhhh no!!!!
Se mi vuoi corteggiare voglio le cinquanta rose che hai promesso a Callista. Eccheccavolo!
Ma poi ... il tifo???
Secondo voi che voleva dire?
Ha sbagliato consonante e ha paura di essere picchiato da un eventuale fidanzato?
Vuole dirmi, in maniera molto soft, che il fratello ha il tifo e potrebbe avermelo passato nelle nostre passate frequentazioni?


Nell'incertezza, io non rispondo.

giovedì 3 febbraio 2011

Ancora?!?

No, aspettate. Dovete spiegarci cosa sta succedendo. Sarà la precessione degli equinozi? Il pianeta porco bastardo che ha iniziato a sbandare? Il nuovo segno dell’Ofiuco che sparge danni astrali? D’altronde, con un nome così… Ma comunque sia, stanno succedendo delle cose strane. Dopo il ritorno de Er bistecca, siorre e siorri, un vecchio e gradito ospite delle derelitte ha fatto la sua ricomparsa.

Ieri: la sottoscritta Callista apre Faccialibro per il consueto controllo e per pascolare un pochino tra i cavoli altrui. Trova una mail da uno sconosciuto calvo con tanto di occhialoni da sole, pseudonimo improponibile e pure impronunciabile.

“ma cia meraviglia mia sono xxx di lecce ti ricordi di me ...ti ho penzata tantissimo sai e anche stamattina presto e mi sono detto devo vedere se c'è su facesbook sei stupenda come 50 rose rosse belle come te peccato che quando ero su nn ci siamo piu incontrati cosi almeno ti corteggiavo hihihih”

Sono passati circa cinque minuti nei quali mi sono bloccata a guardare lo schermo per cercare di capire chi potesse essere questo benedetto tizio di Lecce, e poi l’illuminazione. La totale mancanza di punteggiatura, la raffinatezza degli strafalcioni ortografici, la risata cavallina: è lui, lo sgrammaticone, il fratello della meraviglia di Mafalda.
Immediatamente è partito l’sms alla mia amica: “Mafy, mi ha contattato su FB lo sgrammaticone. Probabilmente è vero che il mondo sta per finire. L’Apocalisse è vicina.”
Risposta di Mafalda: “Stavo per scriverti io… Ha contattato pure me. Adesso ti giro il messaggio”.

“Wei mafi ai un sacco di contatti mannaggia a te. Sono xxx meraviglia da lecce ti ricordi vero? … …”

C: Cristoforo Colombo… Il tuo è pure peggio del mio, che intanto ti giro.
M: Ma poi? “xxx meraviglia”?
C: Amica, non capisci mai lo sgrammatichese. Manca la virgola, il “meraviglia” è riferito a te. Se fosse scritto in italiano sarebbe “Sono xxx, meraviglia, xxx da Lecce. Ti ricordi di me?”. Vedi che ha pure uno splendido tono accorato.
M: Madonna… Ho letto il tuo: agghiacciante. E poi me lo vedo lui a farti la corte. Al secondo congiuntivo ciccato gli spareresti, vedo già i titoli sul giornale: “Giovane, bellissima e magrissima ragazza trentina uccide uno spasimante grammaticalmente molesto. Richiesta la legittima difesa dalla lingua italiana, che si costituisce parte civile”.
C: Ti prego,eh?
M: Ma no, analizziamolo. È davvero notevole. Io ho apprezzato soprattutto la metafora: “ti ho penZata tantissimo anche stamattina presto”. Vuol dire che si è fatto una sega, amica, sappilo.
C: MAFYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!
M: Dai, è poesia pura! E il paragone? Sei stupenda come 50 rose rosse belle come te”. Tautologico, chiastico, anulare. Ma chi è d’Annunzio in suo confronto?
C: Smettila subito. Comunque, amica, qui c’è qualcosa che non torna… O meglio, torna troppo tutto! La meraviglia, lo sgrammaticone… Cosa succederà ancora? Io inizio a temere…
M: Oh, vabbè, almeno abbiamo qualcosa da scrivere…

Quando l’ottimismo, in effetti.

martedì 1 febbraio 2011

Ti telefono o no, mi telefoni o no, chissà chi vincerà!

Ed eccoci arrivati all’ultima (per ora) puntata della sit-com tra Callista e la rediviva meraviglia: ossia la telefonata. Ovviamente il metodo adottato è sempre lo stesso. Alla telefonata dell’uomo non si risponde, si aspetta un po’ per darsi delle arie da donna impegnata e poi si richiama, ad orario del tutto casuale.
Ed ecco, cara Callista, che dopo 4 anni rifai quel numero, vedi di nuovo il suo nome sullo schermo del telefonino. Che effetto ti fa? Nessuno. Ma ti senti un’emerita imbecilla. E sono soddisfazioni.

Tuuuuu… (e uno)
Tuuuuuuu… (e due)
Tuuuuuuuuuuu… (e tre… al cinque si riappende sempre, come prevede il manuale della perfetta derelitta)
Tuuuuuuuuuuuuuuu… (non rispondere, dai, che è meglio)
Tuuuuuuuuuuuuuuuuuu… (e cin…)

NdR: Chiedo scusa anticipatamente ai nostri lettori romani e limitrofi per la trascrizione della parlata del suddetto Er bistecca, ma da trentina ho qualche difficoltà

M: Ahooooo!
C (oddio che impressione la sua voce): Ehi! E allora?
M: Abbbbella mia, teso’… Come va? Che bello sentirti.
C: Sì, grazie altrettanto. Io sto bene, e tu?
M: Bene. Indovina che sto a fa’?
C (e no, dai, di nuovo gli indovinelli, scemo come una volta sei rimasto): Che stai facendo? Non so… Stai lavorando?
M: Quasi.
C: E allora cosa fai?
M: E se te lo dico poi pensi male…
C: Guarda, peggio di quanto non pensi già non è possibile.
M: Eh?
C: Appunto. Dai, dimmi.
M: Sto co’r pennello en mano… Ah ah ah…
C (madonna che umorismo… altro che Pirandello): Ah, stai imbiancando?
M: Seeee, la casa nuova. Abbiamo costruito una villetta io e mi fratello. Lui ci va con la fidanzata e io da solo.
C (Ah, ecco spiegato l’arcano): Ma non avevi la fidanzata? (leggi “quella donnaccia orrenda dal nome tamarrissimo che ti ha portato via da meeeeeee”)
M: Seee, ma ci siamo mollati. Nun la reggevo più.
C (e te credo, come fai ad amare qualcuno più di te, brutto egocentrico vanesio?): Ah, mi dispiace.
M: Nooo, io sto benone. Ma dimmi di te.
C: Eh, niente, sai già tutto. Il lavoro è lo stesso, gli hobby pure, ho solo un nuovo fidanzato.
M: Ma è una cosa seria?
C: No, siamo solo andati a convivere.
M: Ah. Vabbè. Indovina dove vado io tra due settimane?
C (ma allora con questi indovinelli del menga???): Non lo so, fammi indovinare: vieni a fare la settimana bianca in Trentino?
M: Bravaaaa, chicchè, ma come hai fatto? Ci vediamo?
C: Perché ci vieni ogni anno. E comunque non ci vediamo.
M: Perché?
C: Perché no. E poi già due volte mi hai detto che ci saremmo visti,nel lontano 2006, salvo poi svanire nel nulla.
M: Ma no… Io ti ho pensato sempre, tantissimo. Mi piacerebbe tanto vederti. Vengo a Folgària.
C: Stella, o è Folgàrida o Folgarìa. Ci sono solo 200 chilometri in mezzo.
M: Ah, non so. Ti farò sapere. Ma io te so’ mancato, chicchè?
C: Non mi chiamare chicchè che mi fa orrore.
M: Dai… Piccolè… Dimmi se ti sono mancato…
C: Eh, guarda, non so come ho fatto a sopravvivere finora.
M: Ah ah ah… Lo sapevo…
C (credo non abbia colto il sottilissimo senso ironico): Sì, senti, mi ha fatto molto piacere sentirti…
M: Nooo, non vorrai mica attaccare? Senti… Eddai, ci vediamo almeno per un caffè?
C: Se scendi a Trento volentieri. Vengo con Mafalda, te la ricordi?
M: Eccome, se siete due per me va pure meglio. Ih ih ih.
C (e certo… manco una riuscivi a gestirne, imbecille, ti ricordo che mi facevi il verso del leone a letto, e sul resto è meglio che la boccaccia mia si taccia, sennò altro che grande amatore): Ma smettila, somaro.
M: Perché somaro? Senti… Ma te sei sempre bellissima uguale, proprio, ho visto le foto su FB.
C: Eh, diciamo che faccio del mio meglio. Sono un po’ ingrassata, ma…
M: Naaaaa, sei sempre la stessa gran gnocca.Io me ricordo tutto. Pure mejo, sei.
C: Grazie. Vedo che ti sei perfezionato a Cambridge in questi anni.
M: E io? Hai visto che me so’ ingrossato?
C (e secondo te io non ho radiografato ognuna delle tue fotografie, soprattutto quelle in costume?): Mah, non so, non ci ho fatto caso.
M: Sì, ho preso 6 chili, ma sono tutti muscoli. D’altronde col karate…
C (slurp): Eh, eri talmente magro.
M: Eh, mo’ so grosso, eh. Hai visto la foto dello spettacolo dove sto col costume bianco?
C (se vogliamo chiamare costume una sorta di boxer microscopico, da cui spunta un tripudio di muscoletti abbronzatissimi, con tanto di laccetti bianchi che stringono i bicipiti): No, non mi pare.
M: La devi vede’. Mo’ so’ così. Dici che te piaccio ancora? Eh eh.
C: Guarda, credo sia impossibile che a qualcuno tu non piaccia. Ma le cose sono molto diverse da 4 anni fa. Mi fa molto piacere averti sentito e spero di sentirti ancora, ma sul resto…
M: Ma io non ti ho mai dimenticato. Sai che tengo sempre tutti i tuoi ricordi dentro camera?
C (io i tuoi li ho bruciati in una sorta di rito woodoo, invece): Carino, grazie.
M: E li ho guardati sempre in questi anni. Le tue foto, i nostri filmati, i regali…
C (certo, soprattutto dopo che ti eri trombato quella donnaccia orribile): Ma certo, pure io ti ho pensato, ci mancherebbe, lo sai che ti ho (AMATOOOO alla follia, avrei voluto sposarti e fare otto figli bellissimi e tamarri come te) voluto un pochino di bene.
M: Dai, allora ti va se ci sentiamo qualche volta?
C: Sì, ma da amici. Il mio numero lo hai.
M: Pure te. Ciao, chicchè, ce sentiamo presto, amore mio.
C (AMORE MIO???): Ciao, meraviglia. Ciao.
Click.

E gli anni passano
Le derelitte ingrassano
Le meraviglie tornano
Ma storte sempre più…