Il programma di latino di seconda della vostra Callista prevede un modulo sui giochi dell’arena. All’interno, oltre alla lettura di testi in lingua di Seneca e Plinio (giusto per salvare le apparenze, mostrare che non mi pagano per niente e rassicurare la Gelmini), ho previsto la visione del film Il gladiatore, per spezzare la monotonia dell’insegnamento.
Ok, come scusa per vedere Russel Crowe seminudo al top del suo splendore è un po’ misera, ma tant’è…
Alla fine del film, tra ragazzine in lacrime e maschietti caricati di testosterone e orgoglio quasi virile, è partita una discussione sulla veridicità della storia appena vista. Non so come, ma siamo arrivati a fare il punto sulla differenza tra le tappe della vita dell’uomo moderno e di quello antico.
Ok, come scusa per vedere Russel Crowe seminudo al top del suo splendore è un po’ misera, ma tant’è…
Alla fine del film, tra ragazzine in lacrime e maschietti caricati di testosterone e orgoglio quasi virile, è partita una discussione sulla veridicità della storia appena vista. Non so come, ma siamo arrivati a fare il punto sulla differenza tra le tappe della vita dell’uomo moderno e di quello antico.
C: Cari ragazzi, alla vostra età i romani erano già pronti per il matrimonio. Sorvolerei sul fatto che alla mia di età probabilmente erano già nonni, e il primo che osa dirlo finisce dal preside in ginocchio, come sulla Scala santa…
A questo punto un ragazzino ha fatto la fatidica domanda: «Prof, ma quindi un uomo a cinquant’anni era anziano…».
C: Certo, se ci arrivava: la vita media era molto più breve di adesso, e poi c’erano le guerre, le malattie…
Ed ecco che è intervenuto il genio di turno: «Bè, allora nel film c’è qualcosa che non va, perché Massimo, che combatte ancora, quanti anni avrà? È vecchio… Ne avrà almeno quaranta…».
E qui mi sono venuti i brividi: partendo dal fatto che l’amico Russel e i suoi esposti muscoli avevano solo trentacinque anni all’epoca del film, se i miei studenti vedono vecchio lui, io sembrerò una balena avvizzita e triste. E pure zitella. Ah ah.
Ho risposto piuttosto seccata: «Ma come fai a dire che è vecchio? L’hai visto almeno? Se è vecchio lui allora…»
E il ruffiano ha compreso: «Ma no, prof, lei avrà al massimo ventidue anni».
Brutto nano adulatore falso. Devo insegnargli a mentire meglio.
Oh bè, tanto avrà di nuovo tutta la seconda liceo per impararlo. Perché loro saranno anche spudorati, ma il prossimo tema di latino lo scelgo io.