martedì 13 marzo 2012

toc ... toc ...

Evviva il nuovo annooooo!!!! Yeaaaaa ...
E' l'ora del trenino .... siiiiiiiiii .... A E I O U Y ...

ehm ... no, eh???

ufff ... si, avete ragione! Siamo due disgraziatissime derelitte che non scrivono da un sacco di tempo.
Mi inginocchio sui ceci e chiedo venia.
Non sto nemmeno qui a scrivere "ora promettiamo di aggiornare più spesso il blog" o "perdonate perfavoreeeeee" o "non lo facciamo più giurin giurella" ... e mille menate varie.
Lo abbiamo già detto e non siamo state in grado di mantenerlo.
Ci cospargiamo il capo di cenere, scuotiamo i capelli (così scende anche la cenere), sorridiamo e andiamo avanti.
In perfetto derelitta style.

Il problema è che lo gnomo malefico del tempo ci ruba delle ore. E' l'unica soluzione possibile.
Parlando seriamente... o mi sto rimbecillendo in maniera rapida e inesorabile oppure le giornate hanno meno ore di quelle di una volta.
Partendo dal presupposto che la prima affermazione è semplicemente folle (provate a dire il contrario che il tempo per venire a picchiarvi lo trovo!) sarei pressoché decisa nell'affermare come verità assoluta il fatto che i giorni di oggi sono più corti.
Mi alzo la mattina che ho il mio bigliettino dei "to do" ricco di voci (neanche a dirvelo che il bigliettino è vero e scritto rigorosamente su un'agendina glamourissima) lo guardo con occhietto vispo (per quanto possa essere vispo di prima mattina) fiduciosa di riuscire a spuntare ogni voce.
In un secondo mi ritrovo a sera che le voci sono sempre quelle ... anzi, se ne sono aggiunte altre.
L'unico modo per eliminare i punti precedenti è quello di girare pagina e ripetere come un mantra la formula "i fogli precedenti non esistono, sono frutto della mia menteeeee!"

... In più ci si mettono anche le giornate che iniziano con il piede sbagliato.

Stamattina agile e baldanzosa esco di casa con il preciso compito di andare in posta a spedire un pacchettino. Un "to do" della mia lista??? Noooo ... l'avrei sicuramente posticipato a data da destinarsi ... era un "to do" della "lista mamma" quindi di un livello di priorità è fuori classifica; semplicemente sono cose da fare "immediatamente".
Alle 8 e 5 sono davanti alla porta della posta ma ... sorpresa.
Voi lo sapevate che gli uffici postali aprono alle 8 e 25???
No, adesso, è vero che sono polemica e malmostosa ... ma che cacchio di orario è?
Dopo qualche minuto di maledizioni silenziose ragiono sul da farsi.
Abbandonare la missione essendo praticamente certa di non riuscire a tornare in posta, visto che la malefica chiude alle 12.35 (ok, ok ... non dico nulla) o attendere fiduciosa e paziente?
Opto per la seconda.
Subito si avvicina una signora che sgrana gli occhi davanti alla porta chiusa e comincia con una lista di lamentele "eeee... ma non si fa così - eee... ma se devono tagliare i costi lo facciano da altre parti - eee... non si può aprire un ufficio così tardi - eee... non si sa se fa caldo o se fa freddo - eee... Belen le portava o no le mutande? - eee ... guarda te se la benzina deve essere così cara".
Io dopo il secondo "eee..." inserisco la modalità accondiscendente e annuisco ad ogni lamentela facendo una smorfia di partecipazione.

Aperta parentesi "aiutooooooooo ... mi sto trasformando in una brontolona come la signora spettinata e vestita male accanto a me ... sia mai! Vai di pensiero positivo ... La vita è bella, la vita è bella, la vita è bella! - chiusa parentesi.

Nel frattempo all'entrata della posta si è creata una piccola comunità.
Ma ecco che arriva la nostra eroina. Una signora delle poste ci apre la porta e viaaaa verso la macchinetta che eroga i bigliettini per prenotarsi il posto.
Ovviamente la macchinetta non funziona ... ma chissene ... sono la prima e con un colpo di reni mi lancio verso lo sportello delle spedizioni.

M: "buongiorno! mi servirebbe una scatola per una spedizione"
SP (signora poste) "certo, signora, di che misura le serve?"
M: (signora a chi??? ok, la nuova crema contro le rughe non funziona una cippa) "guardi, mi basta quella lì piccolina"
SP: "un secondo vado a cercala!"
Sparisce nell'ufficio accanto e ritorna dopo poco.
SP: "mi spiace ma quella misura l'abbiamo finita"
M: "nessun problema ... facciamo quella un po' più grande?"
SP: "certo, un secondo!"
E sparisce. Torna dopo più di un minuto.
SP: "non c'è neanche quella!"
M: "vabbè ... signora ... mi dia quella che c'è che facciamo prima"
E mi consegna un roba gialla fosforescente grande come un frigorifero da campeggio. Per spedire una sciarpa!
Ridendo per la situazione paradossale comincio a "montare" questa benedetta scatola. Ci adagio il piccolo presente, scrivo diligentemente l'indirizzo di mittente e destinatario e chiudo tutto con i sigilli appositi.
Mi rimetto in fila visto che mentre litigavo con la scatola la mia amica SP ha cominciato le pratiche della persona che attendeva dopo di me.
Ovviamente ha millemila bollettini da pagare. E le somme vanno rifatte 3 volte per verificare che il totale sia corretto.
Sono le 8.48
Appoggio tutto sul bancone.
SP: "che tipo di spedizione? Prioritaria o celere?"
M: (oddio sono impreparataaaaaaa) "Ehhmmmm prioritaria!"
SP: "OK ... sono 7 euro e 80"
M: (ahppperò) " ecco a lei ... "
SP: "grazie, salve"
M: "scusi ... ma non c'è la ricevuta con il codice con il quale posso verificare la posizione del pacco?"
SP: alterandosi e sventolando davanti al mio naso in suo dito indice "ma insommaaaaaaa ... lei mi ha chiesto la spedizione prioritaria ... quella che dice adesso è la celere! Bisogna essere decisi quando si chiedono le cose! Non chiedere e poi lamentarsi"
M: "scu... scusi, era tanto per chiedere! Grazie ... salve!"

Esco con le orecchie basse e la consapevolezza che il mio "pacchettino" rimarrà a vita nell'ufficio postale. Oppure la signora Rottermaier gli farà sopra la pipì per dispetto.
Dura la vita di una derelitta!

Beep bepp. SMS
E' la mia mamma "Tutto a posto con il pacchetto? Siamo sicure della consegna entro settimana, vero?"

Sono potenzialmente una donna morta.