lunedì 26 febbraio 2007

que viva mexico!

E inizia un’altra settimana… Figlia di un week-end assolutamente piatto. Se ve lo state chiedendo, sabato sera io e Mafalda non siamo finite alle undici al solito posto a farci le solite domande. Semplicemente perché a quell’ora dovevamo ancora iniziare a mangiare…

Ore nove e trenta arriviamo al locale, ci danno il tavolo in ritardo, siamo in tanti: i due amici invitanti, Callista e Mafalda, i single prescritti, una ragazza non identificata e anche una coppia di fidanzati… Lui che fissa con nonchalance le tette derelitte che sbucano dalle nostre scollature (siamo bionde, come dice Mafalda, dovremmo pure fare qualcosa di sconveniente…), lei che dopo mezz’ora di attesa dell’antipasto ferma la cameriera e chiede «Ma ci state prendendo in giro? Stiamo aspettando da un’ora…». Era ovvio, che serata sarebbe stata senza la signorina polemica? Anzi, non polemica, decisamente spaccacazzi. Ma comunque fidanzata, anche se con l’uomo dall’occhio lungo (il mondo è profondamente ingiusto, già…). Ci rassegniamo a mangiare burritos al guttalax, chili con saliva e chi più ne ha più ne metta.

La serata scivola comunque via, tra chiacchiere, cibo e versioni arrangiate di «Chi vuol essere milionario», alle quali partecipa la metà del tavolo dove siamo io e Mafalda. L’altra metà è ottenebrata dalle numerose birre e dalla signorina Spaccacazzi che sostiene che le donne non sono incostanti, ma semplicemente vittime del ciclo mestruale. Evviva il femminismo. Mi trattengo dal chiederle qual è la sua teoria a proposito degli uomini storti, perchè sono troppo impegnata a trovare cinque titoli di film di Renato Pozzetto…

Alla fine ci salutiamo, e rientriamo verso casa, ovviamente senza single, ma probabilmente è il male minore… Siamo ingolfate di cibo, e il cervello naviga in un mare di salsina piccante e nachos. La vita è bella, con la pancia piena, anche se non lo vedo da 18 giorni.

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