lunedì 31 dicembre 2007

Chi cerca ...ci trova - dicembre

Potevamo salutare questo 2007 senza farvi un regalino??? Ceeerto che no. Noi derelitte siamo generose. E allora vi lasciamo con le chiavi di ricerca di dicembre. Questo mese più bislacche che mai…

Prima di iniziare con le categorie di navigatori che si sono arenati sul nostro blog, vorrei segnalarvi che sono in decisivo aumento quelli che ci cercano come “dive senza mutante” (16) come “vecchiette porche” (12) altri ci cercano con “culo” (10) e poi con due inquietanti “anabolare” (5) e “anabolato” (4) (se qualcuno conosce il significato non è che mi potrebbe illuminare … please?). Ma andiamo per ordine.
Sorvolerò volutamente tutto il partito “mutante libere” perché è popolarissimo, ma vi vorrei segnalare che c’è uno che cerca ripetutamente foto di Sandra Milo senza mutande. Dobbiamo fare qualche cosa per quest’uomo… segnamolo come proposito per il 2008.

QUELLI CHE “PROF.SSA MI AIUTI LEI”
- “la morte di Patroclo + opinioni” (povero … è morto)
- “la morte di Patroclo parafrasi” (ma insommmaaaa … sono mille mesi che cerchi sta parafrasi … tra un attimo risorge Patroclo e te la spiega lui)
- “parafrasi + morte di Patroclo”
- “parafrasi – morte di Patroclo”
- “parafrasi : morte di Patroclo” (più, meno e diviso … amico … ti sei dimenticato il per)
- “Tutta la parafrase la morte di Patroclo” (aiutate quest’uomooooo)
- “cerco il duello tra ettore e achille dell’Illiade” (provare con l’indice?)
- “traduzione dal latino duello fra menelao e paride” (non ci sono più speranze …)
- “D’Annunzio resisto a tutto tranne che alle tentazioni” (e chiamalo scemo)
- “Jacques Prevert sabbie mobili commenti” (uscirne al più presto … si, si, si)
- “la grammatica è una canzone dolce verbi” (eh???)
- “ se dovrei grammatica” (ripetere l’anno, dovresti … altro che!)

QUELLI CHE “CANTA CHE TI PASSA”
- “per fare dei canederli” (col brodo e col ragù … se ciapa del prezzemolo e se lo taia suuuuu)
- “annibale ricordati non correre” (che gli elefanti sbandano e a Roma non vai piùù … mitico Zecchino d’Oro)
- “canzone menosa” (oddio … ce ne sono troppe … non saprei da che parte iniziare)
- “canzone naso rosso” (dopo due bicchieri di vino rosso la canto anch’io la canzone con il naso rosso)
- “canzoni pollon doppio senso” (ho uno strano cappello duap … che mi calza a pennello … duap)
- “gobo so pare” (goba so mare goba la fiola de so sorela … l’angolo della canzone trentina)
- “ma vaffanculo culo culo culo testo canzone” (noi ne avevamo fatto una versione … vai a vedere qua)
- “rudolf era un cerbiatto canzone” (ma noooo … rudolf era una renna … ma chi ve le raccontava le storie?)
- “tutti al mare … tutti al mare” (forzaaaa … tutti in coro … a mostrar le chiappe chiareeeee!)

QUELLI CHE “NATALE QUANDO ARRIVA … ARRIVA”
- “Babbo Natale and renne and cerbiatto” (da quando Babbo Natale ha anche un cerbiatto?)
- “Babbo Natale Nettuno” (gli abbiamo regalato il cappello rosso … gli viene proprio bene fare da babbo natale!)
- “Babbo Natale trasgressivo” (pover’uomo … me lo immagino con il perizoma leopardato!)
- “Cerbiatto Rudolf” (sei amico di quello di prima??? Rudolf è una renna!”
- “giovane manager rampante babbo natale” (ma non era un vecchio con la barba bianca? Lo voglio pure io babbo Natale giovane!)
- “lettera a Babbo Natale divertentissima” (prova a dirgli che vai a letto con la befana … vedrai come ride)
- “babbo natale ragazza pompino” (ecco perché da me arriva sempre in ritardo … c’è quella che lo distrae)
- “notte 24/25 dicembre passa babbo natale” (solo se sei stato particolarmente buono e se non passa prima dalla ragazza di cui sopra)

QUELLI CHE “AAA. CERCASI”
- “cerco donna dalle mutande facili” (rapido, semplice, diretto! Non fa una piega!)
- “cerco film porno piratessa protagonista” (se il protagonista è il pirata Johnny … beh, gira il film … azzieee!)
- “cerco foto cuochi sexy” (uhhh noi ne abbiamo due … berso e maurice … prova a chiedere a loro)
- “cerco mutande di giuliano sangiorgi” (io cerco Giuliano, invece … se lo trovo io mi tengo lui e ti do le mutande, va bene?)

QUELLI CHE “WE LOVE PUGLIA”
- “noi siamo tarantini col cuore rosso blu beviamo la birra raffo e niente oiù” (confessa, Giò, Giò … questa l’hai scritta tu!)
- “salento ti amo” (anch’io, anch’io … anch’io)
- “Spiagge del salento” (ahhh che nostalgia)
- “ragazzi salentini” (Giulianooooooooooooooooooo … e pure meravigliaaaaaa)


QUELLI CHE “… SO PROBLEMI”
- “abbracciata alla tazza del gabinetto” (uhhh … ti sei presa lo sgnaus?)
- “soffrire di stitichezza stitica” (vai di prugne, cara!)
- “sono attratta dal migliore amico del mio ragazzo” (e mo so cazzi!)
- “sono scema perché ti amo?” (mah … se lui non ricambia … un pochino si)
- “stomaco dilatato” (mangia di meno!)



QUELLI CHE “CHIEDI ALLE DERELITTE”
- “bruciare macchine è un atto vandalico?” (mah … così su due piedi … direi proprio di sì)
- “botta e via o amore?” (essere o non essere … questo è il problema)
- “chi canta la canzone col perizoma a panna e fragola?” (io ero rimasta a banane lampone di Morandi … panna e fragole … no, non lo so! Sorry!)
- “chi ha provato perizoma di perle” (una scomodità inaudita!)
- “chi manda sms segreto?” (mah … forse chi non vuole essere scoperto?)
- “come faccio a sostituire lampadina faro?” (mai guardato macgiver?)
- “come fare le corna e non essere scoperti?” (e chiedi a noi che manco riusciamo ad avere un fidanzato ufficiale? … comunque nega tutto, sempre. Assolutamente!)
- “come si conquista un uomo più vecchio e sposato?” (hai dimenticato “con tanti soldi”)
- “cosa significa se un ragazzo ti gratta il palmo della mano” (la so, la so … che vuole venire a letto con te. Ho imparato in tunisia)
- “com’è la posizione dell’arciere nel kamasutra?” (io conosco quella nelle arti marziali … ma la mia conoscenza dell’arciere si ferma lì … provo a chiedere a cally che è esperta in arcieri …)
- “posizione della balena spiaggiata” (a me viene benissimo … ti metti sul bagnasciuga a prendere il sole finchè non diventi un tutt’uno con la sabbia … very sexy … ehhh!)
- “mettere una candela nel water fa sparire il malocchio?” (quello non so … ma fa comparire l’idraulico, sicuramente!)


E I VINCITORI SONO:
- “e a questo punto stiamo tanto bene io e te, che non ha senso tirar fuori commenti e perché, cerchiamo insieme tutto il bello della vita in un momento che” (eh???)
- “anche un maialino può arrampicarsi su un albero se viene adulato” (voglio conoscere chi ha scritto questa cosa … assolutamente!)
- “avvocatessa culetto bravo anni telefono” (no, non ci provo nemmeno a capire …)
- “cavalli che cantano dj” (e pecore che parlano da vocalist)
- “i amore di volontà di avere qualcuno come te nella mia vita qualcuno dolce, premuroso, intelligente solo per cadere nella depst amore si può mai cadu” (... oddio …)
- “tu le vu cusce avec mua” (certo … sessuà … )


Bene, amici, dopo queste perle di saggezza, non ci resta che augurarvi un favoloso inizio 2008.

AUGURIIIIII

venerdì 28 dicembre 2007

Car wash

Sabato mattina ho deciso di lavare la macchina. O meglio, ho dovuto, perchè sul display, al posto dei soliti messaggi "attenzione pericolo ghiaccio" oppure "blocco porte anteriori attivo" ecc... mi comparivano cose della serie "Senti, biondina, mi lavi o no?" oppure "voglio tornare del mio colore originale, se non mi lavi ti abbandono in montagna, in una notte gelata, in una zona dove il cellulare non prende".
Quindi, in maniera assolutamente autonoma, ho deciso di andare a lavarla.
Ovvio che il metodo secchio e spugna, che fa moooolto servizio di playboy, l'ho scartato per le temperature polari, e ho optato per un meno sexy, ma probabilmente più efficace, lavaggio con le spazzole rotanti.
Vado al distributore, faccio il bigliettino e mi avvicino al marchingegno del lavaggio. Il gentile omino comincia il prelavaggio con la lancia. Una volta finito mi dice di posizionarmi all'inizio del "tunnel". Seguo diligentemente le sue indicazioni.
Lui si avvicina e mi urla: "Motore acceso e macchina in folle"
Io: "ok, già fatto!" (ci sono dodici cartelli che lo raccomandano ... so leggere ... ma grazie!)
Fa il giro della macchina per controllare non so cosa e ripassando mi bussa sul finestrino e mi urla: "Motore accesso e macchina in folle"
Decido di abbassare un attimo il finestrino e dico "Ok, grazie, è in folle!"
Piano piano la macchina comincia a muoversi trascinata dai rulli e comincia il lavaggio. Sto per essere attaccata da una spazzola rotonda gigante quando l'omino mi passa a lato e urla nuovamente "mi raccomando ... in folle"
"Sono bionda ma fino a mettere la macchina in folle ci arrivooooo!" ma le mie parole scompaiono nel fantastico mondo dei rulli rotanti.
Esco dal tunnel con la macchina luccicante (che dalla felicità sculettava un po' ... sapete ... è donna e vanitosa!) e mi avvicino agli aspiratori. Già che si lava si aspira l'interno e si lavano i vetri... giusto? Giusto.
Mi si affianca un ragazzo su una punto. Una punto gialla. Una punto gialla canarino. Una punto gialla canarino con più spoiler e alettoni che carrozzeria. Un filino tamarra.
Mi sto dedicando all'asciugatura con la pelle di daino quando questo attacca bottone.
RdPGT (Ragazzo della punto gialla tamarra) "Bella macchina per una donna!"
M: (e già quì questo ha sbagliato tutto in 5 parole ... cazzo vuol dire per una donna?) "grazie, ma è bella a prescindere."
RdPGT: si, è quello che volevo dire!
M: (col cavolo) ...
RdPGT: se io avessi una ragazza come te non le permetterei mai di lavare la macchina.
M: beh, la macchina è mia ... chi vuoi che me la lavi. Poi non ci vuole molto, dai ... aspiri e pulisci. Ce la può fare anche una donna.

... attimi di silenzio dovuti al rumore dell'apiratore ... appoggio il tubo aspiratutto (compresa il mio straccio per i vetri ... accidenti!), riavvito l'antenna della radio e ho finito! Ammiro il risultato e rientro in macchina.

RdPGT: "ma sai ... non avrei molto tempo di lavare la tua macchina ..."
M: ??? (espressione alla "che cavolo stai dicendo willis?")
RdPGT: "sarei troppo occupato a lucidare te"

ahhhbbbhè ... come rifiutare una proposta così romantica, fine e allettante? Beh, semplice. Si mette prima e si parte....

giovedì 27 dicembre 2007

Questi sì che son problemi!

C: amicaaaaa ... cosa metto questa sera? Dammi un consiglio.
M: obiettivo della serata?
C: devo essere "casualmente splendida"
M: ahhh ... della serie ho-messo-la-prima-cosa-che-mi-è capitata-perchè-uscivo-di-fretta-ma-sono-ugualmente-una-super-gnocca"
C: esatto!
M: mmm ... metti il maglioncino che piace tanto a me ... quello nero scollato e semitrasparente ... quello di lanetta finissima ma calda calda calda
C: non posso... ho già la minigonna. Non posso andare scosciata e scollata.
M: giusto, giusto... magliettina nera pagata un occhio della testa?
C: uhhh ... bella quella. Ma poi credo di aver freddo.
M: ufff ... sono problemi!
C: già. Altro che fame nel mondo!
M: o effetto serra e riscaldamento globale.
C: oppure le guerre...
M: ... il look ... quello sì è un problema. Anzi, amica ... hai dichiarato lo stato di calamità?
C: no ... sono solo in preallarme.
M: ahhh capisco ... donna previdente!
C: beh, visto che per metà sono vestita dare l'allarme mi pareva eccessivo!
M: Giusto!

...

M: amicaaaaa ... mi sono partiti due punti ad una calza
C: chiamo subito l'ONU
M: grazie ... quì la situazione è grave ... si sta smagliando tutta
C: tranquilla, amica ... stanno arrivando i caschi blu
M: uhhh ... bello ... magari ce n'è qualcuno di carino!
C: sei sempre la solita!
M: uff....



P.S. scusate per l'impaginazione bizzarra degli ultimi post ma blogger probabilmente mi odia e non mi lascia modificare il carattere e nemmeno giustificare il testo. Sorry

mercoledì 26 dicembre 2007

SMS natalizi

C: ma che bello, amica, mi sono arrivati un sacco di sms di auguri!
M: eh già ... oggi scorpacciata di messaggi! Anzi ... ho scritto anche a Tizio, era da tanto che non lo sentivo. Ho pensato che mandargli gli auguri sarebbe stato carino.
C: brava, hai fatto bene. E lui? Ha risposto?
M: si, si ... ha risposto ... " dal Tonale tanti auguri di Natale"
C: oddio ... ha fatto la rima!
M: Già.
C: behhhh ... carino, no?
M: inquietante, vorrai dire!
C: magari voleva essere simpatico...
M: ah beh ... in questo caso mi devo ritenere fortunata che non sia andato a lavorare a Dermulo.
C: ... mostra!

martedì 25 dicembre 2007

Tanti auguri.

Ci scusiamo per il ritardo ma siamo riuscite a raggiungere un pc soltanto a quest'ora.
Un po' a causa dell'orario in cui è terminato il pranzo ... un po' perchè, a causa della quantità di cibo ingerito, ci muoviamo con la grazia e l'agilità di un teletubbis.
Ma il nostro discorso sarà breve, ovviamente in mondovisione e a reti unificate, ma mooolto breve.


Amici,
vogliamo augurarvi un felicissimo Natale e farvi tanti auguri.



Baci derelitti sotto il vischio a tutti ...



lunedì 24 dicembre 2007

El Zelten

C: Amica, metti giù il ricamo che dobbiamo fare el zelten: è Natale, ormai.
M: Io quella roba super calorica non la voglio fare: poi la mangio e rotolo.
C: Smettila: tiro fuori la ricetta della nonna e ci prepariamo a impastare.
M: Ma è faticoso… Pesa, ci va un sacco di roba e mi viene male alle braccia. Meglio fare i biscotti di pan di zenzero.
C: Quelli domani… E poi guarda che lo dico a Pinocchio che batti la fiacca. Muoviti.
M: Uff…
C: Ingredienti!
M: Centoventi, centouno, più nessuno! Ho fatto la rima.
C: Mamma mia… Non ti ascolto che è meglio. Allora….

Ingredienti:
120 grammi di burro
250 grammi di zucchero
2 uova intere
750 grammi di farina bianca
2 bustine lievito per dolci
mezzo litro di latte
un pizzico di sale
400 grammi di gherigli di noci
500 grammi di fichi secchi
150 grammi di pinoli
150 grammi di uva sultanina
100 grammi di cedro candito
buccia di un’arancia
due bicchierini di liquore da dolce

M: Ma sei fuori??? Vengono tre chili di dolce!
C: Oh, mia nonna faceva le cose in grande… Basta prendere una teglia adeguata o dimezzare le dosi.
M: Scusi prof. Impasto?
C: Brava. Batti bene il burro con lo zucchero e le uova.
M: Niente chiare montate a neve, noi trentini siamo gente pratica!
C: Ora ti metto la farina setacciata con il lievito, poca alla volta, il latte e il sale.
M: Anf anf anf… Amica, sembra colla… Faticaaaaa…
C: Così smaltisci le calorie che ingurgiti dopo, no? Dai, passa qui, faccio un po’ io…
M: Ecco, tu mescola e io ti aggiungo la frutta secca: le noci spezzettate, i fichi tagliati piccoli piccoli (ammazza se incollano), pinoli, uvetta, buccia d’arancia, liquore.
C: Brava. I canditi noi non li mettiamo perché non ci piacciono… Siamo come i bambini che li tolgono dal panettone.
M: Mescola, mescola!
C: Oh, schiavista! Con calma… Tu ungi la teglia.
M: Lo facciamo a forma di orsetto o di albero di natale?
C: Io voto per il classico cerchio o per il rettangolo…
M: Banale. Ok, ungo, infarino e mettiamo dentro l’impasto. Deve risultare alto circa tre o quattro centimetri, no?
C: Dipende da come ti piace: per me el zelten deve essere alto. Ma c’è chi lo preferisce basso.
M: Alto e profumato, assolutamente: come gli uomini.
C: Esatto… Ora decoriamo la superficie del dolce con delle mandorle pelate e delle ciliegine candite. Facciamolo originale, amica!
M: Lo famo strano… Io ci scrivo «perché non ci ama nessuno?». Il punto di domanda bello grande, eh.
C: E io scrivo «Elvis vive». Fatto.
M: Ora si inforna per un’oretta a 180 gradi, finché non diventa bello brunito.
C: Avete il tempo per farvi trucco e parrucco. Cosa volete di più dalla vita?
M: Un uomo. Ma forse se mi ingozzo di zelten passa anche la malinconia.
C: Buon appetito, amica.
M: E auguri!


venerdì 21 dicembre 2007

Io ti amo, ma devo ucciderti

L’altro ieri sera ero stanca morta e intirizzita dopo una giornata di gita a Milano con una classe di 21 adolescenti e una temperatura media di -2 gradi. Capirete che la prima cosa che desideravo una volta rimesso lo stremato piedino a casa era un bagno caldo, lungo e rigenerante. E silenzio.
Ed eccomi immersa nella vasca piena e fumante: per l’occasione sfodero anche la «ballistica» di Lush che si chiama «Parlami d’amore». L’avevo comprata sperando di usarla con un uomo interessante, tenuta in serbo per una grande occasione. Un po’ come la guepiere nera con i pallini: che ha ancora l’etichetta. Il problema è che la «ballistica» scade, e mi vedo costretta a immergermi sola soletta in un mare di roselline e frasette troppo sdolcinate per me, che mi balneo «all by myself». Pazienza.
Mentre conto le grinze che mi si formano sulle dita e attendo di essere lessata a puntino, LUI mi manda un mms schifosamente sdolcinato per vedere come sto. Comincio a sospettare che l’uomo sia affetto da qualche sindrome psicotica che causa sdoppiamento della personalità. Io rispondo asciutta: «Guarda, sono appena tornata da una gita a Milano e sono stanca morta». Attendo 30 secondi ed ecco la risposta: «Scorlandona! :-)».
Ora: io sono trentina dalla nascita e per almeno tre generazioni indietro: in zona si contano famiglie con il mio cognome già nell’alto medioevo. Ma «scorlandona» non lo avevo mai sentito. Disturbo le mie doti semantiche già provate dalla giornata e azzardo una parentela sinonimica con «gironzolona». Non mi disturbo manco a soffermarmi sulla faccina. Ma avverto la Mafy.

C: Amica, LUI mi ha scritto «scorlandona».
M: «Scorla» che?
C: Non lo so.
M: Ha fumato? Cosa vuol dire?
C: Ma che ne so…
M: Chiediglielo.
C: Non ho la forza di rispondere, sono nella vasca.
M: Secondo me è un messaggio in codice.
C: Tipo?
M: Tipo che con le iniziali devi formare una frase. Un acronimo: letto in verticale vuol dire «Stupenda Callista, Oh Raggio Luminoso, Amami»
C: Risparmiami il resto. Sto guardando se dalla ballistica «Parlami d’amore» esce Giulianone: mi sa che invece mi annego. A dopo.
M: Baci.

giovedì 20 dicembre 2007

Essere Supereroi

Ieri mattina alla macchinetta del caffè con una collega.
C: allora, Mafy, vai in vacanza a Natale?
M: ehhh no ... non mi muovo di quì.
C: Peccato!
M: ehhh già ... e tu? che fai di bello?
C: ahhh io parto il 27. Crociera ai caraibi.
M: Veramente? Belloooo... racconta
C: Allora partiamo bla bla bla ... e poi facciamo bla bla bla e faccio quello, faccio quell'altro vado su vado giù (dai un bacio a chi vuoi tu) e poi torno.
M: (con l'invidia che usciva anche dai capelli appena piastrati) ahhh ... che meraviglia! Beh, divertiti.
C: Anche tu, Mafy. Buone vacanze, rilassati. Ciao
M: ??? (ma se ti ho detto che non vado da nessuna parte) ... ahhh grazie. Ciao


A pranzo con alcune amiche per organizzare una cena. Io accanto all'organizzatrice.
O: allora, ragazze, ci siete tutte domani sera.
M: io ci sono:
R1: pure io.
R2: figurati se manco.
R3: contami.
O: bene ... allora ... tre voi, più me ... bene, siamo in 4
R1: no, Organizzatrice, siamo in 5
O: oh, si ... è vero, c'è anche la Mafy. Scusami, Mafy, non ti avevo vista!
M: ?????

Ieri sera, a casa dei miei. Tornata da palestra ho preso possesso della cucina e mi sono dedicata a fare millemila biscotti. Ero già alla terza infornata quando mio padre scende dal piano di sopra.
P: ma ci sei anche tu! Che bello! Ciao Mafy!
M: papy ... sono quì da un'ora e mezza. Abbiamo anche bevuto il caffè assieme.
P: si, è vero. Ma non ci avevo fatto caso.
M: ?????


Amici, sono invisibbbbbbbile.

C'ho i poteri e manco lo sapevo.
Da oggi sarà la super-invisibile-Mafy ... state attenti!

mercoledì 19 dicembre 2007

Facciamo nomi e cognomi!

L’altro ieri io e la Mafy ci siamo messe a pensare agli ultimi uomini desiderosi di relazionarsi con la sottoscritta. Di fronte alla sua domanda «Ma come si chiama Tizio di cognome?» siamo giunti a una drammatica conclusione: Callista ha una calamita per i cognomi indicanti difetti fisici.

Capirete che a questo punto il destino è già segnato: potevo forse sposarmi con qualcuno che per cognome ha un sinonimo di «Tarchiato»? «Callista Tarchiato al telefono, Callista Tarchiato al telefono…» Non se ne parla, madre natura mi ha regalato un metro di gambe. E pensa se mi viene un figlio maschio: sfottuto fino all’età dello sviluppo (ora capisco come il possibile padre sia diventato così scemo: traumi infantili).

Poi è arrivato il signor «Grassi»: «la professoressa Callista Grassi è attesa all’ingresso». E io mi ammazzo il palestra. Figuriamoci.

Per ultimo ci ha provato il signor «Storto»: anni di danza e stretching per niente. E poi di «storti» ci sono già gli uomini, anche se non mi raccatto il cognome sbagliato fa lo stesso.

Visti i precedenti, il prossimo uomo probabilmente di cognome farà «Puzzone» o «Molliccio» o «Orrendo». Nomen omen.
A tal proposito… Esiste da qualche parte il signor «Bellissima», «Slanciata» o «Supergnocca»? Si accettano candidature

martedì 18 dicembre 2007

Trento, città più vivibile d'Italia

"ROMA - Dopo Sondrio, giudicata migliore città italiana dal Sole24ore, la classifica di ItaliaOggi incorona Trento. Di fatto, si vive meglio al nord, sostengono gli esperti. Anche se il Sud è in recupero.

Solo due settimane fa l'annuale classifica stilata, come tradizione, dal Sole24ore, incoronava Sondrio "città più vivibile d'Italia". Ora Italia Oggi assegna la palma a Trento."



Beh ... la classifica del Sole24ore non teneva conto di un fattore importantissimo, di vitale importanza; a Trento ci sono le derelitte. ... e ItaliaOggi se n'è accorto correggendo la classifica e portando Trento al primo posto.

Le Derelitte e il Nettuno ringraziano.

In fondo si sa .... dove ci sono le derelitte ... c'è casa!

lunedì 17 dicembre 2007

Secondo round

Vi ricordate della strenua lotta ingaggiata da Callista contro le studentesse pettegole (leggete qui)? Ha avuto il suo degno seguito.

Sabato vado a comprare una tonnellata di caramelle balsamiche per recuperare la ventilazione polmonare compromessa dal freddo trentino. Già che ci sono, però, mi regalo anche un sacchettino di cioccolatini e gelatine di frutta: non si vive di solo spirito, e neanche di solo eucaliptolo…

Esco tronfia dal negozio di dolciumi con il mio sacchettino e mi dirigo con passo sicuro verso la fermata dell’autobus: dove trovo le mie tre studentesse pettegole. Ma allora è una condanna… Non le trovo solo a scuola, anche in giro. Tento di svicolare, ma una mi avvista e urlacchia.

S1: Oh, salve prof!
C: Non si dice «Salve», si dice «Buonasera»…
S2: Allora buonasera!
C: Brave… Andate a casa?
S3: Sì! Anche lei? Ma non ha la macchina?
C: Oggi sono a piedi. (tradotto «Fatti li cazzi tua»).
S1: Ah, ma di solito usa in macchina?
C: Dipende. (Attuo manovra diversiva) Volete un cioccolatino, ragazze?
S2: Uh, grazie prof…
C: Prego, prendete, prendete…
S3: Grazie… Ma posso prendere il bacio?
C: Prendi quello che vuoi…
S3: No, che magari lo voleva portare al suo fidanzato…
C: …
S1: Ma non lo ha il fidanzato!
C: …
S2: Ma sì, come no… Ne ha mille, ha detto, uno l’ha visto quella sera e quindi quel bacio era evidentemente per uno degli altri 999, vero prof?
C: (mostre befane rigiratrici di coltelli nelle derelitte piaghe e con una memoria di ferro) Uh, l’autobus… Ciaooooo…

Studentesse pettegole uno – Callista uno

Chi vincerà?

venerdì 14 dicembre 2007

Pronto ... Chi parla?

Ufficio Mafalda.
Suona il telefono. Il display indica il numero 1234 - Diego (un mio collega con il quale ho molta confidenza. Lui è il collaboratore del grande capo supremissimo).
M: Ciao, Diego, buongiorno!
D: Buongiorno Mafy! Oggi dovrò disturbarti un po' ... ho bisogno del tuo aiuto
bla bla bla bla (conversazione lavorativa)
M: Ciao
D: Ciao

dopo dieci minuti.
Driiiiiiin 1234
M: Ciao Diego ... dimmi
D: Rieccomi, bionda, scusa mi servirebbe un favore...
bla bla bla bla bla bla
M: ok, tutto a posto? ciao
D: tutto a posto, si ... buona giornata!

Dopo una mezz'oretta
Driiiiiiin 1234
M: Arieccociiii ... dimmi tutto
D: c'è un problema
bla bla bla bla bla
D: Ti aggiorno su come procede.
M: ma anche no ...
D: e io ti aggiorno ugualmente.
M: vabbè ... ciao

dopo due minuti
M: Holaaaaaaaa
D: Hola una cippa ... quì c'è un casino
bla bla bla bla bla
M: beh ... ora è risolto
D: Grazie, Mafy, ciao!

passa un'ora
Driiiiin 1234
M: (con il fumetto "ancoraaaa... che palle!") Ma chi si sente??? Che novità ... Dimmi
D: vieni a bere un caffè? Io sto crollando.
M: no ... ho passato un'ora al telefono con te e devo finire una presentazione ...
D: non sai che ti perdi
M: Addioooooo

seguono altre 7 (sì, le ho contate) telefonate per cercare di mettere assieme una relazione da consegnare al grande capo supremissimo.

Ore 17. 40 (circa)
Driiiiiin 1234
Il fumetto sopra la mia testa dice "bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ..."
M: (con tono serissimo) Senti, Diego, so che hai un debole per me ... ma devi smetterla di telefonarmi a tutte le ore del giorno. Dichiarati, se mi ami. Io ho da lavorare, non posso rispondere a te ogni dieci minuti. Capito? ... quindi ... che cazzazzo vuoi?"
D: silenzio
M: Diego??? Oh ... rimbambito ... stavo scherzando ... dimmi che ho fretta
Grande Capo Supremissimo (con il numero di Diego): Signorina Mafalda ... non sapevo di questa tresca tra lei e Diego ... se la disturbo la chiamo più tardi...
M: no, no, no, no ... mi dica tutto ...
GCS: mi servirebbe il documento xyz, me lo può girare?
M: subito ... glielo mando.
GCS: Buona serata signorina Mafalda. E mi tenga informato sulla tresca tra lei e il suo spasimante
M: Buona serata a lei. E mi saluti il mio spasismante che sta ridacchiando accanto a lei.
GCS: sarà fatto.

CLIC

giovedì 13 dicembre 2007

Lettera a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,

Rompina ci ha detto che dobbiamo iniziare per tempo a scriverti la letterina con i nostri desideri natalizi… Che, si sa, c’è il blocco degli autotrasportatori, la merce scarseggia e non vorremmo rimanere a bocca asciutta.
No, no, non iniziare a stropicciarti la barba con aria pensierosa… Le Derelitte non faranno come tutti gli anni e come tutti i lettori si aspettano: niente richieste di uomini sotto l’albero. Non siamo così derelitte: stiamo benissimo per conto nostro. Quest’anno per Natale solo regali utili per il corpo e la mente, altro che banalità. Inizia a prendere nota.

Le derelitte amano molto cantare: lo fanno continuamente. Per questo, caro Babbo, vorremmo migliorare le nostre capacità e la nostra intonazione. Regalaci un bel corso di canto. Siccome sappiamo che tu per noi vuoi il meglio, avremmo anche un suggerimento sul maestro. È un ragazzo giovane, molto dotato, competente e con una carriera brillante davanti: è di Copertino (Lecce), ma sappiamo che tu puoi fare miracoli… Si chiama Giuliano…


Le derelitte sono molto attente alle loro finanze: siccome non navigano nell’oro, vorrebbero frequentare un master in materia per migliorare la loro situazione. Abbiamo sentito parlare molto bene di un giovane manager rampante, aggressivo, determinato: dici che ci possiamo rivolgere a lui? Si chiama Lex Luthor, ci pare…

Le derelitte amano molto viaggiare, e per rilassarsi vorrebbero tanto andare in crociera. Ma non in una di quelle crociere piene di pensionati: noi vogliamo un viaggio avventuroso, originale, fuori dagli schemi. C’è un certo capitano Sparrow che organizza viaggi insieme ai pirati… Nella vita bisogna pur provare qualcosa di trasgressivo, no?

Le derelitte hanno grandi abilità investigative: sono bravissime nel seguire i loro uomini e nello scoprire i misteri che li avvolgono (come no…). Per questo, caro Babbo, potresti regalarci una giornata in un vero ufficio di indagini… Come quello di C.S.I., ad esempio: c’è un certo agente Warrick che è particolarmente paziente con le giovani ragazze bionde…

Le derelitte sono particolarmente attente alla forma fisica: siccome durante le feste i peccati di gola si moltiplicano, vorremmo un bel programmino di remise en form da spendere dopo le vacanze. E poiché «noi valiamo», abbiamo pensato di affidarci al top del top: chi ci potrebbe rimettere a nuovo meglio del mitico insostituibile capitano? Lui sì che sa come si fatica…


Caro Babbo, non deluderci. Sennò il 24 notte ti aspettiamo sveglie e ti tagliamo la barba a zero.
Un abbraccio
Cally e Mafy

PS: già che ci sei, porta questo meme in regalo anche a Giò Giò, La Coniglia, Sara e Emy

mercoledì 12 dicembre 2007

Care derelitte vi riscrivo ....

Vi ricordate della nostra amica Fragola? Ci aveva scritto qualche tempo fa (quì la sua lettera) per raccontarci la sua storia. Ovviamente è entrata di diritto nel club delle derelitte ... con tanto di tessera.

Qualche giorno fa ci ha scritto nuovamente per aggiornarci sulla sua situazione. Leggiamo.


Ciao Derelitte! Era da un bel po' che non riuscivo a leggere il vostro divertentissimo blog ma oggi finalmente mi sono aggiornata!

E, come promesso, voglio aggiornare voi sulla mia nuova vita da derelitta con regolare tessera...

1. Sono andata ad abitare con la mia amica e la nostra casa sembra più una comunità di recupero (tutta candele, incensi, libri sul benessere interiore, piccole attività manuali, panorami rigeneranti...) che una civile abitazione... ma tant'è, siamo così!

2. Un bel giorno mi sono recata al canile più vicino e ne sono uscita con una creaturina MOOOOOOLTO più derelitta di me, di voi e di tutte le tesserate messe insieme. Ovviamente la creaturina è femmina e "biondina" (solidarietà...è fondamentale anche tra specie diverse!). Questa forse è stata la prima bella cosa che ho fatto da derelitta e che mi ha fatto essere felice di esserlo (lo STR... non sarebbe mai stato d'accordo con questa mia iniziativa)

3. faccio lunghe passeggiate nei boschi con la Creaturina, guardiamo i bei colori autunnali, poi ci guardiamo tra di noi... sospiriamo... entambe scuotiamo la chioma bionda ...

4. il trasloco ha inciso negativamente sull'esteticità delle mie mani ma prometto di recuperare durante le innumerevoli lunghe serate davanti al fuoco a sorseggiare tisane...

Un bacio grandissimo dalla vostra
Fragola



Che dire??? Capita, a volte, che l'allieva superi le maestre.
Noi la creaturina bionda che scuote la chioma mica ce l'abbiamo ancora ...

Vai, "sorella" ... ti vogliamo bene ... tienici aggionate, mi raccomando!

martedì 11 dicembre 2007

I canederli

M: Callyyyy, mettiti il grembiule, che operiamo…
C: Hai visto C.S.I., amica?
M: Ma no, dobbiamo preparare i canederli per i nostri amici di blog…
C: Ah, giusto, che presto è Natale e dobbiamo fare l’angolo della cucina trentina!
M: Sei pronta? Via che andiamo, e non ci sono canederli senza canzoncina… Intona!

C: Per fare dei canederli, col brodo o col ragù
M: Se ciapa del prezzemolo e se lo taia su
C: Farina, oio e zigole, luganeghe col spek
M: Pan vecio senza migole, en tok de formai gnek…
C: Se fa balotoleeee col pan gratàààà
M: Tre quatro fregole de ai pestà…
C: Na mezza chicchera de lat e vin
M: Ecco i canederli de noi trentin!
C: E gobo so pare, goba so mare, goba la fiola de so sorela, l’era goba pure quela, la famiglia dei Gobon!

M: Amica, basta! Su!
C: Scusa, mi ero fatta prendere… Ma sai che secondo me non si capisce ‘na mazza?
M: Penso anch’io: anche perché sta canzone non è in ordine… Facciamo le cose fatte bene e traduciamo. Si prende del pane raffermo ma non vecchio, che si tagli senza fare briciole.
C: Ossia «pan vecio senza migole».
M: Esatto! Si taglia a cubetti e si bagna col latte lasciandolo diventare morbido. Ma senza annegarlo!
C: Che poi non ho capito perché nella ricetta prevedono «mezza chicchera (tazza) de lat e vin». Anche nei canederli il vino?
M: Siamo trentini, il vino lo mettiamo anche nel caffè a colazione…
C: Ah, già… Vabbè, procediamo: mentre il pane riposa e si ammorbidisce, si prepara un trito sottile sottile di spek e lucanica fresca… Io ci metto anche la mortadella…
M: E soprattutto: il trito sottile viene benissimo col mixer!
C: Amica, parla piano, che se ti sente Beppe Bigazzi ti scomunica…
M: Ecchissenefotte. Si ottimizzano i tempi. Non posso tagliare tutto piccolo piccolo, devo farmi i capelli. Si aggiunge il prezzemolo tritato («taià su»). Niente «ai e zigole» (ossia aglio e cipolle) nella ricetta delle derelitte, che poi sennò si puzza.
C: Esatto: già la nostra vita sociale fa schifo, se puzziamo di aglio siamo a cavallo. Si aggiunge poi una bella grattugiata di grana…
M: Nella canzone dicono «formai gnek», ossia formaggio molle: ma noi siamo per il duro… Sapete com’è…
C: Amica, sei sempre la solita… Piuttosto, l’olio («oio») dove cazzo ci va?
M: Boh! Secondo me era per far tornare la metrica della strofa. Controlla se il pane è a posto, invece.
C: Sì, ma io non ci metto le mani per strizzarlo… Mi fa senso.
M: Muovitiiiii! Strizza e sminuzza tutto piccolo.
C: Io metto tutto nel mixer, che funziona meglio.
M: Povero Bigazzi… Speriamo non vada mai su internet, o sul nostro blog. Vabbè, passa il pane al mixer: fatto?
C: Sì.
M: Bene. Aggiungi un uovo e unisci il trito di carne al pane. Fatto?


C: Sì.
M: Bbbene. Ora incorpora tutto con le mani, lavora bene e aggiungi della farina bianca, sennò «i va fora» (ossia si spatasciano in cottura). Ma non troppa, sennò diventano sassi. Fatto?
C: Amica, non siamo su «Art attack»…
M: Scusa.… Ora «se fa balotole col pan gratà».
C: Ossia si fanno delle palline con l’impasto, aiutandosi con del pane grattugiato. A questo punto si fa bollire del buon brodo e si cuociono i canederli così ottenuti.
M: E si servono in brodo col grana o col sugo, a seconda del gusto.
C: Per me in brodo.
M: Per me con sugo, di cervo…
C: Ahpperò… Raffinata. Dai, che mentre cuociono ci facciamo le unghie.

Intervallo trentino (pimpirimpimpipimpi .... musichetta)


Trento, il Nettuno

Sfruz, campi di mele

Riva del Garda, il lago


C: Sono cotti? Impiatta, impiatta, impiatta che ho fameeee! Gnam. Buoni!
M: Amica, siamo pure delle brave cuoche.
C: Perché nessuno ci ama? Sob…

E BUON APPETITO A TUTTI

lunedì 10 dicembre 2007

Patente e libretto ...

Venerdì sera le derelitte hanno lavorato in discoteca. Un amico, inguaiato a causa dell'influenza assassina che ha steso un paio di sue colleboratrici, ci ha chiesto una mano. Ruolo: donna welcome e donna driver. Ok, una che accoglie gli ospite e l'altra che li accompagna ai tavoli ... niente di complicato ... ma pare che faccia più figo dire welcome e driver.

Verso le nove e mezza siamo prontissime alla partenza. Ci aspetta un viaggio impegnativo, visto che andiamo in montagna ed è prevista neve. Quindi ci si adegua. Penserete ... catene a bordo? Noooooo ... cd anni 80 a manetta.

Proseguiamo a passo spedito cantando "Gianna, gianna aveva un coccodrillo e un dottore" ... quando in lontananza vediamo una pattuglia dei carabinieri.

C: ohhh ... non ci fermeranno mica ...
M: ma cosa vuoi che ci fermino? Tra tutti vuoi che fermino proprio noi? ma vaaaaaa

PALETTA

Accosto e spengo la radio.
wrrrrrrrrrrrr (finestrino che scende ... ma com'è il rumore di un finestrino che scende?)
A: buonasera!
D: buonasera a lei.

Mi accorgo subito che lo sguardo del gentile agente si posa sulla mia scollatura ... in effetti il suo punto visivo gli permette di farmi un'accurata visita anche alla milza. Cerco quantomeneno di mettere a posto la gonna cercando di coprire qualche centimetro in più di gamba mentre, al mio fianco, Cally con minigonna di jeans, capelli alla nazista e occhio assassino sorride e sulla sua testa si materializza il fumetto con scritto "Vediamo di fare presto così chiudiamo quel finestrino che sta entrando un freddo porco bastardo!"

A: mi può dare i documenti!
M: certo ... ecco la patente! E ... Cally ... potresti prendere il libretto. E' nel cassetto del cruscotto.
Cally apre il cassetto e nell'ordine escono un cuore rosa molleggiato e luminoso (ricordo del concerto di Giulianone) e una fornitura assortita di caramelle gommose.
Sorridiamo entrambe al gentile agente che ci guarda con aria perplessa.
Gli passo il libretto.

A: ... andate a divertirvi, eh?
C: no, a dire la verità andiamo a lavorare
A: ah ... (sguardo interrogativo ma che diceva chiaramente "e voi andate a lavorare vestite così??? BBBBraveee!") ...
M: (tentando di mettere una pezza alla gaffe dell'amica) ... insieme ... andiamo a lavorare assieme.
A: andate a lavorare ... assieme ... capisco (con lo sguardo sempre più curioso)
C: (cercando di mettere una pezza alla gaffe dell'amica che aveva tentato di mettere una pezza alla sua gaffe) ... in un locale!

(silenzio)

A: (sorridendo del nostro imbarazzo) ... certo ... andate a lavorare, assieme, in un locale ... tutto chiaro
D: esatto.
A: va bene, andate piano che questa notte nevica.
D: grazie. Buon lavoro
A: ... anche a voi, ragazze!

Mentre chiudo il finestrino riaccendo la radio.

" ... comincia un mondo, un mondo diverso ... ma fatto di sesso e chi vivrà vedrà" ...

Il carabiniere sente ... si gira, ci sorride e torna dal collega.

Che figurone!!!

venerdì 7 dicembre 2007

Sogno o son desta?

Temo che il ricomparire di LUI (di cui avete letto qui e qui) non sia casuale, né poco pensato: credo che l’uomo stitico stia cercando, a suo modo, di riavvicinarsi alla sottoscritta, senza impegnarsi né esporsi troppo. Ecco per voi quello che ha combinato ieri.
Io esco da scuola a metà pomeriggio: è l’unico giorno in cui ho rientro, e l’uomo lo sa. Infatti telefona sempre. E trova spento. Allora mi lascia dei laconici messaggini, come quello di ieri: «Lo so che sei a scuola, ma speravo non avessi ancora iniziato». Come no… Hai una testa di legno e non vuoi farlo vedere. Vabbè. Lo richiamo.

L: Ciao, Cally…
C: Ciao, mostro.
L: Dove sei?
C: Appena uscita da scuola.
L: Ah, cavolo, io sono in centro, ma dalla parte opposta della città. Sono vicino al duomo.
C: Testina, saranno cinque minuti a piedi da dove sono io… Hai ancora dei problemi di orientamento in città!
L: Ah, bene! Hai tempo per un caffè che facciamo due chiacchiere?
C: Arrivo, aspettami!

Mi precipito, anzi volo, e per strada mi pettino, mi ripasso il gloss e mi inciprio il naso. Per fortuna sono vestita da professora glamour e i capelli hanno retto la piega dalla mattina. Sono quasi presentabile. Corro in piazza Duomo, e lo incontro a poca distanza dal Nettuno: bello come sempre. Orgogliosa, passo sotto l’amata statua con il mio uomo alto e profumato: Nettu sembra storcere il naso, ma io faccio finta di niente.
Ci scoliamo una cioccolata e chiacchieriamo come sempre. Volano risate, scherzi, ricordi. Tengo sotto controllo la tranvatella in agguato. Poi l’uomo dice che gli sta per scadere il parcheggio. Andiamo nella stessa direzione.

L: Cally, ma tu vai a casa?
C: Sì…
L: Ah. Ma cosa devi fare?
C: Niente.
L: Bè, ti accompagno, che devo andare a vedere di un mobile vicino a casa tua.
C: Ah, ok, grazie (tanto lo so dove vuoi arrivare, idiota)
L: Ehm, ecco…
C: Tesoro, se vuoi chiedermi di accompagnarti, perché non lo fai? Stitico.
L: Ma magari avevi da fare.
C: Vaffanculo.
L: Ehm, allora mi accompagni?
C: Andiamo.

Ecco, vado a vedere mobili con un uomo. Almeno per finta posso fare la fidanzata. O la moglie! Quella del sogno, con il passeggino doppio, due bellissimi gemelli, la giacca alla moda, un solitario da otto carati e una borsa costosa. E dieci chili in meno. Evviva.
Il viaggio in macchina vola via veloce, con lo schifoso che spegne anche la radio perché altrimenti «non sento la tua voce, Cally». (Ti odio, ti odio, ti odio).
Arriviamo in negozio, LUI guarda quello che deve, io mi sego le mani per non comprare il mondo e ci dirigiamo con passo sicuro alla cassa.

L: Allora restiamo d’accordo così?
Commessa: Sì, benissimo. Facciamo che domani VI chiamo e VI do conferma della consegna.
Io gongolo. La commessa mi guarda. Io sorrido, annuendo.
L: Si, perfetto.
Commessa (rivolta a LUI): Chiamo sul suo cellulare? O (e guarda me) sul suo, SIGNORA?
L: Va benissimo il mio…
C: Sì, faccia il suo, che io lo ho spento per metà giornata…
Commessa: Perfetto! Allora arrivederci!

Arrivederci, sì… Andiamo, che abbiamo lasciato i gemelli, il passeggino, la giacca, l’anello e la nostra felicità matrimoniale in macchina. I dieci chili me li sono portati, invece, che non vorrei che me li rubassero…

Usciamo dal negozio, LUI mi passa un braccio attorno al collo e non commenta. Mi riaccompagna a casa, e nel parcheggio esibisce la faccia di culo.

L: Ciao, Cally, grazie per le chiacchiere e per la compagnia… Splendida come sempre.
C (penso «fanculoooo» ma scuoto i capelli»): Figurati! Piacere mio!
L: Bacino, bacino, bacino…
C: Smak, smak (due baci sulle guance). Ciao!
L: …
C (scendo dalla macchina): Ciao…
L: Ti chiamo domani?

Commentate voi? Io credo di aver esaurito ogni possibile parola.

giovedì 6 dicembre 2007

Pausa pranzo? Sì, grazie ...

(ANSA) - ROMA, 2 DIC - Galeotto fu il panino. Sì, perchè gli italiani tradiscono in pausa pranzo. Almeno un adulterio su tre avviene infatti fra le 12.30 e le 14.30. È quanto emerge da una ricerca della rivista «Riza Psicosomatica» condotta su circa mille italiani,fra i 20 e i 60 anni. Sono i colleghi ad affollare le fantasie sessuali degli italiani,e ben 8 su 10 hanno la tentazione di metterle in pratica. Ma se tradire fa ancora paura,chi rinuncia finisce per pentirsi. E tra i fedifraghi? Solo uno su 10 si sente in colpa.

C: Mafy, ma mi spieghi perché io e te mangiamo sempre insieme, a pranzo?

M: Perché siamo deficienti, oltre che derelitte. Ecco perché.

mercoledì 5 dicembre 2007

I'm a private dancer

E rieccolo … Mister suppostone (le cui perle di saggezza potete leggere qui , qui e qui) è improvvisamente ricomparso.
L’altro giorno "beep beep" (il mio telefono, a differenza di quello di Cally, non è glamour e fa beep beep vibrando … praticamente rutta).

“Ma ciao! Come stai? Scusami tanto se non mi sono più fatto sentire ma ho iniziato un lavoro serale che mi occupa un sacco di tempo. Comunque mi piacerebbe rivederti … proprio tanto … come potremmo organizzarci? Ciao bella, baci!”

Ussignur … ahhhecco … e adesso che gli si risponde? Beh, magari sarebbe carino anche rivederlo. Dargli una seconda possibilità. In fondo dal vivo era simpatico, un pochino incomprensibile per via del dialetto e della parlantina a millemila chilometri all’ora … Ok, mi ha scritto dei messaggi imbarazzanti … ma magari potrebbe riscattarsi dal vivo … Dai … proviamo a vederlo …
Rispondo

“Ma ciao a te! Come va? Immaginavo fossi impegnato in mille cose … pure il lavoro serale? E che fai di bello? Beh … direi che rivedersi potrebbe essere una buona idea ma mi sembra di capire che sei tu quello presissimo. Fammi sapere quando sei libero così vediamo di organizzarci. Buona serata, bacio”

Il giorno dopo arriva la risposta (la nostra frequenza di messaggi è uno al giorno e, solitamente, ad orari bizzarri. Lui scrive spesso la notte prima di andare a letto quando io sono già abbracciata da ore a Morfeo e io rispondo, con calma, nel pomeriggio)

“Ciao bella … anche questa domenica si è volatilizzata … troppo presto, purtroppo! Per noi due che ne dici se organizziamo per mercoledì sera? Mi tengo libero solo per te. Fammi sapere, buona notte, bacio”

Ellamadonna … se la tira pure??? Mi tengo libero solo per te? E chi sei? Beh … visti i precedenti messaggi è già tanto che non mi abbia scritto qualche cosa di orribile. Però sono curiosa … che cavolo lavoro farà quest’uomo di sera? Voglio indagare.

“Ciao uomo impegnato! Ma spiega un po’ in cosa consiste questo nuovo lavoro serale … sono curiosa! Mercoledì potrebbe andare bene. C’è solo un piccolo problema. Martedì vado dal dentista e non so come ne esco. Possiamo sentirci martedì sera così vedo come sto e ci mettiamo d’accordo? Intanto buona giornata. Baci”

Martedì mattina, ore 06.20 (ma quest’uomo non dorme mai???) arriva la risposta.

“Buongiorno bella curiosona … d’altronde sei donna, non potresti non essere curiosa. Faccio … o meglio sono un intrattenitore serale a privati …! Non c’è problema ... per una bella bionda come te aspetto senza problemi… ma mi piacerebbe molto intrattenerti mercoledì sera! Ci sentiamo in giornata! Un bacio”

Ma tutti io li becco? Ma santo cielo benedetto.
Parte lo scambio di messaggi mattutini con Cally

M: Buongiorno amica! Dobbiamo aggiornare la lista delle professioni dei nostri uomini. Ho da aggiungere un “intrattenitore serale a privati”.
C: Oh madonna. Spiega. Buongiorno!
M: C’è poco da spiegare. Ho chiesto a mister suppostone in che cosa consisteva il suo lavoro serale e mi ha risposto “intrattenitore serale a privati”. Maronna … questo farà spogliarelli oppure farà l’accompagnatore. Comunque ha aggiunto che gli piacerebbe molto intrattenermi mercoledì sera. Sono soddisfazioni!
C: Che culo! Beh, sei fortunata amica! E che hai intenzione di fare? Lo vedi?
M: mah … la prospettiva è di una scopata in macchina con uno che fa l’intrattenitore personale e vuole mettermi il suppostone nel sederino?
C: mmm … scusa dell’anestesia assassina?
M: Direi di si, assolutamente! Sperando che non sia assassina veramente!
C: Amica scrivici un post
M: ovvio! Io ho come il sospetto che il pianeta porco bastardo ci faccia incontrare personaggi bizzarri solo per darci gli spunti per i post.
C: uhhh … teoria interessante. Ma mi spiace deluderti ... no … sei solo sfigata, amica!
M: Grazie.
C: Vabbè, vado a lavorare.
M: saludeme to sorella
C: Elvis vive.

martedì 4 dicembre 2007

Sottocoperta

L’altra sera mi stavo dedicando alla mia attività preferita, una vera perla nel magico mondo delle derelitte: ricamare. Evviva la vita. Sob.

Ago in mano, telefono a portata e messaggio sfrenato con la Mafy. Argomento preferito, manco a dirlo, gli uomini: invio un sms sconsolato alla mia degna compagnuccia di disavventure e un secondo dopo sento il festoso «biriù» che annuncia la risposta. (Sì, il mio telefono fa «biriù», non «bip bip» né «drin»: è un telefono glamour… ).

Interrompo il cappello dello gnometto natalizio e leggo: ma il mittente non è la Mafy. È LUI. Ussignur, cosa vuole?

Apro il messaggio, che si rivela essere un mms: e vedo il suo nuovo divano con poggiata sopra una familiare coperta bianca. Il messaggio dice solo «La riconosci? Baci :-)». Mi consolo vedendo la faccina, che stavolta non è un «culo», bensì un sorridente smile.

Ma il resto del messaggio è una pugnalata. La coperta che mi era costata un occhio, tanto bella, tanto morbida, tanto bianca… Gliel’avevo regalata al suo compleanno quando aveva iniziato a ristrutturare la casa, sperando di passarci sotto tante serate di coccole. Inutile dire che quella coperta mi ha visto solamente in negozio…
Ma adesso la casa è finita e la coperta troneggia sul suo divano nuovo, appena arrivato. Ma allora, dico io:

- o sei leso di cervello e mi mandi un messaggio del genere, non considerando l’effetto devastante sui miei ventricoli;

- o sei bastardo porco maiale;

- o stai cercando in qualche modo, per altro balordo, di ricondurmi a te perché senza di me non puoi vivere.

In ognuno dei tre casi: VAFFANCULO! Non puoi farmi venire un coccolone alle undici, mentre io ricamo beata sul mio divano con la tisana e il dottor House in sottofondo. Non si fa. Che poi divento io il caso umano della puntata, e i miei lettori mi vedono in tv, con il medico zoppo che mi scruta e dice «Cosa avrà questa ragazza, non si capisce: è crollata al suolo tutto di un tratto». E la Mafy dietro «Te lo dico io cos’ha, lo stitico ogni tanto prende le prugne e la mia amichetta non lo regge. Le parte la tranvatella amichevole. Dottor House, faccia lei qualcosa».

Ovviamente la mia risposta è stata alla «prendo atto»: «Uh, come sta bene sul divano grigio, molto chic». CULO.

Chi la dura la vince. O muore di crepacuore.

lunedì 3 dicembre 2007

chi cerca (ci) trova - novembre

E' arrivato il momento delle chiavi di ricerca.
Ormai è un appuntamento imperdibile. Amici, mettetevi comodi … anche questo mese ci hanno cercate, e trovate in maniera alquanto bizzarra.

Ai primi posti, ovviamente, troviamo “derelitte” “diario delle derelitte” e simili … ma ben in 31 ci hanno cercate “senza mutande”, 15 ci credono “porche”, 24 credono che ci celiamo dietro il costume di “spiderman” (a me quello nero, grazie, che sfina) e 5 sono arrivati a noi tramite un inquietante “vecchiette porche” (vecchiette lo dici a tua sorella, capito???)

… ma analizziamo per categorie le altre chiavi di ricerca.

Il club delle mutande
- "mutandine umide"(dai che la cistite è in agguato)
- "venuto nelle mutande"(ansioso?)
- "vita bassa senza mutande" (speriamo sia passata prima da Saraminchia)
- "andare in giro senza mutandine" (contenta te)
- "in autobus senza mutande" (ma che schifo … )
- "porno casalinghe senza mutande" (citofonare Samanthaaaaa … no perditempo)
- "sono senza mutande i fotomodelli" (boh … sarebbe un bel vedere)
- "storia delle mutande" (prendi un pezzo di stoffa, gli fai due buchi per le gambe e ci salti dentro)


Sexy e porno è meglio
- "doccia sexy" (cantando il Katalicammello ci viene benissimo)
- "amiche porche" (amiche a chi???)
- "culo stupendo" (tutto merito della palestra)
- "george clooney seminudo" (se trovi la foto, girala … mi raccomando!)
- "le foto delle mogli porche" (ci sarà un business?)
- "mi faccio una pippa" (buon divertimento)
- "porno coccole tra fidanzati" (un po’ di petting spinto … ci sta …)
- "porno suocera" (tu hai dei problemi, amico … è tre mesi che cerchi sta cosa!)
- "porche più porche delle porche" (ci sembra di aver intuito che le cerca porche)
- "giochi di coppie strane" (ahhhhpppperòòò)
- "lecca, schiavo" (dominatrice, la tipa …)
- "leccami i piedi, schiavo" (è un po’ più precisa)
- "schiavo piede piedi leccare baciare collega" (dire, fare, baciare, lettera e testamento … oh!)

Callista aiutaci tu
- "parafrasi la morte di Patroclo" (dai una mano a questa anima pia … sono sei, e dico sei, mesi che cerca sta cavolo di parafrasi )
- "briseide tenta di uccidere achille" (se achille è il bel Brad … giù le mani da Achille!)
- "sinonimo di birichina" (furba, maliziosa, vispa, irrequieta, vivace …ti basta?)
- "concupire la prof" (Callyyyyy … come fanno a concupirti??? Rispondi tu …)
- "dal ci sei al ci fai" (c’è di mezzo il mare … sicuro!)
- "insegnante allieva e amica allieva gita" (???)
- "maestra streep tees" (nu-da … nu-da)
- "non ce la faccio grammatica" (io non ce la faccio in geometria … ma non vado a rompere i maroni a google)
- "trasforma un testo oggettivo in un resto soggettivo" (in un resto??? Impara a scrivere … poi pensiamo al soggettivo e oggettivo)
- "verbo fingere coniugazione forma riflessiva" (ussignur!)

I love spiderman
- "spiderman ragnatela" (vabbè)
- "spiderman nero" (anche a me piace di più)
- "goblin dietro a spiderman" (ellamadonna … ma dietro come?)
- "spiderman è la ragnatela" (no, no … spiderman è quello con la tuta)
- "spiderman e batman" (ma nooooooo … se la fa già con goblin … non può anche con batman)
- "uomo ragno che bacia" (chi???? Batman o goblin? Ormai sono curiosa!)

Una domanda per le derelitte:
- "come si slaccia un reggiseno?" (un po’ di allenamento e poi risulta facile … facciamo il tifo per te!)
- "abbreviazione di lana merinos" (mah … la butto lì … che sia L.M. …?)
- "come guarire dalle cicatrici da varicella" (non grattare, mi raccomando!)
- "come si dice ti amo in siciliano" (te vogghio bene assai … ora ci si rivolteranno contro tutti gli amici siciliani … ma noi siamo trentine … che ne sappiamo?)
- "cosa significa quando un uomo tocca i capelli" (che ti vuole portare a letto … o è gay e controlla la tua tinta)
- "cucinare pranzo veloce per 2 uomini" (indichi loro dove si trovano pentole, frigorifero e fornelli … et voilà)
- "decalogo pompino" (Callyyyyy … dobbiamo assolutamente scriverlo … ce lo chiedono i lettori …)
- "perché un uomo saluta una bella donna dicendogli ci sentiamo" (innanzitutto è dicendole, altrimenti la professora mi si inquieta … e poi … boh … magari non ha letto il nostro decalogo sul pompino perfetto!)
- "un uomo che saluta una bella donna dicendogli ci sentiamo cosa cerca" (cerca di scappare … assicurato … questo è uno che fa culo. Amica rassegnati!)
- "buona domenica amore mio" (anche a te … grazie!)

I casi umani
- "non mi ama ma mi cerca" (avrai incontrato una meraviglia)
- "non riesco a dormire, mi manchi" (prova con la valeriana)
- "perché non mi ama più" (non lo soooooooooooo … a noi lo chiedi????)
- "perdo sempre a tennis" (ehhh … sono problemi)
- "lui è sparito" (ehhh … anche le nostre meraviglie … che ci vuoi fare? Scuoti i capelli e sorridi)

Gli indecifrabili
- "balla de l’oca bologna goliardia"
- "diario bocca culo fratello"
- "domande amicizia amici amore fidanzati"
- "legamenti d’amore con bamboline di cera"
- "ginocchio pelle autoreggenti stivali or stivale or stivaletto or stivaletti"
- "pollones follando blogspot"
- "stornelli romani gira fa la ruota"


… ma il vincitore assoluto … è …
(rullo di tamburi)

“non voleva essere inculata la mamma” (ma povera donnaaaaaa!)




Alla prossima

venerdì 30 novembre 2007

Il week end con la Coniglia

Ok, ok, avete letto sul blog della Coniglia delle sue mirabolanti avventure in quel di Trento… Ma dopo esservi informati sul lato «A» della vacanza (qui e qui), non potete non conoscere il lato B, o meglio, D… D come derelitto…

Venerdì

La Coniglia arriva in stazione attorno alle 15.00. La mia amica Mafy va ad accoglierla con il cartello di benvenuto, mentre io lotto con traffico bestiale e un autobus dal percorso sconosciuto. Sotto una pioggia che Noè in confronto è un dilettante, ci diamo appuntamento in una piazzetta di Trento: mentre aspetto, da ferma perdo l’equilibrio (non chiedetemi come) e rischio di schiantarmi al suolo in 5 cm d’acqua. Resto miracolosamente in piedi ma mi accartoccio su un muro: risultato? Rido come una demente e il mio ombrello prende una strana forma ovoidale. Ma finalmente arrivano le due amichine e iniziamo un giretto per il centro. La sera si esce a cena con la Ubi e ci si addormenta tranquille e serene.

Sabato

La sottoscritta si alza per andare a scuola alle 6 e 45. Diluvia. Mi intabarro con cappellino, guanti, stivali e affronto la bufera. Torno a casa tre ore dopo, umida come un pulcino e con la spesa fatta: le due befane si sono appena alzate. Ci attardiamo in una colazione/brunch e poi ci facciamo belle: la Coniglia ha i capelli più luccicosi del mondo mentre le Derelitte con due gocce di pioggia si trasformano in due scopini del cesso. Che ingiustizia.
La sera, con l’aggiunta di un gruppetto di amici trentini amanti del cibo e del Teroldego, andiamo in un agritur dove è garantita la cucina tipica a volontà. Facciamo felici un gruppetto di anziani mentre ci esibiamo in un servizio fotografico con canederli, stinchi di maiale, lucaniche e strudel (paginone centrale di «Playboy Trento» di dicembre, acquistatelo…) e poi cerchiamo di stendere la Coniglia con un bicchierino di grappa al mirtillo. Niente di fatto, la donna è virtuosa. Torniamo a casa e ci sfondiamo di tisana (derelitte forever). Manca solo la crema sui piedi…

Domenica

MIRACOLO! Non piove più. Ci prepariamo in fretta, direzione mercatini di Natale e poi Verona. La Mafy ha male a un dente e va da mammà a prendere l’antidolorifico.
Io intanto attento alla vita della Coniglia con un vin brulè ma non c’è niente da fare, ne beve due sorsi e saltella via alla ricerca degli gnomi portafortuna. Ne compra un vagone: io medito di farmene impiantare uno sottocutaneo, che di fortuna ce n’è sempre bisogno, ma la forma inquietantemente suppostale mi trattiene.
Torna la donna dolorante, è stranamente silente: la carichiamo nel super panda di mamma Callisti e partiamo per Verona.
Le avventure nella ridente città veneta le trovate sul blog della Coniglia: io e la Mafy passiamo per due lesbicone scrivendo i nostri nomi sul muro della famigerata casa di Giulietta, e pure la Coniglia non scherza, quando iniziamo a spalmarci la Nutella della crepes in faccia. Tre disperate.
La Mafy inizia a non sentirsi più mezza faccia: torniamo verso Trento, la abbandoniamo a casa e andiamo a vedere la città in notturna. Svaligiamo un negozio di the e tisane, tentiamo di bere il famigerato Parampampoli, compriamo dei fantastici calzini a forma di coniglio che metteremo tutte e tre durante la trasgressiva notte che ci attende.
Alle nove siamo tutte nel letto della Mafy, con la Coniglia in mezzo. Tempo mezz’ora e la bestiolina si è addormentata come un ghiro, posizione a stella marina. Impossibile dormirle a fianco, posto zero.
Io e la Mafy cerchiamo di svegliarla in maniera simpatica: sussurrandole il nome, soffiandole in faccia, lanciandole un cuscino. Niente.

M: Cally, la lasciamo di qua, dormo io con te.
C: Ma doveva dormire lei con me… Prima di tutto con la mia temperatura in camera tu muori di freddo. E poi hai male al dente e io di là non ho la tv, cosa fai non riesci a dormire?
M: Ti farò i dispetti… Piuttosto: non possiamo lasciarla dormire con gli occhiali! Se si gira, si spacca tutto…
C: Basta toglierglieli…
M: Ma si sveglia!
C: Amica, stiamo ridendo da mezz’ora e non si muove… Figurati se si sveglia per quello.
M: Ok, vai… Fai come nell’allegro chirurgo. Vediamo se le si accende il naso.
C: Missione compiuta…

E poi scappiamo in cucina a ridere.

C: Senti, Mafy, prenditi la tv e la portiamo di là in camera mia.
M: Ma no, facciamo rumore…
C: Devi solo staccare un cavo, la Coniglia è in letargo. Vai tranquilla.

E stacchiamo la tv canticchiando la canzoncina di Mission Impossibile.
Pensate che la creatura si sia accorta di qualcosa? Ronfava tumulata sotto un quintale di piumone!
Io e la Mafy ridiamo per un’altra ora nel mio letto, poi io crollo e lei guarda la tv perché il dente non la fa dormire. Per la cronaca: a notte fonda danno le repliche de «Il pranzo è servito», con Corrado. Se siete nostalgici…

Lunedì

Ci prepariamo per abbandonare la Coniglia alla stazione: siamo un po’ tristi, possibile che siano già finiti tre giorni? Uff…
Ci abbracciamo strette strette mentre il treno arriva: poi, mentre la nostra amichetta ci saluta dal finestrino, le disegniamo un cuoricino sul vetro, che le faccia compagnia fino a Bologna. La vediamo piccola piccola mentre si allontana…

C: Sigh…
M: Non piangere, sai?
C: Ho il cuore tenero… Ma hai gli occhi lucidi anche tu!
M: Colpa del mal di denti. Che carina la Coniglia, però…
C: Molto. Deliziosa! Simpatica, divertente, pure gnocca. E profuma anche…
M: Già... Visto come è andata stavolta, minimo il prossimo blogger che incontreremo sarà un pazzo psicopatico che ci taglierà a pezzetti.
C: Legge del contrappasso? Speriamo di no, va… Caffè, amica?
M: Aulin, per me: doppio…


giovedì 29 novembre 2007

Gli angeli di Thun ...

Partiamo dal presupposto che non amo particolarmente le cose di Thun, anzi, alcuni oggetti mi fanno terrore.
Un anno, per Pasqua, una vicina mi regalò un coniglio più o meno a grandezza naturale con un ghigno degno di un film dell'orrore. Gli si vedevano anche i dentini appuntiti. La notte avevo gli incubi. Mi immaginavo di essere rincorsa dal coniglio assassino... PAURAAAAAA!!!

Devo ammettere che alcuni oggettini sono carini e dolci ma la maggior parte li trovo inutili e quantomento inquietanti (a parte il fatto che non vedo l'utilità di avere uno zoo di Thun che costa più o meno quanto mantenerne uno vero).

Ma facciamo un esempio; prendiamo gli angioletti. Simboli indiscussi del Natale. Guardate le foto.





Ok, sono simpatici, carini ... fanno molto "Bianco Natal, pargol Divin" ... ma perchè gli hanno quell'espressione? E poi ... perchè gli angeli sono tutte "Angele"? Hanno tutte nomi di donna. Vi presento le Angele qua sopra; VIcky, Sissi con Teddy e Chiara.

Il quesisto di oggi delle derelitte è il seguente:
"Cosa mai staranno facendo gli angioletti, anzi, le angiolette di Thun per giustificare quella loro espressione celestiale con tanto di boccuccia aperta?"

a) stanno cantanto
b) stanno sbadigliando
c) esclamano il loro stupore con un "ohhhhhhh"
d) si stanno esercitando a pronunciare le vocali
e) si dilettanto in altre attività orali

Ovviamente si accettano tutte le ipotesi, anche le più fantasiose ...
Scatenatevi, gente, scatenatevi....

mercoledì 28 novembre 2007

Un meme: cinque foto

Ci hanno nominate. O meglio, Galadriel ci ha nominate.
Quindi oggi siamo di meme. Un meme fotografico.

In pochi parole dobbiamo postare 5 foto che ci rappresentano. L’unica condizione è che almeno una deve avere noi come soggetto …

E allora via al nostro meme-album fotografico.




Come prima foto non potevamo che mettere lui.
Il nostro silente spettatore di mille chiacchierate menose sedute sugli scalini della sua fontana. Lui, il nostro ormai amico, confidente, alleato. Lui che è testimone della nostra derelittaggine ma anche rappresentante della nostra Trento. Città che a volte ci sempre troppo troppo troppo piccola, troppo stretta per noi … ma che altre, ci abbraccia e ci fa sentire al sicuro.






Una delle attività preferite delle derelitte dopo, ovviamente, del buon sano sesso (ma sei poi mettevamo una foto non ce la cavavamo più con le chiavi di ricerca) e mangiare … a volte nemmeno in quest’ordine.
Le due derelitte assomigliano a due mici. Sono dolci e coccolose con chi le tratta bene ma hanno dentini e unghie belle affilate per graffiare chi le infastidisce. Amano dormire e riposare ma quando si scatenano non le ferma nessuno.
Si narra che a qualcuno provochino allergia … si, si … è tutto vero





Bionde, belle e donne di classe. Quello che tentiamo di essere noi derelitte. D’altro canto … uno dei punti fondamentali del nostro decalogo cita: “La derelitta fa la splendida, sempre e comunque: finge che vada sempre tutto bene. E scuote i capelli”
Possiamo stare male, soffrire da morire, avere il cuore in pezzettini piccoli come coriandoli, struggerci e domandarci il perché della nostra sciagurata situazione … il tutto, però, con capelli splendenti, trucco perfetto, abbigliamento fintamente casuale e franch manicure … metti che proprio in quel momento passi l’uomo della nostra vita … vorrai mica che ce lo facciamo scappare? Se poi potessimo anche essere così aggraziate e coordinate, le nostre lezioni in palestra ne trarrebbero notevole giovamento.


Beh … credo ci sia poco da dire. CULO è il comportamento che caratterizza un po’ tutti gli uomini che ci piacciono. Qualsiasi essere umano di sesso maschile che entra, sotto l’influsso del pianeta porco bastardo, nell’orbita delle derelitte, prima o poi si ritroverà a fare culo. Tutti.




Ed ecco le derelitte. Al mare. In Puglia.
Direi che questa foto testimonia la trasformazione di Cally e Mafy nelle derelitte che voi conoscete. Non lontano da loro, infatti, si trovavano le due meraviglie.


Ed ecco terminato il nostro meme fotografico.
Oggi siamo magnanime, nessuna nomination. Anche perchè ci siamo prese un po' tardi e l'avete fatto praticamente tutti ... ma fa più figo dire che siamo ragazze dal cuore d'oro.

lunedì 26 novembre 2007

Dateci un'animaletta pelosa e tenera...

Prendete due derelitte affettuose e desiderose di donare tutto il loro amore.
Aggiungete uomini culizzanti a iosa.
Sommate il pesce rosso, che deve ancora arrivare nella nostra casa, ma che comunque non sarà mai sufficiente per estinguere il nostro bisogno d'affetto.
Fate comparire una Coniglia che casualmente passa per il nord Italia in un piovoso week end di fine novembre.
Risultato? Ce la siamo spupazzata per un fine settimana intero. Il primo incontro tra blogger è stato assolutamente meraviglioso!

Lasciamo che sia lei a raccontarvi tutti i dettagli della sua trasferta trentina. A noi spetteranno i retroscena inquietanti, cose che voi umani non potete neanche immaginare...

Prossimamente su questo blog.

CONIGLIA, TI VOGLIAMO BENEEEEEEEEEEEE!

venerdì 23 novembre 2007

Un pesce di nome ...?...

Cally ed io abbiamo deciso di comprarci un pesce. Si, si ... avete capito bene, un pesce... di quelli carini che gironzolano in un acquario e fanno le bolle.
Ci pensavamo l'altra sera; tutte le zitelle che si rispettino si occupano di un animale domestico. Le tiene occupate e non fa pensare loro quanto è triste la vita senza un uomo vicino... lo vogliamo pure noi l'animale da coccolare e amare ... oh!

I motivi che ci hanno portato alla scelta del pesce sono facili da spiegare.
Il cane; bello, bellissimo ma francamente troppo impegnativo. Il solo pensiero di doverci alzare alle 6 di mattina per portalo fuori ci faceva venire gli incubi. E poi il cane fa la cacca nelle buce ... meglio non fidarsi!
Il gatto; ohhhh carino, morbido, che fa le fusa, dolce e coccoloso... MA ... Cally è allergica. Scartato
Pappagalli, coccorite e affini; sono troppo casinisti.
Criceti, topini, furetti ... mah ... non ci convincono troppo. E poi corrono su quella antipaticissima ruota ... e sentire trun trun trun tutta la notte non ci ispirava molto.

Quindi abbiamo optato per il pesce.



Simpatico, discreto, silenzioso, colorato, allegro ... ecco ... magari l'interazione con lui sarà piuttosto limitata ma come inizio direi che può andare. E poi è l'animale che soffrirà meno il fatto di crescere con due "genitori separati", quando Cally andrà a vivere da sola.

E quì entrate in gioco voi.
Ci date una mano a scegliere il nome per il nostro futuro amico?
Scatenate la fantasia.

giovedì 22 novembre 2007

ora tutto quadra ...

... e noi che ci stavamo facendo mille domande per capire il perchè gli uomini sono così storti, il perchè si comportano in maniera bizzarra, il perchè ci dicono "ti amo" e poi fanno culo, il perchè ci fanno ammattire

Chiediamo scusa agli uomini ... per lungo tempo li abbiamo insultati, maledetti, augurato loro le peggior cose (con affetto, s'intende) e la colpa non è nemmeno loro ... ehhh no ... la colpa è nostra, o meglio, dei nostri capelli.

Ora non ci sono più dubbi ... la scienza ci illumina e si pronuncia così:

"Davanti a una bionda l'uomo diventa più stupido: l'attività cerebrale diminuisce, il quoziente intellettivo scende, le capacità cognitive vengono in buona parte ibernate"
(professor Thierry Meyer, docente di psicologia sociale all'università francese di Nanterre)

Anni e anni persi a interrogarci, a struggerci e a disperarci ... e la spiegazione era sotto il nostro naso, anzi, sotto la nostra spazzola.

Preso atto di questa cosa vi salutiamo ... abbiamo un impegno importante.

tu ... tu ... tu...
N: Nico buongiorno!
D: Ciao Nico, siamo le derelitte. Hai posto per tutte e due questa mattina?
N: Certo, ragazze, venite pure. Che facciamo? Tagliamo?
D: No, no ... prepara due tinte ... ci facciamo more.

martedì 20 novembre 2007

Cacca nelle buche - parte seconda

Cacca nelle buche: Callista racconta

Dialogo realmente accaduto tra Callista e l’uomo del post precedente.

C: E tu quindi sei stato anche in Brasile… Bello!
U: Stupendo: ho girato un mese zaino in spalla, con un mio amico…
C (pensando «Io sarei morta di cagotto dopo mezzo minuto»): Scherzi?
U: No… Vuoi mettere? Dormire sotto le stelle in un’amaca, nella foresta tropicale…
C (pensando «Bene, così se non muoio di cagotto, crepo di spavento perché mi cammina un ragno gigante sulla pancia»): Bè, oddio, io avrei paura… E poi è scomodo!
U: No, quelle sono le vere vacanze… A contatto con la natura.
C: Mah, diciamo che non fa per me: mi piacerebbe vedere quello che mi racconti, ma senza le mie comodità non penso che mi muoverei…
U: Ma figurati! Secondo me ti divertiresti, sei il tipo che si adatta: ti ci porto, una volta!
C (pensando «Manco morta, lo farei forse per una meraviglia e tu hai ancora da lavorarci un gran bel po’»): Guarda, preferisco un villaggio all inclusive… Sarò pigra, ma pensare di non potermi fare una doccia quando voglio…
U: Per quello ti lavi nei ruscelli, è bellissimo. L’unico guaio è che devi fare i tuoi bisogni in una buca…
C: …

Cacca nelle buche: Mafalda racconta
Dialogo realmente accaduto tra Mafalda e l'uomo del post precedente
U: stavo pensando ... ti piacerebbe venire a fare un corso di sopravvivenza?
M: coooooooosa??? (rischiando di strangolarsi con il cappuccino) Un corso di sopravvivenza??? Ahahahaha. Direi di no.
U: Non essere precipitosa ... ascolta ... si va in montagna, con il minimo indispensabile e si vive nei boschi.
M: mmm .... nel minimo indispensabile c'è, ovviamente, anche il kit per la french manicure?
U: smettila! Il primo incontro è informativo, ti spieghiamo tutto quello che c'è da fare, come si sopravvive nel bosco, come riconoscere le piante velenose ecc... Poi c'è la prima prova pratica dove si sta via un week end e il terzo step è la settimana nel bosco con tanto di bussola per orientarsi ...
M: ahhhh ... è tutto molto più chiaro ... NO, grazie
U: secondo me ti divertiresti.
M: ma mi hai vista??? Nella mia borsetta ci sono più cose di quante ne potrei portare nello zaino. E poi ... dove si dorme?
U: Nelle tende ... trovi un posto al riparo, monti la tenda e ti accampi
M: ... madonna che paura ... in tenda, nel bosco ... come minimo vengo sbranata da un orso ... e dove ci si lava?
U: uhhh ... quello è bellissimo. Ci si lava nei ruscelli ... acqua fresca, pura, frizzante
M: ... certo ... un ruscello con acqua a 2 gradi ... una figata, proprio. ... e, scusa, ... ma se uno deve andare in bagno?
U: ma Mafy ... scavi una buca e quella diventa il tuo bagno.
M: ...
U: ... Mafy? Dove vai?? Perchè scappi???




Ecco spiegato il mistero: uomini diversi, vite diverse, ma un’unica singolare propensione a fare la cacca nelle buche. È l’unica cosa che li accomuna, e che evidentemente ha nuociuto alle loro capacità intellettive… Ma tant’è, si prende atto e si va avanti.

Anzi, potremmo pensare di farli conoscere, e di spedirli insieme a fare le loro vacanze avventurose, cacca nelle buche compresa. Noi due derelitte, per non sbagliare, prenotiamo in un bel villaggio al caldo, ovviamente all-inclusive.
E buona cacca nelle buche in compagnia!

lunedì 19 novembre 2007

Cacca nelle buche - parte prima

Due uomini.
Diversi.
Diversissimi.
Due mondi opposti.
Due lavori differenti.
Nessun somiglianza né caratteriale né tantomeno fisica.
Provenienti da due città lontane una dall’altra.
Non si conoscono e non si sono mai incontrati.

Hanno solo tre punti in comune.

Primo. Le derelitte: le conoscono entrambe ma uno ha preferito Cally, l’altro Mafy

Secondo: le proposte di matrimonio, convivenza, amore incondizionato per tutta la vita che i soggetti in questione hanno fatto, alle attonite derelitte, dopo solo pochissime settimane di conoscenza e scarsa frequentazione. Uno ha già deciso i nomi dei due figli che avrà con Cally mentre l’altro ha già progettato di trasferirsi all’estero assieme a Maffy (non ha scelto i nomi dei figli ma avranno un cane alano di nome Sansone)

Terza cosa che unisce questi due uomini è la loro propensione a sparire e riapparire. Evidentemente sono seguaci del mago Houdini. Un giorno scrivono un messaggio miagolante dove dichiarano il loro “amore” (passateci la parola abnorme) … poi spariscono per due tre giorni (a volte anche in sincronia), salvo poi riapparire con telefonate piene di sospiri o con mail e messaggi pieni di punti esclamativi, tesoro, amore, piccola, mi manchi, ti voglio e-chi-più-ne-ha-più-ne-metta.

Ora, potevano le derelitte non approfondire questa cosa? Potevano lasciare passare lisce queste stranezze senza cercarne un significato intrinseco? Ovviamente no.
Così, con un lavoro degno di un investigatore privato (Grissom sarebbe orgogliosissimo) hanno cominciato a scavare nelle abitudini dei due soggetti, a sentire i loro racconti di vita vissuta, a interrogarli.
Ebbene … il risultato è inquietante.

I due uomini fanno la cacca nelle buche. Certo, non abitualmente, ma la fanno.



To be continued

giovedì 15 novembre 2007

I biscotti della fortuna del Pianeta Porco Bastardo





Dice il saggio:


" Mai fidarsi dell'uomo che fa la cacca nelle buche ..."




A breve le spiegazioni.

mercoledì 14 novembre 2007

Punti di vista

Corri di qua, corri di là, combina guai a destra, lascia un disastro a sinistra, fronteggia il destino beffardo che ha tirato un paio dei suoi colpi bassi: ultimamente la vita delle derelitte sembra una giostra impazzita. Ma su queste montagne russe, ovviamente, non potevo non imbattermi di nuovo nell’uomo stitico per eccellenza, ossia LUI.
Dovete sapere, cari lettori e care lettrici, che il sogno proibito di Callista, ossia l’uomo che si dà ma non si concede, che miagola e poi fa culo, che ti spezza il cuore e poi lo riattacca col Vinavil, in tutti questi mesi mica è scomparso… Nooooo, macché!
Esiste e persevera; ma soprattutto, ha pensato bene di dirottare la nostra bellissima storia appena sbocciata in una cosa ignota e ibrida, a metà strada tra un’affettuosa amicizia e un amore soffocato. Con conseguenti incatenamenti della sottoscritta alle sedie, alle portiere, ai tavoli, ai paracarri, a qualunque cosa, per resistere alla tentazione carnale (con risultati alterni, sono una donna non sono una santa…).
Miserie derelitte a parte, ecco l’ultima trovata dello stiticone.

Lunedì scorso: mi aspetta una giornataccia nera nera di cui vi risparmio i particolari. L’uomo è carino e si ricorda di mandarmi un messaggino:

«Dai Cally, sono sicuro che tutto andrà per il meglio e che sarai bravissima… Io ti sono vicino».

Oh madonnina: sogno o son desta??? LUI ha scritto questa cosa? Ma allora posso recuperare il mio sogno di un passeggino con dentro due gemelli, di un uomo sexy e profumato, mentre io cammino orgogliosa e magrissima abbarbicata al suo fianco, facendogli la pipì sulle scarpe per segnare il territorio…

Sto per rispondere «Grazie amore mio, ti amo, sposami subito» quando arriva un altro messaggio. Ah, vedi, mi risparmia la fatica di chiedere la sua mano, lo fa direttamente lui. Con gli occhi che sprizzano cuoricini, apro il secondo messaggio.

«Ti stimo».

Ah, mi ha scritto «Ti amo»! Evviva evviva evvi… va…
No.
Un momento.
Ci sono delle letterine di troppo. Rileggo.

«Ti stimo».

No, non è vero. Ditemi che non è vero. Siamo passati da Romeo e Giulietta a Ugo e Pina Fantozzi senza che me ne accorgessi.

Risponde la segreteria telefonica di Callista… Sono momentaneamente appesa al Nettuno…

martedì 13 novembre 2007

Aggiungi un posto a tavola

C: Amica... vieni quì che si cucina!
M: no, no, no ... sono influenzata ... al massimo mi faccio una minestrina di stelline.
C: Evviva la gioventù!
M: Non prendermi in giro che ti starnutisco addosso ...
C: Per carità ... che poi viene anche a me quella voce da trans.
M: antipatica!
C: Dai che abbiamo un lavoro da fare.
S.B. ci ha nominate per un meme : "Quali blogger mi mangerei"
M: Ussignur ... siamo diventate cannibale???
C: Fai la seria ... indossa grambiule e cappello da chef che si cucina.

...

C: Signore e Signori benvenuti alla trattoria "Dalle Derelitte"
M: Siamo orgogliose di presentarvi il nostro menu


Vol-au-vent alla Jury; un piacere da assaporare a piccoli bocconcini

Tagliatelle alla
Berso; genuine e saporite con orecchiette alla Baol; appetitose e stuzzicanti

Succulenta tagliata alla
Popale accompagnata da una piccantissima salsina alla Vipera

Carotine alla
Coniglia, verdure grigliate alla Sara e lampascioni alla Stregacciabuona:
contorni che stanno bene con tutto

Tortino delizia
Pappina; anche se sei sazio per lei c'è sempre spazio (rima - rima!!!)

Caffè corretto con
Lillo; che più lo mandi giù e più ti tira su

Ammazzacaffè con liquori
bdp, patty e selma; più alcooliche di loro non c'è nessuno.


M: Sperando che la cena sia stata di vostro gradimento ci auguriamo di rivedervi presto ai nostri tavoli

...

C: se ne sono andati tutti?
M: si, si ... la trattoria è vuota ...
C: Bene. S.B. ... vieni a tavola con noi, ti abbiamo preparato un posticino. Come potevamo non condividere questa cena con te.
M: Buon appetito
C&M: Se magnaaaaaaaaaaaa!