venerdì 23 febbraio 2007

riflessioni di bellezza

La domanda di oggi è una sola e di vitale importanza: ma chi è che inventa i nomi per i prodotti di «Lush»? Io lo voglio conoscere: un genio assoluto davanti al quale inchinarsi. Uno legge il nome e la descrizione di qualsiasi cagata (di cui non ha bisogno) e gli viene voglia di comprarla. Immediatamente.
Un esempio? Restringiamo il campo delle analisi ai balsami per le labbra: «Sfiorami, balsamo alla rosa per labbra da accarezzare»… Promettente… «Gustami, balsamo labbra con cioccolato bianco, dolce come il miele e buono ancor di più!»… Mmmhh… «Baciami, ricco balsamo per labbra morbidissime. Con un nome che è tutto un programma!» … Sarà mio… Mordimi, gustoso balsamo per labbra al cioccolato!» … Grrr…
Ma arriviamo al top della linea: «Limonami, lucidalabbra al limone e frutta tropicale per baci che fanno scintille!». E qui ogni commento è inutile. Ma una proposta ci sta tutta…
Cara «Lush», a parte la scontatezza di qualsiasi battuta sulla possibilità di dedicare un qualcosa allo step successivo di tanto mordimi-limonami-gustami, il prossimo balsamo chiamalo «Amami per sempre». Farai i miliardi.

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