giovedì 11 novembre 2010

Quintessenza della convivenza

Ah, l’amour…
Ah, rientrare a casa e trovare qualcuno che ti aspetta. Anzi, aspettare qualcuno a casa, visto che sono sempre io a finire prima il lavoro. E a preparare la cena per due. Ma solo “Perché sei tanto brava a cucinare e ti piace, amore mio…”.
Ah, cercare di trovare uno spazio al contenuto di settantamila scatoloni trasportati in un eterno trasloco. Scoprire che i piattini con le bestiole - che tanto amavi nella tua casetta da single - vengono relegati da Fidanzato in un armadietto remoto del salotto con la sentenza “Sono roba da donne”.
Ah, andare a dormire insieme ogni sera. “Amore, io andrei a letto, sono stanca e domani mi alzo presto…”. “Ah, sì, tu avviati che io arrivo subito”. “ Ma topolino, mi sento molto sola se non ci sei…”. “Ma se tu vai a dormire come le galline, cosa posso farci?”.
Insomma, gioie e gioie: da quando io e Fidanzato viviamo insieme, sembriamo due piccioncini. E poi lui mi fa sempre un sacco di sorprese. Come l’altra sera, quando sono rientrata dalla palestra e l’ho trovato ai fornelli.
C: Amoreee, ciao, sono tornata.
F: Ciao, come è andata?
C: Mah, mi trema ogni muscolo, anche quello dei mignoli dei piedi. Tu che fai? Che profumo di pappa buona…
F: Preparo la cena. Anzi, ti ho preso una cosina… Visto che adesso viviamo insieme… Guarda, è lì di fuori sul mobiletto dell’ingresso.

Ussignur, il tanto sospirato solitario. E io sono tutta sudata e spettinata dopo un’ora di pilates. Vabbè, quello che conta è il momento, pazienza per l’aspetto. Vado a cercare: ma non vedo nessuna scatolina di velluto.

C: Amoreee, non vedo niente.
F: Guarda bene, è una cosa piccola.

Ah, non avrà mica eliminato la scatolina per aumentare la difficoltà della ricerca? Che uomo romantico! Dove sarà? Spetta che sposto le piante, le chiavi, il giornale… Madonna, quanta roba c’è su ‘sto mobile? E bisogna pure fare la polvere… Ma non distrarti, Cally, ferma alla meta, torniamo alla missione da compiere.
Niente.

C: Amore, rinuncio. Vieni tu?
F: Ma Cally, sei cieca?
C: Sì, ti amo anch’io.
F: Ecco qua.
E mi passa una tesserina tipo bancomat.
C: Ma cos’è? La carta vantaggi del supermercato?
F: Esatto: visto che ormai siamo una coppia, ti ho fatto il duplicato della mia carta. Così sommiamo i punti e possiamo prendere premi più belli!
C: …
F: Cally?
C: Ah, grazie, che pensiero carino!

E poveracce quelle che vogliono i diamanti! L’amore vero non si misura coi carati, ma con la card!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo blog è formativo. Mi fa pensare a tutti questi gesti meravigliosi ma del tutto inutili che ho ricevuto.

Ma d'altronde una card è una card. Cosa vuoi di più dalla vita? :D

Baol ha detto...

Ma quello è un gesto fantastico, è come quando liberi un cassetto per le cose di lei/lui...sei senza poesia amica mia :D

Francesca Palmas ha detto...

anche noi abbiamo un sacco di carte in comune...e pure io ho il problema della nanna differenziata...e io passo per la gallina alle undici in settimana...(ci vado anche prima ma non è mica figo dirlo)
amica, però come siete cariiiiiini!!!

Jackie ha detto...

Dopo pochi giorni di convivenza la sottoscritta e il Lord eran già alle discussioni con lancio di libri:)

Per cui...ben venga la storia del duplicato della carta...sarei stata ben contenta :)

Mammamsterdam ha detto...

Nota che la card è la sua. Io mi farei un bel contratto di convivenza specificando che in caso di rottura la metà dei punti spetta a te.:-)

ah, si, i maschi, gioie e dolori. Certe volte penso che sarebbe tanto più bello due microlocali sullo stesso pianerottolo invece della convivenza. Al massimo sostituire il separè sul balcine con un comodo cancelletto, ma poi ognuno da casa sua invita l'altro.

Lo dico dopo 20 anni di fidanzamento e 15 di matrimonio, sia ben chiaro.

PP ha detto...

ahahahahahahhaahahhahahhahahhahahahahahahahhahahhha

io sono sempre più convinto che uno ha quello che si merita....

Adesso spedisco a Fidanzato un pacco di Fererro Rocher... anzi Ferrero Rochèl, in segno di stima imperitura!