martedì 9 febbraio 2010

l'anticiclone Kugino.

Domenica la vostra Mafy ha accompagnato Kugino all'aeroporto.
Ehhhh si. Perchè il gioioso parente trasferitosi in quel di Londra ha deciso di tornare con più frequenza tra le natali montagne trentine. Dice che è perchè gli manchiamo e vuole passare un po' di tempo con noi ... ma sencondo me è solo perchè a Londra si mangia da schifo e qui lo coccoliamo preparandogli manicaretti golosi. (buono lo strudel, eh???)
Ma il problema di questa sua decisione qual'è?
- che la zia lo vuole strozzare già dopo mezz'ora dal suo arrivo? Noooo... in fondo è sempre la sua mamma e comunque lui è veloce e riesce a scappare.
- che durante la sua permanenza in Italia il mio telefono squilla 83 volte al giorno e quando rispondo lui esordisce cantando "e... scende giù dal ciellll ... neve!" (sempre. Anche ad agosto!) Noooo ... ormai mi sono abituata. E poi nel tempo è diventato mento stonato.
Il vero problema è che i suoi viaggi sono sempre accompagnati da una dose di sfiga non indifferente.
A Natale è stata la volta della neve. Doveva atterrare a Bergamo ma avevano chiuso l'aeroporto. Quindi, dopo aver sorvolato tutta l'Italia del nord (Bergamo, Milano, Venezia) il suo aereo è atterrato a Torino. E' arrivato a casa con 20 ore di ritardo.
La volta prima c'è stato lo sciopero. Volo cancellato. Con conseguente "scomodamento" di tutti i santi del calendario. Arrivo in Italia un giorno e mezzo dopo la data prevista.
A settembre il problema è stata la metropolitana londinese. Metrò fermo e kugino pure. Volo perso.
Ma torniamo a domenica. Vado a prenderlo a casa. Lui saluta sventolando un fazzoletto la zia che ci guarda scuotendo il capo dalla finestra. Partiamo baldanzosi alla volta di Brescia.
Viaggio tranquillo.
A 500 metri dall'arrivo ... NEBBIA!
Tanta nebbia.
Un muro di nebbia.
Tanto che se non ci fosse stato il navigatore che ci segnalava di "svoltare a sinistra... tra cento metri arrivo" non avremmo nemmeno visto l'aeroporto.
Kugino scende e controlla lo stato del volo. Tutto sembra tranquillo. Volo confermato.
Ci salutiamo.
Lo abbandono mentre con il suo trolley vuoto (come diavolo fai a viaggiare senza portarti nulla?) e i capelli spettinati (tagliateli, ti prego!) si avvia alle Partenze.
Riparto affrontando nuovamente la bastardissima nebbia.
Sono quasi a casa quando suona il telefono.
M: "Ciao, Kugino, allora ... tutto ok? Io sono quasi a casa."
K: "Sono sul pullman"
M: "o madoooo ... e che cazzazzo ci fai?"
K: "troppa nebbia. Ci fanno partire da Milano"
M: "ma che palle... ma mica è possibile che tutte le volte ci sia qualche cosa. Ma hai pensato di passare da Lourdes, la prossima volta? Così ... giusto per tutelarsi!"
E qui mi aspettavo una raffica di insulti e maledizioni rivolti alla nebbia, alla sfiga, al pianeta porco bastardo, alle compagnie aeree e anche alla regina (ormai è inglese e si è ambientato pure con gli insulti)
Contrariamente ad ogni pronostico, Kugino risponde tranquillo.
K: "e vabbè ... che ci vuoi fare? Arriverò più tardi. Pace. Ora ti lascio."
M: "ehi??? ma chi sei??? Ti sei bevuto un caffè corretto diplomazia??? Dove hai lasciato mio Kugino? E' stato rapito dalla nebbia?"
K: "no, Mafy! E' che quì sul pullman c'è un sacco di gnocca... ora ti saluto che mi metto all'opera! Bacio"
Click
... a tutto c'è una spiegazione. E la gnocca è la risposta ad un buon 80% dei quesiti.

2 commenti:

Ste ha detto...

Non so come abbia fatto a partire da Milano visto che io in quelle esatte ore ero in laboratorio (...pure di domenica, purtroppo capita -.-") e fuori dalla finestra non si vedeva un bippero! Non dico quanto è stato divertente tornare a casa alle 19e30.
Ste

Unknown ha detto...

Un brindisi alla sorella del tortellino!