giovedì 21 maggio 2009

Pronto?

Ieri pomeriggio. Ufficio.
Suona il telefono. Numero esterno.

M: Mafalda Mafaldi, buongiorno!
Dall’altra parte una signora anziana che parla in dialetto. Sento odore di pericolo.
SACPID (signora anziana che parla in dialetto): “Elo l’ospedal?” (è l’ospedale?)
Ussignur.
M: “no, signora, mi spiace ma deve aver sbagliato numero.”
SACPID “no, no… l’ho fat giust. El me l’ha dat el dotor” (no, no, è quello giusto, me l’ha dato il medico)
M: “ci deve essere stato un errore perché qui non è l’ospedale. Probabilmente l’ha segnato in maniera errata”
SACPI “ahhh, l’è sbaglià. Capiso. La me pasa l’ospedal per piazer?” (ahhh è sbagliato. Caspisco. Mi può passare l’ospedale per piacere?)
M: “no, signora. Non ci siamo capiti. Io non posso passarle l’ospedale. Questa è un’altra struttura. Non centriamo nulla con l’Azienda Sanitaria”
SACPI: “come no? E mi come fago? Gho da prenotar la colonscopia” (come no? E io come faccio? Devo prenotare la colonscopia)
Ma perché tutte a me??? Perchèèèèè???
M: “Signora, mi spiace. Non so come aiutarla.”
SACPI: “l’è lo stes.” (è lo stesso)
E mi mette giù il telefono.

Dopo due minuti
DRINNNN. Numero sconosciuto.

M: “Mafalda Mafaldi, buongiorno!”
“Signorinaaaaaa!” La signora di prima.
M: “mi dica signora”
SACPID “la me faga en piazer. Me s’è rot i ociai. No ghe vedo. La me zerca sull’elenco el numer dell’ospedal”
(mi faccia un piacere. Ho rotto gli occhiali. Non ci vedo. Mi cercherebbe il numero dell’ospedale?)
M: “un attimo” (come fare a dire di no?)
SACPID “grazie, sala!” (grazie)
M: “trovato … è lo 0461/…”
SACPID: …
Clic

Prego, signora, prego. Di nulla.
Uff.

Tempo di scrivere una mail e …
DRINNNN. Numero sconosciuto. Un brivido di terrore mi percorre la schiena.

M: “Mafalda Mafaldi, buongiorno!”
SACPID: “son sempre mi” (sono sempre io)
Arieccola.
M: “signora. Che problema c’è adesso?”
SACPID “el numer che l’ha ma dat no l’è quel dele prenotazion. La me lo zerca” (il numero che mi ha dato non è quello delle prenotazioni. Mi cerca quello giusto?)
Una serie di imprecazioni di nuova invenzione prendono vita nel fumetto sopra la mia testa.
M: “signora, ma non poteva chiedere la centralino dell’ospedale di darle il numero?”
SACPID: “no m’è vegnù en ment. Ma tanto ela la ghe mete en minut” (non mi è venuto in mente. Ma tanto lei ci mette un minuto a trovarlo)
Cerco in internet e dopo un po’ trovo sto benedetto numero.
M: “Signora eccolo. E’ lo 0461/….”
Clic

Amici, se da domani mi chiamate in ufficio non risponderò più con nome e cognome ma esordirò con un brillante e intonato “ottantanove ventiquattro ventiquattro”. Chissà che non riesca ad arrotondare lo stipendio. Poi, magari, mi chiama Bisio e vado a fargli da spalla allo Zelig. Peccato che nei vestiti della Incontrada ci entro solo con un polpaccio. Sob.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Mafalda, purtroppo tanti vecchini sono maleducati (non ringraziano al telefono) ma non te la devi prendere per questo. Forse, non se ne accorgono nemmeno.
Se ti può consolare, credo che hai fatto quel pizzico di qualcosa in più, come aiutare una persona incapace anche se non era compito tuo, che ci rende migliori, se fatto spesso. Un abbraccio.

Ste ha detto...

Ma dai! Ma come non entri nei vestiti della Incontrada? Nell'ultima edizione non aveva ancora recuperato la forma fisica che aveva prima della gravidanza. Su su non buttarti così giù di morale.
Ste

Loki ha detto...

Infatti quoto Ste!
E poi con la dieta coniglia...

Francesca Palmas ha detto...

amica io mi sarei infuriata molto di più ma avrei fatto uguale. Ma alla terza telefonata mi sarei messa a urlare PREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEGOOOOOOOOOO!

Baol ha detto...

Ma tu sei meglio della Incontrada amica mia :)