mercoledì 20 maggio 2009

Torino... dove?

Il week-end scorso le derelitte sono andate in trasferta culturale: ossia hanno fatto una fuga alla Fiera del Libro in quel di Torino. La decisione di buttare un sabato alzandosi prestissimo e ritornando tardissimo è stata dettata da due precise necessità: la prima era poter fare le fighe con gli amici e i conoscenti, nonché con possibili uomini conosciuti durante il viaggio: “Siamo andate alla Fiera del Libro” suona molto meglio di “Siamo andate a fare shopping selvaggio”. In questo modo sembriamo due ragazze bene acculturate e interessate e non due bionde scimunite e la probabilità di raccattare un uomo aumenta.
La seconda motivazione era molto più concreta: aggiornarci su tutte le ultime novità dell’editoria. In particolare, ci interessava sapere se qualcuno avesse scritto qualche libro adatto a noi, tipo “Sant’Antonio, facci la grazia” oppure “Come non morire zitelle, grasse e disperate”. Inutile dire che non siamo state esaudite, quindi ci appelliamo alla magnanimità di qualche autore che passi di qua in cerca di idee.
Queste le cose degne di nota della trasferta:

1. Il caffè del bar della stazione dei treni di Peschiera del Garda è una delle cose peggiori mai bevute in vita nostra.


2. Le due anziane signore zitelle che gestiscono una libreria in centro a Trento hanno fatto il viaggio con noi: dovesse andare come temiamo, potremmo pensare di rilevarne l’attività nonché riceverne l’eredità morale. Tanto saremmo pure a due passi dal Nettuno.


3. Le brioches di Torino sono ottime (fratello Coniglio, perdonaci!)


4. Fare il viaggio fino al Lingotto in autobus, con una ressa tremenda, la permanente di una “sciura” nel naso e un cane che ti lecca una caviglia è un’esperienza che consigliamo a tutti gli amanti delle sensazioni forti.


5. La Fiera del Libro è una bolgia infernale, ma ci siamo divertite a toccare tutto e ad annusare i libri, e pure i cioccolatini piemontesi esposti (solo annusati, eh, giurin giurella).


6. Il “bicerin” dà seri rischi di assuefazione.


7. Abbiamo assistito a un interessantissimo (ehm) dibattito dove abbiamo visto una blogger diventata scrittrice fare da opinionista: e abbiamo deciso che prima o poi ci saremo anche noi, lì. Forse a fare le microfoniste, ma la parola è data.


8.Il rivenditore di arance siciliane a Trento che ha spacciato a Callista un carico di dolci frutti assicurandole che erano ottime e freschissime è un farabutto: sorvoliamo sul fatto che Callista è una fessa perché gli ha pure creduto e si è portata l'arancia come merenda. Gesù che orrore.


9. Due anziani signori hanno passato tutto il viaggio di ritorno in treno a guardarci e ascoltare i nostri discorsi: se abbiamo realmente questa capacità di attirare attenzione, vogliamo sfruttarla. Chiediamo che Moira Orfei ci assuma nel suo circo: come elefanti, almeno finchè la dieta coniglia non dà i suoi effetti.


10. La polizia ferroviaria gira su delle macchinette bellissime, stile campo da golf. Due aitantanti giovanotti in divisa e a bordo del "potente mezzo" elettrico ci hanno abbordate offrendoci un passaggio fino a Trento. Peccato fossimo troppo stanche... altrimenti un bel giretto facendo finta di essere state arrestate e facendo vergognare a morte i due poveri fanciulli ci sarebbe stato tutto...


L’importante, comunque, è sempre divertirsi: se però il prossimo anno in occasione della Fiera qualcuno decidesse di spostare Torino a Riva del Garda, ne saremmo molto contente.

8 commenti:

ais ha detto...

c'eravamo anche io e lo Ju a torino lo scorso week end
fiera del ibro, centro commerciale 8 gallery con shopping selvaggio, gay pride, apertivone bastardo, cena agriturismo da sandrone, giro per tutte le strade piu malfamate pernotto in un hotel pieno di karateki che giravano in mutande e pranzo dalla Azzurra! dirlo????? c'era pure la rompina ma non ho piu il numero! pessimismo e fastidio! per questo verrete punite! che la cellulite ai polpastrelli dei piedi vi colpisca! Sataaaaan!!!!

Pink ha detto...

Anche io dovevo andarci, avevo intenzione di comprare libri per la tesi, ma ero così stanca che ho optato per la Feltrinelli di Milano (no comment..non c'era un *bip* di libro)...
Quando sono andata due anni fa, c'era Moccia: la tentazione di affogarlo nella vasca dei pesci lì vicino o di strappare tutte le pagine dei suoi libri sotto i suoi occhi c'è stata, ma alla fine mi sono trattenuta! :)

IMALATIDIMENTE ha detto...

Posso consigliarvi il libro "nonloso" de IMALATIDIMENTE. Io l'ho letto e non è male (malgrado il titolo, esiste davvero).
Interamente scritto sotto gli effetti del Caffè Borghetti...

Unknown ha detto...

Immaginate se il cane, anziché leccare la caviglia, avesse fatto di peggio!!!

Francesca Palmas ha detto...

cos'è il bicerin?

Petit chocolat belge ha detto...

@ Coniglia: se fai questa domanda devi ASSOLUTAMENTE andare a Torino!! E' un'esperienza.. il bicerin è caffé con nutella in fondo e una bella schiume di latté sopra, eventualmente si può aggiungere anche la panna... Ovviamente non puoi portare tuo fratello...

Francesca Palmas ha detto...

aaaaaaaargh!!!! ma che cosa goduriosa!!! sembra un caffè che presi a napoli con dentro la crema di nocciola...a me il caffè non piace ma a questa cosa non si può dir di no!

Mafalda ha detto...

Ais: ma noooooooooooo ... anche voi eravate in quel di Torino??? Mannaggiaaaaaaa!!!!
Ti invidio anche un po' per la notte passata con i karateki in mutande :-)
Noooooo ... la cellulite ai polpastrelli dei piedi noooooo!!!

Pink: Per un attimo abbiamo pensato anche noi di fermarci a Milano e girare la Feltrinelli. Tanto... in confronto alle nostre librerie quella può tranquillamente passare per una fiera! Ma poi, coraggiosissssssssime, abbiamo affrontato il gioioso treno regionale che ci ha portate a Torino...

Ilmalatodimente: andremo a controllare... sia mai che ci facciamo scappare una chicca editoriale! :-)

Charliegolf: e pure tu hai ragione!!!

Coniglia: tutti a bere il bicerinnnnnnn!!!!

Petit: senza la tua preziosa dritta ci saremmo perse la delizia cioccolatosa... grazieeeee! bacio