venerdì 11 maggio 2007

Che notte ... quella notte...

Dagli ultimi post l’immagine delle derelitte è uscita un pochino sottotono. In camera, tristi, che ricamano con addosso un pigiama antistupro, una tazza di tisana relax accanto e l’immancabile impacco di crema idratante ai piedi. Non possiamo negare che, spesso e volentieri, quest’immagine rappresenta la realtà … MA … anche noi abbiamo e abbiamo avuto le nostre serate trasgressive, da ragazze cattive, ribelli.
E per darvene prova, vi racconterò la serata e la nottata più incredibile vissuta dalla vostra derelittona Mafalda. Contenti eh? Non aspettavate altro, lo so.
Ormai un pochino mi conoscete. Quale potrebbe essere la location ideale per combinare qualche cosa di particolare? Bravissimi … il Salento.
Ora pensate a qualche cosa di estremamente trasgressivo… bene. La mia serata è stata mooooolto di più. Sesso sfrenato? Di piùùùùùùùùùù Serata a ballare fino all’alba? Di piùùùùùùùùùù Festa incredibile con un sacco di gente nuova da conoscere??? Mooooolto di piùùùùù
… Salento, settembre 2006.
Le derelitte si svegliano di buon ora felici e splendenti (lo sbrilluccicamento fa parte del pacchetto all inclusive vacanza). Colazione, vestizione, preparazione delle borse e via verso il mare. Decidiamo di andare alla spiaggia dove lavora Lex. Ok, ok, confesso … faceva il bagnino. Mare, spiaggia, vacanze, bagnino bello e impossibile, pieno di donne e pure un po’ storto ... aggiungevo qualche clichè in più e potevo scrivere una soap opera.
Lex ci vede prima ancora che mettiamo il piedino sulla sabbia, ci rapisce e ci porta a fare colazione. Beviamo il caffè e ci mettiamo a prendere il sole. Duemila gradi, un sole incredibile, acqua caldissima. Io riesco anche ad addormentarmi come una balena spiaggiata sul mio glamurissimo asciugamano di Winnie the Pooh (io azzurro e Callista rosa … due imbecilli) e per una mezz’ora me la dormo alla grande. Vengo svegliata da una gomitata di Cally che mi fa notare che Lex è vicino al Juke box e ci sta dedicando una canzone. Parte “una canzone per te” di Vasco. Io ho lo sguardo sognante, la faccia ebete e guardo verso Lex che ricambia sorridendo, le ragazze del posto ci guardano con odio, tentano di richiamare l’attenzione del loro bel concittadino che però non se le fila di pezza e Cally dall’emozione riesce a rovesciare il contenitore con il nostro pranzo (due pesche e un po’ d’uva) sulla sabbia. Evviva … ci verranno i calcoli moriremo tra atroci dolori ma saremo felici … un uomo sexy ci sta dedicando delle belle canzoni …
Verso l’una il tempo si guasta un po’ … il cielo limpido lascia il posto ad un po’ di foschia. Decidiamo che potremmo prendere la palla al balzo e “sprecare” il pomeriggio non proprio meraviglioso per andare in aeroporto a farci sostituire la macchina. La nostra bella opel corsa, infatti, è ancora in difficoltà dopo lo scontro con la uno del due, la portiera sul lato passeggero ormai lascia entrare tanta di quell’aria che, se superiamo i 30 all’ora, per parlare Cally ed io dobbiamo urlare. Dopo un’oretta arriviamo all’aeroporto di Brindisi. La coda davanti allo sportello dell’Avis è inquietantemente lunga. Ci sediamo diligenti ed aspettiamo. Immediatamente ci accorgiamo che l’idea di presentarsi in gonnellina e canottiera non è stata delle più felici visti i dodici gradi tendenti al ribasso. Ecco perché le hostess sono tutte belle … le ibernano! Passa mezz’ora … un’ora … e davanti a noi “solo” una famiglia di nazionalità ignota alla quale, la gentile signorina dell’autonoleggio, cerca di far capire che mamma, papà, nonno, nonna, zio e tre bambini non possono viaggiare tutti assieme su una punto. Anche se si tratta di una Grande Punto.
Alle quattro riusciamo, finalmente, ad uscire dall’aeroporto con le chiavi della nuova macchina… identica alla precedente. Speriamo non abbia la stessa infausta fine. Ci mettiamo in viaggio verso la nostra casetta … traffico … coda … uff. Per uscire da Brindisi un casino inquietante. Vabbè, troviamo una stazione radio con qualche canzone menosa e cantiamo a squarciagola. Dopo qualche bel chilometro la mia schiena comincia a dolere in maniera strana. Comincio a lamentarmi con Cally dicendole “ma che rigida questa macchina … sarà anche bella ma non ammortizza niente. Ho la schiena distrutta” le mi risponde con un “Se iooooooo se leeiiiiii” … io “ma perché anche la testa … mmmm non sto mica tanto bene” e lei “sotto quale caldo lenzuoooolo … tu stai facendo bene l’amore”.
Ok, ho un’amica che non mi considera e canta Biagio mentre mi lamento e cerco il suo conforto. Meglio guidare. Un beep mi distrae dalla cervicale dolorante. Prendo il telefono …uhhh un messaggio di Lex :”ciao beddha mia, mi spiace ma questa sera non sono proprio dell’umore di venire da voi. Oggi è successo di tutto e ho solo voglia di stare da solo. Non arrabbiarti. Domani mi trasferisco da te, prometto. Bacio” Arrabbiarmi??? Io??? Ma figurati! Abbiamo in frigo tre chili di pesce fresco comprato per fare la paella e due quintali di frutta per fare la sangria e poi ho passato solo due ore a mescolare burro, zucchero, cacao e a tritare finemente i biscotti (senza un cavolo di frullatore o macinino) per preparare il salame al cioccolato (che rimarrà, dimenticato,nel freezer … non oso pensare all’esperessione della proprietaria quando aprendo lo sportello si è trovata davanti una cosa grande, nera e di inconfondibile forma fallica … un figurone!). Ma come potrei arrabbiarmi? Avevamo in programma una bella serata, dovevamo andare in quel bel locale sulla spiaggia. No, no… non mi arrabbio. Ti odio soltanto.
Mi metto a cantare pure io. “Sono contento amaaaaaa … ama e non fermaaaarti!”
Arriviamo a casa.
M: “Cally … Non mi sento mica benissimo. e se ce ne stessimo a casa tranquille, stasera, ti dispiacerebbe tanto?”
C: “Ma no, figurati, nessun problema Ma sei sicura di non avere la febbre?”
M: “ma va … che dici??? … faccio una doccia e passa tutto”
Altro che paella e sangria come nei nostri programmi. Ci troviamo a cenare con la minestrina di stelline … e pure senza formaggino perché non l’avevamo comperato e pocciare un totano fresco nella minestra pareva brutto.
Dopo innumerevoli insistenze da parte di Cally misuro la febbre. 38,2. Maledetta aria condizionata dell’aeroporto. Due aspirine e passa tutto.
Mando un messaggio a Lex facendo la gran donna, dicendogli che “figurati se mi arrabbio” e che saremmo state ugualmente a casa perché avevo la febbre.
Vado a letto così bardata. Pigiama pantaloni corti e canottierina, calzini, pantaloni della tuta, maglia di cotone e felpina. Tumulata sotto un lenzuolo e due coperte. Cally viene a darmi la buonanotte, a rimboccarmi le coperte e a prendermi simpaticamente in giro per essermi ammalata in ferie. Uso le ultime energie per insultarla e poi mi addormento nel giro di un nano secondo.
Verso le quattro mi sveglio di soprassalto. Ho un caldo incredibile. Lentamente guadagno la superficie, mi tolgo qualche maglia e raggiungo il bagno per rinfrescarmi un po’. Mi bagno il viso. Mi sembra di stare meglio. Ma faccio l’errore di rialzarmi in maniera troppo brusca. Gira tutto. Mi siedo sul water in attesa che lo svarione passi.
Buio.
Mi “risveglio”, non so quanto tempo dopo, e ci metto un attimo a capire che c’è qualche cosa che non va. Sono sdraiata, in orizzontale, sopra tazza e bidet. Devo essermi addormentata e pian pianino sono scivolata. Il primo pensiero è ringraziare la provvidenza che mi ha fatto abbassare il coperchio del water prima di appoggiarmici altrimenti ora avrei il sedere incastrato nella tazza con le gambe e le mani impossibilitate a muoversi. Tipo tartaruga ribaltata. Rido da sola dell’immagine inquietante. Mi aggrappo al lavandino e mi rinfresco ancora un po’ prima di tornare a letto. Mi avvio ma un impulso d’amore mi attira verso il telaio della porta del bagno … è fresco e, soprattutto, è fermo e non gira come invece fa il resto della casa... decido di abbracciarlo …
Buio.
Non so per quanto tempo rimango abbarbicata alla porta. Quando riapro gli occhi decido di trascinarmi fino alla camera. Non prima di aver preso in considerazione la possibilità di sdraiarmi sul fresco e invitante pavimento di marmo. Ma se Cally si svegliasse le verrebbe un colpo a vedermi dormire per terra. Ci troverebbero entrambe morte in posizione scomposta, in pigiama su un pavimento in marmo. Troppo poco glamour. Ipotesi scartata. Arranco fino al freezer, maledico il salame al cioccolato e prendo il ghiaccio, lo metto in un sacchettino di plastica e vado verso la camera.
Raggiungo il letto e lo bacio come se fossi sbarcata sulla luna. Il telefono suona ricordandomi di prendere la tachipirina. Per curiosità misuro la febbre. 39,7 … ahhhh … ecco spiegato il tutto. Faccio del sacchetto del ghiaccio il mio cuscino e mi addormento felice. Sognerò una dichiarazione d’amore eterna di Lex, una casa, tanti bambini belli, e con gli occhi azzurri come i suoi. … evidentemente sogni minati dalla febbre e dalle allucinazioni.
Alle otto e mezza Cally viene a svegliarmi. Non si è accorta delle mie scorribande notturne. Io potevo morie e lei non si sarebbe accorta di niente, continuando a dormire abbracciata a Winnie e con i piedi morbidi. Vatti a fidare delle amiche…
La febbre è passata, quasi tutta, sono pronta ad affrontare una nuova giornata.
Suona il telefono: “Ciao tesoro mio, hai avuto la febbre …ma dovevi chiamarmi , venivo a vedere come stavi. Ti tenevo abbracciata mentre dormivi”
Uno, due, tre … fino a quanto devo contare per non rispondergli “mavaffanculovaaaaaaa!”

Allora … da uno a dieci, quanto trasgressiva sono????

13 commenti:

Anonimo ha detto...

I casi sono due: o la smettete di scrivere ogni giorno una nuova avventura delle due Pippi Calzelunghe, o mi pagate la terapia di disintossicazione....

Anche perchè, per leggere il vostro blog, va finire che non scrivo più nel mio!!!
Grrr!!

;-)

Anonimo ha detto...

Beh, hai dimostrato di essere forte e indipendente e di sapertela cavare da sola anche con 40 di febbre..altro che derelitta, una superwoman! **Il mio sogno nel casetto: fare una vacanza con te e Cally nel Salento.. Un bacino!

Francesca Palmas ha detto...

Ma tu sei il mio mito....Sei sopravvissuta ad una notte piena di avventure!!!! :)

Giulianissima ha detto...

adrenalina a mille...pensavo di essere l'unica ad ammalarsi in prossimità di vacanze e eventi importanti...

Luca ha detto...

Mafalda grazie al tuo grande Amore sei riuscita a trovare in una notte di pena e sofferenza degli spunti positivi. Se questo non è amore non so che cosa possa essere! Io con febbre e i dolori sarei rimasto a lamentarmi nel letto, tu invece sei riuscita a sognare di famiglie, bambini e vita matrimoniale... con Lui.

Vi propongo l'idea di un disegno di te che ti addormenti nella tazza, ma con coperchio alzato! Che scena!
Una cosa che non riesco a comprendere però è questa: come vi è venuta l'idea di fare il salame di cioccolato e pensare di mangiarlo in Salento in estate? E' stato un bene che non siate riuscite a mangiarlo altrimenti chissà che effetto vi faceva! Caldo, mare e Salame di cioccolato! WoW

Mafalda ha detto...

@acca: no, eh ... guai se non scrivessi più nel tuo. Ci dispiacerebbe un sacco.
Il problema è che, ovunque andiamo, Cally ed io combiniamo qualche cosa ... quindi di aneddoti ne abbiamo mille e più ... :-)

@petit chocolat belge: ma stella .... ti portiamo super volentieri con noi.

@coniglia: hai visto??? Sono troppissimo trasgressiva ...

@giulianissima: no, no, non sei la sola. la febbre è sempre in agguato prima della partenza

@luca: chiederò a callista di cimentarsi nel disegno di una derelitta imprigionata in un water... che immagine!
Per quanto riguarda il salame al cioccolato era l'unico dessert che potevamo preparare senza utilizzare il forno ... ok, idea pessima ...

Arwen ha detto...

Fantastica! dovreste cominciare a scrivere un libro sulle avventure delle derelitte!
un bacione

musa capricciosa ha detto...

No no, altro che derelitte! Altro che Bridget Jones! Voi siete due SAMANTHA JONES!!!!

Callista ha detto...

E in tutto questo disastro io dormivo della grossa nella mia cameretta: scusate, ma avevo nel letto il mio bellissimo amante, cioè Winnie the Pooh... Chi non avrebbe fatto altrettanto?
Ma il mio spirito da crocerossina si è rifatto nella mattinata, in cui Mafalda si è sentita chiedere ogni 30 secondi: "Ma vuoi qualcosa di caldo? Di fresco? Di tiepido?"
Credo mi odi ancora...

Daniele ha detto...

Il top. Semplicemente.

Apple ha detto...

bè.. questa si che è una vera avventura da derelitta!!! Cosa si puo' volere di piu' dalla vita??

ti immagino febbricitante con il salame al cioccolato nel frigo....
e Cally.... ma come fai a dormire nelle vicinanze di un oggetto di peluche in piena estate??
Mamma mia che ridere!!!

Isabel Green ha detto...

questo blog è magnifico...tornerò sicuramente ;)

Anonimo ha detto...

Che figata! Davvero un giorno trasgressivo in vacanza! Però, dai, sarebbe stato bello vederti incastrata nella tazza del cesso! ;) Sai la faccia di Cally al mattino quando si sarebbe alzata per andare a fare pipì! Roba da foto!