mercoledì 2 maggio 2007

Filo diretto con il passato

Grasse risate, cari miei… Ieri ero in giro in macchina con la mia amica Ubi al volante. Mentre scorrazziamo qua e là per Trento, suona il suo cellulare: lei lo guarda, non riconosce il numero e mi chiede di rispondere, perché aspettava una telefonata per lavoro (il suo, ovviamente, che è serio e impegnativo, non precario e derelitto come il mio). Io imposto la voce (anni e anni di dizione) e rispondo: «Pronto?». Dall’altra una voce maschile, giovane: «Ubi?». «Sì, cioè no (io e Ubi, come anche Mafalda, abbiamo lo stesso nome…), sono una sua amica, lei sta guidando e non ha l’auricolare…». «Ah, ciao, sì, io sono Michele, era per quel lavoro, lei lo sa, dovevo chiederle una cosa». Io, rivolta a Ubi: «C’è Michele, era per il lavoro…». Lei ridacchia e mi dice che lo richiamerà appena parcheggiamo. Io riferisco a Michele, lo saluto e chiudo la telefonata. La Ubi mi guarda: «Ma sai chi era?». «Michele…». «Sì, ma è Michele P., te l’ho detto che abbiamo un lavoro da fare con lui…»

Oddio no: Michele P. è stato un mio amore di gioventù. Ci eravamo conosciuti a una festa di Capodanno in seconda liceo: per tre mesi ci eravamo mandati i saluti e spediti bigliettini tramite un’amica comune, finché lui non aveva trovato il coraggio di telefonarmi e, dopo altri tre mesi di attesa, di invitarmi fuori. Il mio primo appuntamento con un ragazzo: eravamo andati al cinema a vedere gli Aristogatti, e lui mi aveva deliziato imboccandomi con una caramella. Peccato avesse ancora la carta. Poi mi aveva riaccompagnato alla fermata dell’autobus, dandomi un bacino nelle vicinanze dell’angolo esterno della bocca. Per il secondo appuntamento mi aveva portato al parco: passeggiata, pic nic sull’erba, mano nella mano. Alla fine solito pellegrinaggio alla fermata dell’autobus: io partivo il giorno dopo per quindici giorni di mare coi miei genitori. Chiacchiere, sguardi: e proprio mentre l’autobus si ferma sbuffando, la creatura viene colta da un attacco di coraggio e mi bacia, sulla bocca. Io torno a casa volando, e appena arrivata telefono immediatamente alla Ubi: «Mi ha baciata!». Lei, più “esperta”: «Sulla bocca?». «Sì…». «Ma con la lingua?». «Sì, no, cioè, non tanto, un pezzettino…» (immaginatevi quanto sono stata canzonata per la storia del pezzettino… Tutt’ora mi viene rinfacciato).

Fatto sta che mister Pezzettino, una volta tornata dal mare, non mi interessava più. E non è che avessi conosciuto un altro, o che: semplicemente, mi era sbollita la cotta. Così non ho risposto al telefono per un mese (oddio oddio che mostro), finché lui non si è dato per vinto (mandandomi qualche laconica cartolina dalle sue vacanze).

E ora me lo ritrovo al telefono: la Ubi ride del mio stupore e io faccio la fatidica domanda: «Ma è ancora carino?». Lei, gentilissima: «No, è diventato un cesso, grasso, brutto e si veste da finto no global». Io mi incupisco e lei lo richiama. «Ah, ciao Michele, scusa, sai… Tutto bene? Come? Chi era la mia amica?» e butta lo sguardo verso di me… «Ah, non la conosci… No, no, non era la Cally, no… Ma ti ho detto di no! Che dovevi dirmi?». Immaginate cosa stavo facendo io? Occhi sbarrati, mani che sventolavano in segno di diniego e labbra che disegnavano la parola «NO NO NO NO!». Va bene che a volte ritornano: ma se passano accanto forse è anche meglio!

8 commenti:

scrittricexcaso ha detto...

Mitica Calli...anche a me è successo ho fatto il filo x secoli all'amico di mio fratello finchè non sono riuscita a farmi invitare fuori e dopo...gelato,cinema con amici e mano nella mano x il ritorno a casa scappa il veloce bacio quasi rubato(avevo15 anni...passano alcuni giorni dove è lui a dover andare via ed io in brodo di giuggiole lo aspetto ma...tornato la cotta passata anzi mi dava poverino quasi fastidio...non ti dico i numeri x non vederlo più e non farmi telefonare...che carogna che sono stata...bè baci

Anonimo ha detto...

Voi donne siete tremende! Quando vi interessiamo sperate in una nostra mossa, altrimenti ci eliminate dal giro! Esattamente come facciamo noi con voi! ;) Però la storiella del primo baci-n-o è davvero carina.

Mafalda ha detto...

Mister Pezzettino è fantastico! Non me l'avevi mai raccontato. Che ridere ...

Francesca Palmas ha detto...

e se invece fosse diventato una meraviglia....?come sarebbe stato l'epilogo...?

Apple ha detto...

Cally... è il periodo del ritorno degli ex.. o dei quasi ex...
Anche io mi sono fatta negare al telefono per un mese.. E pensare che questo tipo lo trovavo fantasmagorico... eppure un giorno mi sono alzata e l'ho visto con occhi diversi...
Ad un tratto era scialbo e pesante.. ( e chi me lo avrebbe detto che di pesaaaanti nella mia vita ne avrei incontrati ancora molti!!)
Ma è bello ricordare certe cose... fa' bene all'anima!!

Anonimo ha detto...

E' proprio piccolo il mondo, no?

Miranda ha detto...

e lui mi aveva deliziato imboccandomi con una caramella. Peccato avesse ancora la carta.
che teneri momenti! *__*

Callista ha detto...

Sono bei momenti, concordo...
Soprattutto la carta: e io che sono derelitta l'ho sputata di nascosto...