giovedì 26 luglio 2007

P.I. Poste Italiane??? No, Pericolo Incazzature

Dovete sapere che le derelitte sono grandi amiche della posta trentina: ne fanno largo uso. Ma sono perseguitate dalla bionda impiegata incompetente che (sembra una condanna) beccano in continuazione. Sempre e solo lei. Ma allora? È una congiura?
Nell’ordine, i casi più eclatanti di delirio postale.

1. Spedizione di un pacco al professore di Callista: le dimensioni massime di pacco spedibile con le Poste italiane sono date dalla somma di altezza, lunghezza e larghezza che non devono superare un tot di cm. La signora, oltre a spupazzare a suo piacere il pacco dove troneggiava la scritta «fragile», ha pensato bene che la somma delle tre altezze si potesse ottenere comodamente facendo il giro con il metro al pacco stesso, in altezza e in larghezza, ottenendo così la somma di ben 2 altezze, 2 larghezze e 4 profondità. Cercare di spiegarle la cosa è stato impossibile, si è dovuti ricorrere al capoufficio.
2. Spedizione di un plico di articoli in università: la signora si è rifiutata di darci una scatola, sostenendo bastasse una busta imbottita. Peccato che in posta ne fossero sprovvisti e fossero le dodici e mezzo, quindi orario impossibile per ogni tabaccaio o cartoleria trentina nei paraggi.
3. Spedizione di una busta in Tunisia: la stessa busta, dello stesso peso, delle stesse dimensioni, costa diversamente da una volta all’altra. Una volta viene pesata, un’altra affrancata consultando un misterioso catalogo, una spedita con non si sa bene cosa.
4. Spedizione di 5 plichi ad altrettanti professori siti in varie città: la signora mi piazza davanti svariati moduli per il pacco celere, al modico costo di 10 euro a spedizione. Alla mia domanda: «Ma devo fare pacco celere o c’è una soluzione alternativa? A me interessa che arrivino, non che ci mettano poco», risponde: «Bè, se deve spedire un pacco cosa vuole fare?». Interviene per l’ennesima volta il collega capoufficio che mi fa spedire con raccomandata, risparmiando la metà del prezzo.
5. Spedizione di una busta contenente foto al sud: la sciura pesa, dice il prezzo e poi aggiunge: «Dammeli giusti i soldi, eh, che sennò devo darti il resto». Callista perfida non controlla nemmeno se ha moneta e piazza sul tavolo venti euro interi. Panico: la signora sbuffa, apre la cassa, inizia a fare i conti del resto con la calcolatrice, sbagliando ripetutamente. Il tutto sotto gli occhi di una decina di clienti in attesa. Vendetta.
6. Mafalda è incaricata di spedire due pacchi con i pensieri di Natale alle meraviglie (grado di derelittaggine non pervenuto; non c’è scala che contenga un grado così “terminale”). Compila millemilioni di moduli e porta, soddisfatta, pacchetti e documenti al bancone. La signora gira e rigira i pacchi, gli attacca qualsiasi tipo di etichetta, li pesa e li mette nella pila di quelli in partenza. Per puro caso Mafalda si accorge che la signora ha invertito i destinatari. Quello per Lex era diretto a Roma e quello per Er Bistecca sarebbe finito in Salento. Rischio disastro diplomatico evitato per poco.
7. Spedizione dei biglietti del concerto di Vasco per chiederne il rimborso. Le modalità richiedono specificatamente l’invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno. La signora incriminata si rifiuta di fare una raccomandata sostenendo che è sufficiente la posta ordinaria. Ennesimo intervento del capoufficio.
8. Spedizione di un pacco in Afghanistan. Il tutto passa per un campo base in Germania. Mafalda chiede una scatola consona alla spedizione indicando la grandezza ideale. La signora risponde che di quella misura non ne hanno e di scegliere la più piccola o la più grande. Si opta per la misura maggiore. Dopo dieci minuti (cronometrati) di sparizione nel magazzino la sciura se ne esce con la scatola della misura scelta come prima opzione. Mafalda conta fino a dieci per non insultarla e dice che il pacco deve andare in Germania. Compila una quantità smodata di documentazione in decuple copia (sarebbero autoricalcanti ma sotto il secondo foglio non si legge più una cippa) e riporta tutto al bancone. La signora guarda i foglietti ed esclama: “ma se è destinata all’estero i moduli sono sbagliati” e consegna un’altra pila di documenti da compilare. Mafalda conta fino a duecento per non metterle le mani addosso ed esclama “scusi … ma credeva che la Germania l’avessimo conquistata?” Riscrive tutto sicura che il pacco non verrà mai consegnato.

Dopo tutti questi casi le derelitte hanno deciso di evitare le poste. Ora solo corrieri espressi. Anzi, siccome le derelitte sono fuuuuuuuuurbe come due faine, le prossime volte che dovranno spedire qualche cosa … lo recapiteranno di persona. Così saranno sicure della consegna e, con l’occasione, si faranno un bel giretto. Ma quanto siamo avanti???

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Le odio ! le odio anche io le poste !
ma più che per l' invio, per la ricezione di qualcosa....
ultimamente ricevo a casa una collezione della RCS....
siccome le poste si affidano ad un' azienda di spedizioni che a sua volta si affida ai piccoli padroncini....le responsabilità se le rimbalzano tra di loro !
grrrrrrrrrrrrr

Callista ha detto...

Attenzione: stamattina spedizione di due raccomandate e della famigerata dichiarazione dei redditi. Beccato la bionda: ha avuto solo un attimo di defaillance sul resto da darmi. Per il resto mi ha sorriso pure. Commento di Mafalda alla notizia? "O ha scopato o esistono i miracoli".
A voi la scelta.

Stefano ha detto...

troooooppo avanti ! baci!

Giulianissima ha detto...

vogliamo parlare del fatto che la responsabile dell'ufficio postale di taranto dove ho aperto il conto mi ha fatta scendere URGENTEMENTE a Taranto per questioni di cui non poteva parlare ASSOLUTAMENTE per telefono e poi voleva solo propormi un investimento vantaggioso? Per poi, tra l'altro, dirmi che mettevo troppo poco sul conto e che me l'avrebbero chiuso se non mettevo di più...? Mortificazione totale...ma se guadagnavo poco che ci mettevo???
stronza

Anonimo ha detto...

Io ho rinunciato a spedire le riviste o i libri di cucina al figliolo parigino: costano più di spedizione che a comperarli a Parigi.
Se qualcuno va da quelle parti e non è in over, me li porta a mano.

blog_toscano ha detto...

@ Callista: per me ha scopato. :-)

Venendo alle poste...probabilmente la tipa è una 'raccomandata'. E visto che siamo alle poste...è in tema :-))

Esperienza mia , mandato un cd a Napoli...mai arrivato.

Ancora aspetto una cartolina da Londra da 2 anni....

Però le valigie spedite Londra-Italia e Italia-Londra son sempre arrivate, per fortuna!!

pOpale ha detto...

C'è sempre l'opzione piccione viaggiatore che non inquina e torna dopo la consegna ;)