giovedì 22 febbraio 2007

divergenze politiche

Ore 21 e 30 di ieri: LUI chiama. Io sono al pc: il tempo di guardare il suo nome sul display, di rispondere, ed è lì che canta. LUI canta, e ride… Mi piace quando telefona e canta, anche se dice di essere stonato, ma al telefono con me canta spesso. Gongolo di gioia, finché non sento cosa canta… Lo stronzo ha intonato «E forza Italia…». Sorrido ancora, respingendo il getto di sangue da naso… Lo perdono, perché è alto, sexy e profumato.
Ecchissenefrega della crisi di governo.

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