lunedì 30 aprile 2007

Cronaca di una settimana di delirio

Eccomi qua, cari miei, mi siete mancati da morire: la vacanza è finita, e per voi un breve resoconto di questa settimana tunisina.

Domenica: arrivo. Nuvole sinistre coprono il cielo. La camera è umida come una piscina e l’aria condizionata esce bollente. Mamma parte di gran carriera e va in reception a chiedere lumi: le viene risposto che in realtà fino a maggio funziona solo il riscaldamento e che la signora della stanza accanto alla nostra ha chiesto addirittura una coperta. Partono silenziose maledizioni, ma ci accampiamo alla meglio.

Lunedì: cielo coperto. Ci sentiamo molto gianne e mettiamo lo stesso il costume. Nel percorso fino alla sala da pranzo il vento minaccia di portarci via. Finita la colazione inizia a piovere e sono 15 gradi. Nella mia valigia solo un paio di jeans e due maglioncini: il resto è pressoché invisibile. Per passare il tempo nel pomeriggio arriviamo in semifinale al torneo di scala quaranta (che tristezza). Iniziano il corso di danza del ventre e quello di balli caraibici, che allieteranno i nostri pomeriggi. Dopo lo spettacolo serale partecipo pure al karaoke con una canzone di Alex Baroni (ok, lo ammetto, volevo i Pooh ma mi vergognavo a chiederli…): da quel momento il cantante di piano bar si esibiva in un pezzo del povero Alex ogni volta che mi vedeva passare, dedicandomelo. Uomini, imparate.

Martedì: il diluvio. Noè ci fa una pippa. Reclusione forzata e conseguente torneo di briscola, durante il quale finiamo contro due simpatici signori cremonesi. Passa uno degli animatori che mi si getta al collo e mi tiene abbracciata per tutta la partita. Uno dei cremonesi commenta «Ah, hai capito? Gli piacciono le mele trentine, eh!»; poi guarda con occhio terrorizzato alle mie procaci rotondità anteriori e si accorge dell’orrenda gaffe. Non mi guarderà più in faccia per il resto della vacanza. Io e mamma partecipiamo pure al gioco degli animali bendati: dieci coppie incappucciate che si devono ritrovare per la stanza facendo il verso di un animale. A noi capita l'orso con la dissenteria: inutile dire che veniamo eliminate al primo turno.

Mercoledì: il cielo sembra aprirsi ma poi si scatena di nuovo il delirio. Piove persino in stanza. Mamma striscia alla reception controllando non ci sia l’omino della prima sera e implora una coperta. Ci recapitano un plaid di pelo di cammello che pesa cinquanta chili. Il tanto odiato riscaldamento funziona a pieno ritmo. La sera vinco la gara di ballo in cinque categorie: valzer, tango, merengue, lap dance, disco dance. Il mio cavaliere è un bellissimo animatore tunisino pelato, col pizzetto e due occhi di carbone: roba che se lo vedeva Mafalda era la fine. Vinciamo clamorosamente con 106 punti (i secondi arrivano solo a 63). So che siete amanti delle storiacce scabrose e vi aspettate dettagli sulla lap dance. Scordatevelo!

Giovedì: mi accorgo di quanto sia carino l’istruttore di arco quando mi invita a fare un lento (che è pure la colonna sonora di Robin Hood…). Ha un sorriso che riscalda il cuore e (attenzione!) è intelligente: visto che l’ultimo animatore rimorchiato mi chiamava amichevolmente «Aho, ‘a vacca…» direi che è un enorme passo avanti. La sera si scatena di nuovo l’uragano e io e mamma rientriamo in stanza scalze alle due di notte, camminando per le strade del villaggio coperte da 2 cm d’acqua. Il mio cellulare tira le cuoia: ma tanto, a parte i messaggi di Mafalda e della Ubi, era drammaticamente silente. LUI è sparito.

Venerdì: il cielo è nuvoloso, ma non piove. La mattina ci spalmiamo sulle sdraio della piscina coperte dagli asciugamani. A mezzogiorno esce il sole. Ed è il delirio. Fuori i costumi, si fa il bagno, ci si scotta: tutto pur di portare a casa un po’ di abbronzatura! Ricevo tre proposte di matrimonio da due animatori italiani e dal mio ballerino: comincio a maledire LUI e a rivalutare l’idea di abbandonare lo status derelitto per darmi alla pazza gioia, magari trasferendomi in Tunisia. L’arciere mi guarda con i suoi occhi nocciola: la sera balliamo di nuovo insieme e mi tiene la mano appoggiata sul suo cuore. Io gli dico che il suo sorriso me lo porterò a casa come il ricordo più bello della vacanza.

Sabato: il sole brucia finalmente le spiagge tunisine. Mi spalmo su un lettino e mi rosolo, addormentandomi. Vengo svegliata da un cazzo di bambino francese che si getta in acqua urlando «Davìììììììd, Davìììììììììd». Io mi giro pigra e gli rispondo «E so sorela!», suscitando l’ilarità dei miei vicini di sdraio ed esibendomi in uno splendido involontario topless. L’arciere mi gira al largo, evitandomi. Perché? Perchééé? Ovviamente il pensiero è estremamente derelitto: "ecco, gli ho detto che ha un bel sorriso e mi gira al largo perchè l'ho terrorizzato e non gli piaccio". Ma vaffanculo. La sera ballo con mammà finché non si spengono le musiche: ricevo quattro proposte di passare la notte con quattro animatori diversi e raccolgo un mazzo di numeri di telefono ed e-mail: io mi trasferisco, giuro. Lo faranno pure per lavoro, ma l'autostima è alle stelle. L’arciere arriva quatto quatto alla fine della serata per l’ultimo lento, e mi dice che ha dovuto starmi lontano perché era stato rimproverato dal capo equipe, ma che avrebbe voluto passare più tempo con me e che vuole assolutamente rivedermi. Ci scambiamo i numeri di telefono e da ieri mi tempesta di messaggini dolcissimi.

Domenica: si rientra. Chiama LUI con voce miagolante e mi dice che ha voglia di vedermi: «Ma non ti sono arrivati i miei messaggi?». No, probabilmente perchè non me ne hai scritto mezzo, mostro. Comunque sia, mi sciolgo come un quadretto di burro, bevo la scusa come un bicchier d’acqua, ma resisto. Vado a casa della Ubi, dove suo fratello si prodiga barman e ci ingolliamo due bicchieri di Piña Colada ballando scalze i Gipsy King. La vacanza è ufficialmente finita. Ma arriva un messaggino dell’arciere: «Non vedo l’ora di rivederti. Ci sarà tanto tempo per stare insieme». A questo punto il brindisi è d’obbligo.


In conclusione:
Abbronzatura: scarsa, ma per la mia carnagione sono praticamente mulatta.
Peso: meno un chilo, evviva i balli sfrenati fino all'alba.
Numeri di telefono rimediati: una decina.
Proposte di matrimonio: tre.
Corteggiamenti: innumerevoli.
Corteggiamenti effettivamente consumati: nessuno (eh, sono derelitta, non scordatevelo).
Scivoloni in sala da pranzo per via dei tacchi: cinque, uno dei quali si è concluso con un bicchiere d'acqua che mi sono autorovesciata addosso.
Autostima: alle stelle.
Salute: ho un mal di gola del diavolo; probabilmente per via del passaggio dal freddo tunisino al caldo trentino...
Grazie a mamma, che si è confermata una compagna di viaggio meravigliosa.
Callista è tornata, siorre e siorri. E ora scusate, vado a fare i gargarismi, e a leggere tutti i vostri blog.

8 commenti:

Mafalda ha detto...

Bentornata amica! Belle le vacanze ... che invidia ...

posso farti anch'io un resoconto della settimana?
Peso: sempre lì ... figurati se BB si schioda
Numeri di telefono recuperati: manco mezzo
Corteggiamenti: corte cosa?
Autostima: meno dodici
Abbronzatora: mah ... forse quì ti batto ...
smack

Sara ha detto...

Prossima volta incontro fra bloggers rigorosamente solo donne in Tunisia!

Non scherzo: mi basta che cresca l'autostima! Oddio magari anche un kiletto in meno...

Cmq la tua mamma è proprio una grandissima... La mia ciao: c'ha pure l'eritema solare!

Bentornata cara!
Un bacino.

Callista ha detto...

@Mafy: almeno sei abbronzata, non rompere le balle... Oddio come mi sei mancataaaaa!
@sara: sai che sarebbe un'idea? Tutte in Tunisia a settembre... E comunque sì, la mia mamma è mitica. Sennò mica ci andavo in vacanza...

Francesca Palmas ha detto...

io ci sto io ci sto per la vacanza tunisina!!!!Ben tornata Cally!!!
Non vedo lìora di beccarti su msn!!!Smakkkk

Anonimo ha detto...

Beh, anche se sono maschietto posso postare anche io, vero? Ammazza quanto hai tirato su in una settimana! E tu saresti 'na derelitta? Naaa! Non va bene! Per noi derelitti (maschi) è uno schiaffio a cinque dita con relativo pulsare, una cannonata di notte sulla croce rossa. Andrò anche io in Tunisia, ma a Settembre e solo per un giorno: è tappa di una crociera comprata il Dicembre scorso. Ma le danzatrici del ventre com'erano? ;) Enjoy!

Apple ha detto...

Ben tornata!!!!!
Fose la prossima volta dovresti portare anche Maffy, e , se riscuotera' lo stesso successo...rintitolare il blog : " Il diario delle... derelitte in Italia " , o meglio a Trento perchè anche nel salento non andate mica male... e tu anche con un romano mio concittadino ;-)... Seminate fascino in tutta Italia, ed ora sta inziando l'espatrio....
Wow che invidia... ( buona ).
La prossima volta veniamo anche io ed Angie, magari qualche omino delle pulizie, o qualche addetto ai lavori pesanti lo becchiamo anche noi. L'autostima ( la mia, perchè quella di Angie è di ferro) è sotto alle scarpe ultimamente!!!
Ben tornata comunque, e complimenti per mamma super giovanile...

Callista ha detto...

Signori miei, parliamo di vacanze e di professionisti dell'abbordaggio... E poi le derelitte sono specialiste nell'incasinarsi con le meraviglie: con quelli che non interessano sono fortunate! L'arciere comunque persevera...
@la coniglia: ci beccheremo al più presto...
@marci: eh, non sono niente male, le ballerine... capelli e occhi splendidi, di solito! Tunisia dove?
@apple: mmm, l'ho rimorchiato alla grande il tuo concittadino... e con un grado di derelittaggine del mille per cento...

Sempreinspiaggia ha detto...

Niente sole, però settimana produttiva, no? Almeno hai imparato a tirare qualche freccia? Ciao Derelitte&Co.