venerdì 23 maggio 2008

Pompieriiiiiiiiiiiiiii

Ed ecco un altro dei racconti pseudo scolastici della vostra Callista…

Ieri mattina mi trascino verso la porta di ingresso dell’istituto alle ore 7.40, pronta (?) per la prima ora. Facendo forza alla semi apertura degli occhi, sui tre scalini del portone vedo un buon numero di studenti, cosa del tutto inconsueta a quest’ora. Immagino si stiano godendo la brezza di maggio. Ma poi vedo anche alcuni colleghi e pure due bidelle. Immagino già scene apocalittiche di scioperi e picchetti in pieno stile sessantottino, ma la realtà è molto più banale. Non si apre più la porta.

Le mie studentesse piccine mi corrono incontro ululanti: «Proooooof, non facciamo lezione oggi, vero? Andiamo a bere un caffè, non si apre la porta…». Sì, magari, cuccioline ammutinate… Anche se per svegliarmi ce ne vorrebbe una dose diretta in vena.

Arriva la segretaria: tenta di girare la serratura con la classe di uno della banda bassotti. Niente. Arriva il professore di diritto che gode di uno strepitoso successo tra il pubblico femminile. Prova a dare sfoggio della sua maschia forza, tra i sospiri delle studentesse («Che figoooo…») e delle colleghe donne. Niente da fare. Arriva pure la vicepreside: si attacca alla maniglia e tira. Noi preghiamo perché la porta si apra improvvisamente e seppellisca lei e i suoi baffi. Niente. A quel punto resta solo una cosa da fare: chiamare i pompieri.

Le mie studentesse (solo loro, eh, io sono una persona seria…) iniziano a sognare un branco di muscolosi e prestanti vigili del fuoco che sfondino la porta a spallate, possibilmente seminudi e sudati. Ovviamente, poco dopo, arriva la camionetta con un accenno di sirena, tra gli applausi delle scolaresche: e scendono Stanlio e Ollio.
Mai una volta che ci vada bene.

Il primo, alto e secco secco, si avvicina alla porta con una valigetta alla CSI, di metallo cromato. Tira fuori un sofisticato marchingegno, ma dà forfait dopo tre minuti. Arriva allora quello basso e tarchiato con la cassetta degli attrezzi identica a quella di mio padre: una sicurezza. Tira fuori un piede di porco, alla faccia della finezza. In due secondi la porta è aperta, tra i «nooooo» di disappunto degli studenti, che sfilano mesti in classe.

Io mi avvicino a due colleghe e facciamo per avviarci in aula insegnanti. Il pompiere che sta sistemando gli attrezzi ci fa un accenno di saluto; noi ricambiamo.

P: Eh, con professoresse così quasi quasi vale la pena di restare chiusi dentro la scuola, invece che fuori…

Certo: per fortuna che esiste l’uscita di emergenza.

15 commenti:

Lillo ha detto...

Sei proprio cattiva: ti fanno un complimento e tu subito a bastonarli. Poveretti, vi hanno anche fatto un piacere...

MOSTRA!

Baci e buon uichénd,
-L.

Anonimo ha detto...

Peccato sarebbe stato più eroico se avessero aperto la porta con la nitroglicerina come DeSica, Boldi, Villaggio e Banfi...

rompina ha detto...

uuuuu ar iu' uu uuuuuuuuuuu
uuuuuuuuuuuuuuuuuu ar iu'....basta, da quando ho letto CSI la mia mente e' occupata da Grissom & C.
...sono grave lo so...
buon uichénd pure da me, vala'...

Anonimo ha detto...

Uh, e pensare che nella scuola media in cui andavo io, i ragazzi stessi facevano da pompieri!
Una volta è stato lanciato uno contro la porta del bagno, la quale sembrava non volersi aprire...solo che, ecco...la porta si è aperta grazie all'aria che circolava nel corridoio e il povero ragazzo lanciato dentro la "tualet", sè preso un bel bernoccolo.
Va be, tanto era già scemo di suo..

Pink :)

Lady Cocca ha detto...

noi abbiamo fatto due evacuazioni in una settimana x presunta bomba, e una x il terremoto.. eheh.. ;)

Baol ha detto...

Confermo il pensiero del pompiere...

Francesca Palmas ha detto...

i pompieri non sono belli come ce li immaginiamo, gli unici belli sono quelli dei californian dream men!

Chicca ha detto...

Complimenti per il blog, siamo affezionate lettrici, siete forti!
Anche noi vogliamo un pompiere super figo, però...non c'è trippa per gatti: un giorno vi parleremo di rincococcolino. Opss, è arrivato il capo... Buon fine settimana
Chicca e Franz
p.s Chicca vorrebbe avere nuove del coinquilino, Franz vorrebbe una cassetta degli attrezzi, nuova..

Adamo ha detto...

si ma il prof che voleva fare il figo e invece ha fatto solo una figuraccia????Vedi che magari olio non era di bel aspetto...e mettici pure un piede di porco accanto....no!!!Hai ragione te....

Anonimo ha detto...

niente pompieri per noi.. abbiamo abbandonato le speranze di beccare qualche bel figo tra uomini in divisa ma.. dalla mia finestra si vede il distributore di benzina ed un benzinaio in particolare (visto dal secondo piano, con la strada che separa casa nostra dal suddetto distributore, sembra pure bello.. nessun probl: c'è sempre la soluzione "cuscino in faccia...").. che quando la giornata diventa un pò calda si sveste della parte superiore della tuta, annodando le maniche alla vita, e rimane in maglietta bianca, molto stile "uomo della cocacola...", con le sigarette infilate nella manichina della T-shirt... e bhè... diciamo che dal collo in giù ci possiamo rifare gli occhi..! un grazie a Gabriele (che in fondo in fondo non è poi neanche tanto male di faccia...).
Echediavolo.. si fa quel che si può!

Cannibal Kid ha detto...

hey, passavo di qua dal sito della gina e la pina..
divertente resoconto scolastico, visto dagli occhi di un'insegnante.. bel blog, continuerò a leggervi, se vi va passate a dare un'occhiata al mio
ciao derelitte!!

Pupottina ha detto...

ciao e buona domenica...
è la prima volta che capito in questo blog

Donna Cannone ha detto...

Hola... ah ecco, non sono l'unica a sperare sempre che il principe si presenti sotto spoglie di pompiere, carabiniere, idraulico, elettricista...
Ma com'è che si veste????

Unknown ha detto...

sempre attente all'apparenza.
magari erano uomini speciali tipo superman. Svestiti gli abiti sudici...due fighi mostruosi.
magari...

Scorpio79 ha detto...

Ehi ragazze, siete in sciopero 'sta settimana? Vorrete mica farmi preoccupare...