giovedì 12 giugno 2008

Il valzer del moscerino

Questa mattina sono uscita di casa tutta pettinata e profumata per andare a scrutinare una classe di disperati studenti. Mi dirigo sotto un rarissimo sole (sono 2 settimane esatte che la pioggia viene a trovare il Nettuno ogni giorno) alla fermata dell’autobus. Mi piazzo accanto alla siepe di gelsomino in attesa del bus e respiro il profumo a pieni polmoni. Tempo tre secondi e arriva l’insettaccio molesto: una specie di ape lunga un paio di centimetri, nera, orribile. Callista odia tutti gli animali con più di quattro zampe: era prevedibile, allora, la sua reazione schifata ma contenuta, per non dare nell’occhio. Fingo, quindi, una passeggiatina laterale per controllare l’orario dell’autobus mentre tengo d’occhio l’orrenda bestiaccia, che svolazza di fiore in fiore e si tiene a debita distanza.

Ma ecco che suona il cellulare: un messaggio. Ovviamente non posso trattenermi dal controllare subito chi mi scrive così di buonora.

Potete votare una delle seguenti ipotesi sul mittente dell’sms:

a) la Mafy;

b) la Mafy;

c) la Mafy;

d) la Mafy;

Indovinato? Ma bravi… Dunque, mentre rispondo alla mia amichetta, tralascio il controllo dell’orrido insettaccio: tanto se ne sta tranquillo a impollinare qua e là, cosa dovrebbe volere da me…

Certo, come no: mentre cerco sul T9 la parola «verrà» (terra? Nooo. Versa? Nooo… Terrà? Nooo. Vespa? Ma allora?), sento un ronzio molesto all’orecchio. Mi giro, faccio un saltello spaventato e «STOK», l’orrendo animale si schianta contro la mia testa. Dio dio dio che impressione. Ma è possibile? Proprio a me? Forse perché profumavo come uno dei gelsomini? Che cazzo.

Primo pensiero: oddio, mi si è impigliato tra i capelli. Le persone ferme dall’altra parte della strada, quindi, avranno visto la tragica immagine di una derelitta bionda che butta a lato la testa e scuote i capelli, passandoli con le mani urlacchiando «No, dai, schifo schifo…» e poi saltella sul marciapiede agitando le manine in preda all’isteria.

Ullallà, ullallà, ullallallà …

Secondo pensiero: ok, se ne è andato perché non sento più il ronzio. Cerco quindi di rallentare i moti convulsi.

Questo è il valzer del moscerinoooo…

Terzo pensiero: chefiguradimmerda. A quel punto, e solo a quel punto, alzo gli occhi e vedo una decina di persone che mi fissano con aria incuriosita e a tratti pietosa. Abbozzo un sorriso e una scossa di capelli: «Eh, c’era un’ape…». Qualcuno crolla la testa, pensando probabilmente «Pora zoventù…» (Povera gioventù).

Ullallà, ullallà, ullallallà …

Possibile che mi rincorrano anche (solo) gli insetti? Che ormoni avrò, in questo periodo?

Questo è il valzer che fa lallallà!

16 commenti:

Baol ha detto...

Primoooooooooooo

non ho saputo resistere

Baol ha detto...

Gli insetti sì che se ne intendono...

Anonimo ha detto...

beh può succedere di peggio. una volta mentre mi sgnanasciavo in una sonora risata (da quel momento ho cercato di essere sempre più depressa per non avere altri incidenti del tipo) ho ingoiato una (credo)mosca...

Fragola ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Fragola ha detto...

passate da me che ho una proposta che sicuramente vi interesserà... di certo un po' fuori mano per voi ma non si sa mai!
baci

Franci ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
il paul ha detto...

in effetti era un insetto un pò noioso quello della derelitta...di sicuro era l'apedante... hihi

Francesca Palmas ha detto...

Una volta mi si infilò un ape nell'orecchio. Terribile!

lindöz ha detto...

Figurati te con i miei capelli corti quasi sempre pieni di gel mi si impiglia puntualmente un qualsiasi moscerino!! O_o eccheschifo

Anonimo ha detto...

PER I TUOI ORMONI:)

LEGGENDE UNIVERSITARIE

EPISODIO 1:


Il docente consegna allo studente una lampadina e gli domanda:
'Quanto consuma?'
Lo studente legge le scritte sulla lampadina e dice:

'60 Watt.'
Il docente allora gli dice:
'No, in mano sua non consuma proprio un bel niente. Ritorni la prossima volta.'
(Attribuita a un docente di Elettronica del Politecnico di Torino)

EPISODIO 2:


Esame di anatomia, scena muta sugli organi genitali femminili.
Il professore, sadicamente, dice con disprezzo allo studente:
'Guardi, le do 20000 lire, lei stasera tardi và nella zona del porto e vedrà quante signorine le spiegano volentieri queste cose...'
Lo studente incassa (in tutti i sensi) e torna all'appello successivo.
Conquistato un soffertissimo 18 e firmato lo statino lo studente mette 10,000 in mano all'incredulo professore, commentando:

'Sua moglie prende di meno.'


(Accaduta a: Genova, facoltà di Medicina. Una variante è attribuita anche al professor Trevisan, Analisi per Ingegneria, Università di Padova)

EPISODIO 3:


Professore:
'È in grado di dirmi quale organo dei mammiferi riesce, una volta eccitato,
a raggiungere dimensioni pari a sei volte le dimensioni dell'organo a riposo?'
Studentessa (nota appartenente a C.L.) (arrossendo terribilmente):

'Non saprei...'
Professore:

'Non lo sa proprio? Ci pensi, non è difficile!'
Studente (sempre più a disagio):

'Non mi viene in mente niente...'

Professore:

'Su, pensi alla vita di tutti i giorni...'
Studente (in grave imbarazzo):

'Beh...'
'Forza signorina, si butti!'
Studente:

'Il pene?'
(Scoppia un boato nell'aula)
Professore (calmissimo):

'Complimenti a lei e al suo fidanzato, signorina. Comunque l'organo è la pupilla.'


(Riferita come raccontata da due persone che all'epoca dei fatti, primi anni '90, erano assistenti di un docente alla facoltà di Biologia a Milano)

Anonimo ha detto...

EPISODIO 4:


Si racconta di un professore con l'abitudine di usare un intercalare piuttosto volgare durante le lezioni.
Un giorno le ragazze che seguivano il suo corso, esasperate, si misero d'accordo per uscire in blocco dall'aula alla prima parolaccia che il professore avesse pronunciato; i ragazzi, però, vennero a conoscenza della cosa e riferirono tutto al professore. Così il professore il giorno dopo entrò in aula dicendo:

'Ho visto fuori dalla porta un elefante con un cazzo lungo così!'

Immediatamente, come d'accordo, le ragazze si alzarono e fecero per andare verso la porta, ma lui le bloccò dicendo:

'Non correte, è già andato via...'

(Attribuita al professor Paolo Silvestroni, autore del famoso testo di Chimica Generale).

EPISODIO 5:

Universita' di Roma, lezione di Biologia.
Il prof parla dell'alto livello di glucosio presente nel seme maschile. Una ragazza alza la mano e chiede:

'Se ho ben capito nel seme c'e' molto glucosio, come nello zucchero?'

'Esatto'

risponde il prof., e la ragazza perplessa ribatte:

'Ma allora perche' non e' dolce?'.

Dopo un momento di silenzio gelido la classe esplode in una risata fragorosa; la faccia della ragazza diventa paonazza e rendendosi conto della gaffe, raccoglie i libri e scappa via. Mentre sta uscendo di corsa dalla classe, sopraggiunge la risposta compassata del prof.:

'Non è dolce perchè le papille gustative che percepiscono i gusti dolci sono sulla punta della lingua e non in fondo, vicino alla gola...'

Anonimo ha detto...

ah cara derelitta ti messaggerei volentieri di prima mattina...i tuoi post mi fanno sbellicare!

Per Petit chocolat belge
conosci l'aneddoto "Ecce Troia fumans"

Una ragazza mezza nuda si presenta all'esame di privato senza aver nemmeno aperto il libro contando solo sul suo vedo e non vedo. Dopo una decina di domande e tutte senza esito positivo il Professore offre una sigaretta alla ragazza dicendole che forse così si potrà sentire più a suo agio. Decide così di farle un'ultima domanda:
"Sa dirmi come finisce l'ultimo canto dell Illiade?"
La ragazza sorpresa della domanda risponde ovviamente di no. A quel punto il Professore risponde: "Finisce così: "Addio Troia fumante", e la invita ad andarsene.

Ma|Be ha detto...

insetti??
INSETTI??
API GIGANTI?????
ebbene.. ero sola in casa. nella mia stanzetta.. studentessa universitaria, triste e solitaria.. quand'ecco che sento un ronzio anomalo.. troppo forte per appartenere ad un'insettucio comune. ed infatti era il ronzio di un'ape regina, FORMATO ELICOTTERO DI SUPER COPS.. una roba grossa come 50 cent e poco più lunga del diametro della suddetta monetina.. inizia a svolazzare, ZZZZzzzz.. e mi butto fuori dalla stanza urlacchiando.. "o mio dio che schifo! o mio dio o mio dio...!!! aiuto!!"
che culo.. ero stra-sola.. e chi sarebbe andata a dormire con una roba del genere nella stanza, appollaiata chissà dove.. voi ci sareste riusciti?
il panico..
intanto Minerva, la mia micia, era in "caccia grossa".. non sapevo se sperare che la prendesse o aver paura che potesse pungerla..
entro in stanza, la individuo.. posata sulla tenda.. ecco che vola di nuovo!! aiutooo!! scappo di nuovo fuori.. (sto siparietto si è ripetuto circa 6, 7 volte..) finché non ho trovato il coraggio, e, brandendo il deodorante per ambienti nella mano dx e nella sx una ciabatta, mi avvicino e la riempio di prodotto.. dosi massicce.. e non bastavanoooo!!! un incubo.. sta cosa continuava a svolazzarmi intorno, Minerva saltellava ovunque (oltre che rischiare una puntura, se la prendeva e la mangiava, come è solita fare con le mosche e tutto il resto, rischiava anche un bell'avvelenamento..
comunque alla fine l'ho stordita e presa a "ciavattate"..
e tutto qst perché alla padrona di casa è venuta la brillante idea di evacuare un nido d'api lasciandolo attaccato al davanzale e non assicurandosi che fossero andate via tutte.
GRAZIE VANESSA!

:D ha detto...

Giusto giusto in tema, questa notte alle quattro (non riuscivo a dormire) ho ingaggiato una ferocissima battaglia a colpi di baygon con un gigantesco sciame di emormi formiche con le ali (giuro che non me le sono inventate, stamattina c'erano i cadaveri sul pavimento) che aveva deciso di colonizzare il lampadario della sala.
Stavo per sferrare il colpo decisivo quando ... mi è finito il Baygon !!
Costretta in uno stato di non belligeranza per l'assenza di munizioni, ho optato per uno strategico ritiro in camera da letto ...

bdp ha detto...

uahuahuah son morta dal ridere! immagino benissimo la scena (e la vergogna!) xchè succede sempre anche a me di fare ste figure del pero! mannaggia agli insetti molesti, uff!!!

patty ha detto...

ahah si è vero, io e la bdp facciamo degli urli in pubblico correlati di saltelli e corsette da far schiantare dalle risate tutti i presenti..soprattutto dopo che scopriamo (e son già due volte che capita)che il presunto insetto altro nn era che una foglia o un ramoscello O___O