lunedì 5 maggio 2008

Elimina un posto a tavola...

Le mirabolanti avventure dell’uomo stitico tornano a farsi largo su queste pagine, siorre e siorri…

Qualche giorno fa, ricevo la consueta telefonata di LUI che miagola e fa anche un po’ le fusa: «E la mia Cally, e non ci vediamo mai, e ti sei dimenticata di me…». Ora, leso di cervello, io sogno da anni di spingere un passeggino con dentro almeno due figli tuoi: secondo te mi sono dimenticata? NO! Te lo dico: niente affatto! Mi sto solo difendendo dal tuo inesorabile fare culo, perché se ti lascio fare tra un mese la mia amica deve tirarmi su con un aspirapolvere, ed è già successo in passato… Vorrei evitare.

Ma LUI è inesorabile: e miao, miao, miao, dai che ci vediamo. Dai dai dai.

Io resto sul vago, e una volta riattaccato mi rivolgo alla mia compagna di derelittaggine: ovviamente, se fossimo state sane di mente, avremmo entrambe rigettato la possibilità «cena insieme». Ma siccome non lo siamo, decido di invitarlo per una sera che non abbia da fare, decida lui. Lo faccio con un sms accuratamente concertato: casuale, spigliato, molto «donna di mondo». Non imploro, non prego: anzi, cerco pure di inserire un emoticon che scuota i capelli, anche se non lo trovo. Invio. Questo alle ore 14 e 30 circa di un giorno a caso.

Lui risponde alle due di notte del giorno seguente. E già questo meriterebbe una tremenda punizione: tipo una tortura con marchi da bestiame arroventati.

Ma il messaggio, alla fin fine, è carino (derelittaggine a mille, ovviamente): LUI dice che ha avuto una giornataccia sul lavoro, ha toccato la macchina (giustizia divinaaaaa) ed è rimasto chiuso fuori casa (grazie pianetaaaa, grazie), ma si scusa per il ritardo e dice che mi richiamerà il giorno dopo. Sorvolo sul fatto che evidentemente queste attività e le conseguenti sfilze di maledizioni lo abbiamo occupato per ben 36 ore senza trovare nemmeno un secondo per rispondermi: sono pur sempre una signora.

Il giorno dopo, comunque, mi chiama: abbacchiato come un cane bastonato, vocina supplichevole, si lamenta. Non impreca neanche tanto. Mi commuovo e rilancio la cena per il giorno seguente. LUI accetta.

Ok, potete partire con gli insulti e i «non lo dovevi fare». Lo so. Ma quel che è fatto è fatto.

Cucino per un esercito, tutto quello che gli piace: gli faccio pure una teglia di biscotti, i suoi preferiti, quelli col cioccolato. Anzi, gliene faccio due, una la metto in una scatola e la impacchetto per fargliela portare a casa, così ha la colazione fatta per un po’.

Mezz’ora prima dell’orario previsto sono pronta e discretamente sexy: e LUI telefona. Povero, sarà in ritardo o vorrà chiedermi di che colore preferisco le ottocento rose che mi sta comprando? Nel dubbio rispondo. E in un secondo mi si ammoscia anche la piega, oltre che l’umore. LUI non può venire: si scusa in ottocento lingue ma è costretto a tirarmi pacco. Non chiedo neanche il motivo: riattacco e guardo con aria sconsolata la cena. Che non posso manco mangiare, visto che sono a dieta.

A quel punto prendo la tonnellata di biscotti e mi dirigo verso casa della Mafy: la tentazione di ucciderci con quelli è forte, ma alla fine la mia amichetta ha un’idea geniale e mi chiede di lasciarglieli. Da allora li somministra ogni giorno, in dosi massicce, al cane autistico dei suoi padroni di casa, quello che non la fa dormire in santa pace da più di un anno. La speranza è di vederlo morire di diabete o colesterolo nel giro di un paio di mesi.

Così abbiamo avuto vendetta di due esseri molesti e inutili in un colpo solo. E poi non dite che non sappiamo farci valere…

15 commenti:

Scorpio79 ha detto...

Chiamavi me, e vedevi che fine facevano i tuoi biscotti... E non immagini la soddisfazione che ti avrei dato, lucidando perfino il piatto (eh, sono un buongustaio io...) Comunque, la prossima volta prima di invitarlo a cena fagli firmare un contratto, così non potrà più bidonarti ('sto disgraziato). Ciao Scorpio79

Anonimo ha detto...

non ti preoccupare , e ricorda sempre quello che diceva la mia nonna:
"chi non ti ama non ti merita !"

Bk ha detto...

Ma davvero esistono femmine così?
Sei fantastica e lui un coppolone...
non capirò mai perchè le femmine fantastiche perdono tempo dietro ai coppoloni... c'avete qualche chip difettoso: non si spiega altrimenti.

rompina ha detto...

ha ragione bk...sigh.

PS: povero cane...! ;oP

Lady Cocca ha detto...

l'aria da acne bastonato pieno di sfighe è qualcosa che ultimamente va di moda.. :(

Fragola ha detto...

LASCIATE STARE QUEL POVERO CANE! gli fanno male davvero i biscotti, non lo possono mangiare il cioccolato ...
Io è da un sacco che non cucino più per un uomo. Però tutte le sere cucino per il mio cagnolino. Che mi fa un sacco di complimenti, mangia tutto, non mi bidona mai e mi da un sacco di baci. Provate!

Anonimo ha detto...

vivamente consigliata la lettura di "Falli soffrire. Gli uomini preferiscono le stronze" Sherry Argov, Piemme Edizioni.
Ha un intero capitolo (divertentissimo) dedicato alla preparazione di cene x LUI.
Io che facevo cene da 3 antipasti, 2 primi, 2 secondi, 3 contorni, 2 dolci + il suo liquore preferito e coccole finali, ho letto, imparato e cambiato giro...
risultato garantito al 100%! ;-)
…sappiatemi dire!
Baci sparsi

Anonimo ha detto...

eccone una recensione esplicativa...:
"Prima o poi è successo a tutte. Pomeriggi passati tra i fornelli a preparare fantastiche cenette per il nostro principe azzurro. Mesi di noiosissime partite in televisione, di giornate con gli occhi appiccicati al cellulare in attesa che chiami. Disponibili, carine, presenti. E lui cosa fa? Ci molla. Per una che al massimo sa cucinare popcorn, non si fa mai trovare, si concede una volta sì e tre no. Una "stronza", in poche parole. E se fosse solo una che ha capito tutto? Perché dobbiamo prendere atto una volta per sempre di una verità sacrosanta. Agli uomini le "stronze" piacciono, eccome. Loro amano chi li fa stare sulle spine, chi dà loro la sensazione di non aver vinto completamente la battaglia, chi garantisce "stimolo intellettuale". Insomma agli uomini un po' piace "soffrire". Quindi, tanto vale imparare le regole del gioco. E la prima è: essere forti, indipendenti, sicure di sé. Non è facendo la geisha che otterremo l'amore e il rispetto di un uomo, e tantomeno quello di noi stesse, ma con l'autostima e un po' di sfrontatezza. A quel punto anche il nostro popcorn gli sembrerà un piatto da re. Spiritoso e pieno di dritte intelligenti, questo libro è un fantastico lifting per l'ego e per il cuore di tutte le donne."
14 euro e 90 spesi bene! ...se nn altro si ride e nn poco!
Ribacio
p.s.:nn ho percentuali, ma sono generosa e siccome l'ho trovato divertente e terapeutico giro a chi merita! :-D ;-)

Pappina ha detto...

Cara Cally, secondo me hai fatto bene. Ma perché dobbiamo sempre mediare ogni singola azione attraverso strategie che magari portano sì all'obiettivo, però snaturano. Snaturano noi.
Sicure si sé vuol dire avere innanzitutto il coraggio di essere noi stesse. E se tu avevi voglia di cucinare 8 ore per quella persona, hai fatto benissimo.
Alle volte trovi le mazzate, alle volte trovi momenti di incomparabile felicità.
Baci.

Unknown ha detto...

io i biscotti li avrei mangiati e poi ne faccio tutti i giorni.....
non andrei a genio dello scrittore/ice di quel libro.

lindöz ha detto...

Se si fa ancora sentire come minimo gli dici che ti deve una cena... e ti fai portare nel ristorante più caro della zona.
PS ora vado giù in libreria a prendere il libro che takkiaspillo consiglia ;-D

Anonimo ha detto...

non conosco bene la storia del tipo.... quindi non commento.anzi no, dai retta a lindoz. mi raccomando il più caro, intesi!?
però voglio assolutamente la ricetta dei biscotti. se m piglia un momento di schifo per il mondo so con che suicidarmi. morta e contenta!

Adamo ha detto...

Povera la mia Cally....stratacasciarsi le palle una giornata intera per poi buttare la fatica fatta in un istante a causa di un: "non posso venire" e' da stronzi...io inizierei con Macumbe mirate....!!!!!!!magari anche sta volta qualcosa si smuove!!!Bacio

Anonimo ha detto...

Prossimo Menù:
- riso soffiato in umido
- tonno e piselli (scatolette)
- croccantini (quelli venduti sullo scaffale in basso sotto i friskies)
- disinfettante e garza (sia mai che aprendosi le scatolette si tagli e finisca per sporcare la tovaglietta "welcome" vicino alla porta, su cui è apparecchiata la sua cena)

The Purger ha detto...

Invitalo di nuovo a cena tra una settimana e, se stavolta si presenta, servigli gli avanzi ormai marcescenti della volta prima: se ti ama non oserà lamentarsi e se invece non ti ama vuol dire che non si meritava una cena migliore. Ma in ogni caso con un pò di fortuna ci resterà secco, la qual cosa del resto, tra tutti i finali possibili, sarebbe la più positiva per te e per l'intero genere umano.