martedì 7 luglio 2009

Più rafting per tutti...

La seconda attività della vostra Callista è diventata una specie di lavoro forzato che la sballotta in giro per il Trentino. Sabato, ad esempio, ero al centro rafting Val di Sole. Dopo aver sbrigato con la mia collega le formalità di rito e tutto il lavoro, l’idea che ci era balenata era di concederci un’oretta di sole e poi un po’ di relax.
Ma avevamo fatto i conti senza il capo supremo del centro: «Bene, ragazze, ho un giro di rafting che parte tra mezz’ora: vi aggiungo, così provate con mano quello che vi ho detto». Panico: io in balia delle onde del torrente Noce? Ma anche no, vista la mia innata capacità di ribaltarmi anche da ferma.
Tentiamo la manovra difensiva: «Veramente avevamo prenotato un massaggio al centro benessere per le quattro e mezza…».
L’uomo sportivo è implacabile: «Adesso telefono io e faccio spostare tutto alle sei, così arrivate a fare il giro e poi a rilassarvi».
Il patetico tentativo di rifiutare adducendo la scusa del «Ma non abbiamo dietro nulla da metterci» si è infranto sul fatto che ci avrebbero fornito anche la t-shirt da infilare dentro la muta regolamentare. Il resto viene dato a tutti sul luogo. Ci pare di non avere scampo, e continuare a rifiutare è inutile. Poi la curiosità supera la paura: così ci lasciamo convincere e ci presentiamo alla consegna vestiario.
La prima tentazione è di baciare appassionatamente l’omino che sceglie per noi mute, scarpette e giacche, perché, dopo avermi lanciato una rapida occhiata, mi dà in mano una taglia S di tutto. Tralasciamo il fatto che sono taglie da giganti e che per entrare nella muta ci ho messo dieci minuti e tre unghie: la soddisfazione non ha prezzo. La maglietta, dove campeggia in rosa (e che ve lo dico a fare?) la scritta «val di sole», ci viene addirittura data in taglia XS.
La soddisfazione è alle stelle.
Ci vestiamo: l’armamentario prevede, oltre alla t-shirt, alla muta e alla ventina impermeabile, un giubbotto di salvataggio spesso circa 20 cm e rigido come non so cosa e un casco, o meglio, un elmo. Io e la mia collega non abbiamo manco il coraggio di guardarci perché temiamo di vedere una sull’altra il tragico effetto dell’abbigliamento. Ma ormai siamo in ballo e bisogna ballare. Sotto un sole mai visto che ci fa grondare, ci viene impartita la lezione pratica: come si rema avanti, come si rema indietro, come ci si siede sul fondo del gommone, come ci si tiene. Arrivati al punto in cui si spiega come si deve fare quando si cade dall’imbarcazione, mi pare che la guida si fissi un attimo su di me. Ma forse è solo merito dell’ombretto nuovo che mi fa gli occhi ancora più verdi… Dopo dieci minuti così, aspettiamo solo di gettarci nel torrente gelato, perché la temperatura sotto la muta sfiora i 300 gradi. Ed ecco che finalmente arriva il momento di partire. Siamo in tutto circa 25 persone, e ci dividono su tre gommoni: uno è tutto di uomini, un addio al celibato, uno misto e il nostro tutto di donne, combattive e terrorizzate. Le guide sono tre maschioni fisicatissimi, uno dei quali bello da tirare su l’anima: moro, occhi verdi e barbetta incolta, ovviamente su un metro e novanta di pelle abbronzantissima. Cerca di accaparrarsi il nostro gommone al femminile, ma viene anticipato da un collega e finisce con l’addio al celibato.
Inutile dire che per tutto il percorso tenterà l’arrembaggio a noi, ma senza riuscirci. In men che non si dica, siamo in acqua. Bè, non è poi così male, il rischio di cadere sembra minimo e mi diverto pure. Finchè non mi arriva la prima clamorosa secchiata d’acqua a 8 gradi che mi piglia in faccia: metà la bevo, pregando di non pigliarmi il cagotto, metà la sputazzo via: mi strizzo i capelli e penso per un attimo al mio ombretto nuovo. Ma che bella idea il rafting.
A metà percorso, arriva la prova di acquaticità. I gommoni vengono fermati in una rada e la guida recita testuali parole: «Adesso, al suono del fischietto, dovete correre nel torrente, lasciarvi andare a galleggiare coi piedi in avanti in modo da non prendere i sassi e poi, al secondo suono del fischietto, raggiungere a nuoto la riva». Noi iniziamo a ridere pensando in una battuta, ma lui è serissimo: «Se cadete dal gommone adesso che iniziano le rapide, è meglio che sappiate cosa fare». Dunque il percorso fatto finora, che mi sembrava così accidentato, era solo una finta e le rapide devono ancora iniziare? Molto bene…Io e la collega veniamo accoppiate per la prova di nuoto: al suono del fischietto iniziamo a correre, poi ci buttiamo di sedere in acqua, ci facciamo trasportare per un po’ e poi iniziamo a nuotare verso riva. Miracolosamente riesco a fare tutto con grazia e senza figure di merda. Mentre arranco sui sassi per risalire il greto, il bellissimo istruttore con gli occhi verdi mi allunga il manico della pagaia e mi sorride. Ovviamente in quel preciso momento un cazzo di sasso mi crolla sotto il piede destro e finisco a ginocchioni sui ciottoli, modello Bernadette davanti alla grotta santa. Mi alzo in un secondo fingendo indifferenza, ma credo di avergli visto distintamente scuotere la testa…
Finite le esercitazioni, torniamo sul gommone e riprendiamo la discesa. A un certo punto, il futuro sposo è costretto a gettarsi in acqua e a ripescare una bambola gonfiabile (c’è anche il gadget per le future spose, in caso qualcuno dei nostri lettori fosse interessato a un addio al celibato/nubilato alternativo… A seguire centro benessere, ristorante e sbaraccata in un disco pub. Fine messaggio promozionale). Io ringrazio il cielo di non correre il pericolo matrimonio, e pagaio in avanti al grido della nostra guida. Un’ora dopo siamo coi piedi a terra, stanchi, bagnati ma contenti. Ora, a due giorni di distanza, ho un deltoide che urla ogni volta che mi giro e le ginocchia maculate di ematomi per la caduta mistica.
Ma posso mostrare orgogliosa la foto mentre pagaio meglio degli Abbagnale.
E la soddisfazione costa solo quanto un tubetto di Lasonil!

6 commenti:

Jane (Pancrazia) Cole ha detto...

Complimentoni: te la sei cavata alla grande!
Io, imbranata e fifona come sono, avrei fatto una figura terribile.

GMAIL ha detto...

Ciao derelitte , qui direttamente dalla pubblicazione sovversivo comunisticheggiante ma quando c'è da votare dellaina 'de fero'questotrentino : la lettura del
vostro raccontino sul rafting mi ha
quasi portato all'omosessualita' piu' intransigente e incompromissoria:quel 'fisicato' abbrozzato dagli occhi verdi e dalla barbetta incolta penso popolera' per molto i miei sogni ...ho letto il post sulla fellatio
e l'ho trovato discreto per il tono
abbastanza leggero (giuro che non dico in provincia ma in regione non ho ascoltato nessuno discure amibilmente di fellatio :che peccato) ...mi ha fatto venire in mente una lettura sul sesso anale tratta da vice magazine (edizione us) bè molto piu' tecnica e divertente della vosta...(magari potete trane spunto) per certe cose vice magazine è molto avanti
(rispetto al trentino ma anche rispetto al mart e a dellai e a questotrentino )

GMAIL ha detto...

Ma a proposito come patty e selma
carezzate un iguana mentre guardare vecchie puntate di macgyver fumando
una sigaretta dietro l'altra?

o qualcosa di piu' sofisticato tipo
vecchie puntate di un medico tra gli orsi con una canarino morto nella gabbietta con nuvolette di erbe
medicamentose centroamericane che si avvitano verso il soffitto...

ICE ha detto...

derelits...e se dicessi che non ho capito una fava di quel che ha scritto GMAIL? mah...comunque 1000 punti fragola per il rafting!! ma il centro benessere com'era??? bascioni

Grace Duck ha detto...

HAHAHAHAHA L'HO ASPETTATO TANTO MA ALLA FINE IL NUMERO SU QT L'HO LETTO!!! e su una cosa hanno assolutamente ragione: IL DIARIO DELLE DERELITTE CREA DIPENDENZA, USARE CON CAUTELA X NON AMMAZZARSI DI RISATE!!! ;) bacioni!

Anonimo ha detto...

Sono capitata qua per caso... cercando attrezzatura da rafting su un motore di ricerca e mi sono divertita leggendo la telecronaca della discesa in gommone!!! Anke se non traspare la passione per questo sport entusiasmante ke a me ha preso una cifra, traspare quella per le guide e per il mio carissimo amico dalla barbetta incolta, se non l'hai visto a petto nudo ti sei persa il meglio!!! Ha alke i polpacci perfetti, e ho detto tutto!!!!!! Impossibile staccargli gli occhi di dosso.... Spero di vedervi in fiume in prossimo anno e magari riuscirete alke ad accaparrarvi Filippo!!! un Bacio Kenny Val di sole