martedì 8 aprile 2008

Come un pisello nel suo bacello

Ok, stavolta si fa outing. Nel senso che non sono solo gli uomini che si rapportano con le derelitte a fare orrende, orripilanti figuracce. No. Anche noi ci mettiamo del nostro… Ma forse una velata idea ve la eravate già fatta, eh? Ehm…
Comunque sia, ecco l’ultima combinata dalla vostra Callista.

Cena con LUI, che in un attacco di meraviglite e carineria la porta a mangiare al ristorante giapponese. Gioia e gaudio: un posto carino da matti, con luci basse e atmosfera molto intima. Appena entrati ci prendono le giacche e ci fanno accomodare, servendoci due calici di spumante come aperitivo. Io guardo controluce il bicchiere nella vana speranza di trovarci un anello con solitario da un paio di carati, ma non trovo niente.
Vengo riportata alla realtà dalla cameriera che porta in tavola una coppetta di verdurine al vapore. Sono una via di mezzo tra i piselli, i fagiolini verdi e le taccole, lunghi tre o quattro centimetri e larghi poco meno di uno, e sono cosparsi di granellini di sale. Considerando che la mia fame è ai massimi storici, appena la cameriera dice «Da mangiaLe con apeLitivo», io mi ci fiondo.
Prendo con aria vagamente sexy un pisellino-fagiolino-taccola e lo addento. Con la buccia, ovvio, mica penserete che una cosa così si pela… Peccato che il morso non abbia scalfito di niente la coriacea buccia della verdura ignota. A quel punto le orrende soluzioni erano:
a) estrarre il legume acciaccato dal morso e presumibilmente sbavato e dare forfait, mandando in vacca la mia aria da fatalona;
b) ingoiare tutto in un boccone solo, picciolino compreso.
Per giungere alla soluzione del problema «Cosa avrà fatto la vostra Callista», sommate agli eventi il fatto che LUI aveva appena detto «Secondo me non si mangia con la buccia». In men che non si dica ho fagocitato il bacello sconosciuto, praticamente senza masticarlo, dicendo «Ma vaaaa, è buonissimo!». Confidavo nel fatto che LUI ha una avversione per la verdura cotta e che quindi non si sarebbe arrischiato all’assaggio.
Trenta secondi dopo, mentre sento il picciolo del mostro che mi perfora il duodeno, arriva la cameriera, guarda i legumi con aria saputella e dice: «Questa SOIA cotta a vapoLe, tu leva buccia e mangia dentLo con sale, peL apeLitivo».
Grazie, grazie, orrenda geisha, mi hai appena fatto fare una figura di merda clamorosa perché volevo atteggiarmi da donna fatale. Invece mi sono ingoiata una soia intera. Fanculo.
LUI non ha osato commentare se non con una risatina. Io ho ribattuto dicendo che nella buccia ci sono le fibre, così il mio intestino resta regolare.
Probabilmente anche il suo, dopo una cagata tale, funzionerà benissimo.

13 commenti:

Francesca Palmas ha detto...

stai diventando della setta della marcuzzi... ;)

°giulietto° ha detto...

Sono cose che succedono, sopratutto alla prima esperienza. Non avete davvero nulla di cui preoccuparvi. Anzi, personalmente a me non è mai piaciuta la "donna fatale", perfetta in ogni azione, dettaglio e comportamento ma quella più semplice, magari anche un po' tontarella o comunque imperfetta. Nessuno di noi è perfetto - io tantomeno. Perciò sono sicuro che gli uomini troveranno altre qualità in voi, basta che siate voi stesse e non tarderanno ad uscire fuori.

bdp ha detto...

nn essendo mai stata al giapponese, temo che anch'io avrei rischiato di fare la stessa mossa!
cmq la scusa delle fibre è geniale! ahahahah mitica cally :D

Anonimo ha detto...

Mercoledì scorso: esco con una ragazza e vado in un pub per bere qualcosa. La faccio accomodare e vado a predere da bere, lei voleva solo dell'acqua e io prendo una birretta, che fa sempre bene al corpo ed allo spirito.
Sentivo che cominciava ad arrivare l'influenza con un po' di febbre, la testa cominciava a scaldarsi in modo strano....nel frattempo lei posa gli occhiali da vista sul tavolino, si siede e come arrivo con birra in mano e bottiglia dall'altra vicino a lei ecco che la "quasi febbre" rinvigorisce la presa delle mie mani al livello di quelle di un 97enne dopo aver corso la maratona di NY e mi cade tutto, birra e acqua sul tavolo, su di lei e intanto i suoi occhiali prendono il volo e fanno 5 o 6 metri in tutta tranquillità, fortunatamente senza rompersi.
Io, non sapendo come scusarmi: "Eh...mi sa che mi sta venendo la febbre..."

Non l'ho più sentita......che strano eh....

Anonimo ha detto...

nn mi è mai capitato, ma pare che qualche piccola gaffe abbia un effetto seducente sugli uomini: li fa sentire più forti e quindi superiori (all'ego maschile basta poco...) donna fatale ma umana! in ogni caso sei in buona compagnia la più grande è Julia Roberts che lanciando "stronze lumachine" si è portata a casa il principe azzurro! ;-)

Morositas ha detto...

Vero, vero Takkiaspillo!!! Appena ho letto mi è venuta in mente quella scena di Pretty Woman, ahahhaha.
Dai, Cally...magari stavolta la gaffe è un segno del destino! Non dirmi che LUI somiglia pure a Richard, altrimenti corro a comprare chili di soia e escargot!!!!

Anonimo ha detto...

pare che questi fagiolini di soia siano molto trendy a londra. sul serio. derelitte sì, ma sempre glamour, anche involontariamente.

Anonimo ha detto...

E pensare che la scena sarebbe potuta finire su youtube... :)

Anonimo ha detto...

meravigliosa! come sempre!

Adamo ha detto...

Stupenda...e la frase finale poi e' il massimo!!!!!!

Baol ha detto...

Te sei un mito e te lo dice uno che ha mangiato i gamberoni con la buccia una volta :D

Anonimo ha detto...

Beh, a parziale consolazione, almeno per quanto mi riguarda (e sembra che io non sia l'unico) credo nella bilancia (aspettate, non fate facili battute, che vi spiego cosa intendo): donna troppo perfetta in qualcosa = grosso difetto da qualche altra parte... poi non è bello avere a che fare con persone perfette perchè alla fine ti mettono in soggezione!!
Ciao, siete sempre una piacevole lettura... continuate cosi'!

Anonimo ha detto...

si chiamano EDAMAME , la prima volta che le ho mangiate addentando la buccia son volati via i piselli dentro fino al tavolo dopo... ottima figura di m... anche per la sottoscritta:-)