sabato 24 marzo 2007

Pennette alla Lex

NB: da leggersi con voce flautata!
Siorre e siorri, fratelli e sorelle, benvenuti alla nuova rubrica «Le ricette di Suor Derelitta». Oggi un’idea per un pranzo veloce, saporito e poco calorico: le pennette alla Lex.


Ingredienti:
  • una colossale figura di merda culinaria rimediata dalle Derelitte
  • pasta di grano duro formato penne
  • salsa di pomodoro
  • tonno sott’olio
  • capperi
  • olive nere
  • origano
  • peperoncino
  • cipolla
  • olio
  • sale
  • un uomo seminudo che cucina

Procedimento:
prendete le due Derelitte smaniose di dimostrare all’uomo di casa (in questo caso il povero Lex) quanto sono brave in cucina e fate loro preparare la pasta più orrenda sulla faccia della terra. Fatele imprecare contro il pianeta porco bastardo, la mozzarella pugliese, i pomodori salentini, perché «Siamo bravissime in cucina, non capiamo come ciò sia potuto accadere». A questo punto, di fronte alla prospettiva di una seconda cena cucinata dalle due Lucrezia Borgia, l’uomo di casa si offrirà di preparare qualcosa: «Ragazze, cucino io». Riducete il suddetto uomo, abbronzato e profumato, a petto nudo, con dei pantaloni sconvenientemente bassi e a piedi nudi. Mettete una delle due derelitte (Mafalda) in estatica contemplazione, l’altra (Callista) in terrazza per sbollire l’ormone. Osservate l’uomo preparare un battuto di cipolla, farlo imbiondire nell’olio, aggiungere il tonno, girare appena e coprire il tutto con la salsa di pomodoro. A quel punto, far iniziare all’uomo una filippica sugli ingredienti ulteriori: ma queste olive sono piccole, non sono quelle pugliesi, dove le avete prese, e i capperi non vanno bene, ma quelli sotto sale non c’erano, e il peperoncino no in polvere, quello intero ci voleva, e l’origano non profuma abbastanza. Fate tornare in scena Callista che chiude la conversazione con un «Questo c’era in quel cavolo di negozio: o così o andiamo fuori a cena» e controllate la cottura di Mafalda, che sparge lentamente un sottile filo di bava sul tavolo della cucina. A quel punto osservate il cuoco sexy infilare capperi e olive nel pomodoro, portare a cottura, completare con peperoncino, origano, sale, un filo d’olio e condire con questo sugo le penne, precedentemente lessate in abbondante acqua salata.
Preparate tre piatti, di cui due rimarranno pressoché intatti perché lo stomaco si è chiuso per via dell’ormone sopraccitato.

Tempo di preparazione: troppo breve, per godere appieno dell’uomo seminudo bisogna fargli preparare almeno la polenta.

Calorie: tendenti allo zero se siete derelitte, se siete l’uomo seminudo ve ne fregate perché siete magri.

Vino consigliato: cianuro, che almeno si muore felici.

Di seguito, una foto dimostrativa del... piatto. Buon appetito a tutti, e a presto, con le ricette di Suor Derelitta!





8 commenti:

Francesca Palmas ha detto...

Attendo impaziente le foto del...'piatto', la curiosità mi sbollenta!!!

Callista ha detto...

Accontentata...

gio_stregacciabuona ha detto...

Dio mio... ma questo piatto è davvero succulento!!! Porca miseria... se ci fosse stato uno così nella mia cucina, non credo l'avrei fatto finire di cucinare!!!!!
O mioooooooo dioooooooooooo...

Mafalda ha detto...

@gio-gio: ma non hai detto che i pelati non ti piacevano????? :-)

@la coniglia: grazie per tutti i complimenti sul blog ... carinissima!

@cally: ti sembrano foto da mettere??? ahhhhhh lex ... che doloooore

Callista ha detto...

E pensa un po', cliccando sulla foto, Lex appare a tutto schermo. Vado a tirar su il pranzo e torno...
Mi sa che Gio_gio ha cambiato idea sul pelati...

gio_stregacciabuona ha detto...

Ah si? Se ci clicco sopra la meraviglia appare a tutto schermo???
Vado a provare subito...

PS: diciamo che i pelati non rientrano nei miei ideali... però davanti a cotanta grazia come non applaudire??? ;-)

Anonimo ha detto...

Capisco che dal vostro punto di vista era meglio il cuoco seminudo, ma c'era l'alternativa chez Maurice.
Inutile pensare al digestivo...

Callista ha detto...

@maurice: facciamo un patto. Noi veniamo da te e tu cucini seminudo, così uniamo occhi e palato.