giovedì 22 marzo 2007

Troy? Puah...

Ebbene sì: sono professora? Farò la professora, pedante, noiosa e rompiballe. Niente disavventure alla Bridget Jones, oggi. Per tutti quelli che ieri hanno guardato Troy e sono convinti di aver imparato la storia dell’Iliade omerica, solo due note per farvi capire che in realtà di omerico in Troy ci sono solo i nomi e poco altro. L’Iliade, poi, si conclude con la morte di Ettore. Tutto quello che c’è dopo e molto di quello che fa da contorno al film, ci arriva da fonti alternative, che vengono anch’esse bistrattate. Come dire, più che mitologia, è fantascienza.

Un ripasso dei personaggi, prima di partire: Agamennone, Menelao e Achille sono greci, e Menelao è il marito di Elena, quindi leggermente risentito per la «defezione» della moglie. Ettore e Paride sono troiani.

  1. La guerra di Troia durò dieci anni e non qualche settimana.
  2. Elena non viene rapita da Paride durante non si capisce che occasione. È Afrodite a «donarla» al ragazzo, dopo che lui l’aveva scelta come la più bella tra le dee. Una specie di bustarella ante litteram
  3. Briseide non è la donna amata da Achille, ma solo la sua schiava: lei e Criseide sono state rapite dai greci durante il sacco di una città alleata di Troia; Briseide è donata ad Achille da Agamennone, che la rivuole indietro alla liberazione di Criseide, necessaria per fermare la pestilenza che sta decimando l’esercito greco (Beautiful, ci fai una pippa); ecco la causa dell’«ira funesta» che spinge Achille ad abbandonare la guerra e porta all’uccisione di Patroclo. Ad Achille hanno rubato la bambolina (uèuèuè).
  4. Aiace e tutti i suoi muscoli non vengono uccisi da Ettore; l’eroe greco venne annegato da Poseidone durante il rientro da Troia, perché colpevole di empietà superba; diceva di essersi salvato da un naufragio solo grazie alle sue forze, e Poseidone, per punirlo, gli cava di sotto lo scoglio su cui si era rifugiato (sempre detto io, mai scherzare con Nettuno).
  5. Patroclo non è il cugino di Achille, ma il suo migliore amico, e probabilmente il suo amante (uh uh uh, arrossiamo che l’argomento è scabroso): l’omosessualità ai tempi era diffusa e assolutamente abituale. Achille, quindi, non monta un polverone per il cugino: gli hanno ammazzato l’amante, scambiandolo per lui. A questo punto la reazione appare un po’ più ridimensionata.
  6. Menelao non viene ucciso da Ettore per salvare Paride durante il duello: sopravvive alla guerra e torna in patria con la moglie Elena, che quindi non rimane con Paride. La mitologia dice che Elena e Menelao vissero e regnarono insieme a lungo a Sparta. Menelao, cornuto e felice
  7. Paride non fugge da Troia, ma viene ucciso da Nonmiricordochi (già nel film fa la figura dello smidollato pirla, almeno facciamolo morire da eroe che poi ce lo togliamo dalle croste).
  8. Agamennone non viene ucciso da Briseide: tornerà in patria a guerra finita e verrà lì ucciso dalla moglie Clitemnestra (così impara a sacrificare una figlia per placare l’ira degli dei e far salpare le navi verso Troia, oh);
  9. Il figlio di Ettore non si salva, ma viene gettato dalle mura di Troia (ah, la pietas); la moglie viene fatta schiava dai greci (famiglia sfortunata, non c’è che dire).
  10. Gli dei non sono minimamente presenti nel film, mentre invece giocano un ruolo fondamentale nel libro: gli eroi dialogano con essi, e sono da essi guidati e influenzati. Niente sovrannaturale, insomma. Nel film tutto questo aspetto è stato rimosso. Perfino la madre di Achille, Teti, non viene mai rappresentata come dea: retrocessa in serie B, come la Juventus.
  11. Achille non riesce nemmeno a entrare a Troia: niente nascondiglio nel cavallo, per lui, né tanto meno ricerche affannose dell’amata Briseide. Viene ammazzato prima, fuori dalle mura della città. Si dice poi che l’uccisione da parte di Paride sia stata in realtà aiutata da Apollo, che guidò la sua freccia, sennò manco quello sarebbe riuscito a fare (lodevole il tentativo, nel film, di riscattare all’ultimo il povero Paride: per 3 ore fa la figura dell’invertebrato e negli ultimi dieci minuti salva tutta la famiglia reale di Troia, uccide Achille, ficca in mano la spada - simbolo glorioso della città che sta bruciando - a un ragazzetto che trascina un vecchio sulle spalle - toh, Enea, ma tu guarda il caso - e poi, con la coscienza pulita, se ne va su qualche isoletta greca con la sua Elena).

Oh, ora mi sono tolta un peso. Detto questo, scrivo subito una lettera al buon regista Peterson. Se i protagonisti si fossero chiamati Arturo, Marcello, Pierpaolo e Genoveffa invece che Achille, Ettore, Menelao e Elena, e la città qualsiasi altra cosa invece che Troia, sarebbe stato un bel film. Ma non toccatemi Omero.

Ps: mentre cercavo on line il nome dell'eroe che uccise Paride, ho trovato questa pagina. A pensarci prima, vi incollavo il link e passavo il resto del tempo a depilarmi le sopracciglia. Uff.

12 commenti:

Mafalda ha detto...

amica??? alzata con il piede sbagliato????
maronna... ti è preso il sacro fuoco della professoressa acida???
Non voglio assolutamente mettere in discussione la tua critica ... sia mai ... oggi sei pericolosa, ti temo!
Ma voglio sottoporti la mia recensione ... dei gran bei ragazzi semivestiti che combattono, sudati e coperti di polvere, con tutti i muscoli in evidenza ...
mah ... tanto male non mi è sembrato!!!
:-)

ok, se da domani non mi vedete più è perchè Cally mi ha annegata in piscina! glu glu glu ....

gio_stregacciabuona ha detto...

Cally mi spiace ma sono daccordo con la mafalda... Oltre alla storia, questa volta c'era un belvedere davvero notevole!!!!
Apprezzo il tuo tentativo di acculturarci, ma gli ormoni da derelitta si ribellano... :-D

Tanti bacetti :-)

Callista ha detto...

Mmm...
A me Brad non piace, Orlando mi pare il mio compagno di banco del liceo e Eric ha troppa barba.
Ok, sono una rompicoglioni.
Baci!

gio_stregacciabuona ha detto...

Beh vabbè... stai trovando il pelo nell'uovo!!!
Adesso che mi ricordo l'altro giorno non ti piaceva neanche il mitico "Acqua di giò"... Sono curiosa di vedere un uomo che ti piace... sono molto curiosa!!

Callista ha detto...

Ehhh... Farò un post a riguardo, prometto!

gio_stregacciabuona ha detto...

Aspetterò con ansia...!!
BUONANOTTE!

musa capricciosa ha detto...

Non sono mai riuscita ad arrivare in fondo al film Troy.

Sono nata a latte e Omero, per me è veramente troppo!!!

Callista ha detto...

Musa, ti sei persa la parte migliore: riprovaci.

Francesca Palmas ha detto...

Callista concordo con teeee! viva le professoresse acide che almeno ci hanno insegnato com'è andata veramente la storia! Pensa che io me lo sono pure andata a suo tempo a vedere al cinema( lo ammetto a me brad mi fa un certo effetto...poi tutto quel muscolame esposto...mmmmmmm) ma ogni cinque minuti volevo azarmi e andarmene! In compenso cercavo di fare la lezione al coniglio(il mio fidanzato) che cercava di zittirmi vergognandosi di esser li al cinema con me...Quando l'invertebrato paride ha dato la spada a -toh!- Enea proprio mi son cadule le p***e a terra....ma daiiiii che è 'sta roba???Ma poi ho capito il problema...Gli ameicani non ne capiscono nulla del mondo classico. Non so se il regista è americano doc ma sicuramente importato! Ah e date anche a me della acida, me lo merito ma su Omero non si transige!!!

Callista ha detto...

EVVAI! Puriste alla riscossa!(E comunque sono andata pure io a vederlo al cinema, confesso...)

Anonimo ha detto...

Se tu fossi stata la mia prof di storia, forse - con le tue battute - non mi sarebbe sembrata una materia così noiosa..

andrea ha detto...

Come "professora" hai le idee un po' confuse su alcune parti dell'Iliade e della Guerra Di Troia.
Achille nell'iliade dichiara in piu' riprese di amare Briseide che era per lui più di una semplice schiava.
L'Aiace mostrato nel film è quello Telamonio di Salamina il più imponente degli Achei che muore suicida dopo che gli vennero negate le armi di Achille.
Quello affogato al ritorno è Aiace Oileo di Locri che nel film non viene mostrato!
Che Achille e Patroclo fossero amanti non viene assolutamente detto nell'iliade anzi è ben specificato che entrambi dormivano con le rispettive schiave.
L'omosessualità era considerata pratica comune nella società divisa in corporazioni della Grecia Classica ed Ellenistica (circa 500-800 anni dopo il periodo di Achille). Nella società palazziale degli Achei tale pratica non era infatti ancora parte integrante del costume socio culturale dell'epoca.